Libro,  Notte 
 1    I,    I|         partita di Dimitrio, non temendo né pioggia né vento, aspettò
 2    I,    2|    continovava. Laonde la madre, temendo ch’egli non facesse qualche
 3    I,    2|        che ricusassino di andare temendo forte la loro propinqua
 4    I,    2|        il grido della giovane, e temendo della vita sua, in una formica
 5    I,    2|         osava dirle cosa alcuna, temendo sempre di non perturbarla
 6    I,    3|          fatti li avesse. Laonde temendo forte di quello che gli
 7    I,    4|        maggiormente se ne dolse, temendo che ’l re, venendo dalla
 8    I,    4| intendeva, rimase sopra di sé; e temendo molto che alla sua mercatanzia
 9   II,    5|      addormentò. Messer Artilao, temendo che la virtú della bevanda
10   II,    6|         che tu sii costante, non temendo cosa che tu sentesti o vedesti,
11   II,    7|     stette alquanto sopra di sé, temendo forte che non fussero assassini
12   II,    7|       era oltra misura grande; e temendo che 'l patrone non se n'
13   II,    7|         temeritá del bestione, e temendo che per sciocchezza non
14   II,    7|  piagnendo li raccontò il tutto, temendo forte che 'l scelerato vecchio
15   II,    7|          volesse. Il mercatante, temendo di perseguirla, over di
16   II,    7|    avedutosi del mordace tonno e temendo che non lo inghiottisse,
17   II,    8|         lo lasciassero; ma elli, temendo di non essere scoperti e
18   II,    8|          tra sé stesso si dolse, temendo forte quello che agevolmente
19   II,    8|       notte, alquanto si smarrí, temendo non gli avenisse cosa che
20   II,    9|        non rispondeva. Il leone, temendo che l'asino non morisse,
21   II,    9|       intrattenerlo; ma il lupo, temendo della vita, fortemente instava
22   II,    9|         suo fiero proponimento e temendo che per sdegno non morisse,
23   II,   10|     fosse figliuola Tarquinia, e temendo di morte, presero i ducati
24   II,   10|         aveva fatto il monaco; e temendo che apertamente non lo scoprisse,
25   II,   11|          aveva il drudo in casa, temendo che tanti uomini non fussero
26   II,   12|       tre buoni dí. I cittadini, temendo forte che 'l giovane andasse
27   II,   12|     dimandava l'aiuto del servo, temendo di pericolare in quello.
28   II,   12|        grande della figliuola, e temendo che non le avenisse qualche
 
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