Libro,  Notte 
 1    I      |    amorose donne, salute.~ ~Meco pensando, amorevoli donne, quanti
 2    I,    I|          prendere altro partito, pensando tuttavia alla sagacitá ed
 3    I,    I|       camera del re si faceva; e pensando a’ passati pericoli, cominciò
 4    I,    I|         ho mai chiusi gli occhi, pensando sempre a questa gran fortuna;
 5    I,    I|         aprir la bocca si partí, pensando tuttavia d’avere Dimitrio
 6    I,    1|       nell’animo e discretamente pensando che ’l figliuolo, qual che
 7    I,    1|          volte volse gridare; ma pensando che nulla farebbe, prese
 8    I,    1|         mani: e via se ne fuggí, pensando tuttavia averli dietro le
 9    I,    1|      egli le rispose: — Ticco! — pensando con tal parola doverla intertenere
10    I,    1|           ma ella, piú oltre non pensando, altro non diceva, ma se
11    I,    1|     Simplicio, tutto invaghito e pensando che ella dell’amor suo se
12    I,    1|         contento uomo del mondo: pensando tuttavia che ancor ella
13    I,    2|         ingravidar si potesse. E pensando che piú tosto ella fusse,
14    I,    2|     bimbo in sala fusse portato, pensando che, ivi ritrovandosi il
15    I,    2|       alto mare la fece gettare, pensando che giungendo in qualche
16    I,    2| figliuola e del bambino privi, e pensando come le loro carni fusseno
17    I,    2|         che non sapeva la trama, pensando che in lui tal error non
18    I,    2|      bestie deputato fusse. Onde pensando e ripensando all’alta e
19    I,    2|          e molto lieta rimase. E pensando la scelerata matrigna di
20    I,    2|       esso loro di varie cose, e pensando tra sé stessa alla sua sciagura,
21    I,    2|         viso, stupefatto rimase, pensando quasi ch’ella non fusse.
22    I,    2|          toro, molto si rallegrò pensando della questione essere vincitore;
23    I,    3|          stavasi allegro, sempre pensando di trovare al suo ritorno
24    I,    3|         stavano fitti nel cuore, pensando sempre a quelli che Chiaretta
25    I,    3|    altrimenti leggerla, né altro pensando, la gittava nel fuoco, e
26    I,    4|     stette alquanto sopra di sé, pensando come la moglie avesse dispensate
27    I,    4|          tua leal mercatanzia; e pensando che da quell’ora che prima
28   II,    5|         ogn'altra persona amava: pensando giorno e notte con qual
29   II,    5|       andarsene in alieni paesi, pensando tuttavia aver gli sbirri
30   II,    6|     verso Roma prese il cammino, pensando di acquistare gran quantitá
31   II,    7|          non volse far giudicio, pensando che sotto la cappa del cielo
32   II,    7|         molto si ramaricava, non pensando a che fine il marito questo
33   II,    7|     volontá divina, si racquetò: pensando che le cose di mal acquisto
34   II,    8|       udendo le parole del re, e pensando che dicesse da dovero e
35   II,    8|          sopra il morto corpo: e pensando che per amor di lei era
36   II,    8|      notte la traccia del cervo, pensando trovarlo o morto o vivo.~
37   II,    8|      tanti viri! — I fiorentini, pensando che burlasseno, dissero: —
38   II,    9|          il tutto.~— Molte volte pensando e ripensando alle travaglie
39   II,    9|          però venni e ti aiutai, pensando di farti cosa grata e non
40   II,   11|          quivi s'era nascosto. E pensando egli che fusse un ladro,
41   II,   11|    quello infelice e sfortunato, pensando e ripensando or l'uno or
42   II,   12|    espedirlo subito. Il villano, pensando che parlasse de' danari,
43   II,   12|        con gran forza ammenando, pensando di uccider la mosca, uccise
44   II,   12|      artegiani, vedendo questo e pensando che quel servo fusse un
45   II,   12|        folle. Allora il diacono, pensando di parlare col prete, disse: —
46   II,   12|     maravigliossi grandemente. E pensando che fusse stato qualche
47   II,   12|     vedeva il tutto, s'assicurò, pensando che il prete non era ivi
48   II,   12|       nero, forte si smarrirono, pensando che fusse qualche notturna
49   II,   12|         carezzare e corteggiare, pensando tuttavia di viver alle altrui
 
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