Libro, Notte
1 I, I| piacere e diletto col mio amante, che cotanto mi ama. —~Non
2 I, I| in farlo intendere allo amante suo, il quale non meno che
3 I, I| lascivo amore, accarezzando l’amante suo e chiudendo ad ogni
4 I, 1| stette ad aspettare che lo amante venisse. Venuta la notte,
5 I, 1| smarrirsi: e non sapendo dove l’amante nascondere, gli ordinò che
6 I, 2| niente altro che alla diletta amante pensava. Pur i mamalucchi
7 I, 2| finestra, lo affezionato amante con sommo desiderio aspettò;
8 I, 3| tu ch’io sono Ippolito, amante tuo fedele, che senza di
9 I, 3| la voce era di Nerino suo amante, e che l’istoria ch’egli
10 I, 4| piacere. Imperciò che se l’amante che si solazzava seco, era
11 II, 5| grattandosi la rogna, venne uno amante della madre, ed in presenzia
12 II, 5| s'attristava. Partitosi l'amante, Panfilio, grattandosi tuttavia
13 II, 5| altra di ritrovarsi coll'amante suo. Passata con grandissima
14 II, 6| lungo tempo il suo caro amante godere; ma come invidiosa
15 II, 7| andò subito a lei che con l'amante era in camera e si solazzava;
16 II, 7| consiglio; e fece tanto quanto l'amante la consigliò. Ritornato
17 II, 7| diede buon tempo col suo amante. —~
18 II, 8| di Rodolino, suo diletto amante. Il re, che sapeva l'innamoramento
19 II, 9| gioie; e per mezzo~d'un suo amante, non avedendosi il marito,
20 II, 9| e quello affanno che mai amante sentisse. Madonna Veronica,
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