Libro, Notte
1 I, I| io piú tosto soffrirei di morire, che mai tal secreto rivelare. —
2 I, I| strabocchevolmente senza causa facci morire i tuoi amici. — Il marchese,
3 I, I| piacere di farmi per tal causa morire, io, per lo amore che vi
4 I, I| non facendolo, pensa di morire. — Era questo pre’ Severino
5 I, I| Certo costui cerca farmi morire; ma forse il pensier suo
6 I, I| di farla vituperosamente morire.~Non erano ancora trapassati
7 I, 1| manco male sarebbe farlo morire, che qualche gran male egli
8 I, 1| tosto si arrebbe lasciata morire da fame, che consentire
9 I, 1| vedeva, da doglia si sentiva morire. Piú volte egli tentò con
10 I, 1| gola, che quasi si sentí morire. Ripetendo allora mastro
11 I, 2| volte dalle risa si sentiva morire. Il pazzo, che ridere dismisuratamente
12 I, 2| dal re, da cordoglio volse morire. E fatta la debita inquisizione
13 I, 2| deliberò Biancabella far morire; e chiamati certi suoi fidati
14 I, 2| lui, da doglia si sentiva morire. Ma la discordia, d’ogni
15 I, 2| sorte: bramando prima ’l morire che di sí sformato saracino
16 I, 3| peggio, perciò che io ti farò morire in prigione da fame e da
17 I, 3| mutare, di fargli al tutto morire, acciò che di loro mai si
18 I, 3| venne al re pietá di farla morire; ma comandò che fusse posta
19 I, 3| dolore e passione si sentiva morire; ma pur non osava scoprirsi,
20 I, 3| Flamminio, — che sará? — Morire, — rispose il calzolaio. —
21 I, 3| rispose il calzolaio. — Morire? — replicando disse Flamminio. —
22 I, 4| salvatico, da dolore si sentiva morire; e scorseggiando per lo
23 I, 4| giovanetto, s’imaginorono di far morire Guerrino, e rimaner signori
24 I, 4| dire, facilmente lo fará morire, e noi delle gioie e danari
25 I, 4| i fatti suoi e contenta morire. E non avendo in casa né
26 I, 4| che di fame si sentiva morire, veduta la poavola, di sí
27 II, 5| che non moresti. — Come morire? — disse Sandro. — Anzi
28 II, 5| una gentil opera a farmi morire: ma innanzi ch'io moia,
29 II, 5| disse: — Sandro, io mi sento morire se non m'aiuti. Il taglio
30 II, 5| di pizza, che si sentiva morire; ma pur volgendosi e rivolgendosi
31 II, 6| fiate deliberarono farla morire. Ma il timore d'Iddio, la
32 II, 6| chiari, deliberarono di farla morire; e fatto tra loro deliberato
33 II, 7| e quasi di doglia volse morire.~In Genova, cittá preclara
34 II, 8| non lo vedeva, si sentiva morire. Cresciuti ambiduo in pari
35 II, 8| trista nuova, volse da dolor morire; ma poscia che riebbe le
36 II, 8| passione, voleva da doglia morire. Ma amore, che non abbandona
37 II, 9| la peggiore cosa che 'l morire: ma voglio che andiamo a
38 II, 9| ingrandirsi, non temeva di morire, anzi deleggiava coloro
39 II, 10| questo, voleva dal dolor morire; e voltasi verso il figliuolo,
40 II, 11| egli vuole spontaneamente morire. Non sai tu che gli è scritto
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