Libro,  Notte 
 1    I,    2| sentiva morire. Il pazzo, che ridere dismisuratamente la vedeva,
 2    I,    3|    mosse a dover oltre misura ridere? — A cui rispose Chiappino: —
 3    I,    3|   Messer Erminione, vedendola ridere, molto piú se infiammò;
 4    I,    3|     una qualche novelluzza da ridere. — Il povero giovane Nerino,
 5   II,    6|    luogo è piú tosto luogo di ridere che di piagnere, ho determinato
 6   II,    6|    udendo questo, si misero a ridere; e Cimarosto cosí buffoneggiando
 7   II,    7|   ascoso teneva, s'astenne da ridere. E volto il viso verso la
 8   II,   10|  della cosa, e scoppiarono di ridere. Onde il prigioniere per
 9   II,   11|    addimandò la causa del suo ridere. Le rispose il marito aver
10   II,   11|  voleva saper la causa di tal ridere; se non, che ella per la
11   II,   11|     intender la causa del suo ridere, egli la prese per gli capegli,
12   II,   12|       i piedi, scoppiavano da ridere. Il rettore, veduto il caso,
13   II,   12|      pazzo, si scoppiavano da ridere della sua pazzia. Il patrone,
14   II,   12|     conobbe la causa del loro ridere, si sdegnò, e con ira riprese
15   II,   12|       Non posso astenermi dal ridere scrivendo la veritade in
16   II,   12|     medici non poteano piú da ridere. E cosí in un tratto la
17   II,   12|     quasi si smascellavano da ridere; e voltatisi verso il re,
18   II,   12|      che ognuno tacesse e dal ridere oramai cessasse, e che maestro
 
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