Libro, Notte
1 I, I| incominciò: — Ora conosco e chiaramente comprendo il mio vecchio
2 I, I| Signor mio, io ho udite e chiaramente intese le amorevoli ammonizioni
3 I, I| giaceva e non dormiva, sentiva chiaramente tutto quello che faceva
4 I, I| pose mente. Veduto adunque chiaramente che al prete, a certo segno
5 I, 1| non dormiva ma il tutto chiaramente intendeva, levatosi in piedi,
6 I, 1| fatto l’amore. Il perché chiaramente compresero che quelle parole
7 I, 1| tutto sospeso; ma poscia che chiaramente conobbe lui esser di bruttura
8 I, 2| e leggiadria che in lei chiaramente si vede, da gli capelli
9 I, 2| rimase. E perché Isotta chiaramente sapeva che ’l toro dalle
10 I, 3| in quella notte toccava, chiaramente si potesse sapere. Il signor
11 I, 3| giustizia. La falsa reina, che chiaramente sapeva il desiderio del
12 I, 3| accompagnò.~Avendo adunque Nerino chiaramente compresa la casa dove ella
13 I, 4| scopertasi la figliuola, fu chiaramente veduto ch’ella era quella;
14 II, 5| Donne venerande, voi chiaramente sapete che ad altro fine
15 II, 5| figliuole da me amate molto, voi chiaramente potete comprendere con quanta
16 II, 5| avete apertamente udita e chiaramente intesa la proposta di suor
17 II, 6| parenti dicevano, perciò che chiaramente sapevano il lei marito giá
18 II, 6| poco danno. — Ermacora, che chiaramente vedeva l'acceso animo del
19 II, 6| mia aperta ignoranza: ora chiaramente comprendo la turbida nube
20 II, 7| amore. La donna, udite e chiaramente intese le parole dell'insensato
21 II, 8| uomini illiterati. E questo chiaramente si vede nelle scritture
22 II, 9| il nome e 'l parlar tuo chiaramente mi dimostra che tu sei piú
23 II, 9| alcuno, e fin'ora veggo e chiaramente conosco che del monte sarai
24 II, 9| nella testa e conosceva chiaramente quelli contratti essere
25 II, 9| lasciatemi giú, che 'l tutto chiaramente vi dirò.— Lasciata leggermente
26 II, 9| giustizia, voi avete veduta e chiaramente conosciuta la costanza mia
27 II, 12| piedi. Il servo, che aveva chiaramente inteso il voler del suo
28 II, 12| Il re, poscia che intese chiaramente la lor opinione, volgendo
|