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Giovanni Francesco Straparola
Le piacevoli notti

IntraText - Concordanze

mondo

   Libro,  Notte
1 I, I| dir mi convien di voi nel mondo sola.~Da poi che le cinque 2 I, I| che non è cosa in questo mondo grave e malagevole, 3 I, I| dicesse mai ad un uomo del mondo, e, tutto sopra sé manendo, 4 I, I| e non è cosa in questo mondo che volontieri non la facessi. — 5 I, I| uscitane fuori, andasse per lo mondo errando. Laonde, vinto dall’ 6 I, I| facendoli le maggior carezze del mondo. E perché egli era stanchetto 7 I, 1| adorna quel che bello il mondo chiama.~e chi seguir non 8 I, 1| animale bruto l’abbia al mondo creato, non è lingua 9 I, 1| di bellezze non abbia al mondo pare. — L’altra disse: — 10 I, 1| felice uomo che si truovi al mondo; ma altrimenti facendo, 11 I, 1| demonio: — Non è oggidí nel mondo la piú trista e scelerata 12 I, 1| sonavano, che pareva che ’l mondo venisse a fine. E seguendo 13 I, 1| il piú contento uomo del mondo: pensando tuttavia che ancor 14 I, 2| festa, in quel luogo, del mondo, sempre ridendo e dimostrando 15 I, 2| saggio uomo che allora nel mondo si trovasse. E non contenta 16 I, 2| e gustare i piaceri del mondo sommamente desiderava. La 17 I, 2| alcuno veduto assai del mondo, e giá consumate le gioie 18 I, 2| donaste ciò che avete al mondo, la figliuola non potrebbe 19 I, 2| fermamente giudicò non esser al mondo uomo che congiungersi con 20 I, 2| Che debbo io piú fare al mondo, dopo che io sono priva 21 I, 2| Bernio, ed errando per lo mondo tentare se la fortuna ad 22 I, 2| che scriveno i savi del mondo, che ella del tempo, e non 23 I, 2| fare le maggior facende del mondo: e nondimeno non vagliono 24 I, 2| che per tutto l’aver del mondo ei non direbbe una parola 25 I, 3| quali una va errando~per lo mondo, e di Costanza, Costanzo 26 I, 3| giá divolgate per tutto il mondo. Ed egli a noi altro non 27 I, 3| che non è cosa in questo mondo ch’io piú brami e desideri, 28 I, 3| che tutti gli strepiti del mondo non gli arebbono allora 29 I, 3| sarebbe, graziose donne, al mondo stato il piú dolce, il piú 30 I, 3| continovo le maggior pazzie del mondo. Mentre che la sbirraglia 31 I, 3| la quale per vergogna del mondo avesse commesso fatto 32 I, 3| giudicio non si trovava al mondo donna che fusse piú bella, 33 I, 3| volte aveva inteso che nel mondo non era cosa alcuna piú 34 I, 3| uomo, quanto piú in questo mondo cammina, tanto piú s’avicina 35 I, 4| tempo e vero occhio del mondo, da cui la cornuta luna 36 I, 4| né hai un altro pare al mondo, e piú volte hai detto la 37 I, 4| che mai fusse veduto al mondo. Impercioché parevano duo 38 I, 4| tutte l’umane forze del mondo. E però meritatamente dicesi 39 I, 4| poneva sotto il pannicello mondo, e la poavola cacava danari 40 I, 4| dicesse a rea femina del mondo; e presa la poavola, la 41 I, 4| chiamato Zambon e va per lo mondo cercando sua ventura;~e 42 I, 4| dire che i gi uomeni del mondo chi se governa a un muò 43 I, 4| arpezò? Né g’ho altro al mondo co questa cotoleta e quela 44 I, 4| sbertezé e svergogné del mondo; e v’andé laldando e 45 I, 4| porae nian star miegio al mondo de Dio. E po’ — disse la 46 I, 4| nodrita quanto mai donna nel mondo si trovasse, non era via 47 II, 5| ma dedito a' piaceri del mondo; l'altro messer Artilao 48 II, 5| provati aveva i piaceri del mondo e i dolci abbracciamenti 49 II, 6| fanciullo, il mormorar del mondo e l'onor del marito da tal 50 II, 6| cosa, beatissimo padre, al mondo, che piú dispiacqua a Iddio 51 II, 6| non possendo ottenerla dal mondo, io ti farò citare dinanzi 52 II, 6| fratelli poveri andando pel mondo divennero molto ricchi.~[ 53 II, 6| forze, e che non è cosa al mondo ardua e difficile, 54 II, 6| del padre suo, e andar pel mondo vagando col bastone e la 55 II, 6| graziate donne che sia al mondo, è rinchiusa con tutto il 56 II, 7| tempesta, che pareva che 'l mondo volesse venir a fine; né 57 II, 8| ogni parte, e da tutto il mondo è strettamente abbracciata; 58 II, 8| che pareva che roinasse il mondo. Ma il duca, che stava non 59 II, 8| andar per tutte le parti del mondo senza impedimento alcuno. —~ 60 II, 10| Costei altro non aveva al mondo che di sostanzia fosse, 61 II, 10| vergognarmi? Dove ora si trova nel mondo la vergogna? e chi la teme? 62 II, 10| vostro, perciò che oggi nel mondo non si trova la vergogna. —~ 63 II, 12| gentilissime donne, dagli savi del mondo che la fortuna aiuta i vigilanti 64 II, 12| innumerabili, né è uomo al mondo che quelli imaginar potesse. 65 II, 12| leggiadre donne, distruggono il mondo e mandano ogni cosa sottosopra;


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