Libro, Notte
1 I, I| io vi sarei piú tosto di noia che di diletto. Ma acciò
2 I, I| vi sarebbono piú tosto di noia che di diletto: ma non ardisco
3 I, 1| Gasparino, — e non darli piú noia. — Deh, compare, — disse
4 I, 2| senza farle oltraggio e noia alcuna, lascerommi maneggiare. —
5 I, 2| fe’, e non mi dar maggior noia di quello che io ho. — Ma
6 I, 3| Flamminio, — se non v’è a noia: che cosa è questa morte,
7 I, 4| cavaliere, quando non vi fosse a noia, io mi accompagnerei volontieri
8 I, 4| avicinava, ella gli dava piú noia e passione. Ed essendo il
9 II, 5| desteritá, che quasi non sentii noia alcuna; e d'allora in qua
10 II, 5| destrezza, senza che tu sentesti noia, ti trasse i testicoli? —
11 II, 5| Il meschinello, oltra la noia della infetta scabbia che
12 II, 6| scrissero: «Non giá per darvi noia, cognato carissimo, ma per
13 II, 6| vostra fé, e non mi date noia; che se raso o damaschino
14 II, 7| molestate chi non vi dá noia. Se 'l mio marito fusse
15 II, 7| il vostro uscio, dandovi noia. Io non son venuto per annoiarvi,
16 II, 8| raccontarle cosa, per cui dolore e noia ne abbia a venire. Ma poscia
17 II, 12| era ivi venuto per dargli noia, ma per prender diletto
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