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Giovanni Francesco Straparola
Le piacevoli notti

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


126-ammir | ammol-baie | bala-circo | circu-crest | cri-disvi | ditel-finge | finir-impar | impas-latin | latro-mogie | moles-parle | parli-prede | predi-ricer | ricet-scele | scelt-sotto | sottr-total | tovag-visit | vist-zupon

                                                           grassetto = Testo principale
     Libro,  Notte                                         grigio = Testo di commento
4511 I, 4 | che co i so polidi paròi e molesini pregheri madona Felicèta 4512 I, 1 | starete ad ascoltarmi, e non molestarete il povero duca. — Ditelo, 4513 I, 1 | promettovi per ora di non molestarlo. — Allora messer Gasparino 4514 I, 1 | nell’avenire tu non abbi a molestarmi per tal cagione, ma che 4515 II, 9 | sopra la fede mia di non molestarti piú in conto alcuno, e fin' 4516 II, 10 | Costantino, e non sarete molestati. — E andatasi la gatta piú 4517 II, 5 | Indi, perché il freddo lo molestava, si pose appresso il fuoco 4518 I, 1 | donne di non essere cosí moleste nell’avenire a’ mariti vostri, 4519 II, 10 | che gli davano grandissima molestia; e andatosene con la sua 4520 I, I | mendico tutto dalla pioggia molle e bagnato albergar in casa 4521 II, 5 | fattogli certo empiastro mollificativo con oglio e sugo d'erbe, 4522 II, 9 | coppia di calzi nell'aria e mollò alquante rocchette, che 4523 I, 2 | cominciò l’uno e l’altro moltiplicare in parole e quasi venir 4524 I, 4 | madona Felicèta cresciva e moltiplicava in paròi, te la giocava 4525 II, 8 | fanticella: la qual in veritá era monaca, donna molto saputa e dottrinata, 4526 II, 11 | marito, ambi vestiti di abito monacale, venir domattina al detto 4527 I, 2 | Biancabella con le mani monche e cieca d’ambi gli occhi 4528 I, 2 | fecesi lavare il viso ed i monchi, dalli quali, tutti vedendo, 4529 I, 3 | morte mia, io glie la renda monda d’ogni difetto, e nel tremendo 4530 II, 6 | di convenirti dinanzi la mondana giustizia e addimandar ragione; 4531 II, 12 | e dediti alle lascivie e mondani piaceri. Onde consumò il 4532 I, 4 | con la quale si potesse mondare. Il servente, andatosene 4533 II, 9 | mi vagliono le gemme, i monili, i pendenti e le altre care 4534 Not, Bibl | XVI) con prefazione del La Monnoye e annotazioni di fonti e 4535 Not | anche omesso gli aridi e monotoni cenni di commento con cui 4536 II, 10 | perciò che mi fuggono come monstruosa cosa. Si verrete tra' religiosi, 4537 I, 3 | finalmente giunse ad una montagna di non picciola altezza; 4538 I, 3 | profonde valli, sassose montagne ed inospiti boschi, vedendo 4539 I, I | il mio cavallo leardo, e montali su, e fa che in questa notte 4540 I, 4 | che molti soldati subito montassero a cavallo, ed in quattro 4541 I, 3 | profondissimo sparger di lagrime, e montata sopra uno potente cavallo, 4542 II, 10 | gran spazio di tempo, che Morando, re di Boemia, morí; ed 4543 I, I | figliuola una navicella, ed a Morano se n’andò. Ed adocchiatovi 4544 I, 4 | ognun che la vedea, s’ina morava del fato so.~E parse pure 4545 I, 4 | Madona Felicèta, ch’era usada morbeda sot l’alter marit, dis che 4546 I, 2 | tanto piú ella, come i morbidi fanciulli fanno, ne rideva 4547 II, 6 | ricca camera, ov'era un morbido letto, a lato di lui si 4548 II | con canina rabbia e con mordaci denti si moveno; ma leggetele 4549 II, 10 | ed egli con una favola mordendo l'abbate, dalla querela 4550 II, 12 | acuti morsi non cessava di morderlo; e avendola indi cacciata 4551 II | cercano co' minacciosi denti mordermi e le misere carni squarciare, 4552 II, 9 | In Arcadia, paese della Morea, detta da Arcade, figliuolo 4553 II, 10 | sappia Vostra Riverenzia che morendo di disperazione me n'andrò 4554 II, 5 | Mi maraviglio che non moresti. — Come morire? — disse 4555 II, 9 | aspettiamo, che veramente moriremo. — Il lupo, che aveva allora 4556 I, 1 | del compare, e se voi ne morirete, il danno fia vostro e non 4557 II, 9 | finché da natural morte morirono, furono con molta diligenza 4558 I, 1 | poco mancò che non se ne morisseno. Il re Galeotto, veggendo 4559 I, I | molto mi piace, e se prima moriva scontento, ora, intese le 4560 II, 6 | dell'anima del fanciullo, il mormorar del mondo e l'onor del marito 4561 II, 12 | rivocata la sentenzia sua, mormorava tra sé tai parole, dicendo: — 4562 I, 4 | da fa colaziô, ch’a’ se morom da la mala fam. — Ma ela 4563 II, 9 | te la facessi provare, tu morresti di spasmo. — E cosí dicendo 4564 II, 12 | calvezza di quello e con acuti morsi non cessava di morderlo; 4565 I, 4 | un terribile e paventoso morso: e fu di tal maniera, che 4566 II, 9 | lo detto de' medici esser mortale ed incurabile, con destro 4567 I, 4 | che pestava mandoi in ü mortér per fa di marzapá, e 4568 I, 3 | guardia ed in governo d’un mortifero animale, il quale con le 4569 II, 6 | mondane e i peccati gravi che mortificano l'anima e fannola serva 4570 II, 9 | donne nel regno, che si mosseno a tanta invidia contra Cesarino, 4571 I, 4 | mostazada fata in sòl mostaz, che la andá d’inturen. 4572 I, 4 | alzá la ma e s’ghe de una mostazada fata in sòl mostaz, che 4573 Not, 12(4)| lavorando per loro, egli mostra il corpo del frate; e poiché 4574 II, 7 | perché innanzi di lui ve la mostrai. — Anzi s'appartiene a me 4575 I, I | Indi disse alla moglie: — Mostrali il tuo pendente e le grossissime 4576 I, I | stracciandosi i panni dinanzi e mostrando il petto. Venne subito la 4577 I, 2 | onoratissimamente le ricevettero, mostrandogli le ampie logge e spaziose 4578 I, 3 | usano ne’ diversi tempi; — e mostrandogliene diceva: — Queste lo state, 4579 II, 9 | nulla sapere. Il pretore, mostrandosi d'ira acceso, disse: — Io 4580 II, 12 | trarlo fuor d'errore;~e mostrar quanto sia,~dopo molto girar 4581 I, 3 | andare fino alla casa sua per mostrargli quelle cose che nell’arca 4582 I, 1 | passate ingiurie, e senza mostrarsi crucciato e di portarle 4583 I, 2 | altro, io ti prometto di mostrarti il tuo sposo sino alle ginocchia. — 4584 I, 3 | vederla, mi offerisco di mostrarvela. — Di questo — rispose Nerino, — 4585 I, 1 | un poco di solacio e per mostrarvi la piú bella cosa che a’ 4586 I, I | casse aprir dovesse e li mostrasse le sue belle vestimenta 4587 I, I | cassa, apri quest’altra; — e mostravali le vestimenta. Ora restava 4588 I, 4 | muò che u me , u me ’l mostreressi con qualche segnale; ma 4589 I, 2 | disse la sirena, — ed io ti mostrerò lo sposo tuo insino al petto. — 4590 II, 6 | voi questo bambino? — e mostròli il piede manco che del dito 4591 I, 1 | discopersele sino al petto, e mostrolli le candidissime coscie che 4592 II, 7 | una barberia ivi vicina; e mostrollo al ciruico, cosí dicendo: — 4593 II, 12 | audienza prestarete.~Lodovico Mota, come avete altre volte 4594 Not | scorso forní argomento e motivo a studi e ricerche specialmente 4595 II, 8 | tranquilla e queta, e ogni moto, ancor che lontano, di leggieri 4596 I, 2 | scherzar che ’l doglia, né motteggiar del vero; perciò che chi 4597 II, 9 | Ma il lupo con cenni e motti tanto fece, che pur compresero 4598 II, 5 | fatte nella gioventú mia, movavi almeno la vecchiezza, la 4599 I, 2 | disse: — Dopo che niuno si move a dire cosa alcuna, con 4600 I, 4 | vedea che Marsilio no se movea gozo de drio da quel usso, 4601 II | rabbia e con mordaci denti si moveno; ma leggetele alle volte 4602 I, 4 | gnè i aviva ardiment de mover-s gnè crolá. Ser Zambô, avend 4603 I, I | veggendo il crudo tempo, si moverá a pietá e daravvi alloggiamento; 4604 II, 5 | comare, — che io non mi moverò, né farò cosa alcuna senza 4605 II, 12 | parve che quel corpo si movesse nel sacco. Onde, levatosi 4606 I, 4 | giovanetto e riguardevole, si movevano a pietá, e dicevano: — Oh 4607 I, 4 | pregheri madona Felicèta se moví a compassiô e si a’ i mená 4608 I, 4 | che ser Zambô parlava o se moviva, la tremava com la fòia 4609 I, 1 | e grommose di fastidiosa muffa, egli cominciò con maravigliosa 4610 II, 9 | il pariete; e tratto un mugito che d'un toro parse, rese 4611 I, 4 | aviva nom messer Ambrös dal Mul, ch’aviva una grossa botiga 4612 I, 4 | domandat se ’l saviva governá mulèti, e ghe respós de no, 4613 II, 10 | il re fece caricare dieci muli d'oro e cinque di onoratissime 4614 I, 4 | vidi, sin a questa fussero multiplicate le scarpe, trovai che erano 4615 I, 1 | venuto per bene, Iddio, munerator del tutto, ti dia ogni giusto 4616 II, 11 | secondo le leggi civili e municipali quelli che sono carcerati 4617 I, 4 | impiza el fuogo, ch’a’ muor de ferdo. — La Tia, che 4618 I, 4 | ch’a’ me consumo tuto e muoro per vostro amore, e vu no 4619 II, 6 | ragione per la quale io mi muova a separarmi da te. E quanto 4620 II, 5 | capo eletta. E se non vi muoveno ad eleggermi le fatiche 4621 II, 10 | far ogni animante~a pietá muover con ardente zelo,~e per 4622 I, 4 | cossa, ch’a’ ve aví vogiú muovere. — Disse Cecato: — No miga, 4623 I, 3 | venti battuta, nulla si muoveva. Il che vedendo, la reina 4624 II, 9 | confessione da lui fatta, mutasti proponimento e senza martorio 4625 II, 7 | Lattanzio, vedendo Dionigi aver mutata natura, e di diligente e 4626 II, 5 | nobil cena? Arreste mai voi mutato pensiero? — A cui rispose 4627 II, 10 | giorno di vesti di seta mutatorie di diverse sorti. E fatta 4628 II, 6 | l'empia e cieca fortuna, mutatrice de' regni, volvitrice delle 4629 II, 9 | volontieri la causa di questa mutazione. — Ah, — rispose Rosolino, — 4630 I, 1 | chi mai di tal pensier mi mute,~ch’essempio siete voi d’ 4631 Not, Bibl | ital. del 1608 gravemente mutilata dalla censura; perciò non 4632 I, 3 | adunque Costanza alla ventura, mutossi il nome, e di Costanza, 4633 I, 4 | ste parole per ch’a’ vuoge muzar la faiga de contar-ve una 4634 I, 4 | giera da drio l’usso, che ’l muzasse. Ma el zovene, che no giera 4635 II, 11 | detto Gerolomo superasse Muzio, Pompeio e Zenone di pazienza; 4636 I, 2 | nel porto, le trombe, le naccare, i tamburi e gli altri stromenti 4637 I, 1 | sentire per la cittá trombe, nacchere, tamburi, buccine, campane, 4638 I, 1 | spiriti, e bagnatosi con acqua nanfa e ben profumatosi, se n’ 4639 I, 1 | ella teneva le sue acque nanfe e profumate, e che prima 4640 I, 1 | tempo. Filenio prese il nappo e lo empí di quel vino, 4641 II, 11 | orecchie e soffiando con le nari, fortemente, cominciò annitrire; 4642 I, I | queste altre donzelle nel narrar le loro favole si porteranno 4643 II, 9 | veruna che minutamente non le narrasse.~Finetta, inteso il compassionevole 4644 I, 4 | tanto quanto per Guerrino narrato le fu. Il che il re intendendo, 4645 Not | dovesse rimanere il loro narratore, il ricordo delle vicende 4646 Not | cui la brigata accoglie la narrazione delle novelle, e le chiuse 4647 II, 10 | guardiano di esso monasterio, e narrògli diligentissimamente il caso, 4648 II, 5 | ramaricate? — La comare narròli il tutto. Messer Artilao, 4649 II, 7 | dal padre, puntalmente gli narrorno il tutto. Il padre, inteso 4650 I, 1 | e che ’l figliuolo, che nascerá di lei, sia dotato di tutte 4651 I, 3 | li figliuoli, che di lei nasceranno, alla attempata madre instantissimamente 4652 I, 3 | quelli erano i bambini di lei nasciuti. Ed acciò che tal cosa non 4653 II, 11 | massimo, di nazione genovese, nasciuto in Savona, cittá marittima, 4654 II, 12 | sopragiunto dalla notte, se nasconde in una casa,~dove gli sopravenne 4655 I, I | essendo voi in casa, egli si nasconderá in qualche luogo, e indi 4656 II, 12 | lo diedero al mare che lo nascondesse; e cosí quello che se aveva 4657 I, 1 | sacco apparecchiato e si nascondi; e poscia lascia l’impaccio 4658 I, I | ogni onesto vivere; quinci nascono i disonori ed ignominiose 4659 I, 4 | splendore, oggimai aveva nascosi i rubicondi ed ardenti raggi 4660 I, 4 | Bertaz e Santí, a’ i era nasít in ü portat, e si a’ i se 4661 I, 4 | fogolaro a del fuogo che la naspava filo, e se conzò tuti 4662 I, 4 | denti gli aveva presa una natica; e strettamente la teneva, 4663 I, 4 | sempermá, dove manca la natüra, suplis l’inzegn e la malizia 4664 II, 5 | grossissimo il mare, ma ancora a' naviganti era molto contrario, quando 4665 I, I | l’occasione a Dimitrio di navigare in Puglia per oglio ed altre 4666 I, 2 | prospero e favorevole vento navigorono. Non s’erano appena cento 4667 II, 6 | sendo l'aria da noiosa nebbia d'ogn'intorno impedita, 4668 I, 2 | Lauretta:]~— È cosa laudevole e necessaria molto che la donna, di qualunque 4669 II, 8 | di altro sacramento che è necessario alla salute dell'anima, 4670 II, 6 | che quella non mi neghi, e negandola presto vedresti il termine 4671 I, 3 | che una sol grazia non le negassino. Ed addimandatala che grazia 4672 I, 2 | piacere; e quando me lo negasti, direi ben certo che poco 4673 I, 1 | ed aperta fronte il tutto negava. Stando adunque in questa 4674 II, 12 | altri altre cose, e altri negavano che far si dovesse alcuno 4675 II, 5 | benivolenza è tra noi, non me la negherete. — Messer Liberale, ch'era 4676 II, 6 | ragion mi tocca; e io il nego, e il provo con evidentissima 4677 II, 10 | il potesse mercatantare e negoziare con ducati trecento della 4678 I, 4 | vedend ch’a ’l no trovava negú, ol se quetá alquant, e 4679 I, 4 | fuora via né che dire a negun. Marsilio, sapiando che 4680 I, I | passarono due ore che si levò un nembo con tanta pioggia, che parea 4681 I, 2 | tanto gli era la fortuna nemichevole, che nulla prendeva; ed 4682 II, 6 | vissero, che li figliuoli e i nepoti dopo la loro morte ricchissimi 4683 I, 3 | picciola crebbe allora alla nequitosa madre ed alle sorelle, perciò 4684 I, 3 | dicendo: — Ahi falsa madre di nequizia piena, te stessa la tua 4685 | nessun 4686 I, 4 | ma de cancher’ — a’ i netezá de tal manera, che per esser 4687 I, 4 | botiga a lavorá in sembra. Netezand Zambô col garzô de botiga 4688 I, 4 | certi cosi de confeziô da netizá e ghe insegna partí i 4689 I, 4 | drapeselo de lin bianco e neto de lisía, e si ghe covrí 4690 I, 3 | le serventi con il liscio nettano le camiscie ed altri panni 4691 I, 4 | dietro alle natiche per nettare messer lo perdoneme, trasse ’ 4692 I, 2 | fattamente gli streggiava, nettava ed abbelliva, che i lor 4693 I, I | levò la sella tutta di netto dalla schiena del cavallo; 4694 I, 3 | verno, quando saranno le nevi, i ghiacci e il bruma malvagio, 4695 II, 6 | ho sentito dire che lo 'ngegno supera le forze, e che non 4696 I, 2 | potesse e di tanto travaglio ni traesse? — Io ho un pesce, — 4697 I, 4 | e disse: — A ’l no porae nian star miegio al mondo de 4698 I, 4 | a’ no sé mai com a’ fare nianche, perché no gh’è né dinari 4699 II, 7 | ho marito, il qual non mi niega cosa che mi fa bisogno. 4700 I, 4 | ch’al fus gob e brut) nientedemanc in poc temp al se 4701 I, 4 | e ghe insegna partí i nigher da i bianch, e ol metí 4702 I, 2 | la discordia, d’ogni ben nimica, vedendo il loro fervido 4703 I, 2 | Biancabella che con un’altra ninfa sedeva. E miratala nel chiaro 4704 I, 4 | de l’uolio de la salenint’altro per ca? — Mo ví-vo, — 4705 II, 6 | cognata e degli amorevoli nipoti miei? Dammi adunque e della 4706 | nisi 4707 II, 10 | Non udite i cavalli che nitiscono? non vedete la polve in 4708 II, 10 | udite il strepito delli nitrenti cavalli! — I cavallieri 4709 I, 4 | respòs a la gaiarda che . E ol comenzá zugá dol 4710 I, 4 | che fus de vos content, no-m la colpa a mi, ma a la 4711 I, 2 | Poco non fa lo saggio nocchiero, che balestrato da invidiosa 4712 II, 9 | egli è innocentissimo ed io nocente. — E senza altro tormento, 4713 II, 12 | bastone di mirto, pieno di nodi, e lo menò sul capo del 4714 I, I | calò giú con una fune tutta nodosa: e la mattina nell’aurora 4715 I, 2 | ed amenduo, abbassate le nodose lance, come scatenati leoni 4716 I, 1 | preso Ghirotto un bastone nodoso, a tal effetto apparecchiato, 4717 I, 3 | madre e la balia che lo nodricava. Venuto adunque Nerino alla 4718 I, 2 | all’anno allattare e ben nodrire lo facesse. Essendo il bambino 4719 II, 12 | per dodici li cani: e in nodrirgli spendo ogni anno da venti 4720 II, 6 | povertá non aveva modo di nodrirli e sostentarli. Per il che 4721 II, 7 | dovesse tenere, castigarlo e nodrirlo; né altro da lui voleva 4722 II, 7 | né so come debba far in nodrirti. Io vorrei, figliuol mio, 4723 I, 4 | Marsilio ave intendú bona noéla, no fu me omo c’aèsse tanta 4724 I, 4 | da-ne temp per tüta sta nog’, ch’a’ ghe pensarém , 4725 II, 9 | veduto; né vedendo alcuno che noiar lo potesse, animosamente 4726 II, 9 | la piaga che veramente la noiava, si pose in dirotto pianto, 4727 II, 6 | Imperciò che, sendo l'aria da noiosa nebbia d'ogn'intorno impedita, 4728 II, 9 | signora Veronica in questi noiosi pensieri, apparve disavedutamente 4729 II, 9 | presenza sua e di testimoni nomerata la pecunia. Laonde Tonisto 4730 II, 7 | vostro. — La donna, sentendo nominar per nome il giovane che 4731 I, 3 | sino alla morte. — Sentendo nominare Flamminio la morte, disse: — 4732 II, 6 | rispose esser bresciano, e nominarsi Cimarosto, ed esser venuto 4733 I, 3 | guisa di coda di porco, e nominavansi satiri: i quali sconciamente 4734 II, 7 | che ora avete in casa, — e nominollo per lo proprio nome; — e 4735 | nonché 4736 I, 2 | stette guari che venne il noncio, ed annonciò al re come 4737 II, 6 | volontieri segue le sue norme, né mai gli manca d'insegnar 4738 | noster 4739 | nostrum 4740 II, 9 | esser una delle piú chiare e notabili virtú che nelle umane creature 4741 II, 9 | veramente nell'arte del notariato molto saputo, ma nel scorticar 4742 II, 12 | per sorte, nelle quali ho notate alcune sentenzie, le quali, 4743 I, 4 | l’iera da i curti e le noti gierono lunghe, e le stré 4744 Not, Bibl | alcune scarne e arruffate notizie bio-bibliografiche.~Dunlop-Liebrecht, 4745 II, 10 | tolto il bambino, fecelo notrire. —~IL FINE DELL'UNDECIMA 4746 II, 12 | pensando che fusse qualche notturna fantasma; e lasciata la 4747 II, 6 | amica giá da ogni canto le notturne tenebre dimostrava, quando 4748 II, 10 | condurre a casa la moglie che novamente aveva presa; e per sua sciagura, 4749 II, 8 | che non aveva meno di anni novanta: e con esso lui era una 4750 | nove 4751 Not, Bibl | Hausmärchen.~Passano, I novellieri italiani in prosa, Torino, 4752 Not, Bibl | Roma, 1898.~Di Francia, La Novellistica, vol. I, Milano, 1924, pp. 4753 II, 12 | trovasi una villa chiamata Noventa, nella quale abitava un 4754 II, 7 | una tavola, e cominciò a noverargli; i quai, contati, ripose 4755 I, 4 | Zambô fiol me? che bôni novi? — Bôni, bôni, — respós 4756 I, 4 | ol fos ben fag’, se le nozi: e madona Felicèta fo mogiér 4757 II, 6 | chiaramente comprendo la turbida nube del mio grosso ingegno; 4758 II, 8 | ammaestrasse. E venuta alli nubili anni, in ricompensamento 4759 II, 10 | cosí fatte cose con le mani nude. — Il che intendendo, fra' 4760 II, 12 | da bere. Egli vestiva i nudi, ora niuno gli copre la 4761 II, 12 | ora niuno gli copre la sua nuditá; egli aveva cura degl'infermi, 4762 I, 2 | legittimo figliuolo tenerlo e nudricarlo. Ed andatisene una mattina 4763 I, 3 | ed in tal maniera il fece nudrire, che egli, sino a tanto 4764 II, 12 | irrazionali, i quali si nudriscono di cibi convenevoli alla 4765 Not, Bibl | bibliografici~Les facietieuses Nuits de Straparole. Traduites 4766 | null’ 4767 Not | del '56 e '58) recano i numeri VIII, 3 e VIII, 4. — La 4768 II, 8 | cotti, dicendoli che dal suo nuncio gli era stato commesso ch' 4769 II, 9 | fussero testimoni del suo nuncupativo ed ultimo testamento. Venuti 4770 II, 6 | credendo lei esser un pesce che nuotasse, si misero intentamente 4771 I, I | in frotta a piú schiere nuotavano, e vedendogli guizzare or 4772 II, 6 | mantener la lena; perciò che io nuoterei a gara d'un pesce. — Il 4773 II, 9 | gettò nell'acqua, e tanto nuotò, che venne a mezzo del fiume; 4774 II, 10 | a' piedi, isdegnato tale obbrobrio esserli fatto per un giocolatore 4775 II, 11 | ammaestrarla che le sia obediente. Lascia adunque che egli 4776 II, 11 | facciole per timore tutte obedientissime a' comandamenti miei, e 4777 II, 12 | estimazione, nondimeno per obedire a' precetti di Vostra Sublimitá 4778 I, I | innocenza sua egli non si obligarebbe ad essere suspeso con Salardo, 4779 I, 4 | ancor io ho voluto di tanta obligazione il merito renderti. Sappi 4780 II, 5 | Io — disse Panfilio, — mi obligo di essequire quanto voi 4781 I, 2 | fa sovente che me stesso oblio,~e fammi l’alma tant’alto 4782 II, 11 | NOTTE DUODECIMA~I vaghi e occhiuti uccelli avevano giá dato 4783 I, 2 | le dovesse, perciò che, occorrendoli bisogno alcuno di aiuto 4784 II, 5 | a voi venuto, acciò che, occorrendovi cosa alcuna, senza rispetto 4785 II, 9 | che di giorno in giorno occorreno a' miseri mortali, non trovo 4786 II, 5 | il monasterio nelle sue occorrenzie avere, che quello de' parenti 4787 II, 5 | quasi non sapea vivere. E se occorreva bisogno alcuno, senza indugio 4788 I, I | possessore de’ paterni beni gli occorrevano, diterminò di prendere moglie, 4789 I, 3 | accidenti che gli erano occorsi, erano stati la cagione: 4790 II, 6 | meschinella non seppe tanto occultarsi, che da' pescatori non fusse 4791 I, I | ora il piove, e la fante è occupata in lisciare le nostre camiscie, 4792 I, 4 | tamiso, la tegnia sempre gi oci incontra l’usso e fasea 4793 I, 4 | possú dormire gozopassar ocio. — La Tia prestamen se n’ 4794 II, 12 | per non parer tra loro ocioso, si mise con i danari a 4795 II, 12 | ed oramai da per tutto si odeno le campane che n'invitano 4796 II, 6 | sommamente ama o sommamente odia. Il che agevolmente potrete 4797 I, 1 | ed amorevolezza attese, odiando le altrui, acciò che piú 4798 I, 1 | avevano fidate in colui che odiare dovevano. Il scolare con 4799 I, 1 | e che ’l popolo, che l’odiava molto, non lo uccidesse; 4800 II, 6 | cardinale: — Odi tu che odo io? — Beatissimo padre, 4801 I, I | animo, che ornata ed odorificamente gli apparecchiava la camera. 4802 I, 2 | scaturivano matuttine rose ed odorosi fiori. E per maggior certezza 4803 I, 4 | che i no-g vediva de i öcc’. Ma ser Zambô, segond 4804 II, 9 | con le persone, che niuno offendeano. Essendo gli animali di 4805 I, 1 | Ed io voglio che niuno offender la possi, e che ’l figliuolo, 4806 I, I | cagione perché voi mi vogliate offendere. Forse questa mia fante 4807 I, 2 | nascosto; per ciò che te stesso offenderesti e non me, che sono a’ tuoi 4808 I, 2 | sempre di non perturbarla ed offenderla. Ma la giá infiammata donna, 4809 I, I | offeso, né pur pensato di offendervi. Ma se voi, benignissimo 4810 I, 4 | fortezza esser tale, che senza offensione tua e di altrui domaresti 4811 I, 2 | di caldamente pregarlo, offerendogli di dargli tanto pesce, quanto 4812 I, 3 | cortesemente lo ringraziò, offerendoli e sé e le cose sue sempre 4813 II, 7 | men disoneste che triste, offerendomi danari e gioie? E perciò 4814 I, 3 | sia a grado di vederla, mi offerisco di mostrarvela. — Di questo — 4815 I, 1 | molti sensali, i quali gli offerivano donne bellissime e con molta 4816 I, 1 | perché la mia virginitá offersi a colui che ’l tutto vede 4817 I, I | puncelle, che in moglie offerte gli erano, volse primieramente 4818 I, 2 | persuasero al signore che altro officio dargli dovesse, perciò che 4819 Not | proposti e risoluti può offrire esempio quello riportato 4820 | Oimè 4821 I, 3 | Flamminio disse: — Chi sei tu? Olá, saresti mai tu la morte? — 4822 I, I | odori che piacevolmente olivano ed al cerebro molto erano 4823 I, I | commettere grave eccesso, oltraggiando lo signor marchese, che 4824 I, I | presi per ucciderlo né per oltraggiarti, ma per far piú certa isperienza 4825 I, 2 | Valentino con ingiuriose parole oltraggiato l’aveva, quello fortemente 4826 II, 9 | domestici, che non vi oltreggiaranno in modo alcuno. — Assicurossi 4827 I, 2 | pazzo con villane parole l’oltreggiava, tanto piú ella, come i 4828 I, 4 | Rabboso: e ben ch’a ’l foèsse omazo gruosso del çervelo e de 4829 II, 12 | mammelle, altre fino all'ombelico, chi fino alle coscie, chi 4830 II, 9 | sua partita dopplicava le ombre, quando il leone al compagno 4831 I, 4 | boscarecce belve, abitando l’ombrose selve ed i folti boschi, 4832 I, 3 | dove trovò un folto ed ombroso bosco; ed entratovi dentro, 4833 I, 2 | della cittá sopra i loro omeri sollevato; e con sonore 4834 Not | conservate. Parimenti sono omessi gli enimmi; del modo abituale 4835 II, 12 | uccide il suo patrone,~e dall'omicidio con una piacevolezza fu 4836 I, I | sera, e tutti raunati all’onestissimo collegio, e fatti alcuni 4837 I, 1 | figliuola di Mattias re di Ongheria, Ersilia per nome chiamata, 4838 II, 10 | poiché piace al sommo e onnipotente Iddio di terminare la mia 4839 I, 4 | che se sentí tocá in l’onòr, la comenzá travasá co i 4840 I, I | egli mi porta, e tanto mi onora, che basterebbe io li fussi 4841 II, 5 | disse: — Madre mia diletta e onoranda, non senza grandissimo dolore 4842 II, 5 | preporre a queste due nostre onorande sorelle, le quali e di etá 4843 II, 12 | Gotfreddo, — questi miei onorandissimi padri, molto esperti nell' 4844 II, 12 | Egli accarezzava tutti onorandogli sommamente; ora è malveduto 4845 II, 7 | amorevoli donne, piú s'onorano i favori, la nobiltá e le 4846 II, 8 | commesso ch'egli venisse ad onorar la festa di san Macario 4847 I, 2 | pecorino ed altre cose per onorarla. E perché egli la vedeva 4848 II, 12 | voglia. Il villano, volendo onorarlo, fece una sontuosa cena 4849 I, 1 | acciò che piú pomposamente onorasse la solenne festa. Ciascheduna 4850 I, I | incominciò: — Gentiluomini miei onorati molto, e voi piacevoli donne, 4851 II, 10 | dieci muli d'oro e cinque di onoratissime vestimenta, e a casa del 4852 I, 2 | l’aveva, la carecciava ed onorava molto, come a tanta donna, 4853 II, 8 | volontieri il vedevano, onoravano e di molta dottrina l'estimavano. 4854 I, 1 | venire la sposa, vestita di onorevolissime vestimenta regali, al porco 4855 II, 11 | dir una parola, con gran onorificenzia, o piú tosto con gran prosonzione, 4856 II, 7 | cosa e chi a l'altra: cosí operando la maestra natura, la quale, 4857 I, 2 | suo si trovasse; dopo, che operasse che Pietro, di sozzo 4858 I, 1 | conoscesti il bene e il male e operasti quello che piú ti aggrada. 4859 II, 8 | d'ogni parte della casa operava la sua virtú; né li mancava 4860 I, 2 | termine di giorni trenta non opererai ch’io abbia Bellisandra, 4861 I, 4 | loro quella notte, ed io opererò quanto che io potrò. — Venuta 4862 I, 4 | Intisa adonca Zambô la opiniò de Bertaz e de Santí, ol 4863 I, I | avesse di lui cosí sinistra oppenione, pregandolo tuttavia che 4864 I, 3 | giurerai se il peccato che ti oppone il tuo marito, è vero. — 4865 II, 6 | amore e caritá, sempre gli opponeva e fingeva di non contentarsi, 4866 II, 12 | fa con gli occhi è sempre opportuna e vie piú dell'altre migliore, 4867 II, 8 | da dolore e da vergogna oppressa, cosí disse: — Non conviensi 4868 I, I | miseri, ricettaculo degli oppressi; ed ha il mare per mura 4869 II, 7 | gambe sbarrate si coricò, ed oppresso dal sonno si mise a dormire. 4870 I, 3 | empiastri, a diverse infermitá oppurtuni, incorporò; e preparato 4871 II, 5 | finalmente ogn'uno ritorna alla opra sua.~[Cateruzza:]~— La donna, 4872 I, 1 | e chi seguir non brama~l’opre gentil, quai fan che mi 4873 II, 7 | delle leggi, altri all'arte oratoria, altri alla speculazione 4874 I, 1 | Appena era fornita la mentale orazione, che Teodosia miracolosamente 4875 I, I | fu giá consorte di Santo Orbat, antico e nobile di Crema. 4876 II, 12 | potendo con suoi ferri e altri ordegni aprir la porta né romperla, 4877 I, 4 | dol seguent, Bertaz, de orden e comissió de Santí, so 4878 I, 4 | che tag’ghe vegniva de l’ordenari dol so pagament. Fi ch’ol 4879 I, 4 | note, Marsilio, secondo l’ordene che l’aéa metú co la Tia, 4880 I, 4 | maestro che ferra cavalli; ed ordinagli quattro ferri da cavallo, 4881 I, 4 | il maestro da cavalli, ed ordinali quattro altri ferri altrettanto 4882 I, 3 | impresa, voi, signor mio, ordinarete che al bosco, dove abitano 4883 II, 10 | porco, nel quale, oltre l'ordinario vostro, ponete tutte le 4884 I, 3 | adunque, il re e Costanzo ordinarono che fusse dato a Chiappino 4885 II, 7 | tutta; e quando egli le ordinava cosa alcuna, subito l'essequiva, 4886 II, 10 | se tu vuoi far quanto ti ordinerò, in breve tempo farotti 4887 II, 8 | parole? Facciamo la prova e ordiniamo una solenne disputa, dove 4888 I, I | sporse alcune spezie, ed ordinolle che li facesse un saporetto 4889 II, 6 | robustissimo giovane, e ordinolli che in presenza sua gli 4890 I, 1 | poverello di ciò che era ordito e tramato contra lui, perciò 4891 II, 9 | che alquanto udiva da una orecchia. Essendo portato il corpo 4892 II, 9 | fuoco. Ei aveva un asino orecchiuto, con le labra pendule, il 4893 I, 4 | me impresterí ol bus di oreci, e co la ment e col cervel 4894 I | LIBRO PRIMO~Orfeo dalla Carta~alle piacevoli 4895 II, 9 | bel pendente e un fil di orientali perle, e dielle a Finetta. 4896 Not | nella loro forma integrale e originaria essendo state riprodotte 4897 II, 5 | delle suore minutamente orinò per lo forame de l'ago, 4898 I, 2 | cielo; e giá l’occidente orizonte aveva coperto il carro di 4899 II, 9 | incontro tolleva tanto f ormento o altra biada, che fosse 4900 I, 2 | premio; e della giostra ornai era passato il primo giorno, 4901 I, I | divengo dolcemente meno,~e l’ornamento d’ogni laude pieno,~pascendomi 4902 I, I | grossissime con duo guanzali ornati a maraviglia. Appresso questo, 4903 I, 3 | erano venuti1 a vedere l’orrendo spettacolo, innocentissima 4904 II, 7 | graziosamente ricevette la nobile e orrevol compagnia, che poco inanzi 4905 I, 2 | ritorno, raccontandoli l’orribile e lagrimoso caso che nel 4906 II, 8 | molto e conduce l'uomo ad orrido e spiacevole fine. Qual 4907 II, 9 | tana, dove eran leoncini, orsattini e lupini, de' quali d'ogni 4908 I, 4 | Viviá ol mis a lavorá nol ort e a governá le vigni. Aviva 4909 II, 6 | alle volte vangava il suo orticello, fece una fossa nella chiesetta 4910 I, 1 | Laonde un giorno, nell’oscurar della sera, egli prese le 4911 I, 2 | cielo nelle selve e ne gli oscuri abissi, con scema ritonditá 4912 I, 4 | volpe né rato,~né ’l mal osel dal beco rampinato.~Ti che 4913 I, 4 | che la poea: — Aeh! aeh! osèl pepe! Aeh! aeh! s’te ghe 4914 II, 7 | gli occhi; né serai piú oso di avicinarti a casa mia. — 4915 II, 12 | seguitavano, né mai li mancavano ospiti alla sua mensa, la qual 4916 II, 8 | stalla; e invitandogli al suo ospizio, disse: — Domini, libetne 4917 II, 12 | medico tre documenti e quelli osservando si resse.~Penso, anzi mi 4918 I, 1 | precedente sera tenuto, in questa osservar si dovesse. E perciò che 4919 II, 12 | tempo conservarvi sano, osservarete questi tre precetti. Il 4920 I, I | nella precedente sera si osservasse. Ed ella presta a’ suoi 4921 II, 5 | che se tu intieramente l'osserverai, arrai l'intento tuo; se 4922 II, 5 | parole del compare, e non ostante il comparatico, si recò 4923 II, 8 | gli agricoltori, se ne gli osti, se ne' fanti e nelle femine 4924 II, 11 | illustre a guisa di Tullo Ostilio e di David, i quali consumaron 4925 I, 4 | da mala part, e se no, i ostinadi va a ca dol diavol. E s’ 4926 II, 7 | questo modo si castigano l'ostinate! — Bedovina, che si vedeva 4927 I, 4 | ubidí ché santificá, che l’ostinaziò da mala part, e se no, 4928 II, 12 | gli altri. E cosí come un otre pieno di vento ne andava 4929 I, I | cittá si convengono, abitava Ottaviano Maria Sforza, eletto vescovo 4930 I, 3 | non pervenisse al decim’ottavo anno della sua etá, non 4931 II, 6 | ragione; e non possendo ottenerla dal mondo, io ti farò citare 4932 I, 3 | rimanesse salvo, ed egli ottenesse l’intento suo. Ed avendo 4933 II, 11 | conspetto di Sua Beatitudine, ottenne la licenza. E tanta fu l' 4934 II, 10 | guardiano del monasterio, ed ottenuta la licenza, il detto Bigoccio 4935 II, 11 | Finalmente non senza difficultá ottenutala, doppo molti abbracciamenti 4936 I, 2 | ricordato gli aveva. Ed ottenuto il tutto, montò sopra il 4937 II, 10 | avere inclinazione per le ottime sue condizioni a lui riferite. 4938 II, 11 | fosse molto bene con calcina otturata e chiusa; e furono poste 4939 II, 6 | andatasene in una ricca camera, ov'era un morbido letto, a 4940 II, 8 | Hic enim sunt bona vina, ova recentia, carnes, volatilia 4941 I, 4 | questo ora co quel altro a overa, el comenzá arvistare la 4942 Not, Bibl | Les contes de ma mère l'oye avant Perrault, Parigi, 4943 II, 7 | Ma la scimia, slegati li pacchetti e traendo fuori gli scudi 4944 II, 5 | virile, si rallegrò molto, e pacientemente sofferse ogni dolore e puzzo; 4945 II, 5 | operare; però per ora arrete pacienzia. Dimane manderò lo stromento 4946 I, 2 | giovane, con esso lui si pacificò. E vedendo il giovane di 4947 I, 4 | questo mezzo il marito vostro padirá l’ebbrezza sua. — Ed apparecchiata 4948 I, 3 | ed avendo il bestione giá padita la ebbriezza, si risvegliò; 4949 I, 1 | Simplicio de’ Rossi, cittadino padoano. E perché egli aveva la 4950 II, 12 | Pandolfo Zabbarella, gentiluomo padovano, fu uomo a' giorni suoi 4951 I, I | Severino, cosí li disse: — Padrezzolo mio, state cheto e non vi 4952 II, 12 | sollecitava il spagnuolo che lo pagasse. Il spagnuolo diceva non 4953 II, 11 | universali, gl'impose che pagassero molti suoi legati e fideicommessi. 4954 I, I | non vi erano denari che la pagassino; e pur quando elli la volessero, 4955 II, 11 | servitú e pel troppo amore, fu pagato di oblivione e ingratitudine. 4956 II, 8 | alcuna uscisse se prima non pagava il scotto. Il mercatante, 4957 I, 4 | tanti, che possan tenir paghe i paron né vèndergene per 4958 II, 8 | giusto e sincero, o la pagherá, o farammela, com'è convenevole, 4959 I, 4 | a ’l tornas ch’a’ la ’l pagherèf. Ol pizegamort, andat a 4960 II, 12 | io ho ubedito. E però mi pagherete il salario che m'avete promesso. — 4961 II, 11 | debitore; per Dio, se non mi paghi il debito, ti accuserò al 4962 I, 2 | Livoretto col suo affatato palafreno verso l’oriente prese il 4963 I, I | donne, ornata di superbi palagi e abbondevole di tutte quelle 4964 I, 3 | contemplare gli superbi palazzi, le dritte e spaziose strade, 4965 II, 6 | della giovane deliberarono palesare; e andatisene alla casa 4966 I, 4 | delibrò intol so anemo de palesarghe l’amore ch’a’ l ghe portava, 4967 II, 6 | alcuno e veracemente mi palesate dove ora si trova Ortodosio 4968 II, 7 | nascosto. L'arte che egli palesemente essercitava, era la sartoria; 4969 Not | argomento: Frate Tiberio Pallavicino apostata, poi fatto prete 4970 II, 9 | che elle si smarrirono, e pallide divennero. Il che veggendo, 4971 II, 8 | guardato che l'ebbe, s'ammutí e pallido nella faccia divenne. Il 4972 I, 2 | pregavalo li desse la vittoriosa palma.~Giunta la notte, e chiamata 4973 II, 10 | sto — disse l'acqua, — ne' paludi piú bassi tra quelle cannelluzze; 4974 II, 8 | fortificava la porta con scanni, panche ed altre cose. E perché 4975 II, 9 | tanta ne prese, che quasi il pancirone era per scoppiare. Ritornato 4976 I, 1 | mi ha preso nell’amorosa pania. — Emerenziana, che attentamente 4977 I, I | gli uomini nelle amorose panie invescava, ma il sommo Giove 4978 I, 4 | usanza, le poneva sotto il pannicello mondo, e la poavola cacava 4979 II, 10 | persona, allegro, con la panza grande, e parlava un poco 4980 II, 11 | per la subita morte di Paolo sommo pontefice in luogo 4981 Not | voi com'ei si nome.~— Il papagallo.~II (IV, 4)~Nel mezzo della 4982 I, 3 | loro morte. Laonde mi si para davanti una favola che vi 4983 II, 7 | utile. Appresso questo, era paralitico; ed avenga che il sole fosse 4984 II, 7 | li pareva non poterle dar parangone; e le compiaceva di tutto 4985 II, 10 | giudiciario, dove era carcerato il parassito, vi era per sorte un sbirro 4986 I, 1 | questa sontuosa cena che parata mi hai? — A cui Giliola 4987 I, 3 | sue sempre a’ suoi comandi paratissime.~Ora avenne che, standosi 4988 II, 11 | tenesse per certo che le Parche subito tagliarebbono il 4989 II, 8 | tai servizi che contadini pareano, ecco venire i fiorentini 4990 I, 2 | patrona; — e fattala sedere, parecchiò la mensa, e recò del caso 4991 I, 4 | giera un’altra containa a parechi megia d’intorno che poèsse 4992 I, 4 | In sto mezo, Tia, andòn a pareciare la biava e insacòn-la, che 4993 I, 3 | cittá un’altra che a lei pareggiar si potesse. E perciò che 4994 I, 4 | intorno che poèsse stare al paregon co ela. E per che l’iera 4995 I, 4 | botiga. I boni de le comari parendo-g ch’ol fos ben fag’, se 4996 II, 6 | maggiore che prima la loro parentela stabilirono. Dopo passati 4997 II, 12 | consegli che piú idonei vi pareranno a conservarla. — Risposero 4998 I, 1 | Onestissima madonna, forse io parerò non poco prosontuoso scoprendovi 4999 II, 7 | dietro, vide Gordino, e parevagli molto gonfio nella sinistra 5000 I, I | muletto che alle bisogne sue parevali convenevole, per sette fiorini 5001 I, 3 | quella si conteneva. Giá i parieti e le travamenta cominciavano 5002 I, 4 | trova tugdo sbasidi, ch’a’i pariva propriament do porzèi. La 5003 I, I | vecchiarello, e disseli: — Parizzuolo mio, la mia patrona ha marito 5004 II, 6 | patrone: — Non vi movete, né parlate; ma lasciate il carico a 5005 I, I | onore e la fama vostra. — Parlatemi chiaro, — disse Dimitrio, — 5006 II, 8 | La quale, poscia che ebbe parlato di molte cose, tuttavia 5007 II, 8 | ragionavano, latinamente parlavano, non altrimenti che se tutto 5008 I, 3 | tuo, non dubito che egli parlerá. — — Signor mio, — rispose 5009 I, 3 | se tu, come spero, meco parlerai, io ti prometto di cotesto 5010 I, 4 | no-s ghe trovand, ch’el parlerèf con la soa moiér; e fata 5011 I, 4 | Torné doman de , ch’a’ parleron po quanto vori; a’ ve vuò


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