126-ammir | ammol-baie | bala-circo | circu-crest | cri-disvi | ditel-finge | finir-impar | impas-latin | latro-mogie | moles-parle | parli-prede | predi-ricer | ricet-scele | scelt-sotto | sottr-total | tovag-visit | vist-zupon
                                                            grassetto = Testo principale
     Libro,  Notte                                         grigio = Testo di commento 
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   3  Not         |            canzoniere uscí in luce nel 1508 in Venezia, e qui fu ristampato
   4  Not         |                e qui fu ristampato nel 1515: cosa di nessun pregio,
   5  Not         |           Straparola verso quel tempo (1530-40) vivesse in Venezia,
   6  Not         |                                        1555.~ ~Edizioni del libro secondo:~
   7  Not         |                                        1560.~V.                    »                           
   8  Not         |                                        1562.~VI.                   »                           
   9  Not         |                                        1563.~VII.                  »                           
  10  Not         |            Giorgio de' Zilij,          1565.~VIII.                 »                           
  11  Not         |                                        1567.~IX.                   »                           
  12  Not         |                                        1569.~X.                     »                            »                                                                     
  13  Not         |                                        1570.~XI.                   »                           
  14  Not         |                                        1573.~XII.»                »                           
  15  Not         |                                        1578.~XIII.                 »                           
  16  Not         |                                        1580.~XIV.                 »                           
  17  Not         |                                        1584.~XV.                  »                           
  18  Not         |                                        1586.~XVI.                 »                           
  19  Not         |                                        1590.~XVII. -             »                            »                                                                     
  20  Not         |                                        1597.~XVIII.              »                            »                                                                     
  21  Not         |                                        1598.~XIX.                 »                           
  22  Not         |                                        1599.~XX.                  »                           
  23  Not         |                                        1601.~XXI.                 »                           
  24  Not         |                                        1607.~XXIV.              »                           
  25  Not         |                                        1613.~XXVI.              Bologna,
  26  Not,  Bibl  |          Pierre de Larivey; Amsterdam, 1725. Ristampa dell'antica traduz.
  27  Not,  Bibl  |        Geschichte der Prosadichtungen, 1814-1851: il novelliere dello
  28  Not,  Bibl  |              mit Anmerkungen, Berlino, 1817. La traduzione delle fiabe
  29  Not,  Bibl  |              der Prosadichtungen, 1814-1851: il novelliere dello Straparola
  30  Not,  Bibl  |              Altra ristampa di Parigi, 1857, con introduzione dello
  31  Not,  Bibl  | philosophischen Doctorwürde; Gottinga, 1867.~Landau, Beiträge zur Geschichte
  32  Not,  Bibl  |          Quellen des Shakspeare, Bonn, 1872; e che il Köppel, Studien
  33  Not,  Bibl  |         italienischen Novelle, Vienna, 1875; il cap. sullo Straparola
  34  Not,  Bibl  |         Italian popular tales, Boston, 1885; vi si parla a lungo dello
  35  Not,  Bibl  |             XVI Iahrhund., Strasburgo, 1892, dá notizia di antiche traduzioni
  36  Not,  Bibl  |          Novellistica, vol. I, Milano, 1924, pp. 713-31.~ ~
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  38  Not,  Bibl  |               dello Straparola e a pp. 348-50 vi è tradotta in inglese
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  44  Not,  Bibl  |              vol. I, Milano, 1924, pp. 713-31.~ ~
  45   II,   10   |                scandoleggio. — Disse l'abate: — Parvi questo lodevole
  46   II,   12   |              andare a Ferrara, passò l'Abbadia e il Polesine di Rovigo,
  47   II         |              vostro, né date fede agli abbaiatori che contra noi con canina
  48    I,    3   |                puzzolente, che tutti l’abbandonano e come cosa abbominevole
  49   II,    9   |             freno alcuno di conscienza abbandonar le redine e adempire ogni
  50   II,    9   |         appresentato, dubitò che non l'abbandonasse e andasse altrove a confessarsi;
  51    I,    2   |             fanciulli dalli loro padri abbandonati, e adocchiatone uno che
  52   II,    9   |            bisogno che i paesani tosto abbandonino il paese. Appresso questo
  53    I,    3   |            ugel bel verde, lasciati in abbandono, in un punto insieme disparvero.
  54   II,    6   |               d'ogni soccorso umano, s'abbandonò del tutto, e, come rotta
  55   II,    9   |          medici lo diero per morto e l'abbandonorono. Gli amici ed i parenti,
  56    I,    1   |      considerazione alcuna si lasciano abbarbagliare gli occhi dell’intelletto
  57   II,    7   |             che risplendeva sí che gli abbarbagliava il viso. Ma Fentuzzo prima
  58    I,    1   |              Carlo Iddio sí fortemente abbarbagliò il lume dell’intelletto,
  59    I,    I   |               e disamano, essaltano ed abbassano, mi confortò stare da quelli
  60    I,    2   |              che entrasse; ed amenduo, abbassate le nodose lance, come scatenati
  61    I,    2   |               tutti i marinai vedendo, abbasso disceso, nella propria sua
  62   II,    7   |              piú cose insieme, Gordino abbassò gli occhi a terra; e vide
  63   II,    9   |                è per colui che sotto s'abbatte. Ed oltre ciò ha certa cosa
  64    I,    2   |            furono da lui valorosamente abbattuti. Stavasi la damigella tutta
  65    I,    4   |             quello che ella sarebbe, l’abbelliscono. Di questa isola, ne’ passati
  66    I,    2   |             gli streggiava, nettava ed abbelliva, che i lor mantelli non
  67   II,    8   |             per attinger l'acqua o per abbeverare gli vostri animali, l'acqua
  68              | abbiam
  69    I,    3   |              per esser feminella vile, abbietta e di minuta gente; né poteva
  70   II,    8   |                gli apostoli semplici e abbietti confondevano la sapienzia
  71    I,    3   |              l’abbandonano e come cosa abbominevole il fuggono. — Avetela mai
  72   II,    7   |                il savio, nel suo senso abbonda. Da qua procede che degli
  73   II,    6   |           lungo spazio lo pianse, e di abbondantissime lagrime il bianco petto
  74   II,   11   |         allegro ci verrai incontro, ed abbraccerámi e bascierámi, e ci darai
  75    I,    1   |           abbracciarla,~in vece di lei abbraccia pentole, caldaie, schidoni
  76    I,    I   |            collo e le mani li sciolse, abbracciandolo con somma amorevolezza e
  77    I,    1   |              sentendo, corse ancora ad abbracciar le caldaie, non altrimenti
  78    I,    1   |            costretto il sommo Giove ad abbracciarle e basciarle. Di che i mariti
  79    I,    2   |               a casa, tutte corsero ad abbracciarlo: rallegrandosi molto con
  80   II,    6   |               da gli occhi cadevano, s'abbracciaron insieme; e in tal maniera
  81    I,    I   |             corona aspettavano. Il re, abbracciatala, la fece in piè levare,
  82    I,    I   |             egli, gittatosi a terra ed abbracciateli le ginocchia, tuttavia piangendo,
  83    I,    I   |               potuto cavare i denti. E abbracciato il prete, disse: — Deh,
  84    I,    1   |            sopra la pilosa schiena, ed abbracciavalo e basciavalo, non altrimenti
  85    I,    I   |                e con le braccia aperte abbracciollo e basciollo, facendoli le
  86    I,    3   |               senza compassione alcuna abbruggiate. Ed il re poi con la cara
  87    I,    3   |            piacere: ma in fede mia non abbrusciarete quel scrigno dove sono le
  88   II,    5   |            gettasse nel fuoco ed ivi m'abbrusciasse, io per amor vostro il farei
  89    I,    3   |               nella casa che era mezza abbrusciata, ma altrove; e comandò alla
  90    I,    4   |               trova in quel pais che n’abi qual cosèta de propri) per
  91    I,    4   |               ve movi inchina che no l’abia dita tre fiè, perché besogna
  92    I,    4   |         sconzurare tre fiè? Pur che no abian desconzò ogni cossa, ch’
  93    I,    4   |           starí a scoltare, e che no l’abié a male. — La Tia ghe respondé: —
  94   II,   12   |                 vestiva un abito vile, abietto e lordo, e faceva la guardia
  95    I,    2   |            nelle selve e ne gli oscuri abissi, con scema ritonditá teneva
  96   II,    6   |              noi amorevolmente abbiamo abitato insieme e communicato il
  97   II,    6   |              ritornare adietro, rimase abitatore di quelle selve: di modo
  98   II,    7   |              gran penuria di vino, gli abitatori comprorono il detto vino
  99    I,    4   |             loro poderi e le loro care abitazioni, e se ne andavano in alieni
 100  Not         |            omessi gli enimmi; del modo abituale come sono proposti e risoluti
 101   II,    5   |           vedovella avenuto; la quale, abituata nella puzzolente lussuria,
 102   II,    9   |                sono piú detestabili ed abominevoli, acciò che la mia facoltá
 103   II,   12   |           vivande d'ogni maniera molto abondanti e dilicate. E mangiando
 104   II,    8   |                con tremante voce e con abondantissime lacrime li narrò il caso
 105    I,    3   |             fraternevole pietá e dalle abondevoli e calde lagrime che Serena
 106   II,   11   |          maniera di dilicate vivande e abondevolmente con vini gloriosissimi,
 107    I,    1   |             tanto il nome della moglie aborrisco ed ho in odio, che piú tosto
 108    I,    4   |                tanto gran ferdo ho-gie abú; e sí no n’ he mai possú
 109   II,    8   |               nisi succurras domum cum abundantia, non restabit tibi substantia. —
 110    I,    4   |         invernada e vegnüd l’instad, l’acadé a ser Zambô de andá per
 111    I,    3   |                 Al re dopo alquanti dí accadette di cavalcare nello altrui
 112    I,    2   |            Damasco; e alla cittá s’era accampato, e posto le aveva assedio
 113   II,   10   |               andò a letto, e cominciò accarecciarla, toccarla e basciarla. Gliceria,
 114    I,    4   |                graziosamente veduto ed accarecciato; e lungo tempo visse in
 115    I,    2   |               ti maravigliare se io lo accareccio ed hollo grato. — Udite
 116   II,    8   |            catena dilettarsi, tuttavia accarezzandola, disse: — Vuoi tu, figliuola
 117   II,   11   |            aperse l'uscio al marito, e accarezzandolo bellamente lo invitava a
 118   II,    5   |               chiuso l'uscio, cominciò accarezzarla e basciarla, facendole le
 119    I,    1   |          Laonde cominciò lusingarlo ed accarezzarlo, promettendogli di punire
 120    I,    4   |         totalmente priva, né piú esser accarezzata né losingata da leggiadri
 121   II,    6   |             ben veduti da lui e meglio accarezzati; e tutti insieme allegramente
 122    I,    4   |              presala per i pannicelli, accarezzolla molto. La poavola, che conosciuta
 123    I,    3   |              fu non meno ben veduta ed accarrecciata, che furono le tre prime:
 124    I,    2   |             noi. — Ma Bellisandra, piú accendendosi dell’amor del cavallo, maggiormente
 125   II,    7   |              disse: — O lá? chi è qua? Accendetemi un poco questo lume! — e
 126   II,    9   |              sdegnoso, che poche legna accendevano il suo fuoco. Ei aveva un
 127    I,    I   |              di Salardo; e se poco piú accendi il fuoco di mia ira, a mano
 128  Not         |              barba [non] fe';~il tempo accenna, né strologo fu;~porta corona,
 129   II,   10   |         liberalitá di Vostra Signoria, accettai il quarto di vitello a quella
 130   II,   11   |                si basciorono. E quelli accettando, feceli venir nella sua
 131    I,    1   |               la seconda accontentò di accettare il porco per suo sposo.
 132   II,    8   |          perché quello che voi direte, accettaremo allegramente. — Il chiromante,
 133   II,    7   |             verso di voi, allegramente accettarete questo presente: il quale,
 134    I,    1   |   ringraziandola assai che si dignasse accettarla per nuora. E quando altro
 135    I,    2   |              ma in dono sí, quando che accettarlo le piacesse. Ma prima che
 136    I,    1   |                e lo reputo mio; ma per accettarti per propia moglie, quando
 137   II,    7   |               uffici, pregandola che l'accettasse per suo buon servo, e che
 138    I,    3   |                non molto ben veduta ed accettata, non giá perché odio le
 139   II,    8   |                 nella grazia vostra mi accetterete, arrete un servo di cui
 140   II,   10   |                ma per diletta moglie l'accetterò volontieri, e farolle quella
 141    I,    3   |                ringraziò il re, e dopo accettollo per signore, offerendosi
 142    I,    I   |              compagni molto volentieri accettorno lo invito. Pre’ Scarpacifico,
 143   II,    5   |          voleva, né per maniera alcuna acchetar si potevano.~Il vicario,
 144   II,    6   |            siano; perciò che allora mi accheterò, e senza contrasto torrò
 145    I,    1   |          credendo ciò esser il vero, s’acchetò. Mentre che Giliola s’affaticava
 146    I,    3   |                da vizio naturale overo accidentale, ma da dura ostinazione
 147    I,    2   |               impazzisce, o naturali o accidentali che elle siano, li riusciscono
 148   II,    6   |             gliene dará una buona, che accingherá indifferentemente l'uno
 149   II,    7   |               il cuore di diamante, mi accingo e preparo a darti ogni possibile
 150  Not         |            commento con cui la brigata accoglie la narrazione delle novelle,
 151    I,    1   |            adunque la vostra bellezza, accolta per natura e non per arte,
 152    I,    4   |                padre, né d’altrui sarò accolto. — Guerrino, che aveva le
 153   II,    8   |              dalla cittá, la quale era accommodata assai. Ma prima che aggiungessero
 154   II,    5   |             piú alto ascendeva, meglio accomodandosi. Allora il prete disse queste
 155    I,    1   |                de’ denari e de’ poderi accomodato molto, Pangrazio Stornello
 156    I,    2   |           danari e di gioie infinite l’accomodò. Il giovane, allegramente
 157   II,    7   |               FAVOLA I.~Tre forfanti s'accompagnano insieme per andar a Roma;
 158   II,   12   |               e governare il cavallo e accompagnarlo, e del resto non voler impacciarsi
 159    I,    3   |           famiglia che con molta turba accompagnava un fanciulletto morto alla
 160    I,    4   |             non vi fosse a noia, io mi accompagnerei volontieri con voi. — A
 161   II,    7   |             provedere, non possi, ma l'accompagni fino alla morte: sí come
 162   II,   10   |         fermare; e se io con voi non m'accompagno, mi veggo d'ogni speranza
 163   II,   12   |              molti gentil'uomini che l'accompagnorono; e con loro v'andarono del
 164    I,    I   |      scopandola, distendendo il letto, acconciando i capoletti e ponendoli
 165    I,    I   |          alcuna; perciò che, quando ad acconciare il letto andavano, tutto
 166    I,    3   |          levati di letto per tempo, ed acconciati il capo, e fatti bella,
 167    I,    2   |              nel cospetto di Emiliano. Acconciato adunque il ramo d’albero
 168    I,    2   |                cosí nome gli imposero.~Acconciatosi adunque Livoretto, ora nominato
 169    I,    2   |           alcuno per servidore non era acconcio. Ed andatosene verso il
 170    I,    I   |         partitisi di comune accordo, s’acconciorono su la strada, sí come tra
 171    I,    4   |        accarezzò, che di rimanere seco acconsentí.~Trovavansi nel territorio
 172   II,    7   |           tristo, che non volendo ella acconsentire alla tua sfrenata voglia,
 173   II,    8   |            Alla qual cosa i fiorentini acconsentirono; ma tra loro rimase differenza
 174   II,    9   |               che gli rimedieremo. Io, accontentando tuttavia voi, darovvi tal
 175   II,    8   |               cosí bisognoso luoco; ma accontentatevi di cinquecento, ch'io li
 176   II,   11   |               per sé, molto volontieri accontentorono. Fatta adunque la scielta
 177   II,   10   |                fatti portar i lironi e accordare, la signora ordinò che il
 178    I,    3   |                e desiderava volontieri accordarsi con alcuno gentiluomo da
 179   II,   12   |             Trivigiano e al Molino che accordassero i loro stromenti e una canzonetta
 180   II,   11   |               presi i loro stromenti e accordati, in tal modo la seguente
 181   II,    7   |                patrone, e con quello s'accordò. Il qual, essendo un giorno
 182    I,    3   |         aspettando altro comandamento, accordorono i loro stromenti, e la seguente
 183   II,    6   |               che erano alla guerra, e accordossi per servo con un capo di
 184   II,    9   |              indizi dati apertamente s'accorgea qual fusse l'animale di
 185    I,    I   |                presenza del pretore ed accorgendosi esser deriso, fece gran
 186   II,    8   |            dovesse che 'l marito non s'accorgesse; e lasciatolo della lettiera
 187   II,   10   |                 uomini da bene? non vi accorgete della roina che vi viene
 188    I,    1   |             quando viene in camera per accoricarsi appresso me, si spoglia
 189    I,    2   |                che sí fieramente tu ti accorocci meco, rimproverando Travaglino
 190    I,    3   |           madre del re, tantosto che s’accorse il figliuolo al palazzo
 191   II,   12   |               un bastone di tre piedi, accostando un capo di quello al suo
 192   II,   12   |       confessavano alcune donne. A cui accostandosi, il spagnuolo li disse nell'
 193    I,    I   |               cotesta malvagia vita ed accostarsi alla virtú, fuggendo i trabocchevoli
 194    I,    3   |             presa la testa in mano, ed accostatala al busto ed unta con suoi
 195    I,    2   |                al macello, e tu ti sei accostato a quel grosso ed insensato
 196   II,   12   |              ventolo né di percosse, s'accostava alla calvezza di quello
 197    I,    3   |            grado pascersi nel prato, s’accostorono alle figure di marmo; le
 198    I,    2   |                e disciplina fu da loro accostumatamente nudrito.~Avenne che, come
 199    I,    I   |                cosa, lo ammaestrava ed accostumava, come dee fare un buono
 200    I,    I   |           bello e ben lavorato armaio, accrebbe tanto desiderio di esso,
 201    I,    2   |                attendere a’ cavalli, e accresciuto li fu il salario. Di che
 202    I,    3   |              divenuto di lei geloso, l’accusa in giudicio: e per mezzo
 203   II,    9   |              sacerdote e con diligenza accusandosi de' suoi errori, venne agli
 204    I         |            fusse stato manchevole, non accusarete lui, che ha fatto ciò che
 205    I,    3   |                di adulterio dal marito accusata, fusse posta a’ piedi della
 206    I,    1   |                se io sarò mordace, non accusate me che a tutte voi minimo
 207   II,   10   |     opposizione fanno contra me questi accusatori? Io sono il piú mansueto
 208    I,    3   |           podestá contra la moglie una accusazione di adulterio commesso. Ma
 209   II,    7   |              tua sfrenata voglia, tu l'accuserai a me, facendola dolente
 210   II,   11   |             non mi paghi il debito, ti accuserò al rettore, e farotti reo
 211   II,   12   |               al rettore della cittá e accusorono Fortunio servo, dicendogli
 212   II,   12   |              sdegnò, e con ira riprese acerbamente il servo e volse anco sconciamente
 213    I,    3   |                il viver mi è noioso? — Achetata alquanto la bella donna,
 214    I,    4   |          grossa botiga de pagn, e si s’acordá con lü e comenzá atender
 215    I,    4   |                zonta, oltra che l’iera acorta, l’iera anche gaiarda de
 216    I,    4   |              sí fatamen, che ela se gh’acorzè che elo giera inamorò in
 217    I,    4   |            sperto, no l’intendea, né s’acorzea a che fin la Tia faesse
 218    I,    4   |            Cecato el veesse né ch’el s’acorzesse, insí fuora de drio de l’
 219   II,    5   |            verno i cibi grossi, bevi l'acquatico vino, lievi su la notte
 220   II,    6   |            moglie e de' figli: e poi s'acquetano.~[Lionora:]~— Grande veramente,
 221    I,    2   |          promettendo l’uno all’altro d’acquetarsi ed in maniera alcuna non
 222   II,    8   |                e ad alta voce disse: — Acquetatevi, signor' cavallieri, e non
 223    I,    2   |               sopragiunta cosa alcuna? Acquetati alquanto, che ad ogni cosa
 224   II,    6   |            insieme; e in tal maniera s'acquietarono, che per l'avenire non fu
 225   II         |               per insuperbirmi, né per acquistar onore e fama; ma solo per
 226    I,    2   |             posto le aveva assedio per acquistarla, acciò che o per amore o
 227    I,    2   |                 acciò che il lei amore acquistassino ed in moglie l’avessino.
 228   II,    9   |              mia facoltá indebitamente acquistata vada in breve tempo in mal'
 229    I,    4   |              per certo che le cose mal acquistate in breve spazio di tempo
 230   II,    6   |            merci, con le quali avevano acquistato un ricco tesoro. Questi,
 231    I,    2   |               di lei assai si turbò, e acramente minacciolla che, se ella
 232    I,    I   |              un pergolato, e fattali l’acuta punta, alla stalla ritornò;
 233    I,    I   |               n’andò. Dove assettatosi adagiamente, cominciò prendere amicizia
 234   II,   11   |           dalla costa del padre nostro Adamo. e cosí sono di carne e
 235   II,    7   |      differenzie in me, ch'io vedrò di adattarvi insieme? — A cui tutta tre
 236    I,    2   |             lupo, come animal vorace e addentato molto, in guidardone della
 237  Not         |           influsso, adoperò sempre piú addentro le sue forbici nelle edizioni
 238    I,    2   |               il freno del cavallo, la addestrava e reggeva. Non era appena
 239    I,    1   |           questo ti sia per sempre!) e addimandami tutto ciò che vuoi, che
 240   II,    8   |                te, Pirino mio, come si addimandano le ricchezze, e poi metteremo
 241   II,    6   |         dinanzi la mondana giustizia e addimandar ragione; e non possendo
 242   II,    7   |         dirottamente piagnere; e senza addimandarle la causa delle lagrime loro,
 243   II,    6   |                santa. Onde piú volte l'addimandaro se era gravida, e di cui.
 244    I,    I   |               dirottamente piangeva. E addimandatale la causa che sí fortemente
 245    I,    2   |               questa gloriosa cittá. E addimandate se grato averebbono che
 246    I,    2   |               alla corte se n’andò; ed addimandatoli dalla madre quanto pregiava
 247   II,   10   |               Elisetta accompagnavano, addimandavano: — Di chi siete cavallieri,
 248    I,    I   |          compiace di tutto ciò che voi addimandiate, ed appresso questo voi
 249    I,    2   |               di Biancabella tenere. E addimandolle, chi fussero e donde venisseno.
 250   II,    7   |              padre, e ad una ad una le addimostrò al medico: il qual, subito
 251    I,    2   |         vestimento nel sequente giorno addobbar si dovesse, li rispose: —
 252   II,   12   |         calzato. E perché egli era mal addobbato, non ardiva comparere tra
 253    I,    3   |           mortali morte s’addimanda. E addobbatosi di grossi panni, e preso
 254    I,    2   |                disse e tanto fece, che addolcí l’ostinata voglia della
 255   II,    7   |             ben mille volte moio. Deh! addolcite quel vostro duro cuore;
 256   II,    8   |                gli andava la vita; pur addolciti dalle affettuose parole
 257   II,    6   |    rispondergli. Pur in sé converso, e addolcito l'indurato cuore, prostrato
 258   II,    6   |          gravida. Per il che i parenti addolorati molto cominciorono temere
 259   II,   10   |   abbracciamenti ed i paterni basci, l'addomandò come era smarrita. Ed ella,
 260   II,    7   |               appalesasse al marito: e addomandògli consiglio, che via ella
 261    I,    2   |               fichi, ed in tal modo lo addormentava. Ma Pietro, nulla curandosi,
 262    I,    2   |               agguagliar si potesse. E addotatala finalmente d’infinite virtú,
 263    I,    I   |                 per non contaminarlo e addurlo a sdegno, nulla allora li
 264   II,    6   |            fine. E di ciò io ne potrei addurre infiniti esempi: i quali,
 265    I,    1   |            voglia della moglie affatto adempí.~Non passorono molti mesi,
 266    I,    2   |                tutta la sustanzia sua, adempiendo tutti gli appetiti suoi,
 267   II,    6   |          commodo di trovarsi insieme e adempir la lor bramosa voglia. La
 268    I,    3   |        ciascuno il crede, intieramente adempirai i miei desiri, e tu la vera
 269   II,    6   |             altro; e cosí facendo, voi adempirete l'addimanda mia, ed io la
 270    I,    I   |             perciò che cosí facendo io adempirò il voler mio, e non sarò
 271    I,    I   |              al padre, perciò che egli adempisce il comandamento datoli dallo
 272   II,    8   |             gli ultimi frutti d'amore.~Adempita che ebbe il mercatante la
 273   II,    6   |            Ermacora vedeva Andolfo piú adirarsi, e la cosa, se piú in lungo
 274   II,    8   |                ciò che i parenti non s'adirasseno. Or seguendo, pre' Papiro
 275   II,   10   |            compassione di Costantino e adirata contra i duo fratelli che
 276   II,    7   |             farla seguitare, acciò che adiratasi non gettasse gli scudi nel
 277   II,   10   |            amorevole, non per questo s'adirava: anzi con grate e piacevoli
 278   II,   11   |                le porte, e dato libero adito di venire a lui con tanto
 279   II,   10   |               e di migliori vestimenta adobbato. — Disse il buon Bertuccio: —
 280    I,    2   |              loro padri abbandonati, e adocchiatone uno che piú bello e piú
 281    I,    I   |              ed a Morano se n’andò. Ed adocchiatovi un palagio di maravigliosa
 282   II,    8   |          venuto alla etá della florida adolescenzia, dopo i studi e l'altre
 283   II,    6   |             occidente giá cominciavano adombrarsi, e di Plutone l'amata amica
 284    I,    4   |              che l’avia pensat.~Intisa adonca Zambô la opiniò de Bertaz
 285  Not         |                si presenta l'influsso, adoperò sempre piú addentro le sue
 286    I,    1   |             ch’escono de’ bei raggi,~s’adorna quel che bello il mondo
 287    I,    4   |                 ch’aviva l’arma senisa adòs, e sí era pié de vogia de
 288    I,    I   |              di consenso della moglie, adottarne uno ed allevarlo come suo
 289    I,    I   |       lasciando a’ lusinghieri ed agli adulatori il corteggiare i prencipi
 290    I,    3   |                del morto fanciullo era adultera del prete. — Piú oltre io
 291    I,    4   |               e a dire la razion che l’aea imparò; che comenzá a sto
 292    I,    1   |            spiriti esser si voglino, o aerei o terrestri o di qualunque
 293    I,    4   |             bona noéla, no fu me omo c’aèsse tanta legrizia co l’ave
 294    I,    4   |           Cecato messe la biava, che l’aéva insacò la sera inanzo, in
 295    I,    4   |          alegreza; ma Bertaz e Santí n’af gran consolaziô.~Venne ol
 296    I,    4   |               granmarcè, e che ’l no s’afadighi a fá-m de sti present. —
 297    I,    I   |                 Scarpacifico: — Non ti affannare di questo, che, se egli
 298   II,    7   |                indi pregovi che non vi affannate, ancor che io non abbia
 299   II,    8   |                Essendo i giovani tutti affannati, né sapendo che partito
 300    I,    2   |                sua ognuno ad alta voce affannava.~Venuta la sera, la damigella,
 301   II,    5   |                vedendo la comare tutta affannosa e di mala voglia: — Che
 302    I,    3   |                cose tra persone d’alto affare suoleno avenire.~Aveva giá
 303   II,    9   |              che egli non solamente si affatica di farli quello che fa mistieri
 304   II,    7   |             che io viver potessi senza affaticarmi. — E cosí ancor noi andemo, —
 305   II,    8   |                aiutarla; ma in vano si affaticarono, perciò che l'anima s'era
 306   II,    7   |              qualche onesto modo tu ti affaticassi per sovenirti. — A cui rispose
 307   II,    9   |                e privo di senno! tu ti affaticasti tanto stamane circondando
 308   II,    6   |                   Sí. — Non si ha ella affaticata in governar la casa a beneficio
 309    I,    1   |                quindi mi parti? Voi vi affaticate in vano; — e del compare
 310    I,    3   |         albergo del satiro, e vi siete affaticato per farlo ragionare con
 311    I,    3   |          stentare; e pur io stento e m’affatico per far de’ calzari. — Disse
 312    I,    4   |              lo potevano. Ma invano si affaticorono; perciò che Guerrino con
 313   II,    7   |            esser tarda, e voi col capo affermar ogni cosa esser vera. —~
 314    I,    1   |          levatosi, e non potendo quasi affermarsi in piedi, meglio che egli
 315   II,    8   |              dottori fiorentini tra sé affermavano non avere per lo adietro
 316   II,    9   |          veduto e conosciuto, disse: — Affermiamosi, compare; non dubitate,
 317   II,    7   |            famiglia vostra. E questo v'affermo per ciò che l'altra sera,
 318   II,    9   |             del pretore e della corte, affermò in presenza del padre aver
 319    I,    3   |         bastone d’un forte cornio bene afferrato in mano, da Ostia si partí.
 320   II,    8   |              menollo in un camerino; e affettuosamente s'abbracciarono e basciarono.
 321    I,    2   |              ed aperta la finestra, lo affezionato amante con sommo desiderio
 322    I,    1   |                di farla inviolabile ed affiatata. Rimasero adunque le fate
 323    I,    3   |              teneva dal lato manco una affilata spada e nella destra mano
 324   II,   11   |               fusse, o congiuntoli per affinitá o per amicizia, entrasse
 325   II,    8   |            scontento, e avendo l'animo affiso alla sua diletta Violante,
 326   II,   10   |                artificio posta fusse e affissa nelle strade publiche, nelle
 327    I,    2   |             infiammato dell’amore dell’afflitta damigella, non volse contristarla,
 328   II,    7   |               reggerá queste deboli ed afflitte membra. Ed in segno dell'
 329   II,   12   |            percossi, erano grandemente afflitti.~Avenne che di lí passò
 330    I,    2   |               di mano soletta in tanta afflizione si stava, chiamando sempre
 331   II,    9   |         fortemente temeva che tu non t'affocassi nel fiume, e però venni
 332    I,    I   |         marchese con gli occhi per ira affocati, senza altra risposta all’
 333    I,    I   |             egli nelle minacciose onde affocato fosse! perciò che io piú
 334    I,    I   |              nulla. Se voi piú sotto m’affocavate, con dieci volte aitante
 335    I,    3   |                possibil questo? non si affocorono nel fiume? E come lo sapete
 336    I,    I   |               in un sacco con animo di affogarlo nel vicino fiume; e mentre
 337    I,    3   |             notte in quelle consumava, afforciandosi sempre di trovar cose che
 338    I,    3   |        tossendo ed ora raccagnando, si afforzava col sputo di aggiungere
 339   II,   11   |            venir ci vedrai. Ed allora, affrettandoti, tutto allegro ci verrai
 340   II,   10   |             aveva la carne di vitello, affrettatosi di andare a lui, gli addimandò
 341    I,    2   |              cittá regia ne’ liti dell’Affrica, fu, non gran tempo fa,
 342   II,   11   |                come fece quel Scipione africano, il qual puose ragione in
 343    I,    2   |              diletta sua figliuola era ag giunto. E smontati di galea,
 344   II,    7   |              quella del sarto, che era agevole, molto minormente appararebbe
 345   II,   12   |              dovendo far il pagamento, aggabba e il villano e un frate
 346   II,    8   |                re di Castiglia, rimane aggabbata.~[Diana:]~— Sí come, amorose
 347   II,    6   |             Ardo tremando e ne l'arder agghiaccio;~disir d'un fermo amor fido
 348   II,    7   |           infamia. Ahi, misera me, che aggio fatto io, che debbio essere
 349    I         |             che le raccontarono, nulla aggiongendole o sottraendole. E se in
 350   II,   10   |              chiamò il carcerato o per aggiongere male a male, o per trovar
 351    I,    3   |               disse Costanzo; — quando aggiungemmo al palazzo, per che piú
 352   II,   11   |               di stalare; e stalo ivi, aggiungendo acqua all'acqua. E ciò veggendo
 353   II,   10   |    maggiormente li cresceva l'animo di aggiunger la broda al suo oratorio,
 354   II,    8   |        accommodata assai. Ma prima che aggiungessero all'albergo, s'appresentò
 355    I,    3   |            servir intendo, pur che gli aggradisca il mio servire; — e presa
 356    I,    1   |             per natura e non per arte, aggradisce agli immortali Dei, non
 357    I,    I   |               rispose; ma quando fosse aggrado a Vostra Altezza ch’io dormisse
 358   II,    9   |            vita e sparge il sangue per aggrandirlo e arricchirlo. E che questo
 359   II,    9   |               qualche campo di terra e aggrandisse i suoi poderi e rendite;
 360   II,    9   |             era il drappo con le gioie aggroppato; e quello sciolto, prese
 361   II,   12   |           volendo con la sua ignoranza agguagliarsi a coloro ch'erano dottissimi,
 362   II,    6   |               capanna: dove postisi in agguato, tanto aspettarono, che
 363    I,    2   |                aspettò, e con esso lui agiatamente cenò. E addimandatala da
 364    I,    1   |            tempo! Io me ne sto bene ed agiato, e volete che quindi mi
 365   II,    6   |                gli altri: ed era tanto agile e destro, che, con duo pugnali,
 366    I,    4   |               no avea ancor vezü sedes agn. Avend persentit Zambô che
 367    I,    I   |    deliberorono di rubbare uno paio di agnelli; e accostatisi al gregge,
 368   II,    9   |                del venerabile e divino Agostino, martello degli eretici,
 369   II,    8   |        migliore, perciò che: se ne gli agricoltori, se ne gli osti, se ne'
 370   II,    8   |              uomini rozzi e dediti all'agricoltura e ad altri rusticani essercizi
 371    I,    4   |               ch’a sto muò a’ se poron aiare sí co del nuostro. — Dapò
 372    I,    4   |             disse la Tia; — e Cecato s’aiava a longar-se quanto che ’
 373    I,    4   |                sü ol pizegamort, la gh’aidá a meter ol corp in spala,
 374   II,   11   |            vostra durezza.~Però datemi aita,~mentre è valor in voi ed
 375    I,    2   |        Travaglino mio, voglio ancor io aitarti a far del caso. — Ed egli: —
 376   II,   12   |               del mondo che la fortuna aiuta i vigilanti e scaccia quelli
 377   II,    9   |               fiume, e però venni e ti aiutai, pensando di farti cosa
 378   II,   12   |              servo sotto certa pena di aiutar sempre il patrone in tutte
 379   II,    8   |            parenti, e li pregai che mi aiutasseno; ed aggiunti che fussemo
 380   II,   12   |                patrone non fusse stato aiutato dai viandanti che per quella
 381    I,    1   |             stata la giovenezza che lo aiutò, certamente egli sarebbe
 382    I,    3   |          riservava ampolle, vasetti ed albarelli tutti pieni di vari liquori,
 383    I,    I   |                pioggia molle e bagnato albergar in casa fin a tanto che
 384  Not         |                                        Alberti     »                                                     
 385  Not         |                e alzò; albero, arbovo, albovo; fuoco e fuogo; orecchi
 386    I,    2   |                 E senza dir piú altro, alciatesi le maniche fino al cubito,
 387  Not         |             percosse mi fan volar senz'ale,~e saltar senza piedi al
 388    I,    4   |            novela, a’ la fo grandement alegra e contenta, ch’a’ l’era
 389    I,    4   |       Volentera, parô; — e tolt i fis, alegrament ol se partí. Andand Zambô
 390    I,    4   |               imbassá de lü, ol morí d’alegreza; ma Bertaz e Santí n’af
 391   II,    6   |            pontefice Leone, di nazione alemanna; il quale, quantunque scienziato
 392   II,   12   |          figliuola di Alessandro degli Alessandri, cittadino napolitano, e
 393    I,    4   |                consuét che, trovando-s algü forester o pelegri mort
 394              | alia
 395   II,   12   |            costumi dai quali era tutto alieno, mostrava di digiunare,
 396              | aliqua
 397   II,    8   |             nobil sembianza~Dolcemente allargar a gli occhi il freno.~O
 398   II,    7   |               morte e vita,~mentre piú allargo alle lagrime il freno~per
 399   II,   12   |               referiva l'opinione sua, allegando Galeno, Ippocrate, Avicenna
 400    I,    2   |                partire non si dovesse, allegandole molte ragioni acciò che
 401   II,   12   |            dovesse alcuno delli rimedi allegati. Tutti finalmente furono
 402   II,   12   |              agli suoi comandamenti, e allegava i patti della legge che
 403   II,    6   |              tra loro, deliberorono di alleggerire il carico del padre suo,
 404   II,    7   |             scudi d'oro, e grandemente allegrandosi, di Fiandra si partí, ritornando
 405    I,    I   |             espressamente di non dover allevare figliuolo da me non generato,
 406    I,    I   |               moglie, adottarne uno ed allevarlo come suo legittimo e natural
 407    I,    I   |       figliuolo da sé non generato non allevasse come suo figliuolo ed erede
 408    I,    3   |              la comare che i fanciulli allevati aveva, secretamente le disse: —
 409    I,    2   |               vedendo, le comari che l’allevavano si paventarono molto. Ma
 410    I,    2   |            casa per amor d’Iddio e per alleviamento de’ peccati suoi e del marito.
 411    I,    3   |               con li tre amorevolmente allevò. Aveva Gordiana per sua
 412   II,   11   |            solamente~fece ricco un suo allievo nominato Gerolomo.~[Isabella:]~—
 413   II,   10   |          entrati dentro, onorevolmente alloggiarono. Era di quel luogo castellano
 414    I,    2   |            Damasco, e ad un’osteria si alloggiò; e vestitosi di uno bello
 415   II,    8   |               Padre mio, quantunque lo allontanarmi da voi mi sia dolore e pena,
 416    I,    I   |               perciò che il fuggire ed allontanarsi dal padre molto le aggradiva,
 417    I,    I   |           giorno le pareva mille che s’allontanasse da gli occhi, acciò che
 418   II,    8   |                la mia sorte che voi vi allontanate da me, almeno fatemi certa
 419   II,    8   |             compiacere al padre mio, m'allontano da te col corpo, ma non
 420    I,    I   |              una ghirlandetta di verde alloro, in segno di maggioranza
 421    I,    I   |              dipinte ed un diadema che alluminava l’aria d’intorno. E sopraggiunta
 422    I,    I   |       pellegrine,~salir vi fanno tra l’alme divine.~Vostro stato real
 423    I,    4   |              sta tera e che a’ i volès alozá in ca nostra, fa che per
 424    I,    4   |             per zonta a la-g dé ancora alozament da dormí.~No i era passadi
 425    I,    3   |               e che fate voi in questo alpestre ed inabitabile luogo, privo
 426    I,    2   |                valli or monti ed altri alpestri e salvatici luoghi, finalmente
 427    I,    4   |              trovava negú, ol se quetá alquant, e se mis a fa certi so
 428    I,    I   |            accostatosi al cantore d’un altare e stando dritto in piedi
 429   II,   12   |        doverglisi sopraporre radici di altea cotte e miscolate con grasso
 430    I,    I   |              natural bellezza alquanto altera paresse, era però tanto
 431    I,    1   |                   A cui ella, superba, alteramente disse: — Né tu, né ’l tuo
 432  Not         |           nelle posteriori) si nota un'alterazione, a cosí dire, sostanziale.~
 433   II,    9   |           quantunque fusse grandissima altercazione tra li giudici se doveano
 434    I,    4   |               ser Zambô levat in tanta alteza, e de aví moiér e sí bela
 435    I,    1   |               passarono per l’aria tre altiere fate; le quali, veggendo
 436    I,    3   |              in mezzo del quale era un’altissima e ben fronzuta arbore, circondata
 437    I,    3   |                or quindi, vide le mura altissime di una bellissima cittá
 438   II,    8   |            liberalitá, e considerato l'altissimo suo animo, tra sé stessa
 439  Not         |                                        Altobello Salicato,                                         
 440              | altr'
 441   II,   12   |          vivere vogliono osservare. Ma altramente avenne ad uno re, il quale
 442    I,    4   |            long. Ma la gh’andé a Zambô altramét de quel che l’avia pensat.~
 443    I,    2   |             oro finissimo ricamato: ed altressí il cavallo. — Ed il tutto
 444    I,    2   |        custodita da duo fieri leoni ed altretanti dragoni, i quali di continovo
 445              | altrettanta
 446              | altrettanti
 447   II,    5   |               perdessimo; perciò che l'altrieri, avendo io perse le mie
 448    I,    4   |              l’altra parola, ser Zambô alzá la ma e s’ghe de una mostazada
 449    I,    3   |       ritorneranno vivi. — La giovane, alzatagli l’ala sinistra, trovò la
 450   II,   12   |          quella cosa che l'uomo ha, ed alzatale la camiscia, tostamente
 451    I,    3   |               porfidi e serpentini: ed alzati gli occhi alquanto in su,
 452   II,    8   |               lui coricatosi appresso, alziòle la camiscia ch'era piú che
 453    I,    3   |             balla ed il pomo che canta alzorono la voce, dicendo: — Ahi
 454   II,    5   |             gettollo in alto; e subito alzossi i panni, e quello prese
 455    I,    I   |               inganno, ch’io sempre vi amai ed amerò fin che lo spirito
 456    I,    4   |            fortuna che messer Ambrös s’amalas d’una infirmitá sí toribola
 457   II,    7   |               possessor dell'amor suo, amandolo piú che 'l proprio marito.
 458    I,    3   |               contentare che tu. Però, amandomi come mi ami, non mi negherai
 459   II,   11   |               tua venuta, frate Felice amantissimo, lasciolo pensare a te,
 460    I,    I   |            vedendo li figliuoli morti, amaramente piansero.~Giá per tutta
 461   II,    5   |                Passata con grandissima amaritudine la prima sera, sopragiunse
 462   II,    8   |              sí focosamente indutto ad amarti, che mai altra donna che
 463    I,    1   |                se quella mi stringe ad amarvi e tenervi chiusa nelle viscere
 464    I,    I   |         tenerezza di cuore, che giá mi amasti, ancora adesso mi ami, e
 465   II,   11   |             tai parole: — Carissimi ed amatissimi figliuoli, costui sopra
 466    I,    I   |             che tanto cordialmente voi amavate? Egli non vi ha mai offeso,
 467    I,    I   |              con tanta sincera fede mi amavi e servivi. E se possibil
 468    I,    1   |               lusinghe, con doni e con ambasciate ridurla a’ suoi piaceri,
 469    I,    3   |                rallegrò; e mandati gli ambasciatori a Ricardo re ed a Valeriana
 470    I,    I   |            corte, la superba loggia, l’ameno giardino pieno di ridenti
 471   II,    9   |             marito vostro sommamente v'amerá e come pazzo verrávvi dietro. —
 472    I,    I   |                ch’io sempre vi amai ed amerò fin che lo spirito reggerá
 473   II,    6   |       adombrarsi, e di Plutone l'amata amica giá da ogni canto le notturne
 474    I,    4   |              venne. E con lieto viso l’amichevole compagnia graziosamente
 475    I,    4   |         finestra per vedí de qualcü so amig da fa mandá via i corp mort,
 476  Not         |             indovina.~Tuta fiá, da bon amigo,~che l'è zovo pur ve 'l
 477    I,    2   |          natura a lor concessi non gli amino e tenghino cari. — Piacque
 478    I,    4   |            Chioza, e conosciva assé di amis del parô; e per che l’iera
 479    I,    I   |                Salardo col marchese in amistá congiunto, che a chiunque
 480   II,    7   |                Maestro Lattanzio sarto ammaestra Dionigi suo scolare; ed
 481    I,    3   |              di lei somma cura avesse, ammaestrandola e dandole quelli gentili
 482    I,    I   |                piacevole e di diletto, ammaestrandovi ad agevolmente conoscere
 483   II,    7   |              te qual via tenuta hai in ammaestrare la moglie tua, che ti è
 484   II,   11   |               che una moglie, e non sa ammaestrarla che le sia obediente. Lascia
 485    I,    I   |               seco condotta avevano, l’ammaestrarono di tutto quello che ei volevano
 486   II,    8   |            alla signora duchessa che l'ammaestrasse. E venuta alli nubili anni,
 487    I,    1   |       replicando sí come il suo marito ammaestrata l’aveva, disse: — Tacco! —
 488   II,    8   |               quali per amor nostro ti ammaestreranno, e sotto la loro disciplina
 489   II,    7   |            gran febre. — Non potendo l'ammalato negar quello ch'era la veritá,
 490   II,    5   |                il dolore, e la piaga s'ammarciva, e rendeva un fetore, che
 491   II,   12   |            FAVOLA V.~Vilio Brigantello ammazza un ladro,~il quale era posto
 492   II,   12   |                posto nelle insidie per ammazzar lui.~[Bernardo Capello:]~—
 493   II,   12   |            imprudentemente si pensò di ammazzarla. E stando la mosca sopra
 494   II,    8   |             mia ve la vogliono tôrre e ammazzarvi. — Il signor Francesco,
 495   II,   10   |            mandato il buffone, e che l'ammazzassero. Il sbirro, ch'aveva udito
 496   II,   12   |               sí fatta maniera, che lo ammazzò, e di simulato e finto il
 497   II,   12   |                e quello con gran forza ammenando, pensando di uccider la
 498   II,   10   |              potesse avere l'universal amministrazione de' beni se non passato
 499    I,    2   |            dalle candide mani, oh cosa ammirabile! vengono rose, viole e d’
 500    I,    1   |           costumi; taccio le egregie e ammirabili vostre virtú, le quali sono
 501   II,    8   |         maniera ricamati, che era cosa ammirativa a vederli. Le donzelle subito
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