Libro,  Notte

 1    I,    1|       cortile: ed avendolo Giliola sentito, e fingendo di esser addolorata,
 2    I,    2| torniamento uccisi. Il giovanetto, sentito del padre il ragionamento,
 3    I,    3|            satiri, che giá avevano sentito l’odore del fumoso vino,
 4    I,    3|             e senza esser d’alcuno sentito, lo pose sopra il cavallo,
 5    I,    3|    emendare ogni suo fallo. Il re, sentito il loro infortunio ed avutane
 6    I,    4|            ad alta voce lo faceva. Sentito da’ suoi il smisurato grido,
 7   II,    5|      ciascaduno prudentissimo uomo sentito arrebbe. Dimorando adunque
 8   II,    6|            tutta la vicinanza aver sentito gridar la pace, sentenziò
 9   II,    6|        ricchi.~[Isabella:]~— Io ho sentito dire che lo 'ngegno supera
10   II,    7|          lunga i tre poltronzoni e sentito il loro romore, si fermò,
11   II,    8|            le venne che dal marito sentito non fusse; e con savio modo,
12   II,    8|   compagnia del signor il strepito sentito. Onde riserrati insieme
13   II,    9|        alli compagni: — Parmi aver sentito ragionamento della morte
14   II,   12|          da alcuno fosse veduto né sentito, se n'andò al pagliaio,