Libro, Notte
1 I, I| tanta pena a te quanta a me doglia; né penso mai piú viver
2 I, 1| che egli non la vedeva, da doglia si sentiva morire. Piú volte
3 I, 2| abbracciò. Il che vedendo il re, doglia sopra doglia li crebbe,
4 I, 2| vedendo il re, doglia sopra doglia li crebbe, e data buona
5 I, 2| loro: «Non scherzar che ’l doglia, né motteggiar del vero;
6 I, 2| egli era senza di lui, da doglia si sentiva morire. Ma la
7 I, 2| al cuore, e li crebbero doglia sopra doglia. Ora essendo
8 I, 2| li crebbero doglia sopra doglia. Ora essendo senza misura
9 I, 3| servitore alcuno; ma ben doglia sopra doglia alla reina
10 I, 3| alcuno; ma ben doglia sopra doglia alla reina crebbe, la quale,
11 I, 3| risano e saldo, e per gran doglia ch’egli parimenti si senta,
12 I, 4| Al re, intendendo questo, doglia sopra doglia crebbe, e nulla
13 I, 4| intendendo questo, doglia sopra doglia crebbe, e nulla quasi mancò
14 I, 4| Ma a’ duo serventi crebbe doglia maggiore, perciò che non
15 I, 4| attratta, la quale per la doglia grave la vita sua finí.
16 II, 7| volto sereno,~per maggior doglia e per peggior mia sorte,~
17 II, 7| perse i danari e quasi di doglia volse morire.~In Genova,
18 II, 8| amorosa passione, voleva da doglia morire. Ma amore, che non
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