Libro,  Notte

 1    I,    I|     altre non men graziose che belle, le cui virtú e leggiadri
 2    I,    I|  dovesse e li mostrasse le sue belle vestimenta di piú sorte.
 3    I,    1|         in Bologna vien da tre belle donne beffato,~ed egli con
 4    I,    1|        della cittá e delle piú belle; e vi concorsero molti gentiluomini
 5    I,    1|      come nacquero, erano cosí belle ignude come vestite. Il
 6    I,    1|        a’ piedi e vedendole sí belle e sí delicate che la lor
 7    I,    1|     altre ricche robbe, le piú belle e le piú care che mai fusseno
 8    I,    2|   sguardo animoso; ed oltre le belle fattezze ch’egli aveva,
 9    I,    3|        di costumi, leggiadre e belle come matutine rose. L’una
10    I,    3|      disse la comare, — quante belle cose vedresti, se tu ne
11    I,    3|     che aveva una moglie delle belle donne che mai la natura
12    I,    3|       disse Flamminio, — di sí belle e ricche robbe e sí onorate
13   II,    5| copiosa di bei giovanazzi e di belle femine. Quivi tra gli altri
14   II,    7|     Nella nostra cittá, che di belle donne ogni altra avanza,
15   II,    8|   mercatante e ha robbe le piú belle, le piú ricche che vedeste
16   II,    8|   reina, bramosa di veder cosí belle merci, pregò i guardiani
17   II,   11|     Gerolomo.~[Isabella:]~— Sí belle e si acute sono state le