Libro,  Notte 
 1    I,    I|        e se poco piú accendi il fuoco di mia ira, a mano a mano
 2    I,    I|          il lesso e la torta al fuoco, ed avendo udite le parole
 3    I,    I|         menar lo schidone e far fuoco, acciò che i polli piú tosto
 4    I,    I|        in questo mezzo porrò al fuoco la pentola ed apparecchiarò
 5    I,    I|        lo fece sedere presso al fuoco: e mentre il povero menava
 6    I,    1|        parlare mi han posto tal fuoco nell’anima, che come secco
 7    I,    1|     nelle loro camere presso il fuoco sedevano e cusivano. E perché
 8    I,    2|      Samaritana, come bragia di fuoco nel viso avampata, disse: —
 9    I,    2|         nel viso come bragia di fuoco, voleva quasi iscusarsi
10    I,    3|        accendere un grandissimo fuoco in mezzo della piazza; e
11    I,    3|     rispose: — Non altro che il fuoco; — e parimente tutte le
12    I,    3|     piazza fusse un grandissimo fuoco acceso; indi ordinò che
13    I,    3|        pensando, la gittava nel fuoco, e l’abbrusciava. E quantunque
14    I,    3|       come sbalordito, prese il fuoco; ed a tutti i quattro cantoni
15    I,    3|  insopportabile fumo ed ardente fuoco che la casa abbrusciava.
16    I,    3|        vicini per estinguere il fuoco; e tanto si operorono, che
17    I,    3|      casa sottosopra, accese il fuoco, e poselo in tutti i quattro
18    I,    3|           Avendo io scampato il fuoco, di che piú temenza debbo
19    I,    3|        apparecchio per fare del fuoco questo verno, quando saranno
20    I,    4|        braccio, ed andossene al fuoco; e preso dell’oglio della
21   II,    5|       dava. Ella, essendo tutta fuoco, non si sottometteva a uno
22   II,    5|      Panfilio la sera presso il fuoco, e di continovo grattavasi
23   II,    5|       participava del calor del fuoco, tanto piú s'accendeva il
24   II,    5|        l'altre sere Panfilio al fuoco, e con somma dolcezza grattandosi
25   II,    5|  voleste che io mi gettasse nel fuoco ed ivi m'abbrusciasse, io
26   II,    5|  molestava, si pose appresso il fuoco in un cantone; e tanto li
27   II,    5|   astuta e aveva acceso un buon fuoco acciò che il figliuolo meglio
28   II,    5|        la madre, acceso un buon fuoco e apparecchiata la cena,
29   II,    5|     postosi a mensa appresso il fuoco con la madre, cominciò saporitamente
30   II,    5|         le legna e soffiava nel fuoco acciò che maggiormente ardesse,
31   II,    5|        dal cibo e dal calor del fuoco acceso, maggiormente si
32   II,    5|    adunque Panfilio appresso il fuoco e avendo a saturitá empiuto
33   II,    5|       vino greco e il calor del fuoco gli avevano giá sí fieramente
34   II,    6| serpente che per la bocca getta fuoco e veleno, e alla soglia
35   II,    8|      estinguer possa sí ardente fuoco in cui mi trovo. Io da lontani
36   II,    8|    disse: — E come si chiama il fuoco? — Ignis, — rispose Pirino: —
37   II,    8|     legò alla coda; e datole il fuoco, la lasciò fuggire. La gatta,
38   II,    8|        legata la coda e aver il fuoco alle natiche, corse in casa;
39   II,    8|        rimedio di estinguere il fuoco, cominciò ad alta voce gridare: —
40   II,    8|    parole che dette l'aveva.~Il fuoco giá d'ogni parte della casa
41   II,    8|         corse per estinguere il fuoco; ma non vi fu tempo, per
42   II,    9|        legna accendevano il suo fuoco. Ei aveva un asino orecchiuto,
43   II,    9|       infiammato come bragia di fuoco, disse al notaio: — Non
44   II,   12|         loro onore, fece metter fuoco in tutte le case de' suoi
45  Not      |         albero, arbovo, albovo; fuoco e fuogo; orecchi e orecchie;
 
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