Libro, Notte
1 I | donne, quanti e quali siano stati quelli celesti e sollevati
2 I, I| continovo mutamento de’ stati, indi si partí, ed a Lodi
3 I, 1| potesse. Essendo adunque stati lungamente ambeduo insieme,
4 I, 1| che di tal vergogna erano stati cagione. Carlo, che ancora
5 I, 1| cosí per lui non fussero stati, stavasi cheto, e tra sé
6 I, 2| che per suo amore erano stati nel torniamento uccisi.
7 I, 3| che ad ogni tempo sono stati famosi e chiari; né voglio
8 I, 3| che parturiti avea, esser stati tre cani botoli. La suocera
9 I, 3| servigi, perciò che erano stati in pericolo di morte. Ma
10 I, 3| negozi, sacra Corona, ne sono stati primiera cagione. — Allora
11 I, 3| a trovarlo, perché sono stati piú in pericolo di morte
12 I, 3| gli erano occorsi, erano stati la cagione: e se non erano
13 I, 4| pazzo; e se non fussero stati i corteggiani che lo ritennero,
14 II, 6| quello con la veste esserli stati allora involato. — Ma acciò
15 II, 7| donne, la gran varietá di stati ne' quai oggidí i miseri
16 II, 7| che quelli danari ch'erano stati gettati nel mare, s'erano
17 II, 7| guidardone egli non vuole stati né tesori, ma solamente
18 II, 8| veduti gli sapienti essere stati superati dagli uomini illiterati.
19 II, 8| della vita loro fussero stati in studio. Non stette molto
20 II, 11| dicendo che molto erano stati fuori del monasterio, e
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