126-ammir | ammol-baie | bala-circo | circu-crest | cri-disvi | ditel-finge | finir-impar | impas-latin | latro-mogie | moles-parle | parli-prede | predi-ricer | ricet-scele | scelt-sotto | sottr-total | tovag-visit | vist-zupon
                                                            grassetto = Testo principale
     Libro,  Notte                                         grigio = Testo di commento 
3005    I,    2   |               non avendo altro modo di finir la sua vita, prese il cammino
3006   II,    8   |               allegra, che innanzi che finisca l'anno, sarò qui; e se in
3007    I,    2   |                che ’l cielo e la terra finisse, che la veritá mancasse.
3008    I,    4   |           farebbono alquanti balletti. Finiti adunque i balli e cantate
3009    I,    I   |      pericolosa ed importare altro che finocchi, disse al pretore: — Io
3010    I,    1   |               beffato,~ed egli con una finta festa di ciascheduna si
3011    I,    1   |           venire in casa, e dopo molti finti sospiri li disse: — Filenio
3012   II,   12   |               ammazzò, e di simulato e finto il fece un vero morto. I
3013    I,    4   |            teritori bergomens, avé tri fioi tug’tri gobi, e sí a ’i
3014   II,    8   |          condizioni che io veggo in te fiorire, mi hanno sí focosamente
3015    I,    2   |               e festoso batter di mani fischiavano. Ed entrato nella sbarra,
3016    I,    I   |               buoni sacconi di ferma e fissa canevazza, li puose dentro,
3017  Not         |                non ho creduto di dover fissare in forme costanti la varia
3018    I,    4   |                in ma, e sí ghe-n dé de fissi, digand: — S’a’ voli fa,
3019   II,   10   |                che in voi si specchi e fisso miri,~che dal capo alle
3020    I,    4   |                Santí, subit ghe de una fita al cuór ch’a’ i no fos so
3021   II,   10   |                E compose certe lettere fitticie e simulate, infingendo che '
3022   II,    9   |             venisse, l'aggiunse ad una fiumana la quale voleva valicare;
3023  Not         |               antica di molte parole e flessioni, ed ho lasciato, p. es.,
3024   II,   11   |               di Lodovica, il terzo di Floriana, il quarto di Vicenza, il
3025   II,    8   |             indi venuto alla etá della florida adolescenzia, dopo i studi
3026   II,   11   |                giamai. Ma se gli è ne' floridi campi elisii, dove è perpetuo
3027   II,   12   |                e infermo e vessato dal flusso in tal maniera che n'andava
3028   II,   10   |          poverissimi, gli facevano una focaccia, la quale Dusolino e Tesifone
3029   II,   11   |                si dovesse accendere il foco, che voleva scaldarsi. Furono
3030   II,    7   |         Quantunque, graziose donne, la focosa lussuria — sí come scrive
3031    I,    1   |            care e dolci parole che dal focoso cuore di Filenio uscivano,
3032    I,    4   |                domanda a ser Zambô una fòdra de seda da covrí la so peliza,
3033    I,    4   |          quanto ch’a’ sí longo co s’a’ foessé ben morto (che no vorae
3034    I,    1   |              fattile molti drappi alla foggia che allora si usavano, e
3035   II,    6   |                 volubile come al vento foglia, non semini tra noi qualche
3036    I,    4   |              andò in ca’, la trovò sul fogolaro a pè del fuogo che la naspava
3037    I,    4   |              moviva, la tremava com la fòia al vent, e se’s pissava
3038    I,    2   |               sole nascondeva gli suoi folgenti rai, e le tenebre della
3039   II,    7   |               di ottimo vino del monte Folisco per venderlo ivi gran prezzo.
3040   II,    7   |          risguardo alla etá tua, io ti follerei sotto i piedi, e te ne darei
3041    I,    4   |          intorniata, giá illuminava le folte tenebre della buia notte,
3042    I,    3   |               su per le stanghe ed uno fondaco di varie e bellissime vestimenta
3043   II,    5   |           tutto distrutto, è ora dalle fondamenta sino al tetto rinnovato.
3044   II,   12   |           giovane, mancandogli i primi fondamenti legali, era cosí nudo di
3045    I,    4   |              era scaltrida, aviva trat fora dol avèl l’alter corp mort,
3046   II,    7   |            stette molto che si levò un forcevole vento con tanta furia di
3047    I,    1   |           avevano, le posero nelli lor forcieri, e calidamente senza andar
3048   II,    7   |               altro, e alle volte alla foresta. Avenne che 'l gaglioffo
3049    I,    4   |           consuét che, trovando-s algü forester o pelegri mort per strada
3050   II,    7   |                come a venne a tre gran forfantoni, la natura de' quali nel
3051   II,   11   |              gentil'uomo di Napoli, di Forlí e di altre molte cittá,
3052   II,   12   |             altro che pane e vino, con formaggio e radici d'erbe. Alcuni
3053    I,    4   |                carner con dol pa e dol formai e ü botazol de vi, e in
3054   II,    6   |                raccoglier lo spirito a formare la parola per rispondergli.
3055    I,    4   |              la piú bella e la piú ben formata che mai per l’adietro veduta
3056   II,    5   |          fingendo di parlar con molti, formava varie e strane voci, di
3057    I,    I   |           magazzini pieni di legna, di formento e d’oglio e di mercatanzie;
3058   II,    7   |             una febre molto violenta e formicolare. Il medico povero, bellamente
3059   II,   10   |                e conosciuta la veritá, formò contra di lui processo,
3060  Not         |           tedesco, e nel secolo scorso forní argomento e motivo a studi
3061    I,    4   |              de ser Zambô, e che l’era fornida sí bé de pagn, a’ i stét
3062    I,    3   |                e sottilissime camiscie fornirei tutta la sua corte. — Ed
3063    I,    4   |              chiaro giorno, le sorelle fornirono la casa di pane, di vino,
3064    I,    3   |          fornaio, che di continovo nel forno l’altrui pane coceva. L’
3065    I,    4   |               la spisa, e in quest mèz fors passerèf la carestia. —
3066    I,    4   |               agni a doer comenzare. E forsi che la no sará gnan manco
3067    I,    4   |               sí bé de pagn, a’ i stét fort sovra de sí, maravegiando-s
3068    I,    1   |              cavare le pietre dove men forti parevano: e tanto cavò,
3069   II,    8   |             studio ed arte attendeva a fortificar la porta, non conoscendo
3070   II,    8   |              stava non senza spavento, fortificava la porta con scanni, panche
3071   II,    8   |             uscio con duo gran cassoni fortificò, aspettando virilmente quello
3072    I,    4   |             finalmente pervenne ad una fortissima cittá, Irlanda chiamata;
3073   II,    6   |           fabricò un castello di marmo fortissimo, la cui entrata custodisce
3074   II,   12   |           deono connumerare tra i casi fortuiti. Io che ho considerata la
3075    I,    4   |               de’ fati nuostri co s’a’ fossan ben qualche carogna trova
3076   II,   10   |                 o poche o molte che ci fosseno, erano all'oratorio appresentate,
3077    I,    1   |                quale in tal maniera il fracassò e ruppe, che non puote appena
3078   II,   11   |              le speranze son caduche e frali:~le nostre voglie lunghe
3079    I,    3   |       considerata la lodevole lealtá e franca fede di Costanza, e vedendola
3080    I,    I   |          credendosi aver robbati panni franceschi, subito gli annoverorono
3081  Not,  Bibl  |             Straparola, Roma, 1898.~Di Francia, La Novellistica, vol. I,
3082   II,    6   |                il far del giorno, quel franco soldato armato di duoi pugnali
3083  Not,  Bibl  |                 Traduites d'italien en françois par Pierre de Larivey; Amsterdam,
3084   II,   10   |               buoni capponi, fasciani, francolini e altre sorti di uccelli
3085   II,    6   |              tanto tempo che 'l papa e Franza guerreggiano insieme, né
3086    I,    I   |                un poco la casa a’ tuoi frateli. — E levatasi, Dimitrio
3087   II,    6   |            cognata, non eravamo noi in fraterna? — Sí. — Non si ha ella
3088    I,    3   |             pur finalmente mosso dalla fraternevole pietá e dalle abondevoli
3089   II,   12   |                mosso io da caritá e da fraterno amore, e per l'amicizia
3090   II,   11   |              sua Dorotea che veniva di fratesco abito coperta. A cui si
3091    I,    I   |                 fuori della chiesa de’ frati predicatori. Laonde egli
3092              | Frattanto
3093    I,    2   |               minuzzate le sue carni e fratti li nervi, e rotte le dure
3094   II,   10   |                la virtú perisce per la fraude; e questo avenne ad un religioso
3095   II,    9   |              animale con sue astuzie e fraudi avanzò il feroce leone. —~
3096   II,   10   |           Gliceria, e vestito da laico fraudolentemente~la prende per moglie; e
3097    I,    4   |              quatro,~fa ch’el poese né fraza né latro~No gh’entre dentro,
3098    I,    4   |       trapassat ol cald e sovrazont ol fred, madona Felicèta domanda
3099   II,    7   |      percotevali l'occhio, fu di tanta freddezza, che non venne giorno, che '
3100    I,    2   |               sia una fontana di acqua freddissima ed una volta de preziosi
3101   II,   12   |               caldi, acciò l'umiditá e freddura che rende la terra, non
3102    I,    1   |               al padre ed alla madre e fregandosi intorno alle vestimenta
3103    I,    4   |              Tia, — besogna che staghe fremo, e ch’a’ no ve movi né torzé
3104    I,    I   |                sogna, entrano in mille frenesie e continovo vacillano. —~
3105    I,    3   |             andare fino nella cittá di Frenna per alcuni miei negozi importantissimi,
3106    I,    2   |                tra’ volgari è non poco frequentato ne’ ragionamenti loro: «
3107   II,    7   |               di cui dicemmo di sopra, frequentava la casa della bella donna;
3108   II,    9   |              bisogne sue.~Era tanta la frequenzia e il concorso delle persone
3109    I,    3   |       biancheggianti biade, copiosa di freschissime acque ed abondevole di tutte
3110   II,    5   |             vedete robicondo, grasso e fresco come giglio; ed acciò che
3111    I,    4   |               ogni altro pensiero, con frezzoloso passo al concistorio si
3112   II,   11   |             per lo fumo delle quali si frizzevano gli occhi del pazzo, e suffocavasi
3113   II,   12   |              chi prende diletto di far frode, non si die' lamentar s'
3114    I,    3   |                Indi salí sopra una ben frondata arbore, aspettando quello
3115    I,    3   |           quale era un’altissima e ben fronzuta arbore, circondata da varie
3116    I,    I   |            chiare e marittime acque in frotta a piú schiere nuotavano,
3117   II,    9   |              sagge del figliuolo erano frustatorie e vane, perciò che maggiormente
3118   II,   11   |              ed esser cosa superflua e frustratoria voler resistere agli sottili
3119    I,    2   |             giuvenchi ed una mandra di fruttifere vacche: de’ quali era mandriale
3120   II,    7   |             arrugginiti, li pose nella fucina. Ma Bedovina, nulla dicendo,
3121    I,    I   |              in un altro il volubile e fugace tempo passavano. Di che
3122    I,    I   |               attento che il prete non fugga; perciò che, essendo voi
3123    I,    I   |             salvarmi mi comandò che io fuggessi questi miei domestici nemici;
3124   II,    8   |           togliermi la robba, io me ne fuggii per non poter far difesa:
3125    I,    4   |          fingendo d’aver di ciò paura, fuggirò su la strada; ed elle, che
3126    I,    I   |           sacco strettamente legato, e fuggirsene. In questo mezzo che il
3127    I,    4   |                La buona femina che era fuggita, il tutto vedeva, e molto
3128   II,    7   |                Bernardo della famiglia Fulgosa, uomo avaro e dedito alli
3129              | fummo
3130    I,    3   |            avevano sentito l’odore del fumoso vino, cominciorono appresentarsi
3131   II,    8   |             che si apparecchiassero le funerali essequie, e che il cadavero
3132    I,    I   |        conquisto; e Tebaldo, con torte funi i piedi e le mani strettamente
3133    I,    4   |           tanta colera, ch’a ’l gitava fuóg e fiama da tuti li bandi:
3134    I,    2   |           risposto che erano due donne fuoruscite, e che venivano di Persia
3135    I,    I   |             del pretore di Perugia, li fura~il letto ed un suo cavallo
3136    I,    4   |                 che ella non ti senta, furale le chiavi della prigione,
3137    I,    I   |                avendo molto pensato di furar la capra e di gabbare il
3138    I,    4   |              invidia le crebbe, che di furargliela al tutto determinò. E ritornata
3139    I,    4   |          parevale un’ora mille anni di furarla e di poter operare tal effetto.
3140    I,    I   |               punto che egli venisse a furarli il letto di sotto. E tra
3141    I,    I   |                l’animo in questa notte furarmi il letto della camera dove
3142   II,    6   |               mattina a trovar Gabrina Furetta, a quella molto si raccomandò,
3143    I,    2   |            conto d’uno vaccaro e d’uno furfante che d’uno tuo fratello e
3144    I,    1   |                cuore, come giovane piú furibondo che prima, lasciate le parole
3145    I,    1   |            bellezza, dell’amor suo piú furiosamente infiammato, pensò ogni suo
3146   II,    9   |              pazzo? Gli insensati ed i furiosi useno tai parole. Deh, non
3147   II,   12   |           osteria, cenarono insieme, e furonvi apposte vivande d'ogni maniera
3148    I,    3   |                farei tanta tela con un fuso del mio filo, che di bellissime
3149   II,    8   |            aiutasseno; ed aggiunti che fussemo a casa, trovassimo l'uscio
3150    I,    1   |                 Meglio sarebbe che noi fussimo morte in fascie, che esser
3151   II,    9   |                ed immobili, presenti e futuri, in qualunque modo a me
3152    I,    I   |               volta gabbato, tre fiate gabba~loro; e finalmente vittorioso
3153    I,    2   |                credeva altrui gabbare, gabbata e vergognata rimase. —~IL
3154    I,    I   |              ed alla fine voi rimanete gabbati. — I compagnoni, vedendosi
3155   II,    7   |             della nave, ed entrò nella gabbia, e cominciò trar fuori i
3156    I,    I   |                 Scarpacifico piú volte gabbò coloro che lui gabbare credevano,
3157    I,    4   |               co ela. E per che l’iera gagiarda e valente del balare, ognun
3158    I,    4   |                massaria che se ciama i Gagiardi, d’una vila che se domanda
3159    I,    4   |              pure che un zovene belo e gagiardo an lu de la persona, ma
3160   II,    5   |             sovenire alla natura e piú gagliardamente resistere al tormento della
3161    I,    I   |              giovane, fu uno di quelli gagliardi uomini che nel territorio
3162   II,    7   |               moglie una femina che di gaglioffaria non era a lui inferiore:
3163    I,    4   |         Marsilio: — Quando voli-u ch’a’galde la tanto vuostra disia persona? —
3164    I,    4   |              Tia, tolse un bon paro de galine ben governò e bele cote
3165   II,   10   |           perciò che con bastoni e con gallozze mi scacciano: di modo ch'
3166   II,    9   |            alla preda.~E camminando di galoppo, non però senza timore,
3167    I,    4   |               son de le refué; u a’ si galoso co’ zuponi lavoré e le calçe
3168    I,    I   |            affocate attanagliato, come Gano di Maganza, lo fece squartare,
3169   II,    6   |               perciò che io nuoterei a gara d'un pesce. — Il Calogero,
3170   II,   11   |                a' comandamenti miei, e gastigo or una or un'altra, e dolle
3171   II,   12   |               la carne al cane over al gatto, subito li divoreranno,
3172   II,    8   |              uomo sta a tavola, sta in gaudio e allegrezza. — A tutti
3173    I,    2   |            mezzo in giú era nell’acqua gelato, né in maniera alcuna mover
3174   II,   11   |              poste a tutte le finestre gelosie di ferro. Appresso questo,
3175   II,   11   |         partiva giamai, come provido e gelosissimo uomo, se prima non aveva
3176    I,    I   |         picchiò alla porta, fieramente gemendo e sospirando. La fante,
3177    I,    3   |             volte udito la bella donna gemere, ramaricarsi e piangere,
3178    I,    I   |           figliuolo adottivo né mai lo generai, ed egli è pur buono, savio,
3179   II,   10   |                e sigillato mandollo al generale della congregazione: il
3180  Not         |         modificazioni del testo intese generalmente a sostituire nella trascrizione
3181    I,    2   |                 la quale infelicemente generaste e con Pietro pazzo e col
3182   II,    6   |              altrimenti che si fussero generati da te. — Allora i fratelli
3183    I,    2   |                lunga non pur al popolo generava sospetto grandissimo, ma
3184    I,    2   |                quale, da molte vaghe e generose matrone circondata, non
3185    I         |              me. Da Vinegia alli ij di Gennaio M.D.L.~~  ~
3186   II,    7   |           lasciò gridare; e messosi in genocchione, le chiese mercé, pregandola
3187    I,    1   |                di tutte quelle virtú e gentilezze che si possino imaginare. —
3188    I,    1   |                 Certo non fa mestieri, gentilissima madonna, che io con parole
3189   II,   12   |                CHIARA:]~ ~— Ho inteso, gentilissime donne, dagli savi del mondo
3190    I,    2   |             lor cuori, di andarsene in Gerusalemme ed ivi visitare la Terra
3191   II,    9   |              Non sapete voi che messer Gesú Cristo è misericordioso
3192   II,    6   |              serpente che per la bocca getta fuoco e veleno, e alla soglia
3193    I,    2   |                 nell’alto mare la fece gettare, pensando che giungendo
3194   II,    7   |             disse: — Eccola! — e volse gettarli la mano adosso. Ma Violante,
3195   II,   10   |               di commune consentimento gettarono via i guanti ed i getti.~
3196   II,    5   |           menòlla in un camerino: dove gettatasi sopra un letto, subito s'
3197   II,    7   |                parti di Fiandra, dove, gettate l'ancore, fermò la nave;
3198   II,    7   |           quelli danari ch'erano stati gettati nel mare, s'erano acquistati
3199   II,   12   |             come si dice, passarini, e gettavali ad uno ad uno nel fiume.
3200   II,   10   |             dargli morte, nel fiume lo gettorono, e per mercé di questi gentil'
3201   II,    8   |              un sol bascio compiacere, gettossi sopra il morto corpo: e
3202    I,    3   |              quando saranno le nevi, i ghiacci e il bruma malvagio, acciò
3203    I,    I   |                asino e non muletto? Oh ghiotti, come bene gabbato vi hanno! —
3204    I,    1   |    spogliassino. Il che intendendo, le ghiottoncelle si guatarono l’una con l’
3205   II,    6   |                la bocca: e fattale una ghirlanda di rose e viole, gliela
3206    I,    I   |        venissero; e fattasi recare una ghirlandetta di verde alloro, in segno
3207   II,    5   |               cibi, beo preciosi vini, giaccio in letto quanto mi piace:
3208   II,   11   |            confessore. In questo mezzo giacendosi egli addolorato nel letto,
3209   II,    8   |            Rodolino, figliuolo del re, giacer seco e nelle sue braccia
3210    I,    1   |              sia: e la prima notte che giacerá col suo marito, s’ingravidi:
3211   II,   11   |               bellamente lo invitava a giacersi con esso lei. E perché era
3212    I,    2   |          volendo che quella notte ella giacesse nel letto con esso lui.
3213    I,    3   |           altre verde, con certi segni gialli per dentro; prendila, e
3214  Not         |                                 NOTA~ ~Gian Francesco Straparola da
3215    I,    4   |                stré da pioze, fanghi e giazi tute rovine, el ferdo grande,
3216    I,    4   |                da i dí curti e le noti gierono lunghe, e le stré da pioze,
3217   II,    9   |           appresentatosi, e postosi in ginocchioni, disse: — Sacra Maestá,
3218    I         |           enimmi dell’ingenioso messer Gioanfrancesco Straparola da Caravaggio,
3219    I,    4   |           moltiplicava in paròi, te la giocava süs al bèl polit. L’era
3220   II,   10   |                de' buffoni, cominciò a giocolare, dimorandosi alquanto per
3221   II,   10   |         obbrobrio esserli fatto per un giocolatore il qual non temette di temerariamente
3222    I,    2   |               sé tutta gioconda, tutta giocosa ed allegra, finse quello
3223   II,    5   |          moglie sana e bella: la quale gioiosa e festevole se gli fe' in
3224   II,    8   |               divin costume~Ci facevan gioir ad ora ad ora,~E la nobil
3225    I,    1   |                bella e graziosa, tutto gioliva: e cosí puzzolente e sporco
3226    I,    2   |               sirena in libertá, tutto giolivo, senza interponere indugio
3227  Not,  Bibl  |               N. dello Straparola, nel Giorn. stor. d. letteratura ital.,
3228    I,    3   |         domando cavalli, armeggiando e giostrando; ed il piú delle volte rimaneva
3229   II,    9   |              Egli per suo amore spesso giostrava, armeggiava e faceva feste
3230    I,    2   |             avessi il modo, volentieri giostrerei; e dammi il cuore che della
3231    I,    4   |              ingrat, ribald, manegold, giot e scelerat? Quest è ol premi
3232    I,    I   |              ladronezzi e per le altre giottonie infame e di perduta speranza,
3233   II,    5   |              Carignano, copiosa di bei giovanazzi e di belle femine. Quivi
3234    I,    3   |                giorno tutta tre queste giovanette nel giardino, di cui a maraviglia
3235    I,    3   |              tal dono li concedeva, di giovarle molto, se in alcun tempo
3236    I,    2   |       figliuolo di cane? — Ma nulla le giovava il gridare; né veruno era
3237   II,   10   |               rimedi d'alcuna cosa, né giovavali la speranza nella copia
3238   II,    6   |               ch'ella faceva, nulla le giovavano; laonde vedendo la poverella
3239    I,    1   |                E se non fusse stata la giovenezza che lo aiutò, certamente
3240    I,    2   |          quando le donne e parimente i gioveni la terza sera nel luogo
3241    I,    I   |          compassione de’ sciocchi miei giovenili errori; ed io, come ingrato
3242   II,   11   |               tutto, né alcuna cosa le gioveranno i legati. Per il che, lasciata
3243    I,    3   |         prudentissimamente uno che piú giovevole li pareva. Imperciò che,
3244    I,    2   |       scontrorono: e cosí grave fu del giovinetto il colpo nella testa, che
3245    I,    2   |             cui sono figliuoli. I sono giovini, vaghi d’aspetto, apparenti
3246    I,    I   |              in dosso; e senza perdere giozzo di tempo, andatevene a casa,
3247   II,    8   |               la sua debolezza non può gir innanzi: onde nel fine rimane
3248    I,    3   |                erbuzze si pascevano; e girando gli occhi or quinci or quindi,
3249   II,   12   |         mostrar quanto sia,~dopo molto girar di caldo e gelo,~la gloria
3250    I,    1   |           domattina per tempo io possi girmene al molino. Ma prima che
3251    I,    I   |              signora Chiara, moglie di Girolamo Guidiccione, gentiluomo
3252   II,    8   |                di vista: ma dove se ne gisse, non seppi. — Inteso ch'
3253    I,    4   |                   Madona, sí. — L’hé-t gita déter? — dis la dona. E
3254    I,    4   |              ven tanta colera, ch’a ’l gitava fuóg e fiama da tuti li
3255   II,    8   |            capo, né sapendo dove fusse gito, cominciarono a sonar i
3256    I,    4   |                l’era quasi bé mort, ol gittá nol Tever; e ixí Zambô,
3257   II,    9   |           Cesarino, andando a posare e gittandosi giú nel letto, come i giovani
3258    I,    2   |          giovane, subitamente si volse gittar giú dal letto e gridare,
3259    I,    3   |                scriverle una lettera e gittargliela in casa a tempo che gli
3260    I,    2   |               su la riva giá per entro gittarsi, udí una tonante voce che
3261    I,    I   |             che per timore giá s’aveva gittata nelle marittime onde. Il
3262    I,    1   |         vestite rimanessero. Le donne, gittatesi a’ piedi del scolare, con
3263    I,    I   |                scacciare; quando egli, gittatosi a terra ed abbracciateli
3264    I,    3   |        leggerla, né altro pensando, la gittava nel fuoco, e l’abbrusciava.
3265    I,    I   |                porrete ne’ sacchi e ne gitterete nel fiume, e, di masnadieri,
3266    I,    I   |               in spalla e nel fiume lo gittorno: e cosí il pastorello, in
3267   II,    9   |                di dosso e la camiscia, gittossi sopra 'l letto, e diede
3268   II,    9   |              Andrigetto, che pareva il giubileo. Egli aveva un notaio, Tonisto
3269   II,    7   |           miseri mortali si trovano; e giudicai tra le umane creature non
3270    I,    1   |            giorno, mandò per Teodosia, giudicando lei aver fatto ciò per magica
3271   II,    6   |               cose mie, non altrimenti giudicandole che se tue fussero; e vivi
3272   II,   12   |         Bennati anzi divini si suoleno giudicar coloro che con effetti si
3273   II,    9   |                e nero come corbo; onde giudicarono che da veneno fosse stato
3274   II,    8   |             gli medici che vedessino e giudicassino la causa della sua morte.
3275   II,    8   |                faceva, e dottissimo il giudicavano. Ritornato il prete da capo
3276   II,    6   |              noi no 'l sapiamo; ma ben giudicheressimo da voi esser generato, quando
3277   II,    7   |                Alteria:]~— Vari sono i giudíci degli uomini e varie le
3278   II,   10   |             giorno, perché nel palazzo giudiciario, dove era carcerato il parassito,
3279   II,    7   |          vengono alla fine del mese di giugno; e diégli a Gordino che
3280    I,    2   |              si levò.~Livoretto, tutto giulivo per lo ricevuto liquore,
3281    I,    4   |          giorno sopra i molli e teneri giunchi profondamente dormivano,
3282    I,    4   |          quelle viste mansuete e nuove~giungemi al cuor un sí vago pensiero,~
3283    I,    1   |              per lei ha mandato: e del giunger suo tutta la cittá ne fa
3284    I,    3   |            maggior riso, quando noi ci giungessimo alla piazza? — Io mi mossi
3285    I,    4   |                al salvatico cavallo, e giunselo in una mascella, e quella
3286   II,    9   |                 andorono al palazzo; e giunte al conspetto di Cesarino,
3287   II,    5   |               prese un dado con cui si giuoca, e poselo sopra uno scanno;
3288   II,   12   |                il studio avea posto in giuocar alle carte e altri giuochi,
3289    I,    1   |              né che far altro fuor che giuocare e questo e quell’altro ingannare,
3290    I,    2   |               del pomo con cui sovente giuocava, si mise in sí dirotto pianto,
3291   II,   12   |           alcuni erbolai, che con gran giuramenti promettevano in breve tempo
3292    I,    2   |            quello fortemente minacciò, giurando di malagevolmente castigarlo.
3293   II,    7   |            santo Pietro, duoi fratelli giurati, i quali non altrimenti
3294   II,   12   |                comprò tutti i libri de giureconsulti di ragion canonica e de
3295    I,    3   |          statuto ti punisca; e però tu giurerai se il peccato che ti oppone
3296   II,   12   |                cosí andati a giudicio, giuridicalmente fu costretto il patrone
3297   II,    5   |           elezione della nuova badessa giuridicamente procedere, fece motto alle
3298    I,    2   |               reina tanto piacque, che giurorono a’ giorni suoi non averne
3299    I,    2   |            losinghe ora ingannarmi; ma giurovi che di me piacer alcuno
3300    I,    I   |             considerando il pretore le giuste querele che di giorno in
3301    I,    1   |               al molino sono al peso e giusti. — Ed accostatosi a gli
3302   II,    6   |      quantunque vedesse le parti esser giustissime, finse però quelle non esser
3303    I,    I   |            dinanzi, e, prima che fusse giustiziato, benignamente lo ascoltasse.
3304    I,    2   |               ed uno armento di vivaci giuvenchi ed una mandra di fruttifere
3305    I,    2   |              con grandissimi gridi che givano in fino al cielo, alla presenza
3306   II,   11   |                abondevolmente con vini gloriosissimi, andò allo antedetto monasterio;
3307    I,    4   |                 E forsi che la no sará gnan manco piaseole e da riso
3308    I,    4   |               no disirava Marsilio, né gnanche la Tia.~Siando vegnú la
3309    I,    4   |             ca’ ch’a’ no se savis, gnè gnesü se n’avedis. E per quant
3310    I,    4   |            dièsse tuti, a’ no falerave gnianche — i fasea co ela. E ben
3311    I,    4   |               scaltrit (a bé ch’al fus gob e brut) nientedemanc in
3312    I,    4   |               tre figliuoli, tutta tre gobbi e d’una stessa sembianza;~
3313  Not         |           felice ti trovi al presente,~godendo miser Iacomo Pesente~che
3314   II,   11   |             arbitrio suo di prendere e goder quello che egli se eleggerá. —
3315   II,   11   |                ci darai da mangiare, e goderai la insperata mia venuta;
3316   II,    6   |           animo, che tosto vederebbe e goderebbe il suo marito. Isabella,
3317   II,    6   |                carico a me, che presto goderemo. — E sceso giú per la scala,
3318    I,    2   |                e portarselo a casa per goderselo allegramente con la madre
3319    I,    I   |      uccidessino e poi di mia morte ne godessino, me li sono dato in preda.
3320    I,    1   |                 che dentro di sé tutto godeva, in ciò le fu molto cortese:
3321   II,   11   |        dividiamo la paterna ereditá, e godiamola ancor noi fin che viviamo,
3322   II,   11   |              che viviamo, sí come l'ha goduta il padre nostro mentre egli
3323    I,    4   |                ben! Nu a’ se stenton a goernar le tere e semenar el fromento,
3324   II,    8   |              io non conosco uomini piú goffi né piú ignoranti di voi. —
3325   II,    7   |          adunque il gaglioffone la sua golositá, finalmente in bocca ne
3326    I,    1   |            pugna gli occhi sí lividi e gonfi che quasi non discerneva,
3327   II,    7   |               come voi vedete, egli ha gonfiata la guancia di maniera ch'
3328    I,    2   |                navi dalle procellose e gonfiate onde marine. Fortunio, dall’
3329    I,    1   |               ma al duca si fattamente gonfiò la gola, che quasi si sentí
3330   II,    7   |                panca; e spogliatasi la gonnella, se n'andò a letto. Non
3331    I,    I   |             moglie di Giovan Francesco Gonzaga, cugino di Federico marchese
3332    I,    3   |           Scardona, l’altra nel re dei Goti, la terza nel re di Scizia,
3333  Not,  Bibl  |           philosophischen Doctorwürde; Gottinga, 1867.~Landau, Beiträge
3334    I,    4   |           mamma, la quale era solita a governarla e maneggiarla, subito dalle
3335    I,    1   |              reina, non sapendo in ciò governarsi, disse al re: — Che dobbiam
3336    I,    4   |                a ca col veg’e a’ sí ’l governerèf, e sí scansesom la spisa,
3337   II,    6   |               prelato con animo di far gozzoviglia a costo di Cimarosto, allegramente
3338   II,    9   |             con le natiche presi tante gracchie e tanti altri animali, che
3339   II,    8   |                con la zatta s'attacca, graffa e poi se ne fugge. — Stavano
3340  Not         |                forme costanti la varia grafia antica di molte parole e
3341    I,    4   |          arsentela: u a’ vorisse de le graméghe, e mi a’ son de le refué;
3342   II,    8   |                fondato nell'arte della grammatica, tornò a casa, non giá per
3343   II,    8   |           tutti i savi della cittá, sí grammatichi come oratori, sí leggisti
3344   II,    5   |               farò tal provisione, che gramo sará colui che l'avrá tolte.
3345   II,    7   |             aprí, e un bellissimo pomo granato divenne, il quale, aperto,
3346    I,    4   |                bela botiga de pagn col grand inviament, scrisse al so
3347    I,    4   |                infirmitá sí toribola e granda d’una insida de corp, che
3348    I,    4   |         portava bé, e a’ sí atendiva a grandí la botiga, e che l’era compid
3349   II,   12   |            Cesare. Venuto il figliuolo grandicello, gli diede un precettore
3350    I,    2   |                e l’ossa circonda; alla granifera e sollecita formica, per
3351    I,    4   |             fiol me, dí al to parô che granmarcè, e che ’l no s’afadighi
3352    I,    4   |               bevi; e nu a’ beon de le graspi e de l’aqua. — Disse Marsilio: —
3353   II,    5   |              che per tre sere cessi di grattarti la rogna; e io ti prometto
3354   II,    5   |                acceso, maggiormente si grattasse la rogna. Stando adunque
3355   II,    5   |             erano passate due sere che grattato non si aveva, dubitò fortemente
3356   II,    5   |            cosí dicendo di continuo si grattava la rogna. Polissena, udendo
3357   II,    5   |               il fuoco, e di continovo grattavasi la rogna; e quanto piú egli
3358   II,    7   |             rincresceva, e il sonno la gravava, lasciò il marito sopra
3359   II,    8   |               vogliate imponermi tanta gravezza, perciò che la villa è povera,
3360    I,    I   |         travaglio. Ora io di due delle gravezze impostemi da mio padre sono
3361   II,    7   |               vuol ben esser infermitá gravissima, che non la curi in brevissimo
3362   II,   10   |             pazienzia sua in udire, la gravitá nel rispondere, la fortezza
3363   II,    7   |              che in dieci giorni dalla gravosa infermitá fu liberato. Risanato
3364    I,    2   |            molti non pensati pericoli, gravosi affanni e lunghe fatiche,
3365   II,    6   |             Quivi Aglea, una delle piú graziate donne che sia al mondo,
3366    I,    4   |                est, piasevoi madonni e graziôsa signôra; a’ torni a dí,
3367    I,    I   |            mente le maniere accorte, i graziosi gesti, gli onesti costumi
3368    I,    3   |               antiquissima cittá della Grecia, ne’ passati tempi domicilio
3369    I,    2   |       umilissimo servitore. Se voi piú gridarete, una di due cose averrá:
3370    I,    I   |                chiuso e cosí altamente gridasse, li rispose che ’l signor
3371  Not,   12(4)|           rompicollo mentre le monache gridono al miracolo.~
3372  Not,  Bibl  |           lacuna rimediò poi Guglielmo Grimm in una delle edizioni dei
3373   II,    8   |     cittadineschi panni e vestitolo di griso, il mandò dietro a' porci.~
3374    I,    1   |        levatosi in piedi, le poneva il grognetto e le zampette in grembo.
3375    I,    1   |                 e per essere antiche e grommose di fastidiosa muffa, egli
3376    I,    I   |               pettorale, la cingia, la groppiera ed ogn’altra cosa che pareva
3377   II,    7   |            gambe, e facendosi tutti in groppo, ubidivano al patrone. Aveva
3378    I,    2   |              solevano cadere, uscivano grossissimi pedocchi che ogni ora la
3379    I,    4   |               ben ch’a ’l foèsse omazo gruosso del çervelo e de la persona,
3380    I,    4   |            andassef cercand del mond e guadagná qual cosèta per podí sostentá
3381   II,   12   |          cinquanta ducati all'anno per guadagnarne duo, oltre che non hai detto
3382   II,    6   |                la tasca, per cercar di guadagnarsi alcuna cosa onde potessero
3383    I,    I   |      sospendessi il padre mio e che io guadagnassi il terzo de’ suoi beni,
3384   II,    8   |           condizione, ch'io posseda la guadagnata robba. — Il mercatante,
3385    I,    4   |              scarpe con tanta dolcezza guadagnate al tutto priva, per lo dolore
3386    I,    I   |           perciò che onoratissimamente guadagnati li hai. Ma fa che nell’avenire
3387    I,    4   |        stroment da tirá sü i barchi, i guadagnava di quatrí, ol se mis an
3388   II,    6   |            luogo e ascenderá la torre, guadagnerá il tesoro e Aglea. — Dette
3389   II,   11   |               Per il che la sua pazzia guadagnò quello che perso arrebbe
3390  Not         |           fatte con arte e fornite con guai.~Fra donne conversiam senza
3391    I,    4   |          compar ser Peder, e dig che i gualdi per amor me. — Zambô, ubidient
3392    I,    I   |               guanzata, che le fece la guanza destra tutta vermiglia.
3393   II,    9   |          vostra mano ponetelo sotto 'l guanzale dove dorme il marito vostro,
3394    I,    I   |              perle grossissime con duo guanzali ornati a maraviglia. Appresso
3395    I,    I   |               l viso le diede sí fatta guanzata, che le fece la guanza destra
3396    I,    3   |               porpora somigliavano, le guanze crespe, le labbra riversate,
3397   II,   12   |             viddi che l'era chiara, né guardai piú oltra; mentre che io
3398    I,    4   |              pò se l’è ancora qua. — E guardand ol pizegamort ol corp mort,
3399    I,    4   |              ca’ dove stasea la Tia, e guardandola fiso nel volto, a ’l fé
3400   II,   12   |              coloro che con effetti si guardano dalle cose contrarie e col
3401    I,    3   |           umanamente prenderá, e senza guardarsi a dietro fuori del giardino
3402   II,    8   |              nell'arte, vuolse che gli guardasse la mano, e dicesse la ventura
3403   II,    8   |                in quella si trovava; e guardato che l'ebbe, s'ammutí e pallido
3404   II,    7   |           della sua infermitá; poscia, guardatolo ben nella faccia, e tòccogli
3405   II,    7   |          trovava medico che 'l potesse guarire, ma tutti dicevano l'infermitá
3406   II,   12   |                presentanei, che subito guarirebbe. A questa bella e graziosa
3407    I,    4   |             Venesia, ol sarèf mort lá.~Guarit che fo Zambô, ol se partí
3408    I,    2   |              come siete voi cosí tosto guarita? — Rispose Biancabella: —
3409    I,    I   |               sangue e ponela sotto il guarnello; perciò che, venendo questi
3410    I,    4   |               mi no vi-u e’ ho tuto el guarnelo strazò, sbrendolò e arpezò?
3411    I,    2   |           chiaro nome e buona fama fie guasta, o che voi sarete cagione
3412   II,    6   |               delle terrene ricchezze, guastamento delle forze del corpo, disviamento
3413    I,    4   |             coltivate campagne affatto guastavano e dissipavano, ma parimenti
3414    I,    I   |            benigno viso: altrimenti si guasterebbe la coda al fasiano. Dopo,
3415    I,    3   |              Allora disse lo ugello: — Guatami sotto l’ala sinistra, e
3416    I,    1   |        intendendo, le ghiottoncelle si guatarono l’una con l’altra, e dirottamente
3417    I,    I   |               prete nel sacco; e senza guatarvi dentro, presero il sacco
3418    I,    2   |              accostatosi bene a lei, e guatatala fiso nel volto e vedutala
3419   II,    8   |                oggidí per le continove guerre è in sí fatta maniera distrutto,
3420    I,    1   |          alcuna di voi sapere, fu uomo guerreggevole, dispregiatore d’Iddio,
3421   II,    6   |                timor del vostro onore,~guerreggiando egualmente col desire,~al
3422   II,    6   |             tempo che 'l papa e Franza guerreggiano insieme, né mai si ha sentita
3423    I,    4   |        scelerat? Quest è ol premi e ol guidardô che te-m rendi dol benefici
3424    I,    2   |               vita sua, sí miseramente guidardonasse. Ma il soldano, tutto infiammato
3425    I,    4   |                ha ricevuto il servigio guidardonate non sarete, almeno Iddio,
3426    I,    4   |      parendogli gran villania se no ’l guidardonava, il mandò a chiamare; ed
3427   II,    7   |                questa infermitá, io vi guidardonerò di tal sorte, che per tutto
3428    I,    3   |               parte dove la fortuna la guidava.~Cavalcando adunque Costanza
3429    I,    3   |            come uomini, ma come bestie guidavano. E finalmente un giorno
3430    I,    I   |             Chiara, moglie di Girolamo Guidiccione, gentiluomo ferrarese; l’
3431    I,    1   |           donne cominciorono far nuove guise de abiti, de’ quali Silvia
3432    I,    2   |            nella verde riva. Il pesce, guizzante per le chiare e lucide onde,
3433    I,    I   |                nuotavano, e vedendogli guizzare or quinci or quindi sommo
3434    I,    1   |             degno non è di fama,~né di gustar il ben de l’altra vita,~
3435    I,    3   |           vedesti mai il piú bello, né gustasti il piú soave e dolce canto. —
3436   II,   10   |              in mano, e per l'addietro gustato il mattarello, pose la mano
3437   II,   12   |            convenevole a sé, subito lo gusteranno. Ma date il cappone, il
3438              | han
3439  Not,  Bibl  |                edizioni dei Kinder und Hausmärchen.~Passano, I novellieri italiani
3440   II,    6   |           tesoro che l'ha ragunato: ed havvi raccolto infinita quantitá
3441    I,    4   |            Zambô, fradèl nos car, te n’hé saltò ixí a l’improvista,
3442    I,    4   |                 disse alla Tia: — Ben, he-to compio? — Ma la Tia che
3443   II,   10   |       fanciulla per ducati ducento, ed holla condotta a casa perché vi
3444   II         |                 me ne mentirei; ma ben holle fedelmente scritte secondo
3445   II,   12   |                a voi, in luogo di vivo hollovi restituito morto. — Il che
3446   II,   12   |                di quei sapienti: — Est homo quidam; — quasi schernendolo
3447   II,    8   |                  Domini, libetne vobis hospitari? hic enim vobis erit bonum
3448   II,    8   |              hic enim vobis erit bonum hospitium. — E perché i fiorentini
3449    I,    4   |              Pava. — Disse Marsilio: — Hossú! basta mo! meton da un lò
3450    I,    3   |         servigio alcuno; ma perciò che hovvi trovato sempre amorevole
3451              | huiusmodi
3452    I,    4   |              voliva tocá la ma; pür a’ i-g dé tanti zançeti e paroleti,
3453    I,    4   |               aviva tanta paura, ch’a’ i-s cagava sot, gnè i aviva
3454  Not         |                presente,~godendo miser Iacomo Pesente~che ti ten per virtú
3455  Not,  Bibl  |          englischen Litteratur des XVI Iahrhund., Strasburgo, 1892, dá notizia
3456  Not         |       desolante uniformitá; a darne un'idea ho fatto eccezioni per la
3457   II,    6   |               che non aveva l'italiano idioma, ora tedesco ora latino
3458   II,   12   |                quelli consegli che piú idonei vi pareranno a conservarla. —
3459   II,   10   |             cosa è questa ch'io tocco? Ier notte non l'avevate. — Rispose
3460   II,    7   |               conosco, fratel mio, che iersera hai fatto un gran disordine,
3461   II,   10   |            povera, ed egli ricco: ella ignobile, ed egli nobile; ma quando
3462    I,    1   |               leale, non merita cotale ignominia e vergogna. — Allora il
3463    I,    3   |              non senza sua grave danno ignominiosamente uccellato: sí come per la
3464    I,    I   |           quinci nascono i disonori ed ignominiose morti, non senza grandissima
3465   II,    8   |               fassa di legna. Laonde l'ignorantazzo, gettatosi a' piedi del
3466    I         |          memori di me. Da Vinegia alli ij di Gennaio M.D.L.~~  ~
3467    I,    3   |          spiccava: altrimenti rimaneva illesa. Ippolito, che giá aveva
3468   II,    8   |            stati superati dagli uomini illiterati. E questo chiaramente si
3469    I,    4   |          chiare stelle intorniata, giá illuminava le folte tenebre della buia
3470    I,    I   |         marchese tai parole dicendo: — Illustrissimo signor, se mai favilla di
3471    I,    3   |              di parlar con lei, andava imaginando che via egli potesse tenere
3472   II,   11   |             abbracciorono insieme, e d'imaginarie lagrimette il viso bagnandosi,
3473   II,   12   |          vicini in sua mala ventura, s'imaginarono d'ingannarlo per un'altra
3474    I,    2   |                avesse veduto nella sua imaginativa uno di coloro che per suo
3475    I,    2   |          sentiva. E tanto piú perché s’imaginava che dopo la morte sua sarebbeno
3476    I,    I   |              Era, il giorno che questa imaginazione li venne, morto in Perugia
3477    I,    4   |                Egli è venuto a casa sí imbalordito dal vino, che non sa ciò
3478    I,    2   |            cavallo. Il quale, intesa l’imbasciata, molto si rallegrò e alla
3479    I,    4   |               avia mai sentí novela né imbassá de lü, ol morí d’alegreza;
3480    I,    4   |                poi saví gnè novela gnè imbassada de lôr. Essend andá per
3481    I,    4   |                e recercand parô, a’l s’imbaté a trová ü marcadant ch’aviva
3482    I,    4   |          besogn se ne serviva. A ’l se imbatí ch’a messer Ambrös ghe convegní
3483    I,    4   |          Guarda se per ventura a’ i se imbatis a vegní in sta tera e che
3484    I,    3   |              andò verso piazza, dove s’imbattè in messer Erminione; ed
3485    I,    I   |           videro che l’uno e l’altro s’imboccava, dimorando in amorosi ragionamenti.
3486   II,   12   |              il capo e la tonica tutta imbrattata di paglia, ed esser vestito
3487   II,    9   |              melega e le natiche tutte imbrattate di sterco, scese giú e cominciò
3488   II,    5   |                suo nome vive, il tuo s'imbruna.~Finita che fu la vaga e
3489    I,    I   |               nel sacro sangue le mani imbruttare non intendo. Levati tosto;
3490    I,    1   |                 tutte de letame gli le imbruttava; e perciò che egli gli era
3491  Not,  Bibl  |               e annotazioni di fonti e imitazioni del Lainez. Altra ristampa
3492   II,   12   |              suo barba, che li darebbe immediate gli suoi danari. E con queste
3493    I,    2   |          sospir che ’n vano spargo~e l’immenso e celato mio martire,~ch’
3494   II,    9   |           tutti e miei beni, mobili ed immobili, presenti e futuri, in qualunque
3495    I,    2   |         paterno regno. Il re, inteso l’immoderato pregio, chiamò la figliuola,
3496   II,    9   |                trista e vil femminuzza immonda e sporca gli abbia cosí
3497    I,    1   |               la cittá; e dove erano l’immondicie e le lordure, sí come fanno
3498   II,    7   |        vecchiaia è sozzissima e d'ogni immondizia piena; perciò che, oltre
3499    I,    1   |              per arte, aggradisce agli immortali Dei, non è maraviglia se
3500    I,    I   |            pieno intenderete.~Appresso Imola, cittá vendichevole ed a’
3501    I,    I   |              uomini che nel territorio imolese si trovasse; ma giunto all’
3502   II,   12   |   accompagnarlo, e del resto non voler impacciarsi in cosa alcuna. E cosí rimasero
3503   II,    7   |             uomini in casa, e che io m'impacciava col tal e col tale. Il che
3504   II,    7   |              suo scolare; ed egli poco impara~l'arte che gl'insegna, ma
3505   II,    6   |             consuetudine di tai luoghi imparando il linguaggio di tutti gli
3506   II,    9   |            dicesse, e che l'andasse ad imparar meglio di quello che fin
3507   II,    7   |              gli era dimostrato, tanto imparava. Avenne che, sendo un dí
3508    I,    4   |               dire la razion che l’aea imparò; che comenzá a sto muò:~—
  |