Libro, Notte
1 I, I| ed opera li riuscisce in bene. Ma pe ’l contrario quello
2 I, I| legato, diventa uomo da bene e di gran maneggio.~— Sí
3 I, I| panni, i quali li stavano sí bene indosso, che non il mendico,
4 I, I| non smonti giú; ma guata bene, ed abbi buona cura che ’
5 I, I| vedendo il suo disegno riuscir bene, subito chiuse il sacco
6 I, I| disse il compagno. — Sí bene, — rispose il prete. — Avete
7 I, I| muletto? Oh ghiotti, come bene gabbato vi hanno! — Il che
8 I, I| mi disse la capra. — Sta bene, — disse il prete. I tre
9 I, I| dito portava, non stesse bene nel dito di colei che per
10 I, I| di quello era riuscito in bene, ed alle mani di chi era
11 I, I| Sacra Maestá, cercate bene, né di niuno abbiate rispetto,
12 I, I| fugatrice d’ogni nostro bene e insidiatrice d’ogni onesto
13 I, I| solita di andare al suo caro bene; e dato il segno, subito
14 I, I| ha marito e cosí uomo da bene quanto un altro che in questa
15 I, I| vi dirò. Lavatevi molto bene, e prendete i vostri panni,
16 I, I| questo servigio. — Tu dici bene, — disse Dimitrio. — Manusso,
17 I, 1| conciò la testa, coprendolo bene e chiudendo le cortine,
18 I, 1| servitore, perciò che ogni mio bene e ogni mia vita da voi e
19 I, 1| faceva sembiante di volerli bene, si mise in cuore, se possibile
20 I, 1| profumate, e che prima molto bene si profumasse, e poi se
21 I, 1| tosto al mal fare che al bene tutto inchinevole, molto
22 I, 1| desidera. Se tu sei venuto per bene, Iddio, munerator del tutto,
23 I, 1| arbitrio acciò tu conoscesti il bene e il male e operasti quello
24 I, 1| aggrada. Segui adunque il bene, che sarai detto virtuoso,
25 I, 1| lasciorono in capo capello che bene gli volesse: né contenti
26 I, 1| moglie: — Silvia, guata bene che non ci manchi cosa alcuna,
27 I, 1| adunque ai casi tuoi, e guata bene se nulla ci manca. — Silvia,
28 I, 1| andò. Il duca, guatatolo bene nel viso, disse: — Maestro
29 I, 1| buon tempo! Io me ne sto bene ed agiato, e volete che
30 I, 1| Tacco! e vedi e attendi bene a quello che egli ti dirá,
31 I, 1| paura, che ’l tutto passerá bene. Sapiate che nell’ora di
32 I, 1| che tu hai fatto gran bene; perciò che mal disposto
33 I, 1| e fingendo di non averli bene annomerati, da capo li tornò
34 I, 2| riusciscono molte volte in bene. Per tanto mi è venuto nell’
35 I, 2| ogni cosa gli verrebbe a bene. Indi li disse: — Torna
36 I, 2| ella lo prenda, voglio che bene lo guata e maneggia, perciò
37 I, 2| presa un’ampolla di vetro bene avenchiata, attaccossela
38 I, 2| giaceva. Ed accostatosi bene a lei, e guatatala fiso
39 I, 2| perciò che egli è giovane da bene, ed emmi molto caro, sí
40 I, 2| alcuno desiderio di me? Guata bene e non tener il tuo volere
41 I, 2| sembiante di volerle assai bene. La sciocca donna, vedendolo
42 I, 2| lasciato vedere? — Io sto bene, — rispondeva egli; — sono
43 I, 2| dalle dorate corna? — Io sto bene, signore; ma il toro un
44 I, 3| con alcuno gentiluomo da bene, servendolo con quella fede
45 I, 3| scelerata sofferire il tanto bene che di lui ne vedeva riuscire,
46 I, 3| un’altra fiata la vegga. — Bene volontieri, — rispose maestro
47 I, 3| bastone d’un forte cornio bene afferrato in mano, da Ostia
48 I, 4| questo angusto luogo, io bene t’insegnarei il modo che
49 I, 4| madre mia, avete fatto bene; e starete questa notte
50 I, 4| disse Marsilio. — Mo ben, mo bene, — respose la Tia.~Quando
51 I, 4| Respose Cecato: — Mo ben, mo bene. — A’ dighe ch’el besogna
52 I, 4| disse Cecato. — Sí ben, sí bene, — respose la Tia; — e guardé
53 I, 4| era uomo conversevole e da bene, ma tutto dato al mercatantare:
54 I, 4| amorosa danza, e rendendole bene l’essercizio della sua dolce
55 II | quello da cui ogni nostro bene procede. State felici, memore
56 II, 5| il compare che di tanto bene era stato cagione.~Non passò
57 II, 5| sapere, disse: — Cercate bene, comare mia, e pensate se
58 II, 5| rispose: — Compare mio, intesi bene il tutto; non tardiate,
59 II, 5| cosa alcuna, andasse male o bene che si volesse, era venuto
60 II, 5| Sandro: — Quell'uomo da bene innanzi che morisse m'insegnò
61 II, 5| la madre, — e considera bene sopra quello che io ti dirò,
62 II, 6| come invidiosa dell'altrui bene, s'interpose e ruppe ogni
63 II, 6| Ma Cimarosto disse: — Non bene si conviene, perciò che
64 II, 6| fortuna, invidiosa dell'altrui bene, s'interpose; e dove era
65 II, 6| per tuo giudizio che stia bene, e niuno si abbia a dolere;
66 II, 7| Guarda come ella governa bene la casa, e fa gli servigi
67 II, 7| Ahi, meschinello voi! par bene che il cavallo vostro sia
68 II, 7| che ogni cosa riuscirá in bene. Ritornato che fia il marito
69 II, 8| aviene che non riuscisca in bene. Ma quando è guidato da
70 II, 8| vedendosi dal suo caro bene al tutto abbandonato e apertamente
71 II, 8| aveva cuor di leone e stava bene a cavallo, vedendo il cervo
72 II, 8| cui risposero i contadini: Bene veniant tanti viri! — I
73 II, 9| voltatosi, disse: — Guata bene se nel fiume sentiva piacere. —
74 II, 9| perché ella era donna da bene, sí anco perché era serviciale
75 II, 9| riavere le perdute forze? — Sí bene, figliuol mio, — rispose
76 II, 9| perciò che, sprezzando voi il bene e l'utel vostro, molto maggiormente
77 II, 9| affermando sé esser uomo da bene, di buona vita, né esser
78 II, 10| disse: — Che fate, uomini da bene? non vi accorgete della
79 II, 10| commune proverbio che per far bene non si perde mai. Ed è il
80 II, 10| pregollo che volesse spenderli bene e con quelli guadagnare
81 II, 10| mercatantare. Ed egli le rispose: — Bene. — Di che la madre s'allegrò,
82 II, 10| ora, signore. Ogni vostro bene reputo mio.— Veggendo il
83 II, 10| giovane tutto leggiadro e bene a cavallo, tra sé stesso
84 II, 10| moglie; tu guata e considera bene qual piú di loro ti piace,
85 II, 10| io in ricompenso di tanto bene ogni cosa ti dono, annonziandoti
86 II, 10| fine col principio, per far bene non si perde mai. —~
87 II, 10| giú; perciò che non sta bene che quando noi siamo in
88 II, 11| casa, che non fosse molto bene con calcina otturata e chiusa;
89 II, 11| questa, cioè aspettar di far bene dopo la morte, perciò che
90 II, 11| novella, che debbiamo far bene mentre viviamo, e non dapoi
91 II, 11| suoi gran fatti. E nel vero bene si dice che niun maggior
92 II, 12| molto ben serrato l'uscio e bene puntellato, dissegli ad
93 II, 12| una vedovella povera ma da bene; e Lucietta si chiamava.
94 Not | teint. Lo Straparola pensò bene di sopprimerla, e vi sostituí
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