126-ammir | ammol-baie | bala-circo | circu-crest | cri-disvi | ditel-finge | finir-impar | impas-latin | latro-mogie | moles-parle | parli-prede | predi-ricer | ricet-scele | scelt-sotto | sottr-total | tovag-visit | vist-zupon
                                                            grassetto = Testo principale
     Libro,  Notte                                         grigio = Testo di commento 
1002    I,    4   |               i nuostri vieci: chi mal bala, ben solaza. Pazienzia!
1003    I,    4   |            iera gagiarda e valente del balare, ognun che la vedea, s’ina
1004    I,    I   |               corte, subito i compagni balcorono la capra legata al siepe
1005   II,    8   |             reina, che era festevole e baldanzosa, vedendolo bello, piacevole
1006   II,    5   |               mi possa che di voi, con baldezza e fiducia sono ricorso a
1007   II,    8   |             natura benigno, incominciò balestrarlo con la coda dell'occhio
1008    I,    2   |               lo saggio nocchiero, che balestrato da invidiosa e scapigliata
1009    I,    I   |             con la coda dell’occhio lo balestrava. E veggendola vaga di aspetto,
1010    I,    4   |           elogi e la maor parte di suo bali — e si dièsse tuti, a’ no
1011    I,    I   |          lunghi, andò per la cittá. Le balie sonnogliose, all’ora solita
1012   II,    8   |                fu da invidiosa fortuna ballestrato molto. Era il signor Francesco
1013    I,    3   |               sguardi si fieramente lo ballestrava, che non che lui, ma ogni
1014    I,    4   |               cena, farebbono alquanti balletti. Finiti adunque i balli
1015   II,    8   |                di qualche trabocchevol balzo caduto non fusse, e consequentemente
1016    I,    1   |             alcuni mercatanti tenevano bambaia e lane. E quantunque di
1017   II,   12   |               donando il suo e facendo banchetti: ma conobbero apertamente
1018    I,    4   |                fuóg e fiama da tuti li bandi: e no podend soportá tal
1019   II,    9   |         pretore li dona~la vita, ed il bandiggia; egli si fa eremita e salva
1020    I,    4   |                questa cotoleta e quela bandinela ch’a’ me vi indosso quando
1021    I,    2   |    onorevolmente maritare, aveva fatto bandire un gran torniamento nel
1022   II,    9   |     rimanessero, determinò di perpetuo bandirlo; non che i peccati sí lieve
1023    I,    2   |             mese continovo tenne corte bandita.~Essendo Fortunio con la
1024    I,    1   |             per temenza del marito che bandito non fusse, glielo tolse
1025   II,    9   |                a trovarmi nello oscuro baratro infernale, ed insieme con
1026    I,    4   |                vi fusse in piacere, io baratterei volontieri con la poavola
1027    I,    1   |              Melfi, e avendoli con sue baratterie aggiunti, quelli molto si
1028    I,    4   |              tentare sua fortuna, sí a baratto la potesse avere. Ed accostatasi
1029    I,    I   |               aurora andatosene ad una barbaria, si fece radere la lunga
1030   II,   12   |          romano, era riputato da tutti barbaro e caldeo, ed era conosciuto
1031   II,    7   |             alcun male, lo menò in una barberia ivi vicina; e mostrollo
1032   II,   10   |              grande, e parlava un poco barbosso; e portolla a un altro gentil'
1033    I,    I   |            levatasi da mensa, tuttavia barbottando, lo minacciò che di tal
1034   II,    5   |               mandò fuori una voce che barbottava, e in tal guisa diceva:~
1035  Not         |                notte un leva su,~tutto barbuto, né mai barba [non] fe';~
1036    I,    4   |                i stroment da tirá sü i barchi, i guadagnava di quatrí,
1037    I,    2   |               buona vernazza e con uno barile di fichi per lo fanciullo,
1038    I,    1   |              sporco; e tu vuoi che uno barone o cavaliere sua figliuola
1039    I,    4   |               alla poavola, dolcemente basciandola e nelle braccia strettamente
1040    I,    I   |               amorevolezza e piú fiate basciandolo; e presolo con la destra
1041    I,    1   |                Giove ad abbracciarle e basciarle. Di che i mariti ne prendevano
1042   II,    6   |                datale la benedizione e basciatala, dentro la fossa la mise
1043    I,    2   |                abbracciatisi insieme e basciatisi, tolsero l’uno da l’altro
1044   II,    6   |         Cimarosto, prostrato a terra e basciato il piede al santo padre,
1045    I,    1   |            schiena, ed abbracciavalo e basciavalo, non altrimenti che creatura
1046   II,   11   |            incontro, ed abbraccerámi e bascierámi, e ci darai da mangiare,
1047    I,    I   |         stretti abbracciamenti e dolci basi iterarono, lasciando il
1048   II,    6   |          questo castello v'è legato un basilisco. Quivi Aglea, una delle
1049    I,    4   |               a vu, vegneri da sera da bass’ora qua ch’a’ ve spieterò.
1050    I,    4   |           quale bertô in ca’? — Ma ela bassament ghe respondiva che la no
1051    I,    3   |             precetti vostri, volete sí bassamente in matrimonio copulare?
1052    I,    3   |               e di maniere accorte, ma basse di legnaggio; perciò che
1053   II,   11   |          sorelle, che io dubito per la bassezza dello ingegno mio mancar
1054    I,    3   |               chiamare quattro valenti bastagi, gli fece traere di casa
1055    I,    I   |               messolo in spalla ad uno bastaio, alla nave lo condusse.
1056   II,   12   |                li rispose che no e che bastava assai se la sera si trovava
1057    I,    I   |           porta, e tanto mi onora, che basterebbe io li fussi superiore e
1058    I,    4   |               s’avedí dol tug’, tols ü bastò in ma, e sí ghe-n dé de
1059   II,    7   |     strettamente legato, aspramente il bastonava; e questo ordine teneva
1060    I,    4   |               dal compar ser Peder, ol batí a l’us: e per che l’era
1061   II,    8   |               in un'altra, cominciorno battagliare insieme di filosofia; e
1062    I,    I   |              odi, per le sanguinolenti battaglie e per lo continovo mutamento
1063   II,   11   |            secreto, quella stranamente batte.~[Fiordiana:]~— Gli uomini
1064    I,    2   |              l’indurato ghiaccio tanto battè, che da ogni parte lo spezzò:
1065   II,    7   |         tuttavia il vecchio fortemente battendo la porta — fece accendere
1066   II,    7   |               dirottamente a piagnere, battendosi il petto e squarciandosi
1067    I,    2   |                con un spesso e festoso batter di mani fischiavano. Ed
1068   II,   11   |              gli capegli, e cominciò a batterla e diedele tante busse, che
1069    I,    1   |              egli seppe e puote, senza battitura alcuna, virilmente si vendicò
1070   II,    6   |             promesso li aveva, fussero battuti. Il che fu subito essequito.
1071    I,    3   |         congiunta in matrimonio con sí bavoso ed isdentato vecchio. Non
1072   II,    5   |           venire le tre suore che alla bazial dignitá salire volevano,
1073   II,   12   |            caldo e gelo,~la gloria dei beati su nel cielo.~La canzone
1074   II,    9   |           tutta tre, corsero lá dove i becchini portavano il corpo morto.
1075    I,    4   |           femena da la vila che fé una befa al poltron de so marí; e
1076    I,    1   |               che anche le donne sanno beffare.~Continovando adunque Filenio
1077    I,    4   |           prendersene piacere, chi per beffarla e traggersene di lei, e
1078    I,    1   |                vien da tre belle donne beffato,~ed egli con una finta festa
1079    I,    2   |                il pazzo la scherniva e beffava, traendo di bocca la lingua
1080  Not,  Bibl  |                Gottinga, 1867.~Landau, Beiträge zur Geschichte der italienischen
1081    I,    4   |            paròi, te la giocava süs al bèl polit. L’era vegnuda a tant
1082    I,    4   |              la ca’ de la Tia; e cossí belamen el se smestegò co ela, ch’
1083    I,    4   |             alter che fa, a’ i fé andá belament in la cosina, dov’era un
1084    I,    4   |                de galine ben governò e bele cote e del pan bianco e
1085   II,    9   |            contra l'affamata e ingorda belva; e tanto combatterono, che
1086    I,    4   |                posto tra le boscarecce belve, abitando l’ombrose selve
1087              | benché
1088   II,   12   |              ventre digiuno, con acqua benedetta benedí la casa; e poi tutti
1089   II,   12   |           digiuno, con acqua benedetta benedí la casa; e poi tutti ritornarono
1090    I,    I   |         figliuolo, rispose: — Iddio ti benedica, figliuolo mio; tu hai pensato
1091   II,   10   |                abbracciare, basciare e benedirlo, quella priego le piaccia
1092    I,    2   |            dall’aquila e dalla formica beneficiato.~Fortunio, tutto allegro
1093    I,    2   |                per guidardone de’ suoi benemeriti? — A cui il vecchiarello
1094   II,    7   |             sia sempre stato l'amore e benevolenza tra noi, che a quella poco
1095    I,    I   |             verso coloro che gli erano benigni e favorevoli. E perciò che
1096    I,    I   |              di offendervi. Ma se voi, benignissimo signore, commetterete il
1097   II,   12   |             sano rimane.~[Isabella:]~— Bennati anzi divini si suoleno giudicar
1098    I,    1   |              moglie di messer Lamberto Bentivogli, la chiese in ballo. Ed
1099    I,    3   |               il calzolaio: — Siate il benvenuto, figliuol mio. — A cui Flamminio
1100   II,    5   |            tempo mangio dilicati cibi, beo preciosi vini, giaccio in
1101    I,    4   |              vin, e u el bevi; e nu a’ beon de le graspi e de l’aqua. —
1102    I,    2   |            albero in una camera con la beretta in testa e con gli vestimenti
1103    I,    4   |         Bertold de Valsabbia, teritori bergomens, avé tri fioi tug’tri gobi,
1104  Not,  Bibl  |         italienischen mit Anmerkungen, Berlino, 1817. La traduzione delle
1105    I,    I   |       vedendolo sí impiastracciato, lo berteggiavano. Ed accostatasi la patrona
1106    I,    2   |            continuamente mi deridevi e berteggiavi. Ma sta di buon animo, —
1107    I,    4   |             def esser. Arest mai quale bertô in ca’? — Ma ela bassament
1108    I,    4   |                            FAVOLA III.~Bertoldo de Valsabbia ha tre figliuoli,
1109    I,    4   |               se fidava de lü, e ai so besogn se ne serviva. A ’l se imbatí
1110    I,    4   |            comprare de le cosse ch’aom besogno. Né gh’aom tanta biava da
1111   II,   12   |                risguardando il cielo e bestemmiando, diceva tai parole: — Ahi
1112    I,    1   |                 dispregiatore d’Iddio, bestemmiatore de’ santi, omicida, bestiale
1113   II,   10   |         Pomporio dai monaci era di tal bestialitá gravemente ripreso, montò
1114    I,    3   |            Nerino, e digli che egli la beva, che poi meglio ragionerá. —
1115    I,    4   |             boschi, mangiando l’erbe e bevendo l’acqua a guisa di bestia.
1116    I,    4   |             ghe die del pan e anche da bevere una scuèla de vin, no m’
1117   II,    5   |             veggono molti mangiatori e bevitori che non mangiano ma diluviano;
1118    I,    4   |           savia che fá; e vedend che i bezzaruoi, che voltava i stroment
1119    I,    3   |             ubertosa di biancheggianti biade, copiosa di freschissime
1120    I,    4   |            insegna partí i nigher da i bianch, e sí ol metí in compagnia
1121    I,    3   |           privati edifici, ubertosa di biancheggianti biade, copiosa di freschissime
1122    I,    4   |              il cui nome, per gli suoi biasimevoli costumi e disonesti portamenti,
1123    I,    3   |               in amorosi ragionamenti, biasmando gli atti ed i gesti del
1124    I,    4   |             lodare, che in niuna parte biasmar di voi.~In Boemia, piacevoli
1125   II,    8   |             tardi divenuta pietosa, di biasmare la tua durezza a forza costretta
1126   II,    7   |                la loro dapocagine sono biasmati da tutti e dimostrati a
1127    I,    I   |             empie il suo testamento di biasmevoli condizioni. Conosco ben
1128    I,    4   |                vòs la comenzá maledí e biastemá ol dí e l’ora che mai se
1129    I,    4   |           alcuno, si ramaricava molto, biastemando tuttavia la sua dura e malvagia
1130    I,    4   |                svergognat; e rognand e biastimando-l tutavia, el se ’l tols in
1131  Not,  Bibl  |                                  Cenni bibliografici~Les facietieuses Nuits de
1132  Not,  Bibl  |            Mélanges tirés d'une grande Bibliothèque. Romans, Section XIII, Parigi,
1133    I,    3   |               fronte rugosa, gli occhi biechi, lagrimosi e rossi che la
1134    I,    4   |              dé ben da mangiá e mèi da bif, e per zonta a la-g dé ancora
1135    I,    2   |           sedere, il re comandò che ’l bimbo in sala fusse portato, pensando
1136   II,    8   |           diede in dono il castello di Binasio, posto fra Melano e Pavia:
1137  Not,  Bibl  |             scarne e arruffate notizie bio-bibliografiche.~Dunlop-Liebrecht, Geschichte
1138   II,    9   |           parte lo copre, ed è di pelo biso; e fa gran fatti, e paventa
1139    I,    2   |               tempo alcuno soccorso ti bisognasse. — Il giovane, da compassione
1140   II,    7   |        rifiutava; perciò che a lei non bisognavano suoi presenti, per aver
1141   II,    8   |              troppo gran carico a cosí bisognoso luoco; ma accontentatevi
1142   II,   11   |           descritta da messer Giovanni Boccaccio nel suo Decamerone, non
1143   II,    9   |             correva continovamente san Boccadoro, il notaio faceva quanto
1144   II,    8   |              lato teneva e avea cinque bocche, le quali unitamente, e
1145   II,    7   |              erano le battiture, che i bocconi che egli mangiava. Ma Dionigi
1146   II,   12   |               Galeno, egli studiava la bocolica e le cartelle da giocare,
1147   II,    8   |         gettasse la sorte. E fatti duo bollettini e posti in un vasetto, toccò
1148    I,    I   |             uomini, tra’ quai il Casal bolognese, vescovo e del re d’Inghilterra
1149    I,    1   |          concorsero molti gentiluomini bolognesi e scolari, tra’ quali vi
1150  Not         |                               Giovanni Bonadio,                                        
1151   II,    7   |               sua.~Bernardo, poiché fu bonamente discosto da Fiandra, ritrovandosi
1152  Not,  Bibl  |                Quellen des Shakspeare, Bonn, 1872; e che il Köppel,
1153   II,    8   |         hospitari? hic enim vobis erit bonum hospitium. — E perché i
1154   II,    7   |                tratto fuori di seno un borsone di ducati d'oro, che lucevano
1155    I,    4   |           solazzi, si era posto tra le boscarecce belve, abitando l’ombrose
1156   II,    9   |                fu trovata la rustica e boscareccia sampogna, abitava ne' passati
1157   II,    8   |              caccia. Ed aggiunti ad un boschetto, dove dimoravano le fiere,
1158  Not,  Bibl  |                 Italian popular tales, Boston, 1885; vi si parla a lungo
1159    I,    4   |                dol pa e dol formai e ü botazol de vi, e in pe’ un pér de
1160    I,    4   |           Felicèta, sentendo-s dá de i bòti a ser Zambô, no voliva gnè
1161    I,    4   |             sera, e sí vegnirá a ca de boto. Torné doman de dí, ch’a’
1162    I,    I   |      mercatanzie; e appresso questo le botti piene di malvagia, di greco
1163   II,   12   |                 E piglio l'esempio dal bove e dal cavallo, ai quali
1164    I,    I   |               sua corte molti uccelli, bracchi ed altri animali, sí come
1165  Not,  Bibl  |                Torino, 1878, ad vocem.~Brakelmann, G. F. Straparola da Caravaggio.
1166    I,    3   |              in questo mondo ch’io piú brami e desideri, che avere uno
1167    I,    4   |                ol consèi de la gola, e branca in ma l’ü de quei fis e
1168    I,    4   |              la fortuna ha volüt ch’a’ branchi tal imprisa da rasoná, pacenza;
1169    I,    1   |          quello oscuro luogo, cominciò brancolare, se scala o uscio trovasse;
1170    I,    4   |              povereto e vivea de le so braze e che da la matina per tempo
1171   II,   12   |                da Padova a Vinegia per Brenta, e veggendo che ciascaduno
1172   II,    6   |               uomo molto astuto, ma a' bresciani poco grato, sí perché egli
1173    I,    4   |                de ca, e se n’andá vers Bressa. E no trovand partit per
1174   II,    7   |         gravissima, che non la curi in brevissimo tempo. State adunque di
1175    I,    4   |                digand: — S’a’ voli fa, brigantari forfanti marioli, fé del
1176   II,    8   |               a' cavalli in libertá le briglie, subito aggiunsero al luogo
1177    I,    4   |        spaziose ed ampie campagne e le brinose erbette e le fredde e limpid’
1178    I,    I   |           merci, pervenne all’isola di Britannia, oggidí chiamata Inghilterra;
1179    I,    2   |                puote sofferire che tra bronchi, dumi e spini rimanesse;
1180    I,    2   |             nondimeno non vagliono una brulla. — Rispose Emiliano: — Lucaferro,
1181    I,    3   |                le nevi, i ghiacci e il bruma malvagio, acciò che io possa
1182    I,    3   |               domestico: il cui nome è Brunellor giovane vago, aveduto e
1183    I,    I   |              fu Cateruzza, per cognome Brunetta chiamata; la quale tutta
1184   II,    6   |              che il minor fratello nel brunir della sera ascese nella
1185    I,    3   |              con frettoloso passo, nel brunire della sera ad una delle
1186    I,    3   |                tagliate molte legna da brusciare, ed a piú potere ne andava
1187    I,    3   |            volete abbrusciare la casa, brusciatela a vostro piacere: ma in
1188    I,    4   |                magnon la melega. Nu a’ bruscon le vi e fazon el vin, e
1189    I,    4   |         scaltrit (a bé ch’al fus gob e brut) nientedemanc in poc temp
1190    I,    1   |                egli uomo e non animale bruto l’abbia al mondo creato,
1191    I,    I   |                potuto mai sofferire di bruttar le mani ne l’innocentissimo
1192    I,    3   |               via della giustizia, che bruttare le mani nel suo sangue.
1193    I,    3   |              che del proprio sangue si bruttassino le mani; ma fatta una cassetta
1194   II,   10   |               e di sdegno, con le mani bruttate di sangue, rispose: — Levati
1195    I,    1   |             che tutte le vestimenta le bruttava, indietro lo spingeva. Ma
1196    I,    2   |              con due figliuole sozze e brutte; e desiderava una di loro
1197    I,    1   |             trombe, nacchere, tamburi, buccine, campane, artigliarie e
1198   II,   12   |              ne fuggí, e fatto un gran bucco nel pagliaio, ivi si nascose.
1199   II,   11   |    diligentissimamente ricerco tutti i buchi e le fissure di casa, e
1200   II,    9   |              d'un poco di grasso delle budella tue; perciò che, tantosto
1201   II,    6   |               ridere; e Cimarosto cosí buffoneggiando in quel punto se ne morí:
1202    I,    I   |                le anime loro ai luoghi bugi dove sentono eterno dolore:
1203    I,    2   |              che non che una, ma mille bugie fiano da Travaglino al suo
1204  Not         |        destinata ad essere avvolta nel buio che circonda l'origine delle
1205    I,    4   |           farme imprestar un caro co i buò dai gi uomini dov’a’ laoro,
1206   II,    5   |         andatasene alla campagna con i buoi e con l'aratro, si mise
1207    I,    4   |              molin, e Marsilio in leto buratava la farina.~L’iera za damò
1208    I,    I   |            faceto Antonio Molino detto Burchiella, il cerimonioso Ferier Beltramo
1209    I,    1   |             reina pensava che la nuora burlasse; ma pur diceva da dovero.
1210   II,    8   |               fiorentini, pensando che burlasseno, dissero: — Quante miglia
1211    I,    4   |                pati gnè pacenza, e con burti paròi ol comenzá vilanizá.
1212    I,    4   |       intenderí, s’a’ me impresterí ol bus di oreci, e co la ment e
1213    I,    4   |                Ma il pensiero gli andò buso, perciò che per divino giudizio
1214    I,    4   |                l’ora che la poavola di cacare bisogno aveva, disse: —
1215    I,    4   |                somma di danari per lei cacata. E volendo la moglie riservarsi
1216    I,    4   |              mostrò i danari che aveva cacati la poavola. Cassandra, vedendo
1217    I,    4   |              mio, ch’è gran maestro di cacce, ti ritrovasse e prendesse,
1218    I,    2   |               e la formica, che per la cacciagione di giá un preso cervo fuor
1219    I,    I   |            riposo, perciò che egli ora cacciando, ora uccellando, ora armeggiando
1220   II,   12   |              morderlo; e avendola indi cacciata due, tre e quattro volte,
1221   II,   11   |                alla porta e dicendo: — Cacciate fuori il ladrone che quivi
1222    I,    4   |              cinghiali da rabiosi cani cacciati; e dopo che ebbero valorosamente
1223    I,    I   |              Postumio vituperevolmente cacciato, e Teodora miseramente morta,
1224    I,    I   |            aurora. Laonde Cassandrino, cacciatosi in dosso il camice sacerdotale
1225   II,    9   |                indi tolse certa erba e cacciolla nella piaga: e tanta fu
1226   II,    8   |              de reposorio, et vidde ne cadas in gaudium, quia venit saltagraffa
1227              | cadauna
1228   II,    8   |            funerali essequie, e che il cadavero nella chiesa catredale fusse
1229    I,    2   |              l’anello che nel fiume mi caddé; e trovato e resomelo, sarò
1230   II,   11   |               usci e finestre con suoi cadenazzi con gran diligenza, e chiavati
1231   II,    9   |             meschinelle inavedutamente cadeno in qualche errore, non si
1232   II,    8   |               fanciulla, non le lasciò cader in terra, ma da prudente
1233    I,    I   |                se morta fosti, a terra caderai; e poi lascia lo carico
1234   II,   11   |               fugge,~e le speranze son caduche e frali:~le nostre voglie
1235    I,    I   |          disavedutamente incorreno per cagion di questa malvagia gelosia.
1236    I,    2   |       consentire se prima a Livoretto, cagionevole di sí fatta vergogna, con
1237    I,    I   |                amorevole compagnia non cagioni disordine alcuno, con quella
1238   II,   12   |           forse era una trappola, over calapio da uccelli, e a che effetto
1239   II,    6   |           condussero nell'alto mare: e calata giú l'antenna, estinsero
1240    I,    4   |              vegnia el buzò e ch’el se calava in cortivo per portar via
1241   II,    9   |         chiamato Cesarino de' Berni di Calavria, giovane veramente discreto
1242    I,    2   |              affanni e lunghe fatiche, calcata con l’altezza dell’animo
1243    I,    4   |          galoso co’ zuponi lavoré e le calçe insegnolé e tute zopelé
1244   II,   11   |               non fosse molto bene con calcina otturata e chiusa; e furono
1245    I,    4   |               cavalla finalmente da un calcio percossa, della gamba destra
1246    I,    4   |              durum est contra stimulum calcitrare: che vé a dí che l’è trop
1247    I,    1   |               il volto e le mani dalla caldaia tinte rimasero, che non
1248   II,   12   |            riputato da tutti barbaro e caldeo, ed era conosciuto da tutta
1249   II,    8   |            disputa fu determinato alle calende di maggio.~I mercatanti
1250    I,    1   |           posero nelli lor forcieri, e calidamente senza andar al letto si
1251   II,   12   |            niente, i quali per la gran caliditá del sole percossi, erano
1252   II,   11   |            delle usate grotte e per lo caliginoso aere lentamente scorrevano,
1253    I,    3   |            riversate, le mani aspere e callose, il capo e la persona tutta
1254   II,   12   |               stanchezza o per lo gran calore sudato, debbe immantinenti
1255  Not         |              l'ore canta ed ancor piú;~calza li sproni, e cavalier non
1256   II,   12   |          povero e mal vestito e peggio calzato. E perché egli era mal addobbato,
1257   II,   10   |              presso la sua innamorata, cambiavasi ogni giorno di vesti di
1258    I,    2   |           mesta si ridusse sola in una cameretta non meno ornata che bella;
1259    I,    4   |                mala voia. Ma dapò long camí, quando fo in piasí de Domnedé,
1260    I,    I   |           reina, i quali, scalci ed in camicia, corsero allo scuro spettaculo;
1261    I,    4   |            andá a Venesia. Avend Zambô caminat assé, e no avend trovat
1262    I,    I   |               sopportare la fatica del camminar a piedi. Laonde la buona
1263    I,    3   |            dire, né meno insegnare; ma camminate piú innanzi, che forse in
1264   II,    9   |                per moglie, però che la campai dalla morte; — e in segno
1265   II,   12   |               essecuzione, lungo tempo camparete, e sano e gagliardo viverete. —
1266    I,    3   |                astuta e che desiderava camparle la morte, depose le sue
1267    I,    4   |            cosí come me dalla morte mi campasti, cosí ancor io ho voluto
1268    I,    2   |           potrai? Ma se tu da morte mi camperai, forse ad alcun tempo agevolmente
1269    I,    4   |              d’una vila che se domanda Campolongo; e si giera zovane struta
1270    I,    4   |           condizione, che tutta la vil canaglia di Pistoia concorreva a
1271    I,    4   |         Benedetto Trivigiano:]~— Ma-de cancagno, madonna parona, e vu, bela
1272   II,   11   |                una finestra, vidde pe' cancelli della ferrata gelosia che
1273    I,    4   |           confeziô, i compagnô — ma de cancher’ — a’ i netezá de tal manera,
1274    I,    3   |                partí; ed andatosene in Candia, ivi per un spazio di tempo
1275    I,    2   |           preziosissime gioie: e dalle candide mani, oh cosa ammirabile!
1276    I,    1   |               al petto, e mostrolli le candidissime coscie che parevano due
1277    I,    2   |             certezza dimostrò al re il candidissimo collo di Biancabella intorniato
1278   II,    7   |                 messa la mano sopra il candido petto di Violante, trovò
1279   II,    9   |                Finetta: — Andiamone in caneva; — e andate, Finetta sagace
1280    I,    I   |               sacconi di ferma e fissa canevazza, li puose dentro, e strettamente,
1281   II,    7   |       ubidienza mia. Ma guarda che non cangi pensiero, né vogli tu esser
1282   II,   10   |            paludi piú bassi tra quelle cannelluzze; e sia secca quanto si voglia
1283   II,   12   |               dissero: — Questi sono i canoni, queste sono le regole di
1284   II,    8   |              oratori, sí leggisti come canonisti, sí filosofi come teologi
1285    I,    3   |              andatosene all’albero del cantante pomo, quello umanamente
1286    I,    4   |               Finiti adunque i balli e cantate due canzonette, la signora
1287    I,    1   |               li verdi rami dolcemente cantavano, s’addormentò. Allora per
1288    I,    3   |               rispose: — Eh sí, eh sí! cantò il gallo, e subito fu dí;
1289    I,    I   |               chiesa; e accostatosi al cantore d’un altare e stando dritto
1290    I,    1   |               onesta, accostumata e di canuti pensieri dotata; e sí era
1291  Not         |                 che tutto bianco, anzi canuto io ero;~la coda verde e
1292    I,    4   |          adunque i balli e cantate due canzonette, la signora si levò in piedi;
1293  Not,  Bibl  |              Novelle, Vienna, 1875; il cap. sullo Straparola è a pp.
1294    I,    1   |             Teodosia, avendo li biondi capei sparsi dopo le spalle, ed
1295   II,    8   |         sternantur lectuli, ut requiem capiatis? — Queste parole della fante
1296    I,    4   |              fusse, non riputerei poco capitale. — A cui madonna Modesta,
1297    I,    I   |               partí; ma ne le cui mani capitasse, non si sa. Ma il prete
1298   II,   10   |     addimandarono se alle sue mani era capitata una fanciulla. Ai quai rispose
1299   II,    9   |          Rispose Tonisto: — Secondo il capitolare de' notai, è un fiorino;
1300    I,    I   |                il letto, acconciando i capoletti e ponendoli sopra una coltre
1301   II,    7   |        giudicio, pensando che sotto la cappa del cielo non si troverebbono
1302   II,    7   |            Silverio, che voi fate? che capricci vi sono sopraggiunti nel
1303   II,   10   |              piangendo, li raccontò la captura, la compreda e la conservazione
1304   II,    6   |                nobile e della famiglia Carafa, e ambiduo dotati di risvegliato
1305    I,    4   |               iera scelerat de vintidô carat, Bertaz e Santí a’ i era
1306  Not         |         rimatore rivolge il sonetto:~O Caravagio, castel venturato,~come
1307  Not         |                Francesco Straparola da Caravazo; e alla sua cittá il giovine
1308   II,    5   |             chiuse la camera, e con un carbone fece un cerchio in terra;
1309   II,    8   |           vestito da fornaio, tutto di carboni tinto; e intesa la disputazione
1310   II,   11   |             municipali quelli che sono carcerati per debiti, per la securitá
1311   II,   10   |             altra burla è liberata dal carcere.~[Isabella:]~— È un detto
1312    I,    2   |               volte veduta l’aveva, la carecciava ed onorava molto, sí come
1313    I,    4   |             com a’ faronte me co tante caresti si grande e angari ch’a’
1314    I,    4   |              incontra, e si ’l comenzò carezare. E dapò che Cecato fo entrá
1315    I,    2   |         compagnia tenere le dovessino, carezzandola a tutt’ore e non lasciandole
1316    I,    2   |             Signor mio, noi vi abbiamo carezzato e onorato molto, facendovi
1317    I,    I   |               partenza aver dolore, il carezzava, pregandolo che egli volesse
1318   II,    6   |            benignamente il ricevette e carezzollo; e tutta quella notte stette
1319    I,    4   |               a’ laoro, e sí vegniré a cargare, e sí me n’andaré. In sto
1320    I,    4   |         messiere, ch’a’ ve prometo sul cargo de l’anema mia che s’el
1321    I,    I   |              lo cominciò rimproverare, caricandolo fortemente dello errore
1322   II,    8   |              Il signore, che giá aveva caricato il scoppio, non stette a
1323   II,    5   |                viaggio, messer Artilao caricò in nave le sue merci, e
1324    I,    1   |          brutto, di molte bastonate il caricorono, e con le pugna, che di
1325   II,   12   |                 Or quanto l'averebbeno carissimamente dentro conservata! Tutti
1326   II,    5   |               Eritrea:]~— Suolsi dire, carissime donne, che la virtú consiste
1327   II,   11   |      sopradetto, e disse tai parole: — Carissimi ed amatissimi figliuoli,
1328    I,    3   |             madre del re, priva d’ogni caritativa pietá e accesa di pernizioso
1329    I,    I   |          secreto camerino, lo cominciò caritativamente ammonire, essortandolo volesse
1330   II,   12   |                e il villano e un frate carmelitano.~[La signora Lucrezia:]~—
1331    I,    1   |               senza pettine oltra modo carminato, ed avendo per le dure pugna
1332   II,   12   |              lui fino al monasterio di Carmini, che ivi era un frate suo
1333    I,    2   |        stupefatto rimase; ma vinto dal carnale amore e dalle lusinghe della
1334    I,    4   |           strazi che l’avia; e tolt un carner con dol pa e dol formai
1335   II,    8   |               bona vina, ova recentia, carnes, volatilia et alia huiusmodi. —
1336    I,    4   |                s’a’ fossan ben qualche carogna trova into i loamari. A’
1337    I,    2   |       carolassino, menando il Bembo la carola. Finito il ballo e posto
1338    I,    1   |           Emerenziana — mi ho trovato, carolando, uno innamorato il piú bello,
1339    I,    2   |               viola, e tutti gli altri carolassino, menando il Bembo la carola.
1340    I,    4   |                ed amorosi ragionamenti carolato alquanto, tre delle damigelle,
1341   II,    8   |               aggiunse a casa, trovò i carri e fece caricare le legna;
1342    I,    I   |         assetto tutte le cavalcature e carriaggi, con Teodora, sua diletta
1343    I,    I   |                casa. Dopo, presi certi cartoni grandi e sodi, fece due
1344    I,    I   |        dottissimi uomini, tra’ quai il Casal bolognese, vescovo e del
1345    I,    4   |                tornati agli suoi usati casamenti, e lassi e stanchi dalle
1346    I,    4   |             ghe dé in d’ol pèt e ol fé cascá in tera tramortit, e per
1347   II,   11   |               misera di colui, al qual cascano e periscono i benefici e
1348   II,   11   |             mai pur una parola non gli cascò dalla bocca, se non che,
1349   II,   12   |           prendendo un poco di fior di cassia per rinfrescar il sangue.
1350   II,    8   |                 e l'uscio con duo gran cassoni fortificò, aspettando virilmente
1351   II,    5   |                ragionare offendesse le caste orecchie vostre, chieggole
1352  Not         |               il sonetto:~O Caravagio, castel venturato,~come felice ti
1353    I,    4   |                essa sono molte cittá e castella, che molto piú di quello
1354   II,   10   |             adosso? — Che? — disseno i castellani. — Non passerá un'ora, che
1355   II,   10   |        alloggiarono. Era di quel luogo castellano il signor Valentino, valoroso
1356   II,   12   |           turati gli orecchi e facendo castelli in aria; e perché a tutti
1357   II,    8   |          abbandona gli seguaci suoi, e castiga quelli che non attendono
1358    I,    I   |              eccesso senza grandissimo castigamento, a ciò che la sua pena sia
1359   II,    7   |           ingannata. In questo modo si castigano l'ostinate! — Bedovina,
1360   II,    7   |             soldato, il quale, volendo castigar la moglie, e avendo troppo
1361    I,    4   |               gran ventura che l’aviva catada. Ol pader, che dal dí che ’
1362   II,    9   |           sergenti in ceppi con tenaci catene in prigione lo mettessero,
1363    I,    4   |              Tia, che giera scaltria e cativela co ’l malano, com l’ave
1364   II,    8   |                nella teologia; e tanto catolicamente parlò, che non vi fu veruno
1365   II,    9   |                come appartiene ad ogni catolico e buon cristiano. Egli che
1366    I,    I   |        piangesse, rispose: — Sí per le cattive nove udite, sí anco per
1367    I,    3   |           ritorna a casa. Ma Genobbia, cattivella, aveggendosi della venuta
1368   II,   12   |               o da superfluitá d'umori cattivi. Imperciò che quando l'uomo
1369   II,    7   |             vede una infermitá doversi causare in alcun corpo umano, a
1370    I,    2   |               fetore che da non so che causava, che quasi approssimare
1371   II,   12   |                lunga superasse tutti i causidici di Napoli, e davasi ad intendere
1372    I,    I   |               morto in casa? Oh quanto cauti ed aveduti gli uomini esser
1373   II,   11   |              debiti, per la securitá e cauzione data a' lor creditori debbiano
1374    I,    I   |           perle e di molta bianchezza. Cava fuori di quella cassettina
1375  Not         |                               Domenico Cavalcalupo,                               
1376   II,   12   |               maravigliandosi che cosí cavalcasse con uccelli e cani, gli
1377   II,   10   |         Partitevi presto, che una gran cavalcata di gente viene, e fará di
1378    I,    I   |               egli aveva comperato una cavalcatura, e credendosi aver comperato
1379    I,    I   |              messe in assetto tutte le cavalcature e carriaggi, con Teodora,
1380   II,    8   |             vivo.~Mentre che i giovani cavalcavano, Malacarne si accompagnò
1381    I,    I   |           masnadiero. — Questo che ora cavalco, — rispose il prete. — Dite
1382    I,    3   |                a cavallo, piú giornate cavalcorono, e finalmente giunsero ad
1383   II,   10   |          aggiunto al luogo dove fu dal cavallier veduto, fu da quello da
1384   II,   12   |               non vi era allegrezza di cavar altro construtto da lui,
1385    I,    I   |          verranno a vedere se potranno cavarmi alcuna cosa da le mani. —~
1386   II,    9   |                poveri, ma acciò che li cavasse dalle mani qualche campo
1387   II,    5   |        comperati, de quai ogni anno ne cavate grandissime rendite. Per
1388   II,   10   |                 e dissele: — Gliceria, cavati e guanti e mettili giú;
1389   II,    9   |               leone uscire d'una cieca caverna; e veduto l'asino e quello
1390   II,    7   |               delle cieche e tenebrose caverne, rallegravansi di volare
1391    I,    2   |              la mano sinistra sopra il cavezzo, e quello forte tenendo,
1392   II,    9   |              giú la potesse ficcare, e cavolli il grasso che facea bisogno,
1393    I,    4   |               piasiva ol so lavorá, ol cazá fò de ca.~Ol pover dol Zambô,
1394    I,    4   |              era, el levá sü e sí i fé cazar-s lá sot. Vegnüd che fo ser
1395              | ce
1396    I,    I   |              suo onore, si ha lasciata cecare dal lascivo amore, accarezzando
1397    I,    2   |            contrasto, né volendo l’uno ceder a l’altro, al fine in tal
1398    I,    1   |             esserle molto carico tener celata cosí alta e maravigliosa
1399    I,    I   |            nobile cittá della Romagna, celeberrima di studi ed abondantissima
1400   II,   12   |           sequente, e volendo il prete celebrar la messa un poco per tempo,
1401   II,    9   |              festa furono con Cesarino celebrate le nozze, e consumarono
1402   II,    7   |             Piacque a tutti il dolce e celeste canto: e massimamente al
1403   II,    6   |              indi condottala nella sua celletta e postala sopra un letticello,
1404    I,    1   |             trovo, e non vedo l’ora di cenare e andarmene a riposare,
1405   II,   12   |              al servo suo, dicendo che cenasse. Onde il servo del spagnuolo,
1406   II,    6   |  abbracciamenti e le ricche e sontuose cene, un giorno questo fratello,
1407    I,    2   |             ambeduo insieme lietamente cenorono. Dappoi Fortunio l’addimandò
1408   II,    9   |               miei ne divorai piú d'un centenaio. Andiamo dunque, compare,
1409    I,    4   |             saís tal novela, tostament cercá de mandá-i fò de ca’ ch’
1410   II,   10   |                nel mare». Laonde io la cercai in molti luoghi, ed ora
1411   II,   10   |           verrete tra persone grandi a cercarmi, non mi trovarete, perché
1412   II,    5   |                   Le comari e le fanti cercaron e ricercaron per tutta la
1413    I,    2   |               uno tutti diligentemente cercasse, perché non era cosa da
1414    I,    4   |      dividessero, e con ogni diligenza cercassero si trovare lo potevano.
1415    I,    1   |               della vita tua: né altro cercherai da me, perché altro non
1416   II,    5   |                 Ma fa bisogno ch'io le cerchi dove inteso avete. — La
1417    I,    3   |              cui Fluvio rispose: — Noi cerchiamo quella preciosa acqua, la
1418    I,    I   |            piacevolmente olivano ed al cerebro molto erano confortativi.
1419    I,    I   |            Molino detto Burchiella, il cerimonioso Ferier Beltramo e molti
1420    I,    I   |               io vi dirò, del tutto vi certificarete. Ma fate che voi siate secreto,
1421   II,    5   |               venerabili sorelle, anzi certissima mi tengo che voi, come donne
1422    I         |               sí come io giudico, anzi certissimo tengo, voi come piacevoli
1423    I,    I   |               seguitava una bellissima cerva che per timore giá s’aveva
1424    I,    4   |              oreci, e co la ment e col cervel starí a scolta quel e’ ho
1425    I,    4   |                a’ i se confeva piü dol çervel in sema lôr do, che no i
1426    I,    2   |             sostenuta fatica le tenere cervella concesse. Del grave e ben
1427    I,    4   |               foèsse omazo gruosso del çervelo e de la persona, l’iera
1428    I,    4   |              Chinton che sta note m’he cerzú zelare lá su da quel molin,
1429   II,   12   |              di diletto e contento.~In Cesena, nobil città della Romagna,
1430   II,   12   |             quella notte tre cittadini cesenni erano andati fuori della
1431    I,    1   |               Io voglio moglie, né mai cessarò infino a tanto che io non
1432   II,   12   |            tacesse e dal ridere oramai cessasse, e che maestro Gotfreddo
1433  Not         |                al chiaro al scuro;~non cesso mai, se 'l mio contrario
1434    I,    2   |               tutta tre dentro con una cesta di pane ed uno fiasco di
1435    I,    4   |              terituorio de Pava — come cherzo ch’a tuti vu supia chiaro —
1436    I,    I   |            Maria, uscí della macchia e chetatamente entrò in chiesa; e accostatosi
1437    I,    2   |             silenzio alla dolce lira e chetate le sante corde del concavo
1438    I,    4   |                la Tia: — Mo no n’è sto chialò un puovero veciarelo, dapò
1439   II,    6   |           coperse, assai volte in vano chiamandola. Ma poscia che ei ebbe pianto,
1440    I,    1   |               piú cose, e di continovo chiamandolo compare, né potendosi imaginare
1441   II,    8   |           grand'errore; per ciò che si chiamano sostantia, perché sono sostentamento
1442   II,    9   |              vai tu alla caccia né mai chiamaresti un compagno teco? Questo
1443   II,    8   |         cominciarono a sonar i corni e chiamarlo; ma niuno li rispondeva.
1444    I,    2   |          Tunisi, e Livoretto veramente chiamarsi, scrisse al vecchio padre,
1445   II,   12   |                uccello molto rapace, e chiamasi sparaviere; e questi sono
1446   II,    9   |              in colpa di suoi peccati? Chiamatevi adunque in colpa de' vostri
1447    I,    4   |            padre liberasti: e per nome chiamomi Rubinetto. — E raccontògli
1448   II,    8   |              grandissima allegrezza il chiamorono per nome. Il duca, sentendosi
1449   II,    9   |         martello degli eretici, lume e chiarezza della religione cristiana,
1450    I,    3   |              il suo Costanzo del tutto chiarirsi si volse. E fatta la isperienza,
1451   II,    6   |                Ragusi, valorose donne, chiarissima cittá della Dalmazia, è
1452   II,   11   |        cadenazzi con gran diligenza, e chiavati con chiavi di maraviglioso
1453    I,    4   |                dalle lagrime astenere, chiedendogli che li dovesse dare la sua
1454   II,    7   |               venuto l'altra sera a me chiedendomi cose non men disoneste che
1455    I,    1   |               sapere che, se tu poi mi chiederai cosa veruna, quella da me
1456    I,    2   |         condizione esser si voglia, ti chiedesse servizio alcuno, fa che
1457   II,    9   |             gravi ed enormi delitti, e chiedete perdonanza a Dio, ch'egli
1458   II,    6   |             alla casa di Malgherita, e chiedevale limosina. Malgherita, del
1459    I,    2   |            dirò. Ritorna al soldano, e chiedili ciò che ti fa mestieri,
1460    I,    2   |           scostata mi sono, perdono ti chiedo. Perciò che errai, ti confesso
1461    I,    4   |             anzi io vi ringrazio, e vi chieggo di grazia speziale che voi
1462   II,    5   |              le caste orecchie vostre, chieggole perdono, pregandole che
1463   II,   12   |            della chiesa, aspettando il chierichetto che a risponder la messa
1464    I,    1   |              s’appresentò al marito, e chiesegli tanto quanto nella scritta
1465   II,    6   |        orticello, fece una fossa nella chiesetta sua, e con molte lagrime
1466    I,    3   |       preparato il tutto, disse gli: — Chinati giú, figliuolo mio. — Ed
1467    I,    1   |                elle, tenendo gli occhi chini a terra, nulla rispondevano.
1468    I,    I   |               prete che stava col capo chino, disse: — Prendi i panni
1469    I,    4   |                ferdo. Al sangue de san Chinton che sta note m’he cerzú
1470    I,    3   |               vi conservi. — A cui con chioccia voce la vecchiarella rispose: —
1471  Not         |              Sovra il superbo monte di Chiraldo,~cinto di forte siepe d'
1472   II,    7   |               sará il primo a parlare, chiuda l'uscio. La femina, che
1473    I,    I   |            penso, di ragione, e se non chiuderete gli occhi, come sogliono
1474   II,    7   |             aggiunta! Tu credevi farmi chiuderlo, e tu sei rimasta ingannata.
1475    I,    4   |             molto, mi apriranno; ed io chiuderommi dentro la loro casa, e resterò
1476   II,    8   |                intesa la causa del suo chiudersi in casa, presero i malfattori,
1477   II,    7   |                  A cui ella rispose: — Chiudetelo voi. — Stando amenduo in
1478   II,    7   |     gaglioffone stringeva i denti e la chiudeva. Avendo il patrone fatte
1479    I,    3   |            delle vestimenta e gioie; e chiusosi dentro, ordinò al servente
1480    I,    1   |            allora Ghirotto: — Manda la Cia vicina nostra da messer
1481    I,    4   |         figiuola d’una massaria che se ciama i Gagiardi, d’una vila che
1482    I,    4   |               con la soa moiér; e fata ciamá madona Felicèta, la vegní
1483    I,    4   |            denanzo de la ca, e comenzò ciamare: — Tia, o Tia, impiza el
1484    I,    3   |              postasi la gorgiera delle ciance, disse: — Signor Nerino,
1485    I,    3   |               acciò che meglio potesse ciarlare.~Venuto il giorno sequente,
1486   II,   12   |                 dicendogli che, se non cibava il suo corpo, ei si morrebbe
1487   II,    7   |              le lucciole, uscite delle cieche e tenebrose caverne, rallegravansi
1488   II,   12   |            parimenti gli altri fussero ciechi. Nondimeno per buona sorte,
1489   II,    7   |               mia sorte,~scorgo che 'l ciel m'ha in odio, amore e morte. —~
1490    I,    4   |              schiuma a guisa di setosi cinghiali da rabiosi cani cacciati;
1491    I,    I   |                tagliò il pettorale, la cingia, la groppiera ed ogn’altra
1492   II,    8   |            luoco; ma accontentatevi di cinquecento, ch'io li manderò piú che
1493    I,    2   |          avenchiata, attaccossela alla cinta, e cavalcò lá dove il falcone
1494  Not         |             superbo monte di Chiraldo,~cinto di forte siepe d'ogni intorno,~
1495    I,    1   |                reti di perle, anella e cinture e altre cose assai, e molto
1496    I,    I   |            udito ragionare da molti le cipriane navi esser nel mare sommerse,
1497    I,    I   |       mescolati insieme con uccelletti cipriani ed altri odori che piacevolmente
1498   II,    6   |          diceva, che nel mare Egeo pel circoito di circa dieci miglia v'
1499   II,    9   |              affaticasti tanto stamane circondando i boschi e le selve e i
1500   II,   10   |            prese i getti da spariviere circondati di molti sonagli, e legògli
1501   II,    9   |                Per il che tutti quelli circonvicini contadini, sí del piano
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