Libro,  Notte 
 1    I      |        sdegno se io, vostro buon servo, a nome vostro darò in luce
 2    I      |         picciolo dono del vostro servo, il quale se intenderá esservi,
 3    I,    I|       trincato ladro, vedendo il servo a guisa d’una marmotta profondamente
 4    I,    I|      stalla ritornò; e veduto il servo ancora dirottamente dormire,
 5    I,    I|          cavallo; e, tuttavia il servo sopra la sella dormendo,
 6    I,    1|         mi prenderete per vostro servo, disponendo e di me e delle
 7   II      |        volto il picciol dono del servo vostro, né date fede agli
 8   II,    6|         guerra, e accordossi per servo con un capo di colonnello;
 9   II,    7|            Maestro, a questo mio servo ora è sopravenuto un accidente
10   II,    7|        l'accettasse per suo buon servo, e che non fosse sí cruda
11   II,    8|        mi accetterete, arrete un servo di cui potrete disporre
12   II,    8|     amatore de gli virtuosi, che servo in catena si sarebbe fatto
13   II,   10|     quarto di vitello eletto. Il servo che portava la carne, subito
14   II,   10|  ingannatore, il quale, visto il servo che aveva la carne di vitello,
15   II,   10|        alquanto per ingannare il servo e il patrone, e cosa alcuna
16   II,   10|      cosí bellamente condusse il servo in casa sua. E trovatovi
17   II,   10|         altro tornò a casa; e il servo rendè le dovute grazie al
18   II,   10|        che lo mandò, chiamato il servo, disse, a cui l'avesse consignato.
19   II,   10|          l'avesse consignato. Il servo diede i contrasegni dell'
20   II,   11|        Politica: «La femina e il servo sono ad un grado medesimo»?
21   II,   12|          il spagnuolo porgeva al servo suo or un pezzo di carne,
22   II,   12|       senza punto ricordarsi del servo suo. Per il che nacque tra'
23   II,   12|       grandissima invidia; ed il servo del tedesco diceva che gli
24   II,   12|          tutti gli uomini: ed il servo del spagnuolo confirmava
25   II,   12|          in quello, e porselo al servo suo, dicendo che cenasse.
26   II,   12|     dicendo che cenasse. Onde il servo del spagnuolo, avendo invidia
27   II,   12|              FAVOLA IV.~Fortunio servo, volendo ammazzare una mosca,
28   II,   12|     quello che avenne a Fortunio servo, il qual, volendo ammazzare
29   II,   12|       buona famiglia, e aveva un servo chiamato per nome Fortunio,
30   II,   12| succiandogli il sangue, Fortunio servo, uomo semplice e inconsiderato,
31   II,   12|         cominciò pensar male del servo; e addimandandoli del suo
32   II,   12|      cittá e accusorono Fortunio servo, dicendogli che lo facesse
33   II,   12|       rettore, fatto prendere il servo e fattolo legare alla fune,
34   II,   12|     leggi gli diede la corda. Il servo, che non poteva sofferire
35   II,   12|        quello che aveva detto il servo, perciò che l'isperienza
36   II,   12|       veduto il caso, giudicò il servo di buona fede, e come innocente
37   II,   12|              FAVOLA VII.~Giorgio servo fa capitoli con Pandolfo
38   II,   12|      Avendo egli di bisogno d'un servo che li servisse, né trovandone
39   II,   12|          esso lui e servirli. Il servo, che Giorgio si nominava,
40   II,   12|     fango, dimandava l'aiuto del servo, temendo di pericolare in
41   II,   12|         pericolare in quello. Il servo stava a guardare, e diceva
42   II,   12|      aiutami, fratel mio! — e il servo rispondeva: — Non posso
43   II,   12|          pagherò. — Replicava il servo non volerlo fare, acciò
44   II,   12|          nel quale prometteva il servo sotto certa pena di aiutar
45   II,   12|       nella chiesa del Santo, il servo, ubidiente al patrone, passeggiava
46   II,   12|           riprese grandemente il servo, dicendogli che male e scioccamente
47   II,   12|        ch'erano con esso lui. Il servo stringeva le spalle, dicendo
48   II,   12|      quale comandò il patrone al servo che andasse piú lontano
49   II,   12|      venisse a lui, nondimeno il servo ricusava d'andare, e lo
50   II,   12|     dapocaggine e semplicitá del servo, gli dichiarò quella parola
51   II,   12|      intendere per tre piedi. Il servo, che aveva chiaramente inteso
52   II,   12|       questo e pensando che quel servo fusse un pazzo, si scoppiavano
53   II,   12|        ancora non si avedeva del servo che aveva il bastone in
54   II,   12|       ira riprese acerbamente il servo e volse anco sconciamente
55   II,   12|         cosa alcuna. — E cosí il servo ogni volta rimaneva vincitore.~
56   II,   12|          il patrone mandò il suo servo al macello per comprar della
57   II,   12|       uno anno a ritornare. — Il servo, pur troppo ubidiente al
58   II,   12|          che comandato avesse al servo, lo riprendeva grandemente
59   II,   12|     salario alcuno. — Rispose il servo aver servato tutto l'ordine
60   II,   12|          pagar il suo salario al servo. —~
 
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