Libro, Notte
1 I, I| stando in questi pensieri, diceva: — Deh quanto il padre mio
2 I, I| di sotto. E tra sé stesso diceva: — Fa pur, Cassandrino,
3 I, I| fatta una delle beffe, — diceva il pretore; — ma voglio
4 I, I| una lamentevole voce che diceva: — I me la vogliono pur
5 I, I| che ella tra sé medesima diceva: — Oh volesse Iddio che
6 I, I| che il marito in faccia le diceva ciò che egli aveva fatto
7 I, 1| madre, altamente grognendo diceva: — Io voglio moglie, né
8 I, 1| appresso lei. La reina le diceva che lo spingesse da parte;
9 I, 1| la nuora burlasse; ma pur diceva da dovero. E addimandatala
10 I, 1| non pensando, altro non diceva, ma se n’andava per i fatti
11 I, 2| e credendo ciò che egli diceva esser il vero, il tutto
12 I, 2| che di lui apertamente si diceva. Il giovane, che di tal
13 I, 2| donna lo confortava, e gli diceva questa cosa avenire per
14 I, 2| udí una tonante voce che diceva: — Ahimè, non fare, né voler
15 I, 2| Doralice, mentre Fortunio diceva tai parole, piangeva e si
16 I, 2| riguardarlo; e ciascuno diceva: — Deh, chi è costui che
17 I, 2| a sé stesso rispondendo diceva: — Ben venga, Travaglino;
18 I, 2| toro dalle dorate corna? — diceva Emiliano. Ed egli rispondeva: —
19 I, 2| capo con le corna dorate? — diceva il patrone. E qui restava,
20 I, 2| dentro la camera, e da capo diceva: — Iddio ti salvi, patrone. —
21 I, 3| bellezza delle donne: e chi diceva l’una e chi l’altra cosa.
22 I, 3| balia sua, animosamente diceva che per suo giudicio non
23 I, 3| tempi; — e mostrandogliene diceva: — Queste lo state, quelle
24 I, 3| dolorosa e tremante voce diceva alla vecchia: — Ohimè, madre
25 II, 5| barbottava, e in tal guisa diceva:~Quel ch'or non trovi e
26 II, 6| Tu sei raso? — Ed egli diceva: — Deh, tacete per vostra
27 II, 6| averla avuta; e Andolfo diceva che sí, e Ermacora diceva
28 II, 6| diceva che sí, e Ermacora diceva che no. — Io vorrei sapere —
29 II, 6| Tu hai, fratello mio, — diceva Ermacora, — divisa la robba:
30 II, 6| con la sua voce cantando diceva: — Sapiate, o mangiatori,
31 II, 6| intese un altro uccello che diceva, che nel mare Egeo pel circoito
32 II, 7| chi esser devesse. Gordino diceva dover esser sua, perché
33 II, 7| Anzi debbe toccare a me, — diceva, — perché innanzi di lui
34 II, 7| appartiene a me di ragione, — diceva Sennuccio, — perché io la
35 II, 7| un'altra, e quando egli diceva: vien qua, — ella andava
36 II, 7| accostatosi a lui con la sferza, diceva: — Fatti qua, fatti lá; —
37 II, 7| contristò; e tra sé medesima diceva: — Ahimè misera e dolente,
38 II, 7| che fine il marito questo diceva. Per il che Fiorella s'era
39 II, 7| maravigliava: e tra sé stesso diceva: — O Dio, perché non mi
40 II, 7| aprirvi. — Il vecchio pur diceva volerle parlare, e di cosa
41 II, 7| solo piangendo ad alta voce diceva: — Io non so che mi tenga
42 II, 7| si ramaricava; ed a lui diceva: — Figliuolo mio, tu sai
43 II, 8| fine. — Deh, anima mia, — diceva Rodolino, — non dir cosí;
44 II, 8| Ma Pirino, che sapeva che diceva il vero, affermava audacemente,
45 II, 8| comprese quello che Pirino diceva, per ciò che non si rammentava
46 II, 9| sé medesima ramaricandosi diceva: — Oh quanto meglio sarebbe
47 II, 9| che tu scrivesti quanto io diceva? — Rispose il notaio: —
48 II, 9| egli, che era innocente, diceva nulla sapere. Il pretore,
49 II, 9| sentendolo dolersi e piagnere, diceva: — Confessa: non ti lasciar
50 II, 10| strada trovava, il simile diceva. Le genti che Elisetta accompagnavano,
51 II, 10| liberato. E però meritamente diceva quel famoso filosofo Diogene,
52 II, 10| il frate suo marito che diceva messa; e conobbelo. Onde
53 II, 11| annitrire; e rispondendogli diceva: — Io porto la patrona,
54 II, 12| fece fare il titolo che diceva: «Luogo da sanare i pazzi».
55 II, 12| lo pagasse. Il spagnuolo diceva non aver danari addosso,
56 II, 12| il cielo e bestemmiando, diceva tai parole: — Ahi misero
57 II, 12| tal cosa, correggendolo, diceva: — Ben si dice che hai il
58 II, 12| il cappuccio del frate, diceva: — Mai non ti lascierò,
59 II, 12| saldo per lo cappuccio, gli diceva che egli per lui aveva promesso,
60 II, 12| espediresti? — Il frate diceva: — Ho promesso di confessarti; —
61 II, 12| ed il servo del tedesco diceva che gli spagnuoli erano
62 II, 12| addimandandoli del suo marito, egli diceva non averlo veduto. Allora
63 II, 12| servo stava a guardare, e diceva a questo non esser obligato,
64 II, 12| quel caso si conteneva. Diceva il patrone: — Deh, aiutami,
65 II, 12| forma dell'instrumento. — Diceva Pandolfo: — Se non mi aiuti
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