Libro,  Notte 
 1    I,    I|        per suo governo teneva una femina scaltrita ed assai sagace,
 2    I,    I|          a piedi. Laonde la buona femina piú e piú volte lo persuase
 3    I,    I|         Ahi malvagia e dispietata femina, nemica delle propie carni!
 4    I,    I|           pare di questa malvagia femina, in cui ogni mia speranza
 5    I,    1|           chiamata, la quale, per femina di villa, era da tutti bellissima
 6    I,    1|          si era; perciò che, come femina di buon nome e di buona
 7    I,    1| semplicemente, sí come ogni altra femina fatto arrebbe, disse: —
 8    I,    2|       morte. Ma la malvagia e rea femina in vece di Biancabella teneva
 9    I,    2|        che noi facciamo di questa femina cieca e monca, non giá per
10    I,    2|           sei quella rea e crudel femina per la cui cagione fu tanto
11    I,    2|      volte bastardo e nato di vil femina li disse. Il che udendo
12    I,    2|       sceleragine di una malvagia femina: la quale, credendosi con
13    I,    2|       veritá, ed ella come trista femina vergognata rimase: si come
14    I,    3|  isperienza, trovò Costanzo esser femina e non uomo, e le damigelle
15    I,    3|         disse: — Tu ridi, ah, rea femina che tu se’? e di che ti
16    I,    3|    maggior villania che mai a rea femina si dicesse. E se non fusse
17    I,    3|         non eccettovando anche la femina, sono sottoposti all’uomo.
18    I,    3|          parto, duo maschi ed una femina; e ciascuno di loro arrebbe
19    I,    3|      figliuoli, duo maschi ed una femina; e tutta tre, sí come la
20    I,    3|         botoli, duo maschi ed una femina: i quali erano stellati
21    I,    4|       sera, il marito della buona femina prese la sua arrugginita
22    I,    4|      tirarono in casa. E la buona femina, dimandata da loro per che
23    I,    4|     maraviglia di tutte. La buona femina che era fuggita, il tutto
24    I,    4|         Venuta l’aurora, la buona femina, dormendo ancora le sorelle,
25    I,    4|          che mai si dicesse a rea femina del mondo; e presa la poavola,
26    I,    4|       cuoio puro. Laonde la buona femina aveva un concorso tale e
27   II,    5|           con duo serventi ed una femina per suo diporto la maggior
28   II,    6|     acceso, disse: — Ah, bugiarda femina e d'ogni vergogna priva,
29   II,    6| riguardare; e conobbero lei esser femina, e videro lei nella capanna
30   II,    7|            e prese per moglie una femina che di gaglioffaria non
31   II,    7|       parlare, chiuda l'uscio. La femina, che era poltrona per natura
32   II,    7|         chiuder l'uscio. La buona femina, a cui giá la festa rincresceva,
33   II,    8|   conoscere. Il vecchiarello e la femina, che gli era nuora, vedendo
34   II,    9|           aviene, egli teneva una femina, la qual era la radice del
35   II,    9|           buoni compagni seguí la femina che con le gioie fuggiva,
36   II,   11|         primo della Politica: «La femina e il servo sono ad un grado
 
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