Libro, Notte
1 II, 10| figliuoli: Dusolino, Tesifone e Costantino~Fortunato; il quale per
2 II, 10| altro Tesifone, il terzo Costantino Fortunato. Costei altro
3 II, 10| a Tesifone la panára e a Costantino la gatta. Morta e sepolta
4 II, 10| mangiavano, lasciando da parte Costantino minor fratello. E se Costantino
5 II, 10| Costantino minor fratello. E se Costantino gli addimandava cosa alcuna,
6 II, 10| darebbe. Per il che il povero Costantino con la sua gatta assai pativa.~
7 II, 10| mossa a compassione di Costantino e adirata contra i duo fratelli
8 II, 10| lo trattavano, disse: — Costantino, non ti contristare; perciò
9 II, 10| richiedesse, rispose che Costantino suo patrone gli mandava
10 II, 10| addimandò chi era questo Costantino. Rispose la gatta, lui esser
11 II, 10| tolta licenzia dal re, a Costantino portolle. I fratelli, vedendo
12 II, 10| vedendo i cibi di quai Costantino trionfava, li chiesero che
13 II, 10| continovo rodeva loro il core.~Costantino, quantunque fusse bello
14 II, 10| aiuto! correte, che messer Costantino s'annega! — Il che sentendo
15 II, 10| Uscito di acqua messer Costantino e vestito di nuovi panni,
16 II, 10| accompagnata, la mandò.~Costantino, vedendosi tanto onorato
17 II, 10| animosamente: Di messer Costantino, e non sarete molestati. —
18 II, 10| rispondevano: — Di messer Costantino. — Dicevano quelli che accompagnavano
19 II, 10| sposa: — Adunque, messer Costantino, noi cominciamo sopra 'l
20 II, 10| castello? diteli: Di messer Costantino Fortunato. — E cosí fecero.
21 II, 10| animosamente risposero: — Di messer Costantino Fortunato. — Ed entrati
22 II, 10| immantinenti se ne morí. E Costantino Fortunato del castello rimase
23 II, 10| popolo gridò per suo re Costantino Fortunato per esser marito
24 II, 10| reame. Ed a questo modo Costantino, di povero e mendico, signore
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