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signora 104
signôra 2
signore 68
signoreggia 2
Frequenza    [«  »]
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104 mano
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104 signora
104 stato
104 vostro
102 aver
Giovanni Francesco Straparola
Le piacevoli notti

IntraText - Concordanze

signora

    Libro,  Notte
1 I, I| continovo alli servigi della signora dimorava. La quinta fu Lauretta, 2 I, I| alla generosa Lucrezia sua signora. La quale insieme con esso 3 I, I| L’una delle quai era la signora Chiara, moglie di Girolamo 4 I, I| gentiluomo ferrarese; l’altra la signora Veronica, fu giá consorte 5 I, I| primo luoco appresso la signora tenevano. Dopo costoro vi 6 I, I| quasi ogni sera a casa della signora Lucrezia si riducevano; 7 I, I| passavano. Di che la gentil signora con le savie damigelle sommo 8 I, I| alcuni problemi, de’ quai la signora era sola difinitrice. E 9 I, I| dedicati alle piacevolezze, la signora a tutti comandò che sotto 10 I, I| secondo i gradi loro, la signora cosí a dire incominciò: — 11 I, I| determinasse il tutto. La signora, vedendo esserle tal carico 12 I, I| presto a’ comandamenti della signora, prese per mano Fiordiana, 13 I, I| presero licenza dalla generosa signora, e tutti con sua buona grazia 14 I, I| nella usata maniera, la signora fece cenno alla vaga Lauretta 15 I, I| la debita riverenza alla signora ed ai circostanti, ascese 16 I, I| angeliche voci in laude della signora tutte cinque in tal maniera 17 I, I| altro comandamento dalla signora, diede principio alla sua 18 I, I| morte l’avea campato. La signora, che attentamente ascoltata 19 I, I| altro comandamento dalla signora, in tal maniera a dire incominciò:~ 20 I, I| queste merci in dono. — La signora, semplicetta e pura, non 21 I, I| giunta al fine, quando la signora impose a ciascuno che se 22 I, 1| gradi loro, a sedere, la signora Lucrezia comandò che l’ordine, 23 I, 1| restavano a novellare, la signora impose al Trivigiano che 24 I, 1| ubidiente molto alla sua signora, essequí il comandamento 25 I, 1| amorosa canzone in laude della signora in tal guisa allegramente 26 I, 1| né pur imaginato che la signora mi avesse dato carico di 27 I, 1| massimamente toccando la volta alla signora Fiordiana, avenutale per 28 I, 1| iscuso, e incolparete la signora Fiordiana, la quale di tal 29 I, 1| cagione. Amandovi adunque io, signora mia, com’io fo ed è il debito 30 I, 1| mia patrona, anzi singolar signora. Amandovi adunque io 31 I, 1| Pregovi adunque, gentil signora mia, unico refrigerio della 32 I, 1| servitore sono, ma incolpate la signora nostra che mi ha lasciata 33 I, 1| altre fu anche invitata la signora Silvia per esser nobile, 34 I, 2| ordini postisi a sedere, la signora Lucrezia comandò che il 35 I, 2| quinta, Eritrea. Indi la signora comandò che ’l Trivigiano 36 I, 2| corde del concavo liuto, la signora a Lauretta impose che una 37 I, 2| ubidire e sodisfare alla sua signora, prese per mano le altre 38 I, 2| esser giunta al fine, la signora, nel chiaro viso di Cateruzza 39 I, 2| il guardiano a Luciana: — Signora, uno de’ tre pomi, ed il 40 I, 2| fare, furono ubidienti alla signora; e fingendo di andare ad 41 I, 2| ubidientissima alla sua signora, prese la cetra; e fattasi 42 I, 2| mani la bocca e disse: — Signora mia, io non sono qui venuto 43 I, 2| vostra morte. E perciò, signora del cuor mio, non vogliate 44 I, 2| Quello che a voi aggrada, signora, — rispose. E senza dir 45 I, 2| Travaglino: — Io sono disposto, signora, di ponere per amor vostro 46 I, 2| conoscerò. — Comandate pur, signora mia, — rispose Travaglino, — 47 I, 2| Altro non volete da me, signora mia? non che il capo, ma 48 I, 3| ragionato e riso alquanto, la signora Lucrezia, imposto il silenzio 49 I, 3| ubidientissimo andò alla signora: ed inginocchiatosi a’ piedi, 50 I, 3| novellare si desse principio, la signora comandò che ’l Molino ed 51 I, 3| da tutti. Ma vedendo la signora che ella al suo fine era 52 I, 3| che io porto alla nostra signora, e la riverenza che io ho 53 I, 3| Però per iscusato voi, signora, mi averete, se a’ vostri 54 I, 4| ridusse. E fatto motto alla signora che tutti giá erano raunati, 55 I, 4| ridursi a favoleggiare, la signora, dalle altre donne onoratissimamente 56 I, 4| prima buona licenza dalla signora, la presente canzone soavemente 57 I, 4| presso l’aere rompea, la signora fece cenno ad Eritrea, a 58 I, 4| vilissime persone dispensa.~[La signora Lucrezia:]~— Le malnate 59 I, 4| Conoscendo l’ora esser tarda, la signora comandò che sotto pena della 60 I, 4| cantate due canzonette, la signora si levò in piedi; e presi 61 I, 4| cominciava apparere, la signora fece accendere i torchi, 62 II, 5| la debita riverenza alla signora, ciascuno nella sua sedia 63 II, 5| si pose a sedere. Indi la signora comandò il vaso aureo le 64 II, 5| quinto, di Eritrea. Poscia la signora impose che tutte cinque 65 II, 6| compagnia al palazzo della signora si ridusse. Onde di mano 66 II, 6| Il Molino di ordine della signora comandò il vaso fosse recato; 67 II, 6| avevano a favoleggiare, la signora ordinò che Lauretta una 68 II, 7| signoreggiavano, quando la signora, venuta nella spaziosa sala 69 II, 7| principio alla sua favola, la signora volse che tutte cinque insieme 70 II, 7| altro comandamento dalla signora, cosí allegramente incominciò:~ 71 II, 7| quasi piangendo, disse: — Signora, unica speranza e sostenimento 72 II, 7| amorevoli parole disse: — Signora mia, per cui reputo aver 73 II, 8| fatte alquante danze, la signora comandò che 'l vaso fosse 74 II, 8| al favoleggiare, volse la signora che tutte cinque con i loro 75 II, 8| alla reina; e dissero: — Signora, quinci passa un mercatante 76 II, 8| Rispose il mercatante: — Signora, non è danaro che sofficiente 77 II, 8| egli desiderava, disse: — Signora, vera e salda colonna della 78 II, 8| prendeva trastullo, disse: — Signora, se voi non me la darete, 79 II, 8| duca data in governo alla signora duchessa che l'ammaestrasse. 80 II, 9| fronzuti alberi, quando la signora con le sue damigelle uscí 81 II, 9| chiamato un servente, la signora li comandò che portasse 82 II, 9| il favoleggiare, volse la signora che, dopo fatte alcune danze, 83 II, 9| col marito. —~Dimorando la signora Veronica in questi noiosi 84 II, 10| riservando l'ultimo luogo alla signora Vicenza. E fatti portar 85 II, 10| i lironi e accordare, la signora ordinò che il Molino e il 86 II, 10| incominciamento al favoleggiare, la signora comandò a Fiordiana che 87 II, 11| ordini a sedere, venne la signora, e diede un grazioso saluto; 88 II, 11| amorosi ragionamenti, la signora, come a lei piacque, 89 II, 11| notte a favoleggiare, la signora fece di cenno al Trivigiano 90 II, 11| comendorono. Ma poscia che la signora vidde che ognun taceva, 91 II, 12| manifestamente si conoscea, quando la signora, uscita di camera, con le 92 II, 12| secondo i loro gradi, disse la signora: — Mi parrebbe cosa convenevole 93 II, 12| tutti il consiglio della signora, e poscia ch'ebbero fatte 94 II, 12| ebbero fatte alcune danze, la signora comandò al Trivigiano e 95 II, 12| comendarono. La qual finita, la signora pregò il signor ambasciatore 96 II, 12| carico che mi ha dato la signora in raccontar favole, perciò 97 II, 12| un frate carmelitano.~[La signora Lucrezia:]~— bella e 98 II, 12| raccontata dalla valorosa nostra signora mi riduce a memoria quello 99 II, 12| piacevolezza fu liberato.~[La signora Veronica:]~— Io piú volte 100 II, 12| tesoro a casa ritorna.~ ~[LA SIGNORA CHIARA:]~ ~— Ho inteso, 101 II, 12| primo di quadragesima, la signora, voltatasi all'onorevol 102 II, 12| desideravano, il voler della signora sommamente comendarono. 103 II, 12| giorno chiaro, comandò la signora che ciascuno se n'andasse 104 II, 12| tolta buona licenza dalla signora e dalle damigelle, e lasciatele


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