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Giovanni Francesco Straparola
Le piacevoli notti

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piú

1-500 | 501-678

    Libro,  Notte
501 II, 7| ormai incancarita, né vi è piú rimedio; piú per tempo voi 502 II, 7| incancarita, né vi è piú rimedio; piú per tempo voi dovevate provedere 503 II, 7| donna ostinata per natura piú tosto patirebbe mille morti, 504 II, 7| dell'amor suo, amandolo piú che 'l proprio marito. Avenne 505 II, 7| denti, i quali gli erano piú presto di danno che di utile. 506 II, 7| lasciava cosa alcuna mancare. Piú volte il vecchio la salutò 507 II, 7| vecchio insensato, né mi venir piú dinanzi gli occhi; né serai 508 II, 7| dinanzi gli occhi; né serai piú oso di avicinarti a casa 509 II, 7| divenuto pigro ed ignorante, né piú attendere, come prima, al 510 II, 7| e pugna lo batteva, e il piú delle volte li rompeva il 511 II, 7| uscir il sangue; ed insomma piú erano le battiture, che 512 II, 7| mostrata, non si curava piú di far la sua arte nascosamente, 513 II, 7| Lattanzio non si schifava piú da lui, ma ogni cosa in 514 II, 7| perciò che io non potrei piú ritornare a voi, e forse 515 II, 7| ritornare a voi, e forse piú non mi vedreste. — Trasformatosi 516 II, 7| Oggidí, amorevoli donne, piú s'onorano i favori, la nobiltá 517 II, 7| trovossi un altro medico piú perito di lui. E cosí appare, 518 II, 7| del mio ragionamento, che piú sono onorate le ricchezze 519 II, 7| scienzia. E se io sono stata piú breve di quello che conveniva, 520 II, 8| questo intendendo, rimase piú morto che vivo; e data buona 521 II, 8| con animo di star fuori piú giorni. Il che avendo persentito 522 II, 8| pervenuto al luoco della torre, piú volte gridò: — Chi vuol 523 II, 8| mercatante e ha robbe le piú belle, le piú ricche che 524 II, 8| ha robbe le piú belle, le piú ricche che vedeste giá mai: 525 II, 8| vi fosse in piacere, io piú presto ve la donerei che 526 II, 8| atto di uomo vile, che è piú delle volte dedito all'ingordo 527 II, 8| io non spero potermi mai piú da lei disciogliere. Io 528 II, 8| termine, che io sono rimasta piú vostra che mia. Ma poscia 529 II, 8| alziòle la camiscia ch'era piú che neve bianca; e preso 530 II, 8| Il mercatante, che era piú giotto di loro, disse: — 531 II, 8| torre, e lasciata la reina piú con vergogna che con robba, 532 II, 8| voglio dire! — e ciò replicò piú volte. La reina, udendo 533 II, 8| se egli amava lei, assai piú ella amava lui, e che 'l 534 II, 8| amore è folle e vano, e il piú delle volte conduce la donna, 535 II, 8| io moio; contentati che piú non avrai di vedermi fastidio, 536 II, 8| compassionevole caso, il quale ritiene piú presto della istoria che 537 II, 8| campagna, persuadendosi che mai piú di lui novella non si sentisse.~ 538 II, 8| suo cavallo nel corso era piú veloce che 'l mio, non li 539 II, 8| altre cose. E perché quanto piú la notte è lucida e serena, 540 II, 8| è lucida e serena, tanto piú è tranquilla e queta, e 541 II, 8| cavallieri, e non procedete piú oltre, perciò che 'l nostro 542 II, 8| essere innumerabile; e se piú oltre volessimo conoscere 543 II, 8| cinquecento, ch'io li manderò piú che volontieri. — Il vescovo, 544 II, 8| consiglio mio no 'l mandarete piú in studio, a ciò che egli 545 II, 8| Gianotto, che non sapea piú oltre, diede fede alle parole 546 II, 8| abbrusciava e che quasi non vi era piú rimedio di estinguere il 547 II, 8| Ne' tempi passati, si come piú volte intesi dagli avoli 548 II, 8| scienza che voi abbiate, ma piú tosto per l'ingordigia e 549 II, 8| nondimeno io non conosco uomini piú goffi né piú ignoranti di 550 II, 8| conosco uomini piú goffi né piú ignoranti di voi. — Allora 551 II, 8| bergamaschi siamo in ogni conto piú valenti di voi. E quantunque 552 II, 8| vedrá quali di noi siano piú eccellenti. — Alla qual 553 II, 9| per ciò che io viverei, piú di quel ch'io fo, lieta 554 II, 9| era il desiderio suo, andò piú oltre e disse: — Cara la 555 II, 9| madonna, non vi ramaricate piú; state costante e di buona 556 II, 9| vostre collane d'oro, e la piú bella, e un fil di perle. — 557 II, 9| e che non intervenirebbe piú quello che fin'ora era intervenuto. 558 II, 9| animali, temette forte di piú innanzi andare. L'asino, 559 II, 9| Allora l'asino, fatto piú animoso, disse: — Ed io 560 II, 9| Costui veramente debbe esser piú possente di me. — Disse 561 II, 9| chiaramente mi dimostra che tu sei piú possente e piú gagliardo 562 II, 9| che tu sei piú possente e piú gagliardo di me; ma voglio 563 II, 9| asino, che se n'andava a piú potere, non rispondeva. 564 II, 9| Sappi che tu m'hai privo del piú soave piacere che mai io 565 II, 9| modo sapere qual mi pesava piú, il capo o la coda. — Disse 566 II, 9| fede mia di non molestarti piú in conto alcuno, e fin'ora 567 II, 9| maggior solazzo? — Il leone, piú timoroso che prima divenuto, 568 II, 9| non spiacere. — Or non dir piú, — disse l'asino; — ma una 569 II, 9| Ma fa che per l'innanzi piú non mi annoi; perciò che 570 II, 9| il lupo, sollecitava che piú innanzi andar non dovesse: — 571 II, 9| addimanda l'asino, ed è il piú vil animale che la natura 572 II, 9| a' giorni miei ne divorai piú d'un centenaio. Andiamo 573 II, 9| l'asino. — Ma il leone, piú timoroso che prima, si mise 574 II, 9| sua ballestra? — E sempre piú forte correndo, strascinava 575 II, 9| prudenza esser una delle piú chiare e notabili virtú 576 II, 9| veramente discreto e vie piú de' beni della natura che 577 II, 9| e ragionando insieme di piú cose, disse la vicina: — 578 II, 9| Non piangete, donna, né piú vi ramaricate, perciò che 579 II, 9| teschio dell'altero e non piú veduto mostro e compresa 580 II, 9| dotata d'ogni virtú: e tanto piú, che egli cerca ingannare 581 II, 9| ravogliendo nel loro animo piú cose, al fine s'imaginorono 582 II, 9| parimenti alla fuga; altri di piú coraggio volsero vedere 583 II, 9| parole; io aprirò la bocca a piú mio potere, e tu porrai 584 II, 9| si ristringeva acciò che piú in giú la potesse ficcare, 585 II, 9| cercava di eleggere luogo che piú facesse al profitto suo, 586 II, 9| Laonde Tonisto Raspante piú e piú volte disse ad Andrigetto 587 II, 9| Laonde Tonisto Raspante piú e piú volte disse ad Andrigetto 588 II, 9| notai, è un fiorino; poi, piú e meno secondo vogliono 589 II, 9| saggio, vi teneranno il piú trascurato, il piú perfido 590 II, 9| teneranno il piú trascurato, il piú perfido e il piú traditore 591 II, 9| trascurato, il piú perfido e il piú traditore che mai la natura 592 II, 9| testatore, — e non mi turbare piú di quel ch'io sono. Io ti 593 II, 9| sono. Io ti pagai, e molto piú di quello che meritavi, 594 II, 9| perché egli allora fece piú stima del danaro che dell' 595 II, 9| tutte quelle cose che sono piú detestabili ed abominevoli, 596 II, 9| figliuolo~tormentare, e senza piú martorio il padre confessa. 597 II, 9| La quale, perciò che è piú pietosa che dilettevole, 598 II, 9| laudevole e santa. Egli piú volte con dolci parole riprese 599 II, 9| alto levato. E quantunque piú volte Rosolino fusse stato 600 II, 9| pretore, com'è detto di sopra, piú fiate contra Rosolino severamente 601 II, 9| grande, e non potergli dar piú tormento per aver giá purgato 602 II, 9| maggiore la tristezza sua, e piú tosto morrebbe tra' tormenti 603 II, 9| disse: — Non tormentate piú il figliuol mio, ma liberatelo, 604 II, 10| molestati. — E andatasi la gatta piú innanzi, trovò grandissima 605 II, 10| che tu sai, né mi venir piú in casa. — Rispose Bertuccio: — 606 II, 10| estenuata. Ma poi che l'ebbero piú e piú volte rimirata, la 607 II, 10| Ma poi che l'ebbero piú e piú volte rimirata, la conobbero 608 II, 10| guata e considera bene qual piú di loro ti piace, che quello 609 II, 10| uccidere cosí fatta donna. Piú tosto che ucciderla, prendetela 610 II, 10| riprendevano. Ma quanto piú li monaci lo correggevano, 611 II, 10| questi accusatori? Io sono il piú mansueto e il piú pacifico 612 II, 10| sono il piú mansueto e il piú pacifico monaco che nel 613 II, 10| insieme; e ragionando di piú cose, disse la vergogna 614 II, 10| perciò che chi sa quando mai piú verrá l'occasione di ritrovarsi 615 II, 10| disse l'acqua, — ne' paludi piú bassi tra quelle cannelluzze; 616 II, 10| questa è nascosa: ma è molto piú potente l'inganno che non 617 II, 10| la marita.~[Diana:]~— Ho piú volte udito dire, donne 618 II, 10| non tanto per moglie, ma piú tosto per serva. Disse il 619 II, 10| e conobbelo. Onde quanto piú presto a lei fu possibile, 620 II, 11| liberamente ragionare ciò che piú le piacesse, con questa 621 II, 11| condizione, che fussero piú brevi e risolute di quello 622 II, 11| col rapido suo corso,~che piú tardate, donna, al mio soccorso?~ 623 II, 11| lietamente con la moglie vive.~— Piú e piú volte, amorevoli e 624 II, 11| la moglie vive.~— Piú e piú volte, amorevoli e graziose 625 II, 11| creditori debbiano liberarsi, e, piú forte ancor, che i malfattori 626 II, 11| non era casa nella cittá piú sfinestrata di quella, e 627 II, 11| un pazzo, gridando quanto piú poteva, seguitava un cane 628 II, 11| tutto. Ella adunque, volendo piú tosto la morte del marito 629 II, 11| quella sarebbe loro istata piú tosto di danno che di giovamento 630 II, 11| fratelli miei, che gli è piú vero, se gli è lecito a 631 II, 11| giunto quello che la fa piú laudevole.~Sisto quarto, 632 II, 11| ingratitudine. Il che penso piú tosto essere avenuto per 633 II, 11| lunga fatica. E che cosa è piú misera di colui, al qual 634 II, 11| esso Gerolomo s'allegrò, e piú presto che puote, ne andò 635 II, 11| che non si potria dir di piú; e acciò che ei conseguisca 636 II, 11| del suo ben servire, e che piú presto l'abbia a dolersi 637 II, 11| con gran onorificenzia, o piú tosto con gran prosonzione, 638 II, 11| si trovava in Italia un piú ricco di lui; e cosí passato 639 II, 11| pascere le pecore, e nella etá piú forte l'uno resse e raddoppiò 640 II, 12| giorno erasi giá partito, né piú cosa alcuna manifestamente 641 II, 12| raccontar favole, perciò che è piú tosto ufficio di donna che 642 II, 12| perché, conciosiacosach'egli piú tosto avesse voluto perdere 643 II, 12| lontano da me, perché voglio piú tosto rimaner senza figliuoli, 644 II, 12| viver teco con infamia. —~Piú tosto che non s'è detto, 645 II, 12| sanarsi; anzi, per parlare piú drittamente, vi piovevano. 646 II, 12| cacciatore: — Io ne prendo piú di dugento, e vagliono per 647 II, 12| sono pazzo, giudico che sei piú stolto di quelli che son 648 II, 12| servi contenzione qual fosse piú liberale,~e finalmente si 649 II, 12| conclude il tedesco essere piú magnifico del spagnuolo.~[ 650 II, 12| che gli spagnuoli erano piú liberali e piú prestanti 651 II, 12| spagnuoli erano piú liberali e piú prestanti di tutti gli uomini: 652 II, 12| signora Veronica:]~— Io piú volte ho udito dire, prestantissimi 653 II, 12| dell'animale, né potendo piú resistere, imprudentemente 654 II, 12| l'era chiara, né guardai piú oltra; mentre che io ritornavo, 655 II, 12| è sempre opportuna e vie piú dell'altre migliore, andò 656 II, 12| dimorarebbono. Vilio, non sapendo piú oltre, per le preghiere 657 II, 12| che quasi non mi è restata piú materia di dire. Ma acciò 658 II, 12| patrone al servo che andasse piú lontano da lui. Allora lo 659 II, 12| perciò che elle averebbeno piú tosto voluto che quello 660 II, 12| Tutti li medici non poteano piú da ridere. E cosí in un 661 II, 12| di porpora, che parea piú presto uno ambasciatore 662 II, 12| si fece, che, pesandoli piú la testa che il busto, né 663 II, 12| la donna, ch'erano in sul piú bello del menar delle calcole, 664 II, 12| in Ferrara. E addimandato piú oltre s'egli voleva servirlo 665 II, 12| divenne a tale, che quasi non piú vi era speranza di vita. 666 II, 12| darete quelli consegli che piú idonei vi pareranno a conservarla. — 667 II, 12| questi onorandi padri il piú infimo e il men dotto e 668 II, 12| con sua pace il dico, è piú savio e piú perito di loro. 669 II, 12| pace il dico, è piú savio e piú perito di loro. Non prendete 670 II, 12| uscita fuori del corpo, piú dentro non ritorni e generi 671 II, 12| n'andasse a riposare, né piú alcuno si riducesse per 672 Not | presto tradotto in francese e piú tardi in tedesco, e nel 673 Not | nella trascrizione forme piú moderne e letterarie a forme 674 Not | influsso, adoperò sempre piú addentro le sue forbici 675 Not | Provincie dell'Emilia, dopo piú di tre secoli le P. N. riapparvero 676 Not | occhio di ribaldo,~quando piú scalda il sol del Tauro 677 Not | e l'ore canta ed ancor piú;~calza li sproni, e cavalier 678 Not | lavoro,~guardate non siam piú d'alcun di loro.~— Le forbici.~


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