Libro, Notte
1 I, I| sparte rilucono. La nona fu Isabella, molto ingeniosa, la quale
2 I, 1| che uscí del vaso, fu d’Isabella il nome: il secondo, di
3 I, 1| Finita l’amorosa canzone, Isabella, a cui per sorte aveva toccato
4 I, 3| Lodovica ed appresso loro d’Isabella e di Lionora vennero fuori
5 I, 3| di cordoglio ne muore.~[Isabella:]~— Sono molti, dilettevoli
6 II, 6| Lionora il quarto luogo e ad Isabella il quinto. Finito l'ordine
7 II, 6| aveva una donna per moglie Isabella chiamata, vaga d'aspetto,
8 II, 6| s'accese, che non che d'Isabella, ma di sé stesso piú non
9 II, 6| trascorsi cinque anni che Isabella non aveva udita novella
10 II, 6| Gabrina, inteso il desiderio d'Isabella, si mosse a pietá e promise
11 II, 6| goderebbe il suo marito. Isabella, per la buona risposta tutta
12 II, 6| altrettanto ne diede ad Isabella bere. E bevuto che ella
13 II, 6| ella ebbe, cosí le disse: — Isabella, tu sai che noi siamo qui
14 II, 6| pericolo di morte. — Rispose Isabella: — Non dubitate punto di
15 II, 6| ed entra nel cerchio. — Isabella, spogliatasi e nuda come
16 II, 6| Ortodosio Simeoni marito d'Isabella, e s'egli è vivo o morto. —
17 II, 6| e lá dove era Ortodosio, Isabella conducesse. Il demonio,
18 II, 6| cavallo trasformato, prese Isabella; e levatosi nell'aria, senza
19 II, 6| Fece Farfarello subito Isabella in Argentina cangiare, e
20 II, 6| la lei apparenza, che non Isabella, ma Argentina pareva; e
21 II, 6| altrui. Venuta l'ora di cena, Isabella, cosí trasformata, cenò
22 II, 6| basci, che in quella notte Isabella s'ingravidò. Farfarello
23 II, 6| sequente, Farfarello fece Isabella e Argentina nella propria
24 II, 6| e presa sopra la groppa Isabella, la mattina nel spuntar
25 II, 6| dal demonio, li diede ad Isabella, dicendo: — Figliuola mia,
26 II, 6| lealtá vero testimonio. — Isabella, presa la veste e il vago
27 II, 6| maga, a casa ritornò.~Ad Isabella, passato il quarto mese,
28 II, 6| Venuto il tempo del parto, Isabella uno bellissimo fanciullo
29 II, 6| il vero, noi vi avisiamo Isabella vostra moglie e sorella
30 II, 6| diabolico pensiero di uccidere Isabella e di Firenze chetamente
31 II, 6| sedeva, disse: — Con cui, Isabella, il fanciullo, che in casa
32 II, 6| hai tu conceputo? — A cui Isabella: — Con esso voi, — rispose. —
33 II, 6| Ed io vi dico, — disse Isabella, — che 'l figliuolo è vostro;
34 II, 6| letto con voi, — rispose Isabella. E cominciando dal principio
35 II, 6| credere lo poteano. Onde Isabella, vedendo la dura ostinazione
36 II, 6| nuova. — Sapiate — disse Isabella, — questa esser la propria
37 II, 6| Ma acciò che voi, disse Isabella, — conosciate la fedeltá
38 II, 6| figliuolo lo ricevette. Allora Isabella prese maggior ardire, e
39 II, 6| segni e udite le parole che Isabella fedelmente raccontava, insieme
40 II, 6| ritornò a Firenze, dove con Isabella e col fanciullo in lieta
41 II, 6| divennero molto ricchi.~[Isabella:]~— Io ho sentito dire che
42 II, 8| l'altra Lionora, la terza Isabella, la quarta Vicenza e la
43 II, 8| villani vivi sono squartati.~[Isabella:]~— La favola raccontata
44 II, 10| terzo di Diana, quarto d'Isabella, riservando l'ultimo luogo
45 II, 10| è liberata dal carcere.~[Isabella:]~— È un detto communamente
46 II, 11| di Vicenza, il quinto d'Isabella. A questa e alle altre fu
47 II, 11| allievo nominato Gerolomo.~[Isabella:]~— Sí belle e si acute
48 II, 12| si regge, e sano rimane.~[Isabella:]~— Bennati anzi divini
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