Libro,  Notte

 1    I,    I|  resvigliata è la virtú dello intelletto umano, che non è cosa in
 2    I,    I|         Oh sciocchi e privi d’intelletto, voi vi persuadete che una
 3    I,    1|      abbarbagliò il lume dell’intelletto, che piú cosa buona non
 4    I,    1|  abbarbagliare gli occhi dell’intelletto e cercano di adempire ogni
 5    I,    3|      ma chi parole~d’angelico intelletto~l’ode formar con la sua
 6    I,    3|      ricco molto, ma povero d’intelletto. Perciò che, essendo oramai
 7    I,    4|        sí alto e sí acuto è l’intelletto dell’uomo, che senza dubbio
 8   II,    5|      Ma se con gli occhi dell'intelletto saggiamente considerarete
 9   II,    7|      vista, priva l'uomo dell'intelletto, fallo infame, gli vuota
10   II,    7|     avete; ma ora mi parete d'intelletto privo. Dove è il saper e
11   II,    8| tenella etá sono di senno e d'intelletto privi. Ma a voi, uomo savio
12   II,    9|  abbarbagliati gli occhi dell'intelletto, che non veda. E tra sé
13   II,    9| infermo del corpo e sano dell'intelletto, lascio l'anima mia al gran
14   II,   10|    prestato il lume e il buon intelletto. — Ieri, — disse Bertuccio, —
15   II,   12|     riduceva al pristino loro intelletto. Innanzi alla porta e nella