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Giovanni Francesco Straparola
Le piacevoli notti

IntraText - Concordanze


1-500 | 501-610

    Libro,  Notte
501 II, 7| la veritá, gli disse di . Furono ordinati gli opportuni 502 II, 7| perito di lui. E cosí appare, come dissi nel principio 503 II, 8| rimane aggabbata.~[Diana:]~— come, amorose donne, la 504 II, 8| come schiffar puotesse un ignominioso scorno, determinò 505 II, 8| poteva far una berta; e come egli deliberò, cosí 506 II, 8| della reina il mercatante altamente gridare, si fecero 507 II, 8| disposta e la cosa riuscire come egli desiderava, disse: — 508 II, 8| benigne accoglienze, mi ha fortemente legato, che io 509 II, 8| acqua che estinguer possa ardente fuoco in cui mi 510 II, 8| quali mi hanno ridotta a fatto termine, che io sono 511 II, 8| bella, modesta e gentile, caldamente s'accese, che 512 II, 8| gentile e vera luce, operò che la giovanetta si assicurò 513 II, 8| in te fiorire, mi hanno focosamente indutto ad amarti, 514 II, 8| era privo di vita, ritenne fattamente il fiato, che 515 II, 8| cosa che gli spiacesse: come gli avenne. Continovando 516 II, 8| per gettar giú l'uscio; e fatto romor facevano, che 517 II, 8| le continove guerre è in fatta maniera distrutto, 518 II, 8| apparere quel che non è: come avenne ad un prete 519 II, 8| quasi della vita privo: come per la presente novella, 520 II, 8| comandamento a tutti i chierici della cittá come di villa, 521 II, 8| onorare la solenne festa, come ad un tanto divoto 522 II, 8| Padova; e se tu ti porterai, come noi speriamo, valorosamente, 523 II, 8| mandate subito al prete? — . — E che fate voi prima? 524 II, 8| picchiate a l'uscio? — Certo . — Dopo non dite voi: Presto, 525 II, 8| voglio andar a riposare? — , — rispose Gianotto. — Adunque, 526 II, 8| da tutti i circonstanti degnamente laudato, si pavoneggiava; 527 II, 8| cucinate? — Tutti risposero di . — Adunque, — disse il valente 528 II, 8| deliberò di vendicarsi di ignominioso scorno. E la 529 II, 8| astute, s'imaginorono di far che i fiorentini restassino 530 II, 8| tutti i savi della cittá, grammatichi come oratori, 531 II, 8| grammatichi come oratori, leggisti come canonisti, 532 II, 8| leggisti come canonisti, filosofi come teologi e 533 II, 8| insieme di filosofia; e fortemente argoivano i contadini 534 II, 9| era dal marito amata; ma, come spesse volte aviene, 535 II, 9| tutti, fusse dal marito vilmente sprezzata. Ritrovandosi 536 II, 9| questo e quello; ed era astuta e sagace, che, non 537 II, 9| che vi è intravenuto, che pensorosa vi veggo? Vi darebbe 538 II, 9| generosa madonna, la cagione di lamentevole pianto? — A 539 II, 9| vedendo le cose sue riuscire come era il desiderio suo, 540 II, 9| amor di madonna Veronica fieramente acceso, che non 541 II, 9| crudele; ed era per natura sdegnoso, che poche legna 542 II, 9| dava. Onde il povero asino distrutto e consumato divenne, 543 II, 9| povero asino, tutto adirato per le molte busse che ogni 544 II, 9| che ogni giorno riceveva, anco per lo poco cibo ch' 545 II, 9| e crudel tiranno, e che ottimo cibo per sostentamento 546 II, 9| leone, ch'era gagliardo, non tosto s'appresentò al fosso, 547 II, 9| addimandollo per qual ragione fieramente il villanniggiava, 548 II, 9| villanniggiava, avendolo amorevolmente campato da 549 II, 9| giú e ora coi piedi, e ora fattamente si sommergeva, 550 II, 9| uccidesse. Laonde stando tra il e 'l no, determinò, intravenga 551 II, 9| unitamente li nudrí: ed erano maestrevolmente uniti, che 552 II, 9| quale molto amore portava, perché ella era donna da 553 II, 9| ella era donna da bene, anco perché era serviciale 554 II, 9| che questi animali sono domestici, che non vi oltreggiaranno 555 II, 9| riavere le perdute forze? — bene, figliuol mio, — rispose 556 II, 9| donzella senza lei colpa crudelmente perisca. — Inteso 557 II, 9| la punta de l'osso; e fu acerba la ferita, che per 558 II, 9| impiombargli l'orecchi; e come s'imaginorono, cosí 559 II, 9| ogni sua sfrenata voglia; come avenne ad un nobile 560 II, 9| circonvicini contadini, del piano come del monte, 561 II, 9| ordinasse i fatti suoi, come appartiene ad ogni 562 II, 9| il mese e la indizione, come sogliono far i notai 563 II, 9| il notaio: — Io scrissi e sí; — e gli lesse di parola 564 II, 9| notaio: — Io scrissi sí e ; — e gli lesse di parola 565 II, 9| Rispose il notaio: — Signor ! — Adunque — disse il testatore — 566 II, 9| tempo con gli suoi amatori, come sempre ha fatto, e 567 II, 9| cittá della Lombardia nobile per lo literario studio 568 II, 9| per lo literario studio anco per essere sepolto 569 II, 9| bandirlo; non che i peccati lieve pena meritassero, 570 II, 10| contra i duo fratelli che crudelmente lo trattavano, 571 II, 10| egli col capo affermava di ; e parimenti d'ogni cosa 572 II, 10| addimandato, rispondeva di . E per questo la compagnia 573 II, 10| perde mai. Ed è il vero; come avenne ad un figlio 574 II, 10| Ed egli rispose di far che ella si contentarebbe.~ 575 II, 10| buona voglia, che io farò che voi vi contentarete. —~ 576 II, 10| companatico, ogni giorno, a desinare come a cena, 577 II, 10| sorella, ci trovaremo insieme pacificamente, come ora 578 II, 10| verrete tra la gente bassa, sfacciati sono, che poco 579 II, 10| Si verrete tra le donne, maritate come vedove e donzelle, 580 II, 10| patrone. E ritornato in casa, come è costume de' buffoni, 581 II, 10| signor Ettore, gli addimandò, come si suol fare, se 'l 582 II, 10| onorevolmente maritata, come nel discorso del parlar 583 II, 10| particolari suoi negozi, come è costume de' convivanti; 584 II, 10| sarebbe conveniente che fatta giovane mi fusse data 585 II, 11| ragionamenti, la signora, come a lei piacque, comandò 586 II, 11| paura; e risanato di tanta e grave infermitá, pacificamente 587 II, 11| hanno impoverito i poveri: come nel discorso del mio 588 II, 11| ancor noi fin che viviamo, come l'ha goduta il padre 589 II, 11| morte, conciosiaché oggidí, come dissi nel principio 590 II, 11| Gerolomo.~[Isabella:]~— belle e si acute sono state 591 II, 11| invecchiato; ed essendo Sisto, come è usanza, per la subita 592 II, 12| cantata una canzone, tutti, gli uomini come le donne 593 II, 12| La signora Lucrezia:]~— bella e sí dilettevole è 594 II, 12| Lucrezia:]~— Sí bella e dilettevole è stata la favola 595 II, 12| promesso alla sua moglie di far che si confesserá; e perché 596 II, 12| persone, le quali non peccano gravemente come quelle persone 597 II, 12| del ladro, e percosselo di fatta maniera, che lo ammazzò, 598 II, 12| vigilante per trovar il buon , come ammaestrato l'aveva 599 II, 12| si nominava, rispose che , con questa però legge e 600 II, 12| è e far quel che non fa; come avenne ad uno prete 601 II, 12| prestarete.~Lodovico Mota, come avete altre volte inteso, 602 II, 12| Nondimeno per buona sorte, per danari, sí per gran 603 II, 12| buona sorte, sí per danari, per gran favore e amicizia, 604 II, 12| veste di seta e di porpora, che parea piú presto uno 605 II, 12| servirlo alla messa, rispose di . Il prete, vedendo il fraticello 606 II, 12| dare; e ciascuno di loro, come è lor usanza, particolarmente 607 II, 12| aveduto accidente, il quale, come tostamente venne, cosí 608 II, 12| appropriati alla complessione sua, come fanno gli animali irrazionali, 609 II, 12| di povero lo fece ricco, come egli meritava: e solo 610 II, 12| prendendo giuoco di lui: come intravenne ad un Pietro


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