Libro, Notte
1 I, I| tutto vi certificarete. Ma fate che voi siate secreto, mostrandole
2 I, I| Compare, io voglio che voi fate quello che io vi dirò. Lavatevi
3 I, 1| passarono per l’aria tre altiere fate; le quali, veggendo l’addormentata
4 I, 1| affiatata. Rimasero adunque le fate tutta tre d’accordo. La
5 I, 1| Partite che furono le tre fate, Ersilia si destò: e incontinenti
6 I, 1| messer Gasparino, — che fate voi qua dentro a tormentare
7 I, 1| per ora da voi, se non che fate che domattina s’appresentino
8 I, 1| fatiche che di continovo fate, io vi ho voluto apparecchiare
9 I, 2| desideri vostri, se prima non fate che questo iniquo e malvagio
10 I, 3| dolcemente canta. E se non fate sí che io l’abbia, pensate
11 I, 3| sequente vi aspettiamo; e fate sí che in maniera alcuna
12 I, 3| mio, voi andaste a lei, fate che mi raccomandate, pregandola
13 I, 3| replicando disse: — E che fate voi? — Io lavoro — rispose
14 I, 3| voi sia ancora. — E che fate voi — disse Flamminio, —
15 I, 3| disse Flamminio, — e che fate voi in questo alpestre ed
16 I, 3| tenete piú a bada; omai fate che io la veggia. — La vecchiarella
17 I, 4| sono nelle mani vostre, fate di me quello che piú vi
18 I, 4| siete mercatante grosso, e fate assai facende e grandi,
19 II, 5| mio, di grazia, vi prego, fate l'isperienza, acciò che
20 II, 7| contese sono coteste che fate tra voi? — Rispose Gordino: —
21 II, 7| questa, Silverio, che voi fate? che capricci vi sono sopraggiunti
22 II, 7| dir queste pazzie che voi fate senza considerazione? Sareste
23 II, 8| romori sono questi che voi fate? — Rispose Malacarne: —
24 II, 8| al prete? — Sí. — E che fate voi prima? Non picchiate
25 II, 8| casa per mangiarla, che ne fate voi? non la cucinate? —
26 II, 9| non sia stato l'uccisore. Fate guardare — disse Cesarino, —
27 II, 9| useno tai parole. Deh, non fate per l'amor che voi portate
28 II, 9| partirá». — Ah! messere, mi fate ingiuria, — disse il notaio, —
29 II, 10| quali ella disse: — Che fate quivi, o poveri uomini?
30 II, 10| brigata; e disse: — Che fate, uomini da bene? non vi
31 II, 10| Bertuccio: — O fratelli, che fate? volete voi uccidervi per
32 II, 10| quelle divorate. Non vi fate conscienzia, grossolone
|