Libro,  Notte 
 1    I,    I|       Vicenza, di costumi lodevoli, bella di forma e di maniere accorta,
 2    I,    I|      alquanto rilevato, dove era la bella sedia di drappo di seta
 3    I,    I|        cittá. E perciò che ella era bella ed accostumata, ancor che
 4    I,    I|          giá che la cittá non fusse bella ed onorevole, ma mosso da
 5    I,    I| profondamente dormire, trovò la piú bella malizia che uomo vivente
 6    I,    I|            aveva commesso. Morta la bella donna ed orrevolmente sepolta,
 7    I,    I|          che era non men onesta che bella, intesa la mala intenzione
 8    I,    I|     maraviglia. Appresso questo, la bella giovane pose sopra il vago
 9    I,    I|       stette guari che Doralice piú bella che ’l chiaro sole de l’
10    I,    I|         presala per mano e vedutala bella e fresca come un giglio,
11    I,    I|      qualitá di bellezza che ad una bella donna si convengono, la
12    I,    1|      presentò. Il quale, veggendola bella e graziosa, tutto gioliva:
13    I,    1|            sorella, che era vie piú bella che la prima e la seconda.
14    I,    1|          che in Bologna si fece una bella e magnifica festa, alla
15    I,    1|        gentile e non men ardita che bella, non lo rifiutò. Filenio
16    I,    1|            la piú graziata e la piú bella donna che in Bologna allora
17    I,    1|          grazia mi raccomando. — La bella donna, che Sinforosia si
18    I,    1|     fanticella assai piacevoletta e bella, e le impose che ella dovesse
19    I,    1|      solacio e per mostrarvi la piú bella cosa che a’ tempi vostri
20    I,    1|             chiamava, oltre che era bella e piacevole, era anche onesta,
21    I,    1|            Silvia per esser nobile, bella e delle maggiori. Laonde
22    I,    1|          era gentile, accostumata e bella, per diporto in contado
23    I,    2|         dieci, molto leggiadretta e bella. Alla quale, per esser unica
24    I,    2|        soldano: il quale, vedendola bella, leggiadra e pura, molto
25    I,    2|          camera non meno ornata che bella, disse la damigella al soldano: —
26    I,    2|              e vedutala la madre sí bella e si leggiadra, ch’ogn’altra
27    I,    2|    figliuola la piú gentile, la piú bella e la piú leggiadra che mai
28    I,    2|        preparavano: ma vedendola sí bella e sí graziosa, gli venne
29    I,    2|       ebbero il pomposo palazzo, la bella giovane, accostatasi al
30    I,    2|       cameretta non meno ornata che bella; e stando cosí solinga con
31    I,    2|        perché egli la vedeva sola e bella, e non consueta venir a
32    I,    3|           splendidi rai,~di lei piú bella, Amor, non vidi mai.~Dico,
33    I,    3|            La quale quantunque cosí bella non sia come quella raccontata
34    I,    3|            donna nel vero compiuta, bella di forma e graziata molto;
35    I,    3|         lodevoli costumi che ad una bella e leggiadretta giovane si
36    I,    3|             poteva sofferire che sí bella e vaga giovanetta fusse
37    I,    3|           chiuso piú volte udito la bella donna gemere, ramaricarsi
38    I,    3|                Achetata alquanto la bella donna, e considerata la
39    I,    3|         maggior sorella, vedendo sí bella ed orrevole compagnia, disse
40    I,    3|              diventeresti assai piú bella di ciò che sei. — Disse
41    I,    3|          hai anche una cosa vie piú bella e piú leggiadra che le due
42    I,    3|         madre mia, cosí leggiadra e bella, che voi mi dite? — disse
43    I,    3|       invidiose sorelle, vedendo sí bella figliuola e sívenuto leggiadri
44    I,    3|           mondo donna che fusse piú bella, piú leggiadra e piú attilata
45    I,    3|          riputereste meno, anzi piú bella della madre vostra. — A
46    I,    3|         acconciati il capo, e fatti bella, e vestiti onoratissimamente,
47    I,    3|   bellissima la giudicò. Partita la bella Genobbia, sopragiunse maestro
48    I,    3|      opposizione alcuna? È ella piú bella della madre vostra? — Veramente —
49    I,    3|          disse Nerino, — che ella è bella: e la natura piú bella far
50    I,    3|            è bella: e la natura piú bella far non la potrebbe. Ma
51    I,    3|          domo; e se mai tu ti festi bella e pomposamente vestisti,
52    I,    3|       dovesse chi era costei che sí bella a gli occhi suoi pareva.
53    I,    3|       chiesa, tanto aspettò, che la bella donna ancor uscí dalla chiesa
54    I,    3|            innamorato. Ed ella, che bella, piacevole e pietosa era,
55    I,    3|        sentireste raccontare la piú bella novella che mai udiste alla
56    I,    3|             accortosi Nerino che la bella donna di cui ragionava era
57    I,    4|  profondamente dormivano, quando la bella ed onorevole compagnia,
58    I,    4|           molto gentile, graziosa e bella, e di lei ebbe un solo figliuolo,
59    I,    4|             salva rimase. Laonde la bella fata, in ricompensamento
60    I,    4|          grembo una poavola, la piú bella e la piú ben formata che
61    I,    4|  vecchiarella, vedendo la fanciulla bella, piacevole e tanto desiderosa
62    I,    4|      Adamantina; e vedendola vaga e bella giovanetta, in presenza
63    I,    4|        perciò che ella era giovane, bella e appariscente, e picciola
64    I,    4|          Modesta fu giovane, vaga e bella, mai la mercatanzia le venne
65    I,    4|            era fresca, ritondetta e bella, cangiò la vista, ma non
66   II,    5|          molto contrario, quando la bella e fida compagnia, sprezzato
67   II,    5|           colla comare, e vedendola bella, fresca e ritondetta, in
68   II,    5|              trovò la moglie sana e bella: la quale gioiosa e festevole
69   II,    5|           favola non men arguta che bella; la quale, ancor che alquanto
70   II,    6|          moglie una donna gentile e bella e di sangue nobile, il cui
71   II,    7|             Il servitore, vedendola bella e taccagnotta, né voler
72   II,    7|          riprensione gli disse: — O bella cosa di uomo! Voi avete
73   II,    7|          Spinella chiamata: giovane bella e vaga, ma di cervello gagliarda
74   II,    7|             Fiorella: donna non men bella d'aspetto né men gagliarda
75   II,    7|           frequentava la casa della bella donna; e tanto cautamente
76   II,    8|              della quale, per esser bella, modesta e gentile, sí caldamente
77   II,    8|           contadina giovane e assai bella, la quale aveva nelle braccia
78   II,    8|         apparecchioronsi di far una bella e lunga disputa. I bergamaschi,
79   II,    9|             Questa, ancor che fosse bella, graziosa e gentile, non
80   II,    9|          sprezzata. Ritrovandosi la bella donna di state in villa
81   II,    9|             collane d'oro, e la piú bella, e un fil di perle. — La
82   II,    9|     uccidesse. Dimorando adunque la bella donna in tal affanno e ravogliendo
83   II,   10|          venne ritondetta, fresca e bella come rosa; e Crisippo re
84   II,   10|           figliuola molto gentile e bella e dotata di ogni virtú,
85   II,   12|             signora Lucrezia:]~— Sí bella e sí dilettevole è stata
86   II,   12|         subito guarirebbe. A questa bella e graziosa giovane s'era
 
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