Libro, Notte
1 I, I| dopo me verranno, di poter meglio e con piú leggiadro stile
2 I, I| O madre, non sarebbe meglio che io sospendessi il padre
3 I, I| moglie! O Salardo, quanto meglio ti sarebbe se sequitato
4 I, I| parole l’altrui onore e fama. Meglio farebbono questi tali che
5 I, I| levatoselo su le spalle, meglio ch’ei puote, verso il palagio
6 I, I| donne trapassava. Ma molto meglio a Tebaldo sarebbe stato,
7 I, I| alcuna a cui l’anello materno meglio convenga che a te, deliberai
8 I, I| Né avendo alcuno, di cui meglio si fidasse, che la sua balia,
9 I, I| ch’io vi dirò, vederete di meglio. Andate e ponete giú cotesti
10 I, 1| casa, il povero scolare meglio che egli puote si rivestí,
11 I, 1| quasi affermarsi in piedi, meglio che egli puote e seppe,
12 I, 1| state ignude trovate uccise? Meglio sarebbe che noi fussimo
13 I, 1| in tal guisa lo scolare meglio che egli seppe e puote,
14 I, 1| perciò che mai io non stetti meglio di quello ch’io mi trovo
15 I, 1| refrigerio trovo qua dentro, che meglio imaginar non mi potrei. —
16 I, 2| attendendo agli altri, meglio poteva governar lo suo.
17 I, 2| ei usata gli aveva, come meglio puotero e seppero il ringraziorono
18 I, 3| uomo in questo regno che meglio mi possa contentare che
19 I, 3| ragionare e rispondere sí come meglio li parerá. — Il che intendendo,
20 I, 3| gli recò ben da mangiare e meglio da bere; e dissegli: — Mangia,
21 I, 3| mangiare e da bere, acciò che meglio potesse ciarlare.~Venuto
22 I, 3| Chiappino: — Tu lo sai molto meglio che io; perciò che tutti
23 I, 3| del ricevuto servigio come meglio puote e seppe cortesemente
24 I, 3| che egli la beva, che poi meglio ragionerá. — Il servente,
25 I, 3| tazza, signore, che poi meglio ragionarete. — Ed egli,
26 I, 4| senza far difesa alcuna, meglio che seppe e puote con la
27 I, 4| maggior gaglioffo e che molto meglio le scuoteva il pellizzone.
28 II, 5| Sandro per uomo morto. E meglio che ei puote, accompagnato
29 II, 5| fuoco acciò che il figliuolo meglio si scaldasse, vedendolo
30 II, 5| quale strinse i denti, e meglio che 'l puote, ancor la seconda
31 II, 5| egli piú alto ascendeva, meglio accomodandosi. Allora il
32 II, 6| le cose sue riuscirle in meglio. Ed andatasene sola una
33 II, 6| furono ben veduti da lui e meglio accarezzati; e tutti insieme
34 II, 6| Parteti di qua per lo tuo meglio; se non, tu troverai cose
35 II, 6| Il cirugio, per poterlo meglio medicare, gli fece rader
36 II, 6| non sia. Onde ti prego che meglio la sostanzia dividi, acciò
37 II, 7| sinistra guancia; e guatatolo meglio nel viso, vide che nel vero
38 II, 7| difetto tuo per potergli meglio rimediare. — Ma il tristo
39 II, 7| taglio acciò che la postema meglio si purgasse. Il poltronzone
40 II, 7| paglia: sopra del quale meglio che puote col corpo in su
41 II, 7| parvegli finalmente esser il meglio sottoporsi alla volontá
42 II, 7| la figliuola riguardasse meglio, che lo troverebbe. La figliuola,
43 II, 8| fusse; e con savio modo, meglio che ella poteva, lo spingeva
44 II, 8| lasciata la cura de' porci, meglio che puote a Padova ritornò:
45 II, 8| per lo adietro mai udito meglio.~Finita la disputazione,
46 II, 9| ramaricandosi diceva: — Oh quanto meglio sarebbe stato che 'l padre
47 II, 9| vediamo qual di noi salterá meglio questo fosso. — Il leone,
48 II, 9| io l'occhio sinistro; ma meglio è aver perduta una parte
49 II, 9| malamente muore. Però gli è meglio vivere cristianamente, che
50 II, 9| che l'andasse ad imparar meglio di quello che fin ora aveva
51 II, 10| alcuna cosa acciò che potesse meglio sostentar la casa. Ed egli
52 II, 10| Levati di qua per lo tuo meglio, acciò non ti intravenga
53 II, 10| moglie, perciò che io sono meglio a cavallo di te, e di migliori
54 II, 12| mosche acciò che potesse meglio dormire. Avenne che tra
55 II, 12| infilza le sentenze per saper meglio giudicare.~[Cateruzza:]~—
56 II, 12| appoggiata, e salito sopra, meglio che puote per riposare quella
57 II, 12| in fuori del pagliaio per meglio vedere e sentire quello
58 II, 12| paura e dolore del schinco, meglio ch'ei puote in un cantone
|