Libro,  Notte 
 1   II,    8|          E come s'addimanda la gatta, figliuol mio? — Felis,
 2   II,    8|        del prete, vidde la sua gatta, e tanto col pane l'avezzò,
 3   II,    8|   fuoco, la lasciò fuggire. La gatta, sentendosi strettamente
 4   II,   10|       il quale per virtú d'una gatta acquista un potente regno.~—
 5   II,   10|    quale fanno il pane, ed una gatta. Soríana, giá carica d'anni,
 6   II,   10|       panára e a Costantino la gatta. Morta e sepolta la madre,
 7   II,   10|     che egli andasse dalla sua gatta, che glie ne darebbe. Per
 8   II,   10|   povero Costantino con la sua gatta assai pativa.~La gatta,
 9   II,   10|     sua gatta assai pativa.~La gatta, che era fatata, mossa a
10   II,   10|       qual, inteso che era una gatta che parlar gli voleva, fecela
11   II,   10|  questo Costantino. Rispose la gatta, lui esser uomo che di bontá,
12   II,   10|     mangiare e ben da bere. La gatta, quando fu ben satolla,
13   II,   10|        e andatosene con la sua gatta al fiume, fu da quella da
14   II,   10|  rimase del tutto liberato. La gatta, come dicemmo di sopra,
15   II,   10|        oramai rincresceva alla gatta andar tanto su e giú, e
16   II,   10|        il patrone.— Rispose la gatta: — Vieni meco, e non cercar
17   II,   10|   vicino al palazzo regale, la gatta spogliò il patrone e di
18   II,   10|        dolor rispondere: ma la gatta, che sempre gli stava da
19   II,   10|      fece consiglio con la sua gatta; la quale disse: — Non dubitar,
20   II,   10|      ogni uno allegramente, la gatta con molta fretta camminò
21   II,   10| adunque far noi? — Ai quali la gatta rispose: — Farete a questo
22   II,   10|     molestati. — E andatasi la gatta piú innanzi, trovò grandissima
23   II,   10|        lo giudicava.~Giunta la gatta ad uno bellissimo castello,
 
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