Libro, Notte
1 I, I| il suo falcone grasso e bello piú che prima, quasi muto
2 I, I| prete. — E che avete voi di bello com perato? — disse il compagnone. —
3 I, I| che avete comperato voi di bello? — disse il buon compagno. —
4 I, I| comperare alcuna cosa di bello? — A cui rispose il messere: —
5 I, I| avendo adocchiato l’armaio bello e riccamente lavorato, di
6 I, I| che giá veduto aveva il bello e ben lavorato armaio, accrebbe
7 I, I| e non men leggiadro che bello, un giorno s’avide che Polissena
8 I, 1| raggi,~s’adorna quel che bello il mondo chiama.~e chi seguir
9 I, 1| avete dato per marito il piú bello, il piú vertuoso e il piú
10 I, 1| carolando, uno innamorato il piú bello, il piú leggiadro e il piú
11 I, 2| pazzo, divenisse il piú bello ed il piú saggio uomo che
12 I, 2| Ma, non so come, il piú bello, non avedendosi il re, occultamente
13 I, 2| de’ tre pomi, ed il piú bello, ci manca: né posso sapere
14 I, 2| alloggiò; e vestitosi di uno bello e ricco vestimento tutto
15 I, 2| vedendolo sí leggiadro e bello, era di esso fieramente
16 I, 2| allegramente, che di uno altro piú bello e migliore provederemo noi. —
17 I, 2| a vita risuscitato, piú bello e piú leggiadro che prima
18 I, 2| Il marchese, vedendolo bello leggiadro e ben formato,
19 I, 2| scaturí un palazzo il piú bello ed il piú superbo che si
20 I, 2| adocchiatone uno che piú bello e piú vezzoso degli altri
21 I, 2| donerai il pomo che è vie piú bello dell’altro, io ti prometto
22 I, 3| tu non vedesti mai il piú bello, né gustasti il piú soave
23 I, 3| Nerino a Genobbia donato un bello e prezioso diamante, il
24 I, 4| sedeci anni; e tanto era bello, che pareva una matutina
25 I, 4| per me sii fatto il piú bello, il piú gentile, il piú
26 I, 4| passare: e vedendolo sí bello, sí giovanetto e sí riguardevole,
27 I, 4| nell’esser sí leggiadro e bello ridotto l’aveva. Guerrino,
28 II, 5| disse: — O Daria, oh come è bello questo bambino! Vedesti
29 II, 5| ritrovare un secchielletto molto bello, che alli passati giorni
30 II, 5| la barba, acciò che piú bello e piú giocondo paresse.
31 II, 5| terra volgeva; e vedendolo bello, grasso e robicondo, con
32 II, 6| qual, veggendolo di forma bello e riguardevole, considerò
33 II, 7| gli altri un cavallo assai bello di vista, ma vicioso e poltrone:
34 II, 7| il cavallo? Egli era pur bello; egli è stato un gran peccato
35 II, 8| e baldanzosa, vedendolo bello, piacevole e di natura benigno,
36 II, 8| ardire; ma pur vedendolo bello e leggiadro, e considerando
37 II, 8| Francesco ne' suoi prim'anni bello di forma, ornato di costumi,
38 II, 9| Verona un cavalliero di corpo bello, altiero di animo, famoso
39 II, 9| spesse volte quello che è bello, parer brutto, e quello
40 II, 9| quello che è brutto, parer bello. Laonde, se in questa favola
41 II, 9| veggendolo si verdeggiante e bello, fra sé stesso deliberò
42 II, 9| vederebbe un giovane di corpo bello, leggiadro, riguardevole
43 II, 9| Andrigetto mandò al confessore un bello e lauto desinare e appresso
44 II, 10| Costantino, quantunque fusse bello di faccia, nondimeno, per
45 II, 10| governato ed atteso. E vedendolo bello, e sapendo lui esser ricco,
46 II, 11| ardentissimamente un giovane non men bello né men piacevole di lei;
47 II, 12| donna, ch'erano in sul piú bello del menar delle calcole,
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