Libro, Notte
1 I, I| eccesso, oltraggiando lo signor marchese, che tanto cordialmente
2 I, I| addosso! Se per aventura lo signor venisse a saperlo, che sarebbe
3 I, I| poi che per sentenza del signor marchese voi senza dubbio
4 I, I| dicendo: — Illustrissimo signor, se mai favilla di pietá
5 I, I| conosciuto. Qual causa, signor mio, vi indusse a sentenziare
6 I, I| cominciò gridare: — Mercé, signor giusto, mercé, signor benigno!
7 I, I| Mercé, signor giusto, mercé, signor benigno! non moia, pregoti,
8 I, I| turbato, cosí li disse: — Signor mio, la servitú mia verso
9 I, I| del pretore, rispose: — Signor mio, io ho udite e chiaramente
10 I, I| tal maniera li rispose: — Signor, a quel che mi posso avedere,
11 I, I| gridasse, li rispose che ’l signor della cittá li voleva dar
12 I, 1| Eccellentissimo duca e signor mio, è in cotesta cittá
13 I, 1| disse messer Gasparino: — Signor duca, state di buon animo,
14 I, 2| cantorono la seguente canzone:~Signor, mentre ch’io miro nel bel
15 I, 2| allora tal cosa, disse: — Signor mio, noi vi abbiamo carezzato
16 I, 2| viso lagrimoso disse: — Signor mio, sapiate ch’io sono
17 I, 2| disse: — Non ti ho io, signor, da dir una buona nuova? —
18 I, 2| cui Chebur: — Possibil è, signor. E se a me nol credi, addimanda
19 I, 2| damigella al soldano: — Signor, non pensate che mai mi
20 I, 2| damigella disse: — Non pensate, signor mio, con vostre finte losinghe
21 I, 2| ramaricandosi forte che il signor il suo ben servire e le
22 I, 2| molto trionfo e fausto, signor del Cairo fu constituito:
23 I, 2| materna allegrezza li disse: — Signor mio, noi abbiamo una figliuola
24 I, 2| re e la reina, disse: — Signor, acciò che noi non stiamo
25 I, 3| nomi nel vaso, chiamò il signor Vangelista, comandandoli
26 I, 3| chiaramente si potesse sapere. Il signor Vangelista, levatosi da
27 I, 3| la servitú che io ho col signor mio e marito vostro, che
28 I, 3| cose, tra l’altre disse: — Signor mio, non sapete voi che
29 I, 3| piacevole e lieto viso disse: — Signor mio, questo ed altro mi
30 I, 3| pericolosa impresa, voi, signor mio, ordinarete che al bosco,
31 I, 3| dubito che egli parlerá. — — Signor mio, — rispose Costanzo, —
32 I, 3| gorgiera delle ciance, disse: — Signor Nerino, io ho veduta una
33 I, 3| maestro Raimondo, gli disse: — Signor dottore, non sono io ritornato
34 I, 3| nel fatto. E dissegli: — Signor Nerino, vi ritornarete voi
35 I, 3| maestro Raimondo: — Deh, signor Nerino, raccontate un poco
36 I, 4| piedi; e presi per mano il signor ambasciatore e messer Pietro
37 II, 5| lui a sedere; e disse: — Signor Castorio, voi vi maravigliate
38 II, 6| disse: — Conoscete voi, signor mio, questa veste sí divinamente
39 II, 7| dormiva, disse: — Anzi, signor mio, la gemma, debbe aspettar
40 II, 7| morte. — Intesa ch'ebbe il signor Gavardo la causa della differenzia
41 II, 7| cui rispose Fiorella: — Signor sí. — Ma guarda — disse
42 II, 7| Disse adunque Anastasio: — Signor mio, voi sapete quanto e
43 II, 7| prego, Vostra Eccellenzia, signor mio; sono giá dieci dí ch'
44 II, 8| nostri si trovò in Melano il signor Francesco Sforza, figliuolo
45 II, 8| ballestrato molto. Era il signor Francesco ne' suoi prim'
46 II, 8| guidardonato da lui. Il signor Francesco un giorno per
47 II, 8| che dalla parte dove il signor Francesco attentamente guardava,
48 II, 8| Continovando adunque il signor Francesco il smarrito cammino,
49 II, 8| tôrre e ammazzarvi. — Il signor Francesco, ch'era savio
50 II, 8| immantinenti si addormentò. Indi il signor Francesco si rinchiuse in
51 II, 8| volevano. Appresso questo, il signor trasse fuori un picciolo
52 II, 8| scaricare.~I compagni del signor, vedendo mancargli il lor
53 II, 8| fu dalla compagnia del signor il strepito sentito. Onde
54 II, 8| voce disse: — Acquetatevi, signor' cavallieri, e non procedete
55 II, 8| oltre, perciò che 'l nostro signor è qua dentro; — e dimostrògli
56 II, 9| ragionamento della morte del signor nostro. — E non venendo
57 II, 9| nostro. — E non venendo il signor, secondo il costume suo,
58 II, 9| che unta sará la piaga, il signor nostro risusciterá. — Rispose
59 II, 9| sommamente allegrò. Laonde il signor a poco a poco cominciò aver
60 II, 9| Rispose il notaio: — Signor sí! — Adunque — disse il
61 II, 9| gridava: — Misericordia, signor pretore, misericordia, che
62 II, 10| re, disse al patrone: — Signor, se tu vuoi far quanto ti
63 II, 10| quel luogo castellano il signor Valentino, valoroso soldato,
64 II, 10| con esso lui, perché 'l signor Ettore mandava quel presente
65 II, 10| patron suo per nome del signor Ettore. Poi ritrovandosi
66 II, 10| quarto di vitello, col detto signor Ettore, gli addimandò, sí
67 II, 10| stato buono e grasso. Il signor Ettore, non sapendo di questa
68 II, 10| gentil'uomo. — Subito il signor Ettore lo conobbe a' contrasegni,
69 II, 10| malattia: e fece una pistola al signor Ettore, dicendo: — Signor
70 II, 10| signor Ettore, dicendo: — Signor mio, confidandomi della
71 II, 10| sbirro subitamente andò al signor Ettore, e consignolli la
72 II, 10| pistola; la qual letta, il signor subito comandò a' servi
73 II, 10| mano. — Rispose Gliceria: — Signor mio, io non toccherei mai
74 II, 12| possiamo favoleggiare. E il signor ambasciatore, come persona
75 II, 12| finita, la signora pregò il signor ambasciatore che al favoleggiare
76 II, 12| dilettevole è stata la favola dal signor ambasciatore raccontata,
77 II, 12| questa notte innanzi che 'l signor ambasciatore favoleggiare
78 II, 12| di quello. — Ricordatevi, signor mio, che mentre mi comandaste
79 II, 12| sano viver potrá. Sapiate, signor mio, che l'infermitá vostra
80 II, 12| quello che avea proposto. — Signor mio, — disse Gotfreddo, —
81 II, 12| natura loro. Voi adunque, signor mio, lasciarete i cibi che
82 Not | che mia bontá fra gran signor non passa.~— Il porro.~
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