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Alfabetica    [«  »]
cuoio 1
cuor 12
cuór 1
cuore 57
cuori 1
cupidine 2
cupiditá 1
Frequenza    [«  »]
58 preso
58 ritornò
58 tuttavia
57 cuore
57 pretore
57 qua
57 questi
Giovanni Francesco Straparola
Le piacevoli notti

IntraText - Concordanze

cuore

   Libro,  Notte
1 I, I| istessa anima ed uno istesso cuore. Laonde rendomi sicuro che 2 I, I| con quella tenerezza di cuore, che giá mi amasti, ancora 3 I, I| uscivano dalle intime parti del cuore, e veduto il suo falcone 4 I, I| parte di dentro del mio cuore, apertamente conosceresti 5 I, I| diabolico pensiero entrò nel cuore a Tebaldo: di avere Doralice, 6 I, I| stare con esso lei; ma nel cuore un giorno le pareva mille 7 I, 1| vituperevoli parole, sentiva nel cuore fatto tormento, che quasi 8 I, 1| chiusa nelle viscere del mio cuore. Pregovi adunque, gentil 9 I, 1| dolci parole che dal focoso cuore di Filenio uscivano, non 10 I, 1| volerli bene, si mise in cuore, se possibile era, di ottenere 11 I, 1| fatto aveva di diamante il cuore, disse questo non essere 12 I, 1| stupefazione che li rodeva il cuore. Dopo con grandissima meraviglia 13 I, 1| fiamma che gli abbrusciava il cuore, come giovane piú furibondo 14 I, 1| della vita sua con buon cuore. Carlo dopo fu mandato allo 15 I, 1| infime parti dell’addolorato cuore. Il demonio, che quello 16 I, 1| amor suo nascosto nel suo cuore, né osava in maniera alcuna 17 I, 1| si nodriva e consolava il cuore. Di che ella non sapeva, 18 I, 2| non aveva di diamante il cuore, mosso a pietá, contentò 19 I, 2| per una postema vicina al cuore ch’affocata l’aveva; e che 20 I, 2| gli venne una rabbia al cuore, perciò che li parve una 21 I, 2| fusse, non però d’animo e di cuore agli altri inferiore si 22 I, 2| furono tante coltellate al cuore, e li crebbero doglia sopra 23 I, 2| dolente, né soffrendogli il cuore sé medesimo con alcuna violenza 24 I, 2| volentieri giostrerei; e dammi il cuore che della giostra sarei 25 I, 2| animo, che a me basta il cuore di far che non che una, 26 I, 3| di vergogna punto il cuore, che quasi me ne sono restata 27 I, 3| alcuno a cui bastasse il cuore di prenderne uno ed al re 28 I, 3| gli venne una rabbia al cuore, che quelli giovani fussero 29 I, 3| coltellata che le trapassò il cuore. E fattasi chiamare la comare 30 I, 3| quelle calde lagrime che dal cuore venivano, che Acquirino 31 I, 3| che li stavano fitti nel cuore, pensando sempre a quelli 32 I, 3| non picciola sentirono nel cuore.~Acquirino, fornito il desinare, 33 I, 3| fiamma che gli abbrusciava il cuore, deliberò tra sé stesso 34 I, 4| che gli abbia bastato il cuore d’aprir la prigione e dar 35 I, 4| che una postema vicina al cuore se le ruppe, che agevolmente 36 I, 4| il regno mio. Se ti il cuore di prendere tal gloriosa 37 I, 4| rimase; e per tenerezza di cuore quasi piangendo, l’abbracciò 38 I, 4| avea fato un puo’ de buon cuore; e disse a la Tia: — 39 I, 4| gran dolore e passion de cuore adesso mo ve-l digo. — E 40 I, 4| mia; a’ ve racomando el me cuore, ch’avi in le vuostre man. — 41 I, 4| che dalla intima parte del cuore procedeva, rispose: — Messer 42 II | memore di quelli che nel cuore scolpite vi tengono, tra' 43 II, 6| le fusse tratta fuori del cuore. La miserella, sendo religiosa 44 II, 6| una passione venuta nel cuore per libidinoso pensiero. 45 II, 6| Malgherita fieramente nel cuore l'abbracciò, che giorno 46 II, 6| grandissimo dolore, ma dentro del cuore sommamente godevano. Non 47 II, 6| ascosto nel ben disposto cuore del fratello; né avedevasi 48 II, 6| considerava con qual tenerezza di cuore quelle provenivano dal vivo 49 II, 6| e addolcito l'indurato cuore, prostrato a terra, disse: — 50 II, 7| addolcite quel vostro duro cuore; non riguardate alla etá 51 II, 7| non sono di marmo né ho il cuore di diamante, mi accingo 52 II, 7| sospiri che dal ben disposto cuore venivano, mosso a pietá, 53 II, 8| alcuno penetrò le radici del cuore. Ma ciascuno il suo segreto 54 II, 8| aggradiva; e fattogli buon cuore, disse: — Maestro, dite 55 II, 8| che l'uomo non ama di buon cuore, ma il suo amore è folle 56 II, 8| e sentendosi dentro al cuore giá venire meno lo spirito, 57 II, 9| col coltello mi apristi il cuore. — Disse Finetta: — Io,


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