Libro,  Notte

 1    I,    I|      voglio fare della terza larga isperienza; e tengo certo che la cara
 2    I,    I|  importantissimo sia. Farò adunque isperienza della sua fede, non giá
 3    I,    I|     vecchio padre con la sua lunga isperienza aver provisto alla salute
 4    I,    I| oltraggiarti, ma per far piú certa isperienza d’un mio celato oggetto:
 5    I,    I|          sia alcuna di noi che per isperienza provato non l’abbia. Egli,
 6    I,    2|             parve al re di far una isperienza, se colui, di cui era figliuolo,
 7    I,    3|     chiarirsi si volse. E fatta la isperienza, trovò Costanzo esser femina
 8    I,    4|           fama ed anche veduto per isperienza, un ben servire altrui,
 9    I,    4|         notte seguente a far nuova isperienza, il marito, che non poteva
10   II,    5|           grazia, vi prego, fate l'isperienza, acciò che messer Liberale
11   II,    8|        procedeno, andiancene dalla isperienza, di tutte le cose maestra,
12   II,    8|     Sapiate, fratelli miei, che la isperienza è maestra di tutte le cose,
13   II,    9|            che noi facciamo alcuna isperienza. — Allora crebbe maggior
14   II,   12|          alla patria, e mostrò per isperienza aver imparato all'indietro,
15   II,   12|     Volendo adunque il rettore far isperienza di quello che aveva detto
16   II,   12|       detto il servo, perciò che l'isperienza è maestra delle cose e la