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Giovanni Francesco Straparola
Le piacevoli notti

IntraText - Concordanze

messer

    Libro,  Notte
1 I | gli enimmi dell’ingenioso messer Gioanfrancesco Straparola 2 I, I| delle favole ed enimmi~di messer~Giovanfrancesco Straparola 3 I, I| moglie Teodora, figliuola di messer Odescalco Doria, gentiluomo 4 I, 1| mia, voglio che tu prendi messer lo porco per tuo sposo: 5 I, 1| venisse a casa. Venuto che fu messer lo porco, piú lordo e sporco 6 I, 1| fa che ’l tenghi caro.~Messer lo porco, che non dormiva 7 I, 1| che freddo non patisse. Messer lo porco, venuto il giorno, 8 I, 1| gran spazio di tempo, che messer lo porco, essendo con la 9 I, 1| alcuno. — Sicurato adunque messer lo porco dalla moglie, si 10 I, 1| Emerenziana si chiamava, moglie di messer Lamberto Bentivogli, la 11 I, 1| Emerenziana, moglie di messer Lamberto, non giá a fine 12 I, 1| al letto, che sopragiunse messer Lamberto, suo marito. Il 13 I, 1| ardiva gridare, acciò che messer Lamberto non lo udisse e 14 I, 1| per compare dell’anello un messer Gasparino da ca’ Boncio, 15 I, 1| torre lo potesse.~Avenne che messer Gasparino Boncio, compare 16 I, 1| Or giuocando un giorno messer Gasparino con alcuni gentiluomini 17 I, 1| incontanente mandò a chiamare messer Gasparino: il quale, intesa 18 I, 1| sempre felice sarete. — Messer Gasparino, che mai non aveva 19 I, 1| voi diceste e ? — E messer Gasparino con intrepida 20 I, 1| palazzo per la gola sospeso. —~Messer Gasparino, inteso il fiero 21 I, 1| venuto il termine statuito, messer Gasparino al duca ritornò, 22 I, 1| assai se ne rideva. Tornato messer Gasparino la terza volta 23 I, 1| vi conosca? Non siete voi messer Gasparino Boncio, mio carissimo 24 I, 1| compare, — disse allora messer Gasparino, — che fate voi 25 I, 1| mi trovo ad ora. — Allora messer Gasparino tanto lo scongiurò, 26 I, 1| nel corpo del duca. Disse messer Gasparino: — O caro mio 27 I, 1| di questo corpo, — disse messer Gasparino, — e non darli 28 I, 1| imaginar non mi potrei. — Disse messer Gasparino: — Per la fede 29 I, 1| almeno, compare, — disse messer Gasparino, — chi fu colui 30 I, 1| il duca rivenuto, disse messer Gasparino: — Signor duca, 31 I, 1| mattina seguente, e andatosene messer Gasparino al palazzo, cominciò 32 I, 1| venisse a fine. E seguendo messer Gasparino il suo scongiuro, 33 I, 1| sentiti? — A cui rispose messer Gasparino: — Non lo sapete 34 I, 1| E come no? — rispose messer Gasparino. — Perciò che 35 I, 1| Dirovvelo brevemente, — rispose messer Gasparino, — se paziente 36 I, 1| non molestarlo. — Allora messer Gasparino disse: — Sappiate, 37 I, 1| ingratitudine accusato, chiamò messer Gasparino, e d’un bellissimo 38 I, 1| degli invidiosi il buon messer Gasparino con felice e prosperevole 39 I, 1| FAVOLA V.~Messer Simplicio de’ Rossi s’innamora 40 I, 1| felice fine. come avenne a messer Simplicio de’ Rossi innamorato; 41 I, 1| alla prudente moglie. Aveva messer Simplicio appresso casa 42 I, 1| veramente a niuno perdona, molto messer Simplicio spronava; ma pur 43 I, 1| l’acqua, per aventura in messer Simplicio s’incontrò, al 44 I, 1| per i fatti suoi.~Aveva messer Simplicio piú e piú volte 45 I, 1| adunque in cotal risposta messer Simplicio, venne in animo 46 I, 1| attingere dell’acqua, io trovo messer Simplicio e gli do il buon 47 I, 1| alla fonte per acqua, trovò messer Simplicio, e diégli il buon 48 I, 1| disse: — Tacco! — Allora messer Simplicio, tutto invaghito 49 I, 1| le aveva ordinato, e che messer Simplicio detto le aveva: — 50 I, 1| comprendeva le parole di messer Simplicio, tra sé molto 51 I, 1| acqua della fonte, e trovò messer Simplicio che con sommo 52 I, 1| giorno, messere. — A cui messer Simplicio rispose: — Ticco! — 53 I, 1| andare al molino; e venendo messer Simplicio, fagli accoglienze 54 I, 1| la Cia vicina nostra da messer Simplicio: e fa ch’egli 55 I, 1| molino. — E tanto fu fatto.~Messer Simplicio che ottimamente 56 I, 1| di quello che egli fece. Messer Simplicio, che nel cortile 57 I, 1| dato. Venuta la buia notte, messer Simplicio nascosamente di 58 I, 1| ricevuto. Vedendo allora messer Simplicio i sacchi pieni 59 I, 1| dirmi. — Rispose Giliola: — Messer Simplicio, non vi ramaricate, 60 I, 1| vederla innanzi che la moia. — Messer Simplicio, che ben semplice 61 I, 1| indugio alcuno, ordinò che messer Simplicio entrasse nel sacco 62 I, 1| intrasse, accostò il sacco, con messer Simplicio, dietro a gli 63 I, 1| io non ve lo so dire. — Messer Simplicio che nel sacco 64 I, 1| ed abbandonata l’impresa, messer Simplicio se ne uscí del 65 I, 1| la sua Giliola a costo di messer Simplicio avendo ben cenato, 66 I, 1| andando alla fonte vide messer Simplicio che passeggiava 67 I, 1| dicendo: — Ticco! — Ma messer Simplicio, che ancor sentiva 68 I, 1| arrossita ritornossi a casa. E messer Simplicio, cosí stranamente 69 I, 3| ritrovavasi un gentiluomo, messer Erminione Glaucio per nome 70 I, 3| nominata Filenia, figliuola di messer Cesarino Centurione, nobile 71 I, 3| stretta domestichezza con messer Erminione, il quale non 72 I, 3| conoscere. Dopo se ne da messer Erminione; ed infingendosi 73 I, 3| li disse queste parole: — Messer Erminione mio, non meno 74 I, 3| che io mi trovi avere. — Messer Erminione, non avedendosi 75 I, 3| riservate. Andatosene adunque messer Erminione alla casa d’Ippolito, 76 I, 3| serventi; e dimostratolo a messer Erminione, li disse: — Ogni 77 I, 3| li disse: — Ogni volta, messer Erminione, che questo mio 78 I, 3| persona nostra. — Partitosi messer Erminione, Ippolito si pose 79 I, 3| dove era la camera in cui messer Erminione la notte con la 80 I, 3| con la moglie dormiva.~Era messer Erminione uno de’ primai 81 I, 3| vertivano. Partitosi adunque messer Erminione mal contento per 82 I, 3| molti e molti giorni, quando messer Erminione, per lo incomodo 83 I, 3| inteso aveva la venuta di messer Erminione, non stette molto 84 I, 3| piazza, dove s’imbattè in messer Erminione; ed abbracciatisi 85 I, 3| Ora avenne che, standosi messer Erminione nel letto una 86 I, 3| voi altro che pensare? — Messer Erminione, vedendola ridere, 87 I, 3| Filenia, come tu vedi, qui è messer Erminione tuo marito, e 88 I, 3| giudicorono, e gridavano che messer Erminione tal morte meritava, 89 I, 3| E cosí miseramente finí messer Erminione la sua rabbiosa 90 I, 4| alle natiche per nettare messer lo perdoneme, trassel 91 I, 4| Respós Zambô: — No, no, messer, no-f dubité, a’ i farò 92 I, 4| ü marcadant ch’aviva nom messer Ambrös dal Mul, ch’aviva 93 I, 4| serviva. A ’l se imbatí ch’a messer Ambrös ghe convegní andá 94 I, 4| con dei robi a la fera, e messer Ambrös ol romas al govèren 95 I, 4| Zambô, vols la fortuna che messer Ambrös s’amalas d’una infirmitá 96 I, 4| compid ol an de la mort de messer Ambrös so marit, e temend 97 I, 4| Madonna Modesta, moglie di messer Tristano Zanchetto, acquista~ 98 I, 4| aveva marito addimandato messer Tristano Zanchetto, (nome 99 I, 4| mercatanzia, della quale messer Tristano non fusse consapevole. 100 I, 4| magazzino suo.~Avenne che a messer Tristano suo marito faceva 101 I, 4| rispose: — Che vi pare, messer Tristano, marito mio? Pensavate 102 I, 4| attenderò alle mie. — A messer Tristano, che piú oltre 103 I, 4| rimase.~Avenne che un giorno messer Tristano volse secretamente 104 I, 4| scarpe erano smarrite. Laonde messer Tristano tutto ammirativo 105 I, 4| cuore procedeva, rispose: — Messer Tristano, marito mio, non 106 I, 4| vi maravigliate punto. — Messer Tristano, che la cosa non 107 I, 4| il signor ambasciatore e messer Pietro Bembo, e tutti gli 108 II, 5| delle favole ed enimmi~di messer~Giovanfrancesco Straparola 109 II, 5| l'uno di quai chiamavasi messer Liberale Spinola, uomo assai 110 II, 5| piaceri del mondo; l'altro messer Artilao Sara, tutto dedito 111 II, 5| altro si prevaleva. E perché messer Artilao era mercatante grosso, 112 II, 5| viaggio in Soría. E trovato messer Liberale, suo cordialissimo 113 II, 5| non me la negherete. — Messer Liberale, ch'era desideroso 114 II, 5| distendersi in parole, disse: — Messer Artilao, compare mio, l' 115 II, 5| m'imporrete. — Io — disse messer Artilao, — volontieri vorrei 116 II, 5| sodisferovvi a pieno. — Messer Liberale, intesa la voluntá 117 II, 5| tempo di andar al viaggio, messer Artilao caricò in nave le 118 II, 5| n'andò.~Partitosi adunque messer Artilao e gitosene al suo 119 II, 5| gitosene al suo cammino, messer Liberale se n'andò a casa 120 II, 5| comare, e dissele: — Comare, messer Artilao, vostro marito e 121 II, 5| nelle sue bisogna. E cosí messer Liberale le promise. Continovando 122 II, 5| promise. Continovando adunque messer Liberale a casa della comare, 123 II, 5| strano della partenza di messer Artilao vostro marito? — 124 II, 5| madonna Daria: — Certo , messer compare, e per molti rispetti, 125 II, 5| in quai terminidisse messer Liberale, — vi trovate? — 126 II, 5| sarei digiuna. —~Dimorando messer Liberale in tali ragionamenti 127 II, 5| m'incresce e duole che messer Artilao sia da voi partito, 128 II, 5| patisca? — Veramentedisse messer Liberale, — io sono di questa 129 II, 5| opinione; e tengo per certo che messer Artilao, mio compare, sia 130 II, 5| Ah, comare mia! — disse messer Liberale; — state di buona 131 II, 5| con diffetto. — Vedendo messer Liberale aver ridotta la 132 II, 5| apparecchiava il desinare, messer Liberale andò in camera 133 II, 5| maravigliò; e disse: — Come, messer Liberale, fanno cosí fatte 134 II, 5| ve contentarei. — Rispose messer Liberale: — Qual'è maggior 135 II, 5| donna. — Adunque, — disse messer Liberale, — voi fareste 136 II, 5| Non passò molto tempo che messer Artilao ritornò a Genova; 137 II, 5| abbracciarono e basciarono. Intesa messer Liberale la venuta del compare, 138 II, 5| che trovandosi un giorno messer Artilao a mensa con la moglie, 139 II, 5| noi avemo da ringraziare messer Liberale nostro compare; 140 II, 5| quali voi avete mancato. — Messer Artilao, udite e ben intese 141 II, 5| core, e subito comprese messer Liberale averlo tradito, 142 II, 5| mise.~Levatosi da mensa, messer Artilao cominciò tra stesso 143 II, 5| perciò che io voglio che messer Liberale e madonna Properzia, 144 II, 5| andò in piazza, e trovò messer Liberale suo compare, e 145 II, 5| comare andarono alla casa di messer Artilao, ove furono amorevolmente 146 II, 5| ragionando di varie cose, disse messer Artilao: — Comare mia, mentre 147 II, 5| aperti. Il che vedendo, messer Artilao disse: — Comare, 148 II, 5| letto, subito s'addormentò. Messer Artilao, temendo che la 149 II, 5| animo nascoso tenea, chiamò messer Liberale; e dissegli: — 150 II, 5| ambiduo ed andatisi in piazza, messer Artilao finse di voler ispedire 151 II, 5| rimedio prendere, sopragiunse messer Artilao; e vedendo la comare 152 II, 5| comare narròli il tutto. Messer Artilao, fingendo nulla 153 II, 5| trovarono. Il che vedendo, messer Artilao cominciò far romore 154 II, 5| madonna Properzia, disse: — O messer compare mio, di grazia, 155 II, 5| l'isperienza, acciò che messer Liberale non mi avesse sospettata 156 II, 5| pensasse di me qualche male. — Messer Artilao, vedendo esser venuto 157 II, 5| moglie con le fantesche, messer Artilao chiuse la camera, 158 II, 5| vostro. — Voltatosi allora messer Artilao verso la parte destra, 159 II, 5| si smarriva alquanto: ma messer lo compare, che di questo 160 II, 5| ogni diligenza cercate. — Messer Artilao, uscito fuori del 161 II, 5| erami molto caro. — Rispose messer Artilao: — Molto volontieri. — 162 II, 5| avendo io perse le mie gioie, messer Artilao nostro compare, 163 II, 5| se ritrovar lo poteste. — Messer Liberale, avedutosi del 164 II, 5| loro sermoni, il vicario di messer lo vescovo fece tutte le 165 II, 5| donne la determinazione di messer lo vicario; e cosí tutte 166 II, 5| tutte le suore nel capitolo, messer lo vicario fece a sé venire 167 II, 5| passata. Questo vedendo, messer lo vicario e le donne tutte 168 II, 6| disse Cimarosto: — Deh! messer, non mi ungete piú. Non 169 II, 7| Avenne che in quell'ora un messer Gavardo Colonna, uomo di 170 II, 7| parte, le disse:— Madonna, messer Anastasio picchia alla porta. — 171 II, 7| maraviglio grandemente di voi, messer Anastasio, che voi senza 172 II, 7| insensato vecchio, disse: — Messer Anastasio, io mi pensavo 173 II, 8| villa di Bedicuollo, trovò messer pre' Papiro, e fecegli il 174 II, 8| Partito che fu il nunzio, messer pre' Papiro cominciò tra 175 II, 8| e resegli mille gratis. Messer pre' Papiro, udite le parole 176 II, 8| un bel desinare, e pregar messer pre' Papiro che in presenza 177 II, 8| fatta la benedizione per messer lo prete, tutti, secondo 178 II, 8| per far frutto o no. A cui messer pre' Papiro rispose: — Gianotto, 179 II, 9| invola a madonna Veronica di messer Brocardo~de' Cavalli da 180 II, 9| tempi passati abitava un messer Brocardo de' Cavalli, uomo 181 II, 9| sua donna una figliuola di messer Can dalla Scala, Veronica 182 II, 9| sopra.~Non stette molto che messer Brocardo, marito di madonna 183 II, 9| di andarsi a confessare. Messer lo prete, per esser lui 184 II, 9| appresentaro a lui; e dissero: — Messer Andrigetto, Iddio vi dia 185 II, 9| molto che si ricordasse di messer Domenedio e che si conformasse 186 II, 9| testatore, dissero: — Ah! messer Andrigetto, ove è ora il 187 II, 9| diavoli». — Or che dite voi, messer Andrigetto mio? — disse 188 II, 9| cosí! Non sapete voi che messer Gesú Cristo è misericordioso 189 II, 9| publicato il testamento, messer Andrigetto volse la faccia 190 II, 10| Aiuto, aiuto! correte, che messer Costantino s'annega! — Il 191 II, 10| aiutarlo. Uscito di acqua messer Costantino e vestito di 192 II, 10| rispondete animosamente: Di messer Costantino, e non sarete 193 II, 10| voce rispondevano: — Di messer Costantino. — Dicevano quelli 194 II, 10| accompagnavano la sposa: — Adunque, messer Costantino, noi cominciamo 195 II, 10| questo castello? diteli: Di messer Costantino Fortunato. — 196 II, 10| animosamente risposero: — Di messer Costantino Fortunato. — 197 II, 11| sia stata descritta da messer Giovanni Boccaccio nel suo


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