Libro, Notte
1 I, 2| busto ti sará diviso. — Il giovanetto, udito il fiero proponimento
2 I, 2| lascerommi maneggiare. — Il giovanetto tutto allegro ritornò al
3 I, 2| pesce, veduto che ebbe il giovanetto, li disse: — Deh, gentil
4 I, 2| prima le debite grazie al giovanetto, disse: — Prendi del dorso
5 I, 2| disse: — Deh, leggiadro giovanetto, prendi pietá di me, e trammi
6 I, 2| lo essercito ritornò. Il giovanetto, veduta la partenza del
7 I, 2| ambedue anderebbeno al giovanetto e mercarebbero il cavallo:
8 I, 2| di ringiovenirlo come il giovanetto, lo fece cibo de’ cani:
9 I, 2| nel torniamento uccisi. Il giovanetto, sentito del padre il ragionamento,
10 I, 2| Appresentatosi adunque in piazza, il giovanetto all’ordinato termine del
11 I, 2| arme, il re vide un vago giovanetto; e chiamata la figliuola,
12 I, 3| salutò. Il re, vedendo il giovanetto sí leggiadro e vago, il
13 I, 3| molto piaceva l’aspetto del giovanetto, disse: — Giá che tu porti
14 I, 3| se figliuolo li fusse. Il giovanetto, essendo alquanto stanco
15 I, 3| Flamminio rispose: — Io sono un giovanetto che giá sono passati molti
16 I, 3| spogliare. Mentre che il giovanetto si spogliava, ella certi
17 I, 4| gran voglia a Guerrino, che giovanetto era, di vedere l’uomo salvatico;
18 I, 4| allora un vago e leggiadro giovanetto, che era sopra d’un superbo
19 I, 4| sará men noioso. — Questo giovanetto era il salvatico uomo che
20 I, 4| Cavalcando adunque Guerrino co ’l giovanetto e non conoscendolo, ancor
21 I, 4| Venuto il giorno sequente, il giovanetto isconosciuto finse di voler
22 I, 4| la venuta dell’incognito giovanetto, s’imaginorono di far morire
23 I, 4| che un leggiadro e vago giovanetto aveva tolta l’impresa di
24 I, 4| e vedendolo sí bello, sí giovanetto e sí riguardevole, si movevano
25 II, 5| sopporti. — Panfilio, che era giovanetto e semplice, non s'avedeva
26 II, 7| anello si trasmutò in un vago giovanetto; il quale, messa la mano
27 II, 8| il qual, ancor che molto giovanetto fosse, non restava però
28 II, 8| cocenti stimoli d'amore. Il giovanetto un giorno, dimorando ad
29 II, 12| splendesse, nondimeno per esser giovanetto, solo e in altrui paese,
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