Libro, Notte
1 I, I| a sé uno suo servente, e dissegli: — Va alla stalla, e metti
2 I, I| collo, scalza, li aperse, e dissegli: — O marito mio, siate lo
3 I, 1| desiderio l’aspettava, e dissegli: — Buon giorno, messere. —
4 I, 2| abbattè in Pietro pazzo, e dissegli: — Dove vai, Pietro? Per
5 I, 2| non sapendo la cagione, dissegli: — O marito mio, che avete
6 I, 2| pocagine di Travaglino, dissegli: — Travaglino, qual è la
7 I, 3| mangiare e meglio da bere; e dissegli: — Mangia, Chiappino; —
8 I, 3| avicinarsi, gli andò incontro, e dissegli la sua cara moglie, in vece
9 I, 3| figliuoli. E fermatosi, dissegli: — Chi siete voi? e di donde
10 I, 3| di vederlo nel fatto. E dissegli: — Signor Nerino, vi ritornarete
11 I, 3| fusse marito di Genobbia, dissegli che fra due giorni era per
12 I, 3| sciocchezza del giovine, dissegli: — Quando ti aggrada, figliuolo
13 I, 4| ritornò al salvatico uomo; e dissegli: — Ecco le chiavi. Se io
14 II, 5| chiamò messer Liberale; e dissegli: — Compare, partiamosi di
15 II, 6| cameriere imaginato s'aveva; e dissegli: — Se tu vuoi entrare, voglio
16 II, 7| gli ebbe toccato il polso, dissegli: — Fratel mio, veggio che
17 II, 8| tirò Gianotto da parte e dissegli: — Gianotto, compare mio,
18 II, 9| e chiamollo cautamente e dissegli: — Cavalliere, voi sapete
19 II, 9| asino giacere in terra; e dissegli: — Vedi, compagno mio, gli
20 II, 9| andò a trovare Cesarino, e dissegli: — Figliuoccio mio, a questo
21 II, 10| veduti alcuni corteggiani, dissegli voler parlare col re: il
22 II, 10| querela, fecelo a sé venire; e dissegli: — Don Pomporio, mi è sta'
23 II, 11| Chiamollo cautamente, e dissegli: — Domattina per tempo andrai
24 II, 12| mangio. — Allora il pazzo dissegli: — Deh, dimmi, priegoti,
25 II, 12| uscio e bene puntellato, dissegli ad alta voce: — Voi mi deste
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