Libro, Notte
1 I, 2| FAVOLA V.~Isotta, moglie di Lucaferro de’ Albani da Bergomo, credendo
2 I, 2| quali Emiliano, l’altro Lucaferro si chiamava. Appresso questo,
3 I, 2| fratelli, cioè Emiliano e Lucaferro, morto Pietromaria suo padre,
4 I, 2| sorte toccò Pedrènch, ed a Lucaferro Ghorèm. Aveva Emiliano un
5 I, 2| Emiliano a ragionamento con Lucaferro suo fratello e con alcuni
6 I, 2| ragionare con un mandriale, Lucaferro non poteva in maniera alcuna
7 I, 2| brulla. — Rispose Emiliano: — Lucaferro, fratello mio, non bisogna
8 I, 2| Udite queste parole, a Lucaferro crebbe maggior sdegno; e
9 I, 2| il suo Travaglino, disse Lucaferro ad Emiliano: — Tu lodi tanto
10 I, 2| podere di Emiliano sia di Lucaferro; ma se non sará trovato
11 I, 2| trovato in bugia, il podere di Lucaferro di Emiliano sia. E di questo,
12 I, 2| passata la loro ira e sdegno, Lucaferro cominciò pentirsi del pegno
13 I, 2| sostentava. Or essendo a casa Lucaferro, e vedendo ’l la moglie,
14 I, 2| veggio? — A cui rispose Lucaferro: — Taci per tua fe’, e non
15 I, 2| dette. — Il che intendendo, Lucaferro assai contento rimase. E
16 I, 2| quelle d’uno gran cervo. Lucaferro, veduta la testa del toro,
17 I, 2| vittorioso del podere, e Lucaferro cornuto; e la ribalda Isotta,
|