Libro,  Notte 
 1    I,    I|     Polissena con la coda dell’occhio lo balestrava. E veggendola
 2    I,    1|   cominciollo con la coda dell’occhio, quando ella lo vedeva,
 3    I,    3|    sete. — Egli lo guatava con occhio torto. Disse allora Costanzo: —
 4    I,    3| salutorono. Il re, che aveva l’occhio d’un falcone pellegrino,
 5    I,    4|       del volubil tempo e vero occhio del mondo, da cui la cornuta
 6   II,    6|      ragione, che potrai con l'occhio vedere e con la mano toccare.
 7   II,    7|    pertugio, gli percuoteva un occhio di maniera che lo destò,
 8   II,    7|       miseramente percuotere l'occhio dalla gocciola, non altrimenti
 9   II,    7|      del tetto e percotevali l'occhio, fu di tanta freddezza,
10   II,    7|  sciagurato perse la luce dell'occhio. Levatosi Fentuzzo la mattina
11   II,    7|     sognasse, pose la mano all'occhio buono, e serrollo: e allora
12   II,    7|   primo ingresso abbi sempre l'occhio sotto 'l suo letto; e quello
13   II,    8|   balestrarlo con la coda dell'occhio e accenderlo del lei amore.
14   II,    9|       pungente spina li cavò l'occhio sinistro. Il leone, credendo
15   II,    9|       Non mi ha egli cavato un occhio con la sua ballestra? —
16   II,    9|       perduta la vita, ed io l'occhio sinistro; ma meglio è aver
17  Not      |      intorno,~un vidi star con occhio di ribaldo,~quando piú scalda
 
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