Libro,  Notte 
 1    I,    I|       suoi, non senza suo grave danno il perseguitorono. Il miserello,
 2    I,    I|        e quantunque ne sentisse danno per lo rompere del coperto,
 3    I,    I|         non senza suo disonor e danno, pregando Sua Altezza che
 4    I,    1|        e se voi ne morirete, il danno fia vostro e non mio. Che
 5    I,    1|   temeva il scorno assai che ’l danno. Ma Ghirotto, che ’l sacco
 6    I,    3|          fu non senza sua grave danno ignominiosamente uccellato:
 7    I,    4|         cavallo salvatico senza danno di alcuno. — E questa cosa
 8    I,    4|    territorio vostro è di tanto danno cagione. — Il che intendendo,
 9   II,    5| impedimentata. Il che, oltra il danno, sarebbe non picciolo peccato. —
10   II,    5|          che vi sono figliuolo, danno non picciolo; ma voi, come
11   II,    5|        con maggior tuo scorno e danno. — Io — disse Panfilio, —
12   II,    6|       volere; né considerava il danno che avenir ne poteva. Onde
13   II,    6|      che fosse con mio non poco danno. — Ermacora, che chiaramente
14   II,    7|        non vi avedete di quanto danno e di quanto scorno state
15   II,    7|         gli erano piú presto di danno che di utile. Appresso questo,
16   II,    7|        il tale e molti altri si danno piacere con essa lei? Se
17   II,    7|      che degli uomini alcuni si danno al studio delle leggi, altri
18   II,    8|   ignoranza, con suo disonore e danno perdè i capponi e le legna.~
19   II,    9|       che d'ogni loro avenuto e danno e scorno ne sono primiera
20   II,   10|         ben mangiare e bere, il danno fusse suo.~Partitosi don
21   II,   11|        loro istata piú tosto di danno che di giovamento alcuno.
22   II,   12|        non senza però suo grave danno. Il qual, partitosi da Cologna
23   II,   12|      loro cadde e non senza suo danno, perché si ruppe un poco
 
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