Libro, Notte
1 I, I| piú caro che egli abbia, e penso, quando egli non lo trovi,
2 I, I| te quanta a me doglia; né penso mai piú viver lieto e contento,
3 I, I| della corrottibile carne, penso che non sia alcuna di noi
4 I, I| piú udita; per la quale io penso che voi ne prenderete non
5 I, I| Ma se voi sarete, come io penso, saggio e prudente, raffrenarete
6 I, I| Manusso, — uomo, come io penso, di ragione, e se non chiuderete
7 I, 1| Carlo d’Arimino, sí come io penso alcuna di voi sapere, fu
8 I, 2| Io — disse Luciana, — mi penso che tu dica il vero che
9 I, 3| perciò che, se io non erro, penso che ancor voi innamorate
10 I, 3| trovi; né di lei giamai pur penso, e chiunque me ne ragiona
11 II, 5| suo nome arrebbe fine.~Ma penso, ahimè, che 'n lei la tua
12 II, 5| mortali; ma molto maggiori penso siano quelli, quando l'un
13 II, 6| incominciò: — Amorevoli cognati, penso che a voi manifesta sia
14 II, 9| pietosa che dilettevole, penso vi sará di non poco ammaestramento
15 II, 11| e ingratitudine. Il che penso piú tosto essere avenuto
16 II, 12| ambasciatore raccontata, ch'io non penso aggiungere alla millesima
17 II, 12| strepito e mi fermai. Nel vero penso che quel sia stato il patron
18 II, 12| quelli osservando si resse.~Penso, anzi mi rendo certo, graziose
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