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dí 76
di' 1
di-la 1
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76 dí
76 molte
76 tua
76 venne
Giovanni Francesco Straparola
Le piacevoli notti

IntraText - Concordanze


   Libro,  Notte
1 I, I| rimuoverlo dallo andare tutto il alla caccia, io gli ho fatto 2 I, I| ancora presa moglie, ed ogni la mattina per tempo a caccia 3 I, I| nacquero in Oriente.~Volse un il re dalla madre e dalle 4 I, I| tempo si partí, e tanto e notte sola cavalcò, ch’ 5 I, 1| ella non trovava riposonotte: e perciò, quando 6 I, 1| giorno la sollecitava, e il che egli non la vedeva, 7 I, 1| figliuola: — Ritorna a casa, e al tuo marito che ti faccia 8 I, 1| fuor di questo: Né piú buon , né piú Ticco, né Tacco, 9 I, 2| chiamavano. Costui ogni se n’andava a pescare: ma 10 I, 2| fecero. E passati alcuni , montorono in nave, ed a 11 I, 3| si chiamava, cresceva di in dí in bellezze ed in 12 I, 3| chiamava, cresceva di dí in in bellezze ed in costumi; 13 I, 3| che ad altro che a lui e notte non pensava, e con 14 I, 3| fu, l’addimandò: — Orsú, , Chiappino, quello che heri 15 I, 3| contento per la gelosia che e notte lo premeva, ed avendo 16 I, 3| lei. Al re dopo alquanti accadette di cavalcare nello 17 I, 3| morte. Ma non passaro molti , che ’l re da capo vide 18 I, 3| figliuola mia; il quale e notte ragiona, e dice 19 I, 3| cantò il gallo, e subito fu ; e dal sonno risvegliato, 20 I, 4| stato.~Onde ringrazio il , natura e il cielo,~che 21 I, 4| avevano una poavola che e notte le dava molto oro 22 I, 4| graziôsa signôra; a’ torni a , durum est contra stimulum 23 I, 4| stimulum calcitrare: che a che l’è trop dura cosa un 24 I, 4| starí a scolta quel e’ ho da nel present mio rasoná.~ 25 I, 4| da l’alter, com sarevef a tre penduleti sgonfi de 26 I, 4| Vegnüda che fo la matina dol seguent, Bertaz, de orden 27 I, 4| Zambô, e ghe comenzá a : — Zambô, fradèl me car, 28 I, 4| dis a Zambô: — O fiol me, al to parô che granmarcè, 29 I, 4| insida de corp, che in pochi ol cagá la vita. Vedend 30 I, 4| temend de no perder Zambô un co i aventôr de la botiga, 31 I, 4| catada. Ol pader, che dal che ’l s’era parti fin a 32 I, 4| comenzá maledí e biastemá ol e l’ora che mai se n’è parlá 33 I, 4| fo ser Zambô, no pasá dés , che Bertaz e Santí, fradèi 34 I, 4| in fi a’ i saví tant ben e tant ben zarlá e tant 35 I, 4| i era passadi apena tre , che stand Bertaz e Santí 36 I, 4| voessé ben al muò che u me , u me ’l mostreressi con 37 I, 4| a’ convegnon pagare ogni a Pava. O povereti nu da 38 I, 4| de boto. Torné doman de , ch’a’ parleron po quanto 39 I, 4| Mo ben, da maitina inanzo andaré a farme imprestar 40 I, 4| molin. E per che l’iera da i curti e le noti gierono 41 I, 4| comenzava a s-ciarir el , quando i du inamoré se 42 I, 4| fossel vero quel ch’a’ te , ch’a’ sospiressam pur un 43 I, 4| potesse. E quantunque di in dí mancasse l’umido radicale 44 I, 4| potesse. E quantunque di dí in mancasse l’umido radicale 45 II, 5| del suo amor s'accese, che e notte non pensava ad altro 46 II, 5| boccone, con ogni studio e notte s'affaticava alla 47 II, 5| dimorava.~Castorio, andando un doppo vespro per la campagna, 48 II, 5| trovar riposo, perciò che di in dí aumentava il dolore, 49 II, 5| riposo, perciò che di dí in aumentava il dolore, e la 50 II, 6| per sua divozione ogni se n'andava alla chiesa 51 II, 6| compiacergli. Venuto il sequente, il patrone fece 52 II, 6| separatamente altrove; e un disse al fratello: — Ermacora, 53 II, 6| mia. — A cui Andolfo: — che ti piace, — rispose, — 54 II, 7| dell'amor di costei, che né notte non trovava riposo; 55 II, 7| egli sentiva, che in pochi divenne macilente e magro, 56 II, 7| imparava. Avenne che, sendo un maestro Lattanzio solo e 57 II, 7| mossero a pietá; ed ogni andavano alla stalla, ed 58 II, 7| infermitá incurabile: e di in dí il re peggiorava. 59 II, 7| infermitá incurabile: e di dí in il re peggiorava. Il che 60 II, 7| de' beni della fortuna. Un venuti a visitar l'infermo, 61 II, 7| signor mio; sono giá dieci ch'altro asino, che te solo, 62 II, 8| pensiero, e considerando e notte quello che detto 63 II, 9| salvo; e di lui fino al d'oggi si fa memoria ad 64 II, 10| dall'abbate e assolto, di in dí raddoppiò la piatanza, 65 II, 10| abbate e assolto, di dí in raddoppiò la piatanza, accrescendo 66 II, 10| famiglia di Dreseni. Avenne un che un gentil'uomo aveva 67 II, 11| facevalo venire a sé ogni cerca il mezzogiorno, e 68 II, 12| manda per ritrovar il buon ; ed egli il trova, e con 69 II, 12| aveduto che vuole aver il buon , dee svegliarsi a buon'ora 70 II, 12| consiglio, tu troverai il buon e ne rimarrai contento. — 71 II, 12| vigilante per trovar il buon , come ammaestrato l'aveva 72 II, 12| ch'egli aveva tre buoni . I cittadini, temendo forte 73 II, 12| comandamenti, trovai il buon . Togliete questi danari, 74 II, 12| l'anno. Dopo', il primo del sequente anno ritornando, 75 II, 12| e sopragiunto il primo di quadragesima, la signora, 76 II, 12| che noi siamo al primo di quaresima, ed oramai


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