Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Alfabetica    [«  »]
vedeano 1
vedeasi 1
vedend 12
vedendo 182
vedendo-s 2
vedendogli 3
vedendola 8
Frequenza    [«  »]
184 quando
183 sé
182 figliuolo
182 vedendo
179 dell'
177 figliuola
173 padre
Giovanni Francesco Straparola
Le piacevoli notti

IntraText - Concordanze

vedendo

    Libro,  Notte
1 I, I| perseguitorono. Il miserello, vedendo la persecuzione de’ parenti 2 I, I| determinasse il tutto. La signora, vedendo esserle tal carico imposto, 3 I, I| gravemente s’infermò, e vedendo esser giunto il termine 4 I, I| Salardo erede universale, vedendo che egli era giovane, ricco 5 I, I| udendo le parole del marito e vedendo il falcone ucciso, molto 6 I, I| sopportasse tal morte. Salardo, vedendo il mutamento delle cose, 7 I, I| cosa vedeva, non udendovedendo persona alcuna nella camera, 8 I, I| esser cagione. Il pretore, vedendo Cassandrino rifiutare ciò 9 I, I| astuto e trincato ladro, vedendo il servo a guisa d’una marmotta 10 I, I| nulla o poco si curava. Vedendo Cassandrino l’animo del 11 I, I| trincato, malizioso e astuto, vedendo il suo disegno riuscir bene, 12 I, I| il prete. I tre compagni, vedendo il rosto, il lesso e la 13 I, I| e di gabbare il prete, e vedendo non poterne riuscire, dissero: — 14 I, I| salva saltò in piedi. Il che vedendo, i malandrini restorono 15 I, I| altra. L’altro compagno, vedendo questo, disse: — Oh sciocco, 16 I, I| allo scuro spettaculo; e vedendo li figliuoli morti, amaramente 17 I, I| saporoso bascio. Il che vedendo Dimitrio, che ad un pertugio 18 I, I| lasciatimi basciare; — e vedendo tuttavia il mendico, strettamente 19 I, I| dentro. Laonde Dimitrio, vedendo che non si poteva avere 20 I, 1| strettamente lo teneva. Il che vedendo, il re e la reina molto 21 I, 1| una, quando con l’altra, e vedendo che ciascheduna di loro 22 I, 1| arebbe. Laonde Sinforosia, vedendo che egli dirottamente dormiva 23 I, 1| fatto gli avevano. Il che vedendo i mariti e non sapendosi 24 I, 1| compare mio, che il duca, vedendo che da lui non vi volete 25 I, 1| graziosamente ricevuto. Vedendo allora messer Simplicio 26 I, 1| egli fusse al molino; ma vedendo i sacchi ancor qui in casa, 27 I, 2| nel mare. Allora il tonno, vedendo aver ricevuto gran beneficio, 28 I, 2| pericolo di sommergersi. Il che vedendo, Pietro che niente stimava 29 I, 2| della fanciulla, questo vedendo, molto addolorata rimase, 30 I, 2| strettamente lo abbracciò. Il che vedendo il re, doglia sopra doglia 31 I, 2| onde molto combattuta, né vedendo soleluna, dirottamente 32 I, 2| pomo in terra cadde. Il che vedendo, il re tutto suspeso e stupefatto 33 I, 2| venuto gli fusse. Luciana, vedendo allora tal cosa, disse: — 34 I, 2| aveva pienamente ispedito. Vedendo gli sanzachi, mamalucchi 35 I, 2| I mamalucchi e schiavi, vedendo le valentigie del cavallo, 36 I, 2| dell’attilato giovine, e vedendo nulla mancarli, tra sé stesso 37 I, 2| vuole. Dopo molti preghi, vedendo la figliuola non poter commovere 38 I, 2| appresentò. Il soldano, vedendo che la damigella aveva avuto 39 I, 2| dirottamente piangendo. Il cavallo, vedendo il duro pianto del patrone 40 I, 2| avinchiava il collo. Il che vedendo, le comari che l’allevavano 41 I, 2| paradiso terreste. Il che vedendo, la madre corse a Lamberico 42 I, 2| le appresentava. Il che vedendo, Biancabella molto si maravigliò; 43 I, 2| uccisa l’avevano. Il che vedendo, l’empia e cruda matrigna 44 I, 2| commesso le aveva il padre, e vedendo non so che uscire dall’aspetto 45 I, 2| altre preziose gioie. Il che vedendo, la madre, non senza temenza, 46 I, 2| monchi, dalli quali, tutti vedendo, rose, viole e fiori in 47 I, 2| la moglie e le figliuole, vedendo l’utile grande che di lei 48 I, 2| proponere ardisse. Onde vedendo Samaritana tutti tacere, 49 I, 2| discordia, d’ogni ben nimica, vedendo il loro fervido e caldo 50 I, 2| tutto deliberò. Onde Alchia, vedendo l’ostinato volere di Fortunio, 51 I, 2| ogni ora piú pronta, né vedendo modo né via di poterlo rimovere 52 I, 2| della figliuola e nulla vedendo, contra di lei assai si 53 I, 2| fece ritorno. Doralice, vedendo il giovane, subitamente 54 I, 2| paventoso assalto. Ma Fortunio, vedendo il perturbato animo della 55 I, 2| esso lui si pacificò. E vedendo il giovane di bellissimo 56 I, 2| stringendosi nelle spalle e vedendo che ’l era il trastullo 57 I, 2| ed ivi, tutti i marinai vedendo, abbasso disceso, nella 58 I, 2| essendo a casa Lucaferro, e vedendol la moglie, che Isotta 59 I, 2| Levata da mensa Isotta e vedendo Travaglino affaticarsi nel 60 I, 2| tosto astuto che grosso. E vedendo i portamenti della donna, 61 I, 2| con cui parlasse, e non vedendo niuna di loro riuscire secondo 62 I, 3| commendata da tutti. Ma vedendo la signora che ella al suo 63 I, 3| terza Spinella si nominava. Vedendo Ricardo Valeriana sua moglie 64 I, 3| riverentemente lo salutò. Il re, vedendo il giovanetto leggiadro 65 I, 3| nulla si muoveva. Il che vedendo, la reina l’ardente e caldo 66 I, 3| arebbono allora destati. Il che vedendo, Costanzo scese giú dell’ 67 I, 3| Costanzo! Costanzo! — Il che vedendo, l’animale vie piú fortemente 68 I, 3| non picciola maraviglia.~Vedendo il re che Costanzo aveva 69 I, 3| diletta. — Ed egli pur taceva. Vedendo Costanzo l’ostinata voglia, 70 I, 3| condizione si ritrovava. Il che vedendo, conchiuse per certo dalla 71 I, 3| era la maggior sorella, vedendo bella ed orrevole compagnia, 72 I, 3| e le invidiose sorelle, vedendo bella figliuola e sívenuto 73 I, 3| montagne ed inospiti boschi, vedendo vari e paventosi animali, 74 I, 4| incominciamento. La quale, vedendo di non potersi iscusare, 75 I, 4| trovandola aperta e non vedendo l’uomo salvatico, da dolore 76 I, 4| ucciderli ardisse. Laonde il re, vedendo il paese tutto nudo di 77 I, 4| non piú udita. Guerrino, vedendo che il maestro lo deleggiava 78 I, 4| far doveva. Il maestro, vedendo che ’l comandamento del 79 I, 4| né piú difendersi. Il che vedendo, Guerrino tutto allegro 80 I, 4| mio. — La vecchiarella, vedendo la fanciulla bella, piacevole 81 I, 4| quantitá di danari. Il che vedendo, Adamantina destò la sorella 82 I, 4| cacati la poavola. Cassandra, vedendo il gran numero de danari, 83 I, 4| saltolle nelle braccia. Il che vedendo, il re tutto attonito e 84 I, 4| se ve piase: no sté pi. — Vedendo Marsilio che quasio la Tia 85 I, 4| corteggiasse come prima, e vedendo la mercatanzia delle sue 86 II, 5| creatura nasca con diffetto. — Vedendo messer Liberale aver ridotta 87 II, 5| scortesia sarebbe che l'amico, vedendo l'amico perire, non gli 88 II, 5| mai uomo a donna. Il che vedendo, madonna Daria molto si 89 II, 5| gli occhi aperti. Il che vedendo, messer Artilao disse: — 90 II, 5| sopragiunse messer Artilao; e vedendo la comare tutta affannosa 91 II, 5| nulla trovarono. Il che vedendo, messer Artilao cominciò 92 II, 5| male. — Messer Artilao, vedendo esser venuto il tempo opportuno 93 II, 5| forza di traerlo fuori; e vedendo affaticarsi in darno, disse: — 94 II, 5| lasciò consigliare. Sandro, vedendo il voler di Castorio fermo 95 II, 5| lo legasseno. La moglie, vedendo il marito dolersisapendo 96 II, 5| piaga che giá putiva. Il che vedendo, la moglie sorrise; e disse: — 97 II, 5| mostrò la piaga. Castorio, vedendo il taglio di Sandro esser 98 II, 5| fece a modo suo. Panfilio, vedendo che la madre faceva poco 99 II, 5| ottimamente passò.~Polissena, vedendo la gran costanza di Panfilio, 100 II, 5| a bottega a lavorare, e vedendo questa maledizion di rogna 101 II, 5| suo mistiero! — La madre, vedendo giá aver vinta la lite, 102 II, 5| si potevano.~Il vicario, vedendo la lor dura ostinazione, 103 II, 5| lo forame passata. Questo vedendo, messer lo vicario e le 104 II, 5| di tutta tre le donne; e vedendo che non se ne poteva aggiungere, 105 II, 5| a mangiare. Pre' Zefiro, vedendo che non faceva profitto 106 II, 6| nulla le giovavano; laonde vedendo la poverella che né per 107 II, 6| segno di gravidezza. Il che vedendo, i suoi parenti molto si 108 II, 6| poteano. Onde Isabella, vedendo la dura ostinazione del 109 II, 6| mancava. Il che Ortodosio vedendo, fattamente s'ammutí, 110 II, 6| un pesce. — Il Calogero, vedendo il suo fermo volere, accontentò; 111 II, 6| lume. La miserella, non vedendo piú il lume, né sapendo 112 II, 6| ricevuto nella propria patria. Vedendo Cimarosto non avere il convenevole 113 II, 6| ribattè in dietro. Cimarosto, vedendo la turbata ciera del cameriere, 114 II, 6| non si potea. Cimarosto, vedendo che la cosa gli riusciva 115 II, 6| fermo voler del fratello, e vedendo di non poterlo con dolci 116 II, 6| sua sfrenata voglia, né vedendo altro rimedio di venir al 117 II, 6| l'altro resti contento. — Vedendo Andolfo il fratello della 118 II, 6| figliuoli, astretti dal bisogno, vedendo la grande inopia del padre, 119 II, 7| nulla rispondeva. Il che vedendo, il patrone assai si maravigliò; 120 II, 7| farlo aprir la bocca, e vedendo che niuna li riusciva, acciò 121 II, 7| non si moveva. Il ciruico, vedendo non poter operare cosa alcuna 122 II, 7| lasciò il giovane (tuttavia vedendo il marito) conseguire ogni 123 II, 7| ed ora con ambiduo. Onde vedendo Pisardo la durezza del cavallo, 124 II, 7| punto si moveva. Pisardo, vedendo la dura ostinazione del 125 II, 7| e cenava con esso lui; e vedendo i modi e i portamenti di 126 II, 7| consigliato l'aveva. Il che vedendo, Spinella disse: — Che novitá 127 II, 7| ne uccise uno. Spinella, vedendo tal sciocchezza, tra sé 128 II, 7| pazientemente sofferire. Spinella, vedendo il consiglio non esser stato 129 II, 7| picchiar la porta. La donna, vedendo la temeritá del bestione, 130 II, 7| Bernardo del vino. Onde vedendo egli ciò esser intervenuto 131 II, 7| scoprirsi al maestro. Lattanzio, vedendo Dionigi aver mutata natura, 132 II, 7| andava, e il tutto vedeva. Vedendo Lattanzio il gargione esser 133 II, 7| apparasse l'arte del sarto; ma vedendo non potersi prevaler di 134 II, 7| due figliuole; le quali, vedendo la crudeltá dell'impio padre, 135 II, 7| queste parti era venuto. Vedendo il robino le calde lagrime 136 II, 7| figliuola il divorò. Il che vedendo, il re stupefatto rimase; 137 II, 8| nella faccia divenne. Il re, vedendo il chiromante muto e bianco 138 II, 8| vostri. — Il mercatante, vedendo la reina ben disposta e 139 II, 8| apertamente scacciato, non vedendo rimedio al gravoso affanno 140 II, 8| presente vita. Le donne, vedendo l'inopinato caso, corsero 141 II, 8| e stava bene a cavallo, vedendo il cervo velocemente fuggire, 142 II, 8| femina, che gli era nuora, vedendo il giovane ben in ordine 143 II, 8| basciava. La fanciulla, vedendo il lustro della catena d' 144 II, 8| I compagni del signor, vedendo mancargli il lor capo, né 145 II, 8| cadde. Malacarne, questo vedendo, con la secure cominciò 146 II, 8| tempo e de danari mal spesi. Vedendo pre' Papiro Gianotto star 147 II, 8| cominciò ardere. Pirino, vedendo che la casa di pre' Papiro 148 II, 9| avesse il morto marito. Vedendo Finetta le calde lagrime, 149 II, 9| il compassionevole caso e vedendo le cose sue riuscire 150 II, 9| che Finetta ritornasse. Ma vedendo che non ritornava e che 151 II, 9| pieno di pietre. Il che vedendo, la meschinella restò smarrita, 152 II, 9| alcuno fusse veduto; né vedendo alcuno che noiar lo potesse, 153 II, 9| fiaccarsi il collo. Il che vedendo, il leone disse: — Che fai, 154 II, 9| del fiume in secca terra. Vedendo una gracchia, che per l' 155 II, 9| muoversi, che morto pareva, e vedendo sotto la coda la mal digesta 156 II, 9| tenesse a bada. Il leone, vedendo il gran pericolo nel quale 157 II, 9| leone non avesse timore. Vedendo il leone il lupo star fermo 158 II, 9| madre e sé stesso nodriva. Vedendo la madre la preda grande 159 II, 9| andatosene ivi, entrò, e non vedendo alcuno, con gli suoi animali 160 II, 9| morto, vivo rivenne. Il che vedendo quelli che vi erano presenti, 161 II, 9| Gli amici ed i parenti, vedendo la sua infermitá per lo 162 II, 9| vorrebbe esser digiuno, vedendo il suo fiero proponimento 163 II, 9| dinegò ogni cosa. Questo vedendo, il pretore comandò che 164 II, 9| era interrogato. Il che vedendo, il pretore senza indugio 165 II, 10| Costantino portolle. I fratelli, vedendo i cibi di quai Costantino 166 II, 10| che Xenofonte s'infermò: e vedendo esser aggiunto al fine della 167 II, 10| e minuta gente si mise. Vedendo Crisippo infiniti signori 168 II, 10| avete. — Il cavalliere, vedendo la gran semplicitá di Bertuccio, 169 II, 10| affamato lupo, le divorava. Vedendo gli altri monaci la sfrenata 170 II, 11| grandissimo dolor confuso, vedendo la moglie in sua presenza 171 II, 11| considerando l'omicida e vedendo non poter prevalersi del 172 II, 12| miei danari. — Il frate, vedendo questo, né potendo ripararsi 173 II, 12| darli fastidio. Finalmente, vedendo Fortunio la temeritá e presonzione 174 II, 12| uccise il patrone. Onde vedendo in fatto aver ucciso il 175 II, 12| fin appresso il giorno, vedendo ch'el non veniva, diedero 176 II, 12| cittadini e gli artegiani, vedendo questo e pensando che quel 177 II, 12| intravenuto. Il diacono, vedendo ch'aveva fallato la stanza, 178 II, 12| addimandata in moglie. Il padre, vedendo il pericolo grande della 179 II, 12| al compimento dell'opera, vedendo i drappi e il cappuccio 180 II, 12| rispose di . Il prete, vedendo il fraticello aver il capo 181 II, 12| maniera lo schernivano. Il re, vedendo le tante risa che i medici 182 II, 12| sopradetti compagni e amici, vedendo che non vi era allegrezza


Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License