Libro,  Notte 
 1    I      |    Straparola da Caravaggio, non men elegante che dottamente
 2    I,    I|        ne scelse dieci altre non men graziose che belle, le cui
 3    I,    I|         una, la quale vi fia non men piacevole che grata; ma
 4    I,    I|        La figliuola, che era non men onesta che bella, intesa
 5    I,    I|        che voi ne prenderete non men piacere che ammaestramento.~
 6    I,    I|     quale, essendo giovane e non men leggiadro che bello, un
 7    I,    I|          egli entrava in casa e, men cautamente che non si conveniva,
 8    I,    I|             La fante, ch’era non men compassionevole a’ poveri
 9    I,    1|         fu re d’Anglia, uomo non men ricco di beni della fortuna
10    I,    1|      ella, che era gentile e non men ardita che bella, non lo
11    I,    1|      forza cavare le pietre dove men forti parevano: e tanto
12    I,    3|          seguisse. La quale, non men desiderosa di dire che d’
13    I,    3|    temerete la velenosa fiera, e men la morte. Prendete adunque
14    I,    4|   occorso, ed il viaggio ci sará men noioso. — Questo giovanetto
15   II,    5|         La favola da Alteria non men graziosamente che prudentemente
16   II,    5|          memoria una facezia non men ridicolosa che la sua, la
17   II,    5|         moglie una feminazza non men piacevole né men grassa
18   II,    5|   feminazza non men piacevole né men grassa di lui, ed era in
19   II,    5|        racconterò una favola non men arguta che bella; la quale,
20   II,    6|         nuotando distese, che in men d'un quarto d'ora aggiunse
21   II,    7|     nominata Fiorella: donna non men bella d'aspetto né men gagliarda
22   II,    7|       non men bella d'aspetto né men gagliarda di cervello di
23   II,    7|          me chiedendomi cose non men disoneste che triste, offerendomi
24   II,    9|         d'amore.~Giá sento venir men omai la forza,~ed appressarmi
25   II,   11| ardentissimamente un giovane non men bello né men piacevole di
26   II,   11|         giovane non men bello né men piacevole di lei; e facevalo
27   II,   12|         padri il piú infimo e il men dotto e il men eloquente
28   II,   12|       infimo e il men dotto e il men eloquente meritamente dir
 
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