Libro, Notte
1 I, I| fu Lodovica, i cui begli occhi, risplendenti come lucide
2 I, I| ciò che in lei erano duo occhi scintillanti e lucidi piú
3 I, I| amo piú che la luce degli occhi miei, ampiamente scoprirá
4 I, I| sua. — Il marchese con gli occhi per ira affocati, senza
5 I, I| amico a morte, alciò gli occhi quasi di lagrime pregni,
6 I, I| potesti penetrare con gli occhi della parte di dentro del
7 I, I| avevali sí abbarbagliati gli occhi, che piú oltre non vedeva.
8 I, I| adunque il pretore con gli occhi aperti e con le orecchie
9 I, I| sempre i compagni innanzi gli occhi, che non li fessero alcuno
10 I, I| vedendoselo innanzi gli occhi, né potendo sofferire di
11 I, I| venduto, acciò che ei dagli occhi levar si potesse questa
12 I, I| che s’allontanasse da gli occhi, acciò che nelle braccia
13 I, I| se io lo vedessi con gli occhi, appena lo crederei. — Se
14 I, I| e se non chiuderete gli occhi, come sogliono molti sciocchi
15 I, I| sciocchi fare, farovvi con gli occhi il tutto vedere e con le
16 I, I| giusto dolore diede gli occhi al pianto. Disse allora
17 I, I| poverello non chiuse mai gli occhi quella notte; ma fatto giorno,
18 I, I| creduto, se con i propi occhi non lo avessi veduto. Ma
19 I, I| vostro non ho mai chiusi gli occhi, pensando sempre a questa
20 I, I| piú mi stia dinanzi agli occhi. — I fratelli, pieni di
21 I, 1| non puote per dolcezza gli occhi dalle lagrime astenere.
22 I, 1| potrebbe credere, se con gli occhi propi non lo vedesse. —
23 I, 1| omai di stropicciarvi gli occhi, prendete le vestimenta
24 I, 1| Ma elle, tenendo gli occhi chini a terra, nulla rispondevano.
25 I, 1| avendo per le dure pugna gli occhi sí lividi e gonfi che quasi
26 I, 1| glie la aventavano ne gli occhi. E cosí in grandissimo spazio
27 I, 1| lasciano abbarbagliare gli occhi dell’intelletto e cercano
28 I, 1| di gola e d’un volger d’occhi ed altri spaventosi segni,
29 I, 2| amore,~nasce da be’ vostri occhi un tal splendore,~ch’apertamente
30 I, 2| che in meno di un levar d’occhi fu essequito, tanto quanto
31 I, 2| che calde lacrime dagli occhi continovamente spargeva,
32 I, 2| il capo, la fronte, gli occhi, l’orecchie, le groppe e
33 I, 2| le mani e le cavano gli occhi; e per una biscia~viene
34 I, 2| non arrei, se con e propi occhi veduto non l’avessi. — Il
35 I, 2| le mani dal busto e gli occhi di capo le trassero, portandogli
36 I, 2| monche e cieca d’ambi gli occhi nel luoco solingo e fuor
37 I, 2| che io sono priva degli occhi e delle mani, e mi manca
38 I, 2| virtú, e postele sopra gli occhi, e giungendo due mani alle
39 I, 2| ben considerato, alzò gli occhi e vide per la finestra d’
40 I, 2| ramarico ed alzando gli occhi al cielo, vide Doralice,
41 I, 3| serpentini: ed alzati gli occhi alquanto in su, vide il
42 I, 3| notte pensava, come dagli occhi se lo potesse rimovere;
43 I, 3| nel pariete innanzi agli occhi certi sputi che erano assai
44 I, 3| pascevano; e girando gli occhi or quinci or quindi, vide
45 I, 3| con la penna toccavi gli occhi, che tantosto che tocchi
46 I, 3| giovanetti, i cui begli occhi risplendevano come vaghe
47 I, 3| a sé stessi cavano gli occhi: sí come avenne ad uno medico
48 I, 3| costei che sí bella a gli occhi suoi pareva. Ma fingendo
49 I, 3| aveva la fronte rugosa, gli occhi biechi, lagrimosi e rossi
50 I, 3| Piega la testa e chiudi gli occhi, — disse la vecchia; e cosí
51 I, 4| dal re, che per l’altrui occhi non vedeva se non pe’ loro.
52 I, 4| affermava sé aver veduto con gli occhi propi gran somma di danari
53 I, 4| il viso contrafatto, gli occhi lacrimosi, e le mammelle
54 II, 5| che viso! considera quegli occhi lucenti come stelle! — e
55 II, 5| che non potea tenere gli occhi aperti. Il che vedendo,
56 II, 5| superiori. Ma se con gli occhi dell'intelletto saggiamente
57 II, 6| poteano, se prima con i propri occhi tal cosa non vedeano. Ma
58 II, 6| molte lagrime le chiuse gli occhi e la bocca: e fattale una
59 II, 6| lagrime, che giú da gli occhi cadevano, s'abbracciaron
60 II, 7| sovente unita~ne' suoi begli occhi la mia morte e vita,~mentre
61 II, 7| insieme, Gordino abbassò gli occhi a terra; e vide una gemma
62 II, 7| che sopra la panca con gli occhi aperti posava; e addimandatolo
63 II, 7| minchione non vedeva per altri occhi se non per gli suoi, non
64 II, 7| ci stava. Egli aveva gli occhi lagrimosi, la fronte rugosa,
65 II, 7| prudente e savia, con gli occhi bassi, nulla rispondendogli,
66 II, 7| addolorata e trista, e con gli occhi pieni di lagrime malediceva
67 II, 7| cittá, io con gli propri occhi il vidi la sera entrare
68 II, 7| mi venir piú dinanzi gli occhi; né serai piú sí oso di
69 II, 7| calde lagrime che dai be' occhi giú scorrevano ed i profondi
70 II, 8| Dolcemente allargar a gli occhi il freno.~O fallace speranza,~
71 II, 8| onesti e real costumi, gli occhi vaghi e lucidi come stella,
72 II, 9| tosto abbarbagliati gli occhi dell'intelletto, che non
73 II, 9| che pareva che innanzi gli occhi avesse il morto marito.
74 II, 9| sacratissimo re, aprite gli occhi, non tenete chiuse l'orecchie,
75 II, 11| quali si frizzevano gli occhi del pazzo, e suffocavasi
76 II, 12| avevan le acque fino a gli occhi, altre fino alla gola, altre
77 II, 12| prova che si fa con gli occhi è sempre opportuna e vie
78 II, 12| sbadagliava e stropicciavasi gli occhi distendendo le braccia e
79 II, 12| destrezza in un volger d'occhi il loco enfiato; e perforata
80 II, 12| che di poi la vidi con gli occhi miei vestita da uomo con
81 II, 12| lor opinione, volgendo gli occhi verso l'uscio della sua
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