Libro,  Notte

 1    I,    I|    figliuolo un fanciullo di una povera vedova, Postumio chiamato,
 2    I,    1|     Madre mia diletta, voi siete povera e carica di figliuole; se
 3    I,    1|      giovanetta, figliuola d’una povera vedova; la quale, ancor
 4    I,    1|         persentita, dentro d’una povera cucina subito soletta si
 5    I,    2|        signoreggiava, fu giá una povera vedovella, Isotta per nome
 6    I,    2|          è carico di pesce! — La povera madre, dando fede alle parole
 7    I,    2|        sino alle ginocchia. — La povera Doralice, desiderosa di
 8    I,    4| agevolmente intenderete come una povera fanciulletta, dalla fortuna
 9   II,    8|          n'andò, e in casa d'una povera vedova tolse due camere
10   II,    8|  gravezza, perciò che la villa è povera, e mille gratis è troppo
11   II,    9|    disavedutamente una feminella povera e mendica, la cui arte era
12   II,    9|        Fu, non è gran tempo, una povera donnicuolla che aveva un
13   II,    9|     Cesarino, ed entrò nella sua povera cella. Era Cesarino molto
14   II,   10|        in palazzo: ed ivi tra la povera e minuta gente si mise.
15   II,   10|      sponsalizi; perciò ella era povera, ed egli ricco: ella ignobile,
16   II,   12|          trovavasi una vedovella povera ma da bene; e Lucietta si