Libro,  Notte 
 1    I,    I|       co’ ceppi a’ piedi nella dura prigione, ed aspettando
 2    I,    I|  consiglio.~O trista sorte mia dura e proterva,~di madre non
 3    I,    I|    pazienza! cosí vuole la mia dura sorte. — Manusso, che aveva
 4    I,    2|       delle mani che della sua dura sorte neramente si ramaricava.
 5    I,    2| ramaricava, maladicendo la sua dura e malvagia sorte: bramando
 6    I,    3|       che non che lui, ma ogni dura pietra e saldo diamante
 7    I,    3|   reina, che ben sapeva che la dura querce con un solo colpo
 8    I,    3|       overo accidentale, ma da dura ostinazione di non voler
 9    I,    3|   piangere, maladicendo la sua dura sorte, e l’ora, e ’l punto
10    I,    4|        un salvatico uomo dalla dura e stretta prigione del padre,
11    I,    4|    biastemando tuttavia la sua dura e malvagia fortuna. I duo
12    I,    4|       che vé a dí che l’è trop dura cosa un calz d’un asenel,
13   II,    5| sentiva quel grave cordoglio e dura passione di animo, quale
14   II,    5|      sopra di sé: e quantunque dura gli paresse, nondimeno accontentò;
15   II,    5|        vicario, vedendo la lor dura ostinazione, e considerando
16   II,    6|      Onde Isabella, vedendo la dura ostinazione del marito e
17   II,    7| altrimenti che stato fusse una dura e insensibil pietra. La
18   II,    7|    moveva. Pisardo, vedendo la dura ostinazione del cavallo,
19   II,    9|        tutte le operazioni mie dura e crudele vi abbia forse
20   II,    9|    vostro mal fondato giudizio dura, fella ed aspra verso voi
21   II,   11|        mi strugge:~ma tardi, o dura sorte de' mortali!~del vostro
22   II,   11|        ed ella, liberata dalla dura prigione, lealmente servò
 
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