Libro, Notte
1 I, I| perseguitorono. Il miserello, vedendo la persecuzione de’ parenti
2 I, I| determinasse il tutto. La signora, vedendo esserle tal carico imposto,
3 I, I| gravemente s’infermò, e vedendo esser giunto il termine
4 I, I| Salardo erede universale, vedendo che egli era giovane, ricco
5 I, I| udendo le parole del marito e vedendo il falcone ucciso, molto
6 I, I| sopportasse tal morte. Salardo, vedendo il mutamento delle cose,
7 I, I| cosa vedeva, non udendo né vedendo persona alcuna nella camera,
8 I, I| esser cagione. Il pretore, vedendo Cassandrino rifiutare ciò
9 I, I| astuto e trincato ladro, vedendo il servo a guisa d’una marmotta
10 I, I| nulla o poco si curava. Vedendo Cassandrino l’animo del
11 I, I| trincato, malizioso e astuto, vedendo il suo disegno riuscir bene,
12 I, I| il prete. I tre compagni, vedendo il rosto, il lesso e la
13 I, I| e di gabbare il prete, e vedendo non poterne riuscire, dissero: —
14 I, I| salva saltò in piedi. Il che vedendo, i malandrini restorono
15 I, I| altra. L’altro compagno, vedendo questo, disse: — Oh sciocco,
16 I, I| allo scuro spettaculo; e vedendo li figliuoli morti, amaramente
17 I, I| saporoso bascio. Il che vedendo Dimitrio, che ad un pertugio
18 I, I| lasciatimi basciare; — e vedendo tuttavia il mendico, strettamente
19 I, I| dentro. Laonde Dimitrio, vedendo che non si poteva avere
20 I, 1| strettamente lo teneva. Il che vedendo, il re e la reina molto
21 I, 1| una, quando con l’altra, e vedendo che ciascheduna di loro
22 I, 1| arebbe. Laonde Sinforosia, vedendo che egli dirottamente dormiva
23 I, 1| fatto gli avevano. Il che vedendo i mariti e non sapendosi
24 I, 1| compare mio, che il duca, vedendo che da lui non vi volete
25 I, 1| graziosamente ricevuto. Vedendo allora messer Simplicio
26 I, 1| egli fusse al molino; ma vedendo i sacchi ancor qui in casa,
27 I, 2| nel mare. Allora il tonno, vedendo aver ricevuto sí gran beneficio,
28 I, 2| pericolo di sommergersi. Il che vedendo, Pietro che niente stimava
29 I, 2| della fanciulla, questo vedendo, molto addolorata rimase,
30 I, 2| strettamente lo abbracciò. Il che vedendo il re, doglia sopra doglia
31 I, 2| onde molto combattuta, né vedendo sole né luna, dirottamente
32 I, 2| pomo in terra cadde. Il che vedendo, il re tutto suspeso e stupefatto
33 I, 2| venuto gli fusse. Luciana, vedendo allora tal cosa, disse: —
34 I, 2| aveva pienamente ispedito. Vedendo gli sanzachi, mamalucchi
35 I, 2| I mamalucchi e schiavi, vedendo le valentigie del cavallo,
36 I, 2| dell’attilato giovine, e vedendo nulla mancarli, tra sé stesso
37 I, 2| vuole. Dopo molti preghi, vedendo la figliuola non poter commovere
38 I, 2| appresentò. Il soldano, vedendo che la damigella aveva avuto
39 I, 2| dirottamente piangendo. Il cavallo, vedendo il duro pianto del patrone
40 I, 2| avinchiava il collo. Il che vedendo, le comari che l’allevavano
41 I, 2| paradiso terreste. Il che vedendo, la madre corse a Lamberico
42 I, 2| le appresentava. Il che vedendo, Biancabella molto si maravigliò;
43 I, 2| uccisa l’avevano. Il che vedendo, l’empia e cruda matrigna
44 I, 2| commesso le aveva il padre, e vedendo non so che uscire dall’aspetto
45 I, 2| altre preziose gioie. Il che vedendo, la madre, non senza temenza,
46 I, 2| monchi, dalli quali, tutti vedendo, rose, viole e fiori in
47 I, 2| la moglie e le figliuole, vedendo l’utile grande che di lei
48 I, 2| proponere ardisse. Onde vedendo Samaritana tutti tacere,
49 I, 2| discordia, d’ogni ben nimica, vedendo il loro fervido e caldo
50 I, 2| tutto deliberò. Onde Alchia, vedendo l’ostinato volere di Fortunio,
51 I, 2| ogni ora piú pronta, né vedendo modo né via di poterlo rimovere
52 I, 2| della figliuola e nulla vedendo, contra di lei assai si
53 I, 2| fece ritorno. Doralice, vedendo il giovane, subitamente
54 I, 2| paventoso assalto. Ma Fortunio, vedendo il perturbato animo della
55 I, 2| esso lui si pacificò. E vedendo il giovane di bellissimo
56 I, 2| stringendosi nelle spalle e vedendo che ’l era il trastullo
57 I, 2| ed ivi, tutti i marinai vedendo, abbasso disceso, nella
58 I, 2| essendo a casa Lucaferro, e vedendo ’l la moglie, che Isotta
59 I, 2| Levata da mensa Isotta e vedendo Travaglino affaticarsi nel
60 I, 2| tosto astuto che grosso. E vedendo i portamenti della donna,
61 I, 2| con cui parlasse, e non vedendo niuna di loro riuscire secondo
62 I, 3| commendata da tutti. Ma vedendo la signora che ella al suo
63 I, 3| terza Spinella si nominava. Vedendo Ricardo Valeriana sua moglie
64 I, 3| riverentemente lo salutò. Il re, vedendo il giovanetto sí leggiadro
65 I, 3| nulla si muoveva. Il che vedendo, la reina l’ardente e caldo
66 I, 3| arebbono allora destati. Il che vedendo, Costanzo scese giú dell’
67 I, 3| Costanzo! Costanzo! — Il che vedendo, l’animale vie piú fortemente
68 I, 3| non picciola maraviglia.~Vedendo il re che Costanzo aveva
69 I, 3| diletta. — Ed egli pur taceva. Vedendo Costanzo l’ostinata voglia,
70 I, 3| condizione si ritrovava. Il che vedendo, conchiuse per certo dalla
71 I, 3| era la maggior sorella, vedendo sí bella ed orrevole compagnia,
72 I, 3| e le invidiose sorelle, vedendo sí bella figliuola e sívenuto
73 I, 3| montagne ed inospiti boschi, vedendo vari e paventosi animali,
74 I, 4| incominciamento. La quale, vedendo di non potersi iscusare,
75 I, 4| trovandola aperta e non vedendo l’uomo salvatico, da dolore
76 I, 4| ucciderli ardisse. Laonde il re, vedendo il paese tutto nudo sí di
77 I, 4| non piú udita. Guerrino, vedendo che il maestro lo deleggiava
78 I, 4| far doveva. Il maestro, vedendo che ’l comandamento del
79 I, 4| né piú difendersi. Il che vedendo, Guerrino tutto allegro
80 I, 4| mio. — La vecchiarella, vedendo la fanciulla bella, piacevole
81 I, 4| quantitá di danari. Il che vedendo, Adamantina destò la sorella
82 I, 4| cacati la poavola. Cassandra, vedendo il gran numero de danari,
83 I, 4| saltolle nelle braccia. Il che vedendo, il re tutto attonito e
84 I, 4| se ve piase: no sté pi. — Vedendo Marsilio che quasio la Tia
85 I, 4| corteggiasse come prima, e vedendo la mercatanzia delle sue
86 II, 5| creatura nasca con diffetto. — Vedendo messer Liberale aver ridotta
87 II, 5| scortesia sarebbe che l'amico, vedendo l'amico perire, non gli
88 II, 5| mai uomo a donna. Il che vedendo, madonna Daria molto si
89 II, 5| gli occhi aperti. Il che vedendo, messer Artilao disse: —
90 II, 5| sopragiunse messer Artilao; e vedendo la comare tutta affannosa
91 II, 5| nulla trovarono. Il che vedendo, messer Artilao cominciò
92 II, 5| male. — Messer Artilao, vedendo esser venuto il tempo opportuno
93 II, 5| forza di traerlo fuori; e vedendo affaticarsi in darno, disse: —
94 II, 5| lasciò consigliare. Sandro, vedendo il voler di Castorio fermo
95 II, 5| lo legasseno. La moglie, vedendo il marito dolersi né sapendo
96 II, 5| piaga che giá putiva. Il che vedendo, la moglie sorrise; e disse: —
97 II, 5| mostrò la piaga. Castorio, vedendo il taglio di Sandro esser
98 II, 5| fece a modo suo. Panfilio, vedendo che la madre faceva poco
99 II, 5| ottimamente passò.~Polissena, vedendo la gran costanza di Panfilio,
100 II, 5| a bottega a lavorare, e vedendo questa maledizion di rogna
101 II, 5| suo mistiero! — La madre, vedendo giá aver vinta la lite,
102 II, 5| si potevano.~Il vicario, vedendo la lor dura ostinazione,
103 II, 5| lo forame passata. Questo vedendo, messer lo vicario e le
104 II, 5| di tutta tre le donne; e vedendo che non se ne poteva aggiungere,
105 II, 5| a mangiare. Pre' Zefiro, vedendo che non faceva profitto
106 II, 6| nulla le giovavano; laonde vedendo la poverella che né per
107 II, 6| segno di gravidezza. Il che vedendo, i suoi parenti molto si
108 II, 6| poteano. Onde Isabella, vedendo la dura ostinazione del
109 II, 6| mancava. Il che Ortodosio vedendo, sí fattamente s'ammutí,
110 II, 6| un pesce. — Il Calogero, vedendo il suo fermo volere, accontentò;
111 II, 6| lume. La miserella, non vedendo piú il lume, né sapendo
112 II, 6| ricevuto nella propria patria. Vedendo Cimarosto non avere il convenevole
113 II, 6| ribattè in dietro. Cimarosto, vedendo la turbata ciera del cameriere,
114 II, 6| non si potea. Cimarosto, vedendo che la cosa gli riusciva
115 II, 6| fermo voler del fratello, e vedendo di non poterlo con dolci
116 II, 6| sua sfrenata voglia, né vedendo altro rimedio di venir al
117 II, 6| l'altro resti contento. — Vedendo Andolfo il fratello della
118 II, 6| figliuoli, astretti dal bisogno, vedendo la grande inopia del padre,
119 II, 7| nulla rispondeva. Il che vedendo, il patrone assai si maravigliò;
120 II, 7| farlo aprir la bocca, e vedendo che niuna li riusciva, acciò
121 II, 7| non si moveva. Il ciruico, vedendo non poter operare cosa alcuna
122 II, 7| lasciò il giovane (tuttavia vedendo il marito) conseguire ogni
123 II, 7| ed ora con ambiduo. Onde vedendo Pisardo la durezza del cavallo,
124 II, 7| punto si moveva. Pisardo, vedendo la dura ostinazione del
125 II, 7| e cenava con esso lui; e vedendo i modi e i portamenti di
126 II, 7| consigliato l'aveva. Il che vedendo, Spinella disse: — Che novitá
127 II, 7| ne uccise uno. Spinella, vedendo tal sciocchezza, tra sé
128 II, 7| pazientemente sofferire. Spinella, vedendo il consiglio non esser stato
129 II, 7| picchiar la porta. La donna, vedendo la temeritá del bestione,
130 II, 7| Bernardo del vino. Onde vedendo egli ciò esser intervenuto
131 II, 7| scoprirsi al maestro. Lattanzio, vedendo Dionigi aver mutata natura,
132 II, 7| andava, e il tutto vedeva. Vedendo Lattanzio il gargione esser
133 II, 7| apparasse l'arte del sarto; ma vedendo non potersi prevaler di
134 II, 7| due figliuole; le quali, vedendo la crudeltá dell'impio padre,
135 II, 7| queste parti era venuto. Vedendo il robino le calde lagrime
136 II, 7| figliuola il divorò. Il che vedendo, il re stupefatto rimase;
137 II, 8| nella faccia divenne. Il re, vedendo il chiromante muto e bianco
138 II, 8| vostri. — Il mercatante, vedendo la reina ben disposta e
139 II, 8| apertamente scacciato, non vedendo rimedio al gravoso affanno
140 II, 8| presente vita. Le donne, vedendo l'inopinato caso, corsero
141 II, 8| e stava bene a cavallo, vedendo il cervo velocemente fuggire,
142 II, 8| femina, che gli era nuora, vedendo il giovane ben in ordine
143 II, 8| basciava. La fanciulla, vedendo il lustro della catena d'
144 II, 8| I compagni del signor, vedendo mancargli il lor capo, né
145 II, 8| cadde. Malacarne, questo vedendo, con la secure cominciò
146 II, 8| tempo e de danari mal spesi. Vedendo pre' Papiro Gianotto star
147 II, 8| cominciò ardere. Pirino, vedendo che la casa di pre' Papiro
148 II, 9| avesse il morto marito. Vedendo Finetta le calde lagrime,
149 II, 9| il compassionevole caso e vedendo le cose sue riuscire sí
150 II, 9| che Finetta ritornasse. Ma vedendo che non ritornava e che
151 II, 9| pieno di pietre. Il che vedendo, la meschinella restò smarrita,
152 II, 9| alcuno fusse veduto; né vedendo alcuno che noiar lo potesse,
153 II, 9| fiaccarsi il collo. Il che vedendo, il leone disse: — Che fai,
154 II, 9| del fiume in secca terra. Vedendo una gracchia, che per l'
155 II, 9| muoversi, che morto pareva, e vedendo sotto la coda la mal digesta
156 II, 9| tenesse a bada. Il leone, vedendo il gran pericolo nel quale
157 II, 9| leone non avesse timore. Vedendo il leone il lupo star fermo
158 II, 9| madre e sé stesso nodriva. Vedendo la madre la preda grande
159 II, 9| andatosene ivi, entrò, e non vedendo alcuno, con gli suoi animali
160 II, 9| morto, vivo rivenne. Il che vedendo quelli che vi erano presenti,
161 II, 9| Gli amici ed i parenti, vedendo la sua infermitá per lo
162 II, 9| vorrebbe esser digiuno, vedendo il suo fiero proponimento
163 II, 9| dinegò ogni cosa. Questo vedendo, il pretore comandò che
164 II, 9| era interrogato. Il che vedendo, il pretore senza indugio
165 II, 10| Costantino portolle. I fratelli, vedendo i cibi di quai Costantino
166 II, 10| che Xenofonte s'infermò: e vedendo esser aggiunto al fine della
167 II, 10| e minuta gente si mise. Vedendo Crisippo infiniti signori
168 II, 10| avete. — Il cavalliere, vedendo la gran semplicitá di Bertuccio,
169 II, 10| affamato lupo, le divorava. Vedendo gli altri monaci la sfrenata
170 II, 11| grandissimo dolor confuso, vedendo la moglie in sua presenza
171 II, 11| considerando l'omicida e vedendo non poter prevalersi del
172 II, 12| miei danari. — Il frate, vedendo questo, né potendo ripararsi
173 II, 12| darli fastidio. Finalmente, vedendo Fortunio la temeritá e presonzione
174 II, 12| uccise il patrone. Onde vedendo in fatto aver ucciso il
175 II, 12| fin appresso il giorno, vedendo ch'el non veniva, diedero
176 II, 12| cittadini e gli artegiani, vedendo questo e pensando che quel
177 II, 12| intravenuto. Il diacono, vedendo ch'aveva fallato la stanza,
178 II, 12| addimandata in moglie. Il padre, vedendo il pericolo grande della
179 II, 12| al compimento dell'opera, vedendo i drappi e il cappuccio
180 II, 12| rispose di sí. Il prete, vedendo il fraticello aver il capo
181 II, 12| maniera lo schernivano. Il re, vedendo le tante risa che i medici
182 II, 12| sopradetti compagni e amici, vedendo che non vi era allegrezza
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