Libro, Notte
1 I, I| Scarpacifico: — Ben venga il mio fratello. — E di dove venete voi? —
2 I, 2| disse a Pietro pazzo: — Deh, fratello mio, pregoti per cortesia
3 I, 2| donarmi la vita. Deh, caro fratello, e che vuoi tu far di me?
4 I, 2| costumi; e tanto amava il fratello, Fortunio chiamato, che,
5 I, 2| passato giudicio disse: — Fratello, io ti do questa virtú,
6 I, 2| matrigna e Valentino suo fratello per la ricevuta ingiuria
7 I, 2| vaccaro d’Emiliano suo fratello, per farlo parer~bugiardo
8 I, 2| ragionamento con Lucaferro suo fratello e con alcuni suoi domestici,
9 I, 2| favellare. Ed egli, levatosi dal fratello e dagli amici, andossene
10 I, 2| uno furfante che d’uno tuo fratello e di tanti tuoi cordiali
11 I, 2| Rispose Emiliano: — Lucaferro, fratello mio, non bisogna che sí
12 I, 2| fusse Isotta, moglie del fratello del suo patrone. Ma pur,
13 I, 3| Gordiana l’uno e l’altro fratello con la sorella, e fatte
14 I, 3| mensa la pose. Fluvio, suo fratello, messa la mano in seno,
15 I, 3| altro, disse Flamminio: — Fratello, che vuoi far tu di tanta
16 I, 4| quale sorridendo disse: — Fratello, non ti paventare, ma va,
17 I, 4| abbracciò e basciò, e per fratello il ricevette. E perciò che
18 I, 4| moglie e con il diletto fratello e cognata, fu dal padre
19 II, 5| con viso allegro disse: — Fratello, non so la causa ch'io sono
20 II, 6| guisa disse: — Teodoro, fratello e solo refrigerio dell'anima
21 II, 6| essequirono. Imperciò che il minor fratello nel brunir della sera ascese
22 II, 6| che conosceva lui esser fratello di Malgherita, benignamente
23 II, 6| diavolo. Mentre che 'l minor fratello col Calogero dimorava, gli
24 II, 6| ritornarono a casa. Il fratello minore, fatto il chiaro
25 II, 6| umil voce disse: — Deh, fratello mio, non m'impedir l'entrata,
26 II, 6| disse: — Tu hai pur perso, fratello, il godimento. Non è giá
27 II, 6| venne che Andolfo, minor fratello, con consenso però di Ermacora,
28 II, 6| deliberò al tutto dividersi dal fratello, e conoscere la parte de'
29 II, 6| altrove; e un dí disse al fratello: — Ermacora, egli è gran
30 II, 6| inteso il sciocco voler del fratello, non si puote astenere che
31 II, 6| Ermacora il fermo voler del fratello, e vedendo di non poterlo
32 II, 6| parti, perciò che io sono il fratello minore; ma appartiene a
33 II, 6| ma appartiene a te, come fratello maggiore. — Finalmente Andolfo,
34 II, 6| contento. — Vedendo Andolfo il fratello della divisione non contentarsi,
35 II, 6| strano ad Andolfo che 'l fratello non si contentasse di quello
36 II, 6| squarciò; e voltatosi contra il fratello, disse: — Va, e secondo
37 II, 6| vedeva l'acceso animo del fratello, con umil voce graziosamente
38 II, 6| graziosamente disse: — Andolfo, fratello mio, non ti sdegnare, e
39 II, 6| nel ben disposto cuore del fratello; né avedevasi dell'artificiosa
40 II, 6| furore che prima, contra il fratello disse: — Ermacora, non ti
41 II, 6| tu facesti le parti come fratello maggiore? E perché non le
42 II, 6| manchi? — Rispose Ermacora: — Fratello mio dolcissimo, se tu hai
43 II, 6| Tu dici, o amorevole fratello, avermi data intieramente
44 II, 6| ascoltar l'amorevoli parole del fratello; né poteva comprendere il
45 II, 6| il loro fine. — Tu hai, fratello mio, — diceva Ermacora, —
46 II, 6| attento alle parole del fratello, prendendone grandissima
47 II, 6| ed aspettorono il terzo fratello; qual poi che viddero venir
48 II, 6| parole, volò via. Allora il fratello, ch'era venuto ultimamente,
49 II, 6| sontuose cene, un giorno questo fratello, che ultimo venne, intese
50 II, 7| Gordino: — Che senti tu, fratello? — Ed egli nulla rispondeva. —
51 II, 7| cominciollo crollare, dicendo: — Fratello, o lá, che fai? Rispondi! —
52 II, 7| come l'ebbe Pisardo mio fratello? Guarda come ella governa
53 II, 7| altre disse: — Pisardo, fratello mio, tu sai l'amore che
54 II, 8| signore iscusandosi rispose: — Fratello, la causa della venuta mia
55 II, 9| sera, disse il leone: — Fratello mio, io non voglio che facciamo
56 II, 10| da parte Costantino minor fratello. E se Costantino gli addimandava
57 II, 10| Disse Bertuccio: — O fratello, vuoi tu quel corpo concedermi,
58 II, 10| volto disse: — Dove vai, fratello, cosí soletto? — E Bertuccio
59 II, 10| vento e all'acqua: — Quando, fratello e sorella, ci trovaremo
60 II, 10| io ti volesse trovare, o fratello, dov'è la tua abitazione? —
61 II, 10| casa sua. E trovatovi il fratello, lo diede a lui, con animo
62 II, 11| io ho nel ventre il tuo fratello; e tu che sei giovane, leggero
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