126-ammir | ammol-baie | bala-circo | circu-crest | cri-disvi | ditel-finge | finir-impar | impas-latin | latro-mogie | moles-parle | parli-prede | predi-ricer | ricet-scele | scelt-sotto | sottr-total | tovag-visit | vist-zupon
grassetto = Testo principale
Libro, Notte grigio = Testo di commento
5012 II, 8 | dissero: — O fratelli, noi vi parliamo volgarmente, e onde procede
5013 II, 10 | che siamo contenti che parliate. — Assicurato don Pomporio,
5014 I, 4 | co la Tia, tolse un bon paro de galine ben governò e
5015 I, 4 | lassava la meóla de déter. Ol parò, che s’avedí dol tug’, tols
5016 I, 4 | a’ i-g dé tanti zançeti e paroleti, che la ghe tocá la ma. —
5017 I, 4 | che possan tenir paghe i paron né vèndergene per pagar
5018 I, 4 | s’te no l’intenderé, te parré mato. —~Quando che la Tia
5019 I, I | adocchiò un prete della sua parrocchia, e di quello caldamente
5020 I, 4 | mangiat Zambô ol fis, a ’l ghe pars d’aví fag’mal; ma per che
5021 I, 4 | che l’ostinaziò vé da mala part, e se no, i ostinadi va
5022 II, 10 | deliberato, anzi che io mi parta da questa, far il mio ultimo
5023 I, 4 | vostre irremunerate, anzi parteciperá con esso voi la sua divina
5024 II, 6 | Disse il cameriere: — Parteti di qua per lo tuo meglio;
5025 II, 5 | e dissegli: — Compare, partiamosi di qua e lasciamo la comare
5026 I, 3 | Costanzo disse al re: — Partiamsi, che dimane faremo ritorno,
5027 II, 6 | desiderava, disse al patrone:— Partiansi di qua; — e chiuso l'uscio
5028 II, 12 | tutto, almeno in qualche particella sodisfare all'intento vostro.~
5029 II, 6 | mia. Non debbo ancora io participar di loro? E come farò io
5030 II, 5 | ottimi, de' quali soleva participare ogni anno con gentil'uomini
5031 II, 10 | chiesero che con loro i participasse; ma egli, rendendogli il
5032 II, 5 | rogna; e quanto piú egli participava del calor del fuoco, tanto
5033 Not, Bibl | Straparola vi è oggetto di particolare trattazione.~Schmidt, Märchen-Saal.
5034 II, 10 | ragionare di diverse cose e particolari suoi negozi, sí come è costume
5035 I, 1 | potente, ma sedizioso e partigiano; ed aveva per moglie una
5036 II, 6 | lontano, e d'allora che mi partii, non mi hai veduto. E come
5037 II, 10 | vostra e la mia; e quando si partiranno da questi corpi, dirittamente
5038 II, 5 | carico a me, farò sí che vi partirete contento. — Ma dubito di
5039 I, 2 | modo si rimbeccavano, ed in partirlo in maniera alcuna convenire
5040 II, 6 | fallo; e promettoti di mai partirmi da te, ma star alla ubidienza
5041 II, 8 | buon'ora, io mai non mi partirò di qua, sino attanto che '
5042 II, 7 | gli opportuni rimedi, e partironsi i medici. E cosí andando
5043 I, 2 | per diporto, e indi non si partisseno se prima da loro uccisa
5044 II, 6 | io vorrei che tu fosti il partitore, facendo le parti sí che
5045 II, 11 | piacere. Non però egli si partiva giamai, come provido e gelosissimo
5046 II, 10 | nel monasterio. La donna partoritte un figliuolo, ed aspettò
5047 I, 3 | che nel tempo che la reina parturi, nacquero in corte ancora
5048 II, 5 | disonesta vita, la qual parturisce e a voi vergogna ria e a
5049 I, 2 | riserbasse fino a tanto che ella parturiva: e poi facesse quello che
5050 II, 9 | e crudele vi abbia forse paruta, questo però non è proceduto
5051 II, 7 | questo dubbioso pericolo, parvegli finalmente esser il meglio
5052 I, 4 | Partit che fo ser Zambô, no pasá dés dí, che Bertaz e Santí,
5053 I, 4 | e cagava sot d’angossa.~Pasada che fo l’invernada e vegnüd
5054 I, 4 | corp mort, per bôna ventura pasava ü de sti pizegamort; e sí
5055 Not | sproni, e cavalier non è;~pasce figliuoli, e moglie inver
5056 I, I | ornamento d’ogni laude pieno,~pascendomi di vostra alma sembianza,~
5057 II, 9 | buon asino sopra il monte e pascendosi di morbide e minute erbe,
5058 II, 11 | consumaron la puerizia sua in pascere le pecore, e nella etá piú
5059 I, I | conoscere, venne giorno. Pasciata adunque la buia notte e
5060 I, I | legata al siepe che l’erbe pasciute ruminava, e credettero che
5061 I, I | minuta erba pascendo; e cosí pascolando udí una lamentevole voce
5062 II, 9 | diletto e piacere si pose a pascolare, ringraziando tuttavia Iddio
5063 I, 4 | magnare, che ne façe inchina a Pasqua. Né a’ sé com a’ faronte
5064 I, 4 | partit ch’a’ fos per lü, ol passá per le speçierii, e fo vedü
5065 I, 4 | alozament da dormí.~No i era passadi apena tre dí, che stand
5066 II, 6 | piú volte il periglioso passaggio, e compreso il segno dell'
5067 I, 4 | Marc; e per bôna ventura, passand per lá dove se vend i erbèti
5068 II, 12 | danari a far, come si dice, passarini, e gettavali ad uno ad uno
5069 I, 3 | pericolo di morte. Ma non passaro molti dí, che ’l re da capo
5070 I, 1 | vi fosse noioso, o che passasse di onestá il termine, mi
5071 I, 4 | spisa, e in quest mèz fors passerèf la carestia. — Bertaz e
5072 II, 10 | risponderò; se non, io me ne passerò sotto ubidienza, e terrò
5073 I, I | Finita la danza, con tardi passi e con gli amorosi ragionamenti
5074 I, 4 | ol marit, da gran dolôr e passiô che l’avé, quasi che anche
5075 I, 2 | per refrigerare alquanto i passionati lor cuori, di andarsene
5076 I, 2 | un pastone di fermentata pasta. Impastata che fu la minuzzata
5077 II, 10 | avantava di mangiare in un sol pasto un quarto di grosso vitello
5078 I, 2 | sogliono fare le donne un pastone di fermentata pasta. Impastata
5079 I, I | Scarpacifico che era di loro il pastore, e si maravigliorono molto,
5080 I, 4 | tenebre della buia notte, ed i pastori, lasciate le spaziose ed
5081 I, 1 | di sterco, se n’andò alla pastura. La reina la mattina andossene
5082 I, 3 | andare. Iddio giusto, che non paté che l’innocente sangue patisca,
5083 I, 4 | ser Zambô, no voliva gnè pati gnè pacenza, e con burti
5084 I, I | ora di esser condotto al patibolo della ignominiosa morte,
5085 I, 2 | cari, ed in modo alcuno non patiranno. E quanto pur patisseno,
5086 II, 7 | ostinata per natura piú tosto patirebbe mille morti, che mutare
5087 I, I | che ora la misera reina patisce. — E cominciando da capo,
5088 I, 2 | te la pena innocentemente patisco, e tu insensato ridi, mangi
5089 I, 1 | cortine, acciò che freddo non patisse. Messer lo porco, venuto
5090 I, 2 | patiranno. E quanto pur patisseno, che Iddio nol voglia! almeno
5091 I, 4 | che opposizione alcuna non pativano. Laonde la vicina, dimorando
5092 I, 4 | in poc temp al se fé sí patric de la botiga e valent dol
5093 I, 4 | zovene, che no giera né patrico né sperto, no l’intendea,
5094 I, 4 | ch’a’l se trovava aví de patrimoni, (che pochi o negü se trova
5095 II, 7 | Corneto, castello di Roma nel patrimonio di santo Pietro, duoi fratelli
5096 I, 2 | altro, al fine in tal guisa patteggiorono, che ’l giovane Fortunio,
5097 II, 12 | comandamenti, e allegava i patti della legge che eran nel
5098 II, 6 | fu contra ogni mio volere pattiggiare con duo de' camerieri vostri,
5099 II, 6 | sommamente guidardonato; e pattiggiò con lui se libera l'entrata
5100 II, 11 | ella e il marito avevano pattuito insieme di andare la seguente
5101 II, 9 | fiera morta giaceva, vide il pauroso e fiero mostro; e messo
5102 II, 9 | biso; e fa gran fatti, e paventa ciascuno che se gli avicina. —
5103 I, 4 | disse: — Fratello, non ti paventare, ma va, e trova il maestro
5104 I, 2 | comari che l’allevavano si paventarono molto. Ma la biscia, senza
5105 II, 9 | il leone maggiormente si paventò; e presa la gracchia per
5106 II, 5 | color misto tra bianco e pavonazzo, e gettavano lagrime come
5107 I, I | ali che parevano penne di pavone, ed udita la voce, molto
5108 II, 8 | sí degnamente laudato, si pavoneggiava; e alciata alquanto maggiormente
5109 I, 3 | perché la misera reina era pazientissima, e con forte animo sofferiva
5110 II, 7 | disse: — Va, chiudi l'uscio, pazzarella che tu sii; or ti ho pur
5111 II, 12 | simili persone, le quali non peccano sí gravemente come quelle
5112 I, 1 | consentire la figliuola peccasse. La giovane, che Teodosia
5113 II, 9 | che non vole la morte del peccatore, vi perdonerá e daravvi
5114 I, 3 | finalmente per salvar quest’anima peccatrice, acciò che, quando verrá
5115 II, 6 | cittá di Roma non vuole pecora senza lana. Trovavasi in
5116 I, I | per aventura indi passò un pecoraro col suo gregge, la minuta
5117 I, 3 | lupi nelle mandre delle pecorelle venuti; e poscia che ebbero
5118 I, 2 | la mensa, e recò del caso pecorino ed altre cose per onorarla.
5119 I, 3 | gli atti ed i gesti del pecorone marito, e dando ordine di
5120 I, 2 | cadere, uscivano grossissimi pedocchi che ogni ora la divoravano:
5121 I, I | lasciando il prete andar alla pedona.~Pre’ Scarpacifico, giunto
5122 II, 7 | incurabile: e di dí in dí il re peggiorava. Il che venne all'orecchie
5123 | pei
5124 I, 4 | ch’a ’l ghe romas se no la pèl. Avend mangiat Zambô ol
5125 I, 4 | era un avèl che denter se pelava i porc; e tal qual l’era,
5126 I, 4 | trovando-s algü forester o pelegri mort per strada o ne li
5127 II, 9 | sentí arricciare tutti i peli; e per la súbita paura cessò
5128 I, I | con l’accoglienze vaghe e pellegrine,~salir vi fanno tra l’alme
5129 II, 10 | ricca, pomposa e dotata di pellegrini ingegni. Quivi abitava Ettore,
5130 I, I | teneva. E corsa giú con la pelliccia in collo, scalza, li aperse,
5131 I, 4 | molto meglio le scuoteva il pellizzone. Era venuta madonna Modesta
5132 II, 6 | che viddero venir tutto peloso e nudo, gli andarono in
5133 II, 9 | vagliono le gemme, i monili, i pendenti e le altre care gioie? Veramente
5134 II, 9 | orecchiuto, con le labra pendule, il quale, quando raggiava,
5135 I, 4 | alter, com sarevef a dí tre penduleti sgonfi de dré. L’ü de questi
5136 I, I | Salardo, se ora tu potesti penetrare con gli occhi della parte
5137 II, 7 | fessura che nella camera penetrava; e vidde tutto quello che
5138 I, 4 | ammirazione non picciola. Dopo’ pensai che tu le avessi vendute,
5139 I, 2 | suo, determinò senza altro pensamento di andare al patrone, intravenga
5140 I, 4 | anche ela no tirá le calzi, pensando-s dol marit e dol desviament
5141 I, 2 | tutto sdegnato se ne partí, pensandosi ch’ella avesse veduto nella
5142 I, 4 | tüta sta nog’, ch’a’ ghe pensarém sü, e domatina a’ te responderém. —
5143 II, 5 | non mi avesse sospettata e pensasse di me qualche male. — Messer
5144 I, 3 | A cui rispose Nerino: — Pensatel voi. — Ed andatosene maestro
5145 I, 2 | il quale dopo molti non pensati pericoli, gravosi affanni
5146 I, I | maravigliorono molto, perciò che pensavano che nel fiume annegato si
5147 II, 9 | avesse a' giorni miei. Tu pensavi che io ne morisse, e io
5148 II, 9 | fatto consiglio tra loro3, pensorono d'impiombargli l'orecchi;
5149 II, 9 | vi è intravenuto, che sí pensorosa vi veggo? Vi darebbe per
5150 I, 2 | qual è la causa che cosí pensoso ti stai e non ardisci meco
5151 II, 7 | alcune cortecce di pomi; e pensossi ragionevolmente che l'infermo
5152 II, 5 | alla porta che si chiama Penta. Il qual giardino era circondato
5153 II, 5 | fortemente temette, e si pentí aver tal errore commesso,
5154 II, 8 | altrimenti farete, voi ve ne pentirete. — Gianotto, che non sapea
5155 I, 2 | sdegno, Lucaferro cominciò pentirsi del pegno che egli aveva
5156 II, 11 | mortali!~del vostro error pentita e di mia morte~voi piangerete
5157 II, 11 | alla fine si troveranno pentiti.~Federico da Pozzuolo, giovane
5158 I, 2 | dentro. Le quali, tardi pentute del peccato suo, la loro
5159 I, I | caso strano, finse di esser pentuto, e ad alta voce cominciò
5160 I, 4 | la poea: — Aeh! aeh! osèl pepe! Aeh! aeh! s’te ghe ven
5161 I, I | che avete voi di bello com perato? — disse il compagnone. —
5162 II, 12 | menò sul capo del ladro, e percosselo di sí fatta maniera, che
5163 II, 12 | la gran caliditá del sole percossi, erano grandemente afflitti.~
5164 II, 5 | spessi colpi tutto enfiato percosso e malmenato, gli fu forza
5165 II, 7 | continovo cadeva giú del tetto e percotevali l'occhio, fu di tanta freddezza,
5166 I, 1 | perché cosí crudelmente lo percotevano. Ma pur tanto fece, che
5167 II, 8 | con la secure cominciò percuoter l'uscio per gettarlo giú;
5168 II, 7 | giú per uno pertugio, gli percuoteva un occhio di maniera che
5169 II, 8 | studio, a ciò che egli non perda il tempo e voi i danari;
5170 I, 4 | luogo gli mosse. Il perché perdé la scrima di poter piú guerreggiare
5171 II, 8 | con suo disonore e danno perdè i capponi e le legna.~Avenne,
5172 II, 8 | onde in picciol'ora il perdei di vista: ma dove se ne
5173 II, 5 | fortemente di non esser perdente; e tra sé stessa si ramaricava
5174 II, 5 | secchielletto che ne' passati giorni perdessimo; perciò che l'altrieri,
5175 II, 8 | acciò che vedessero se egli perdeva il tempo in vano.~Venuto
5176 II, 7 | quello le porti: e chi sará perditore, quello stia ad ubidienza
5177 II, 9 | enormi delitti, e chiedete perdonanza a Dio, ch'egli largamente
5178 I, I | anche ti fia da me al tutto perdonato. Prendi adunque questo capestro
5179 I, 4 | natiche per nettare messer lo perdoneme, trasse ’l maggior grido
5180 II, 9 | offendesse l'orecchie vostre, mi perdonerete, riservandovi ad altro tempo
5181 II, 7 | sorridendo gli rispose: — Perdonimi, prego, Vostra Eccellenzia,
5182 II, 9 | ch'io potesse riavere le perdute forze? — Sí bene, figliuol
5183 I, 3 | fratelli, parve di averli omai perduti, e non vi esser piú speranza
5184 II, 12 | occhi il loco enfiato; e perforata la pelle, quando si credeva
5185 I, I | stromenti di ferro sí fattamente perforò le travi e le tavole, che
5186 II, 10 | ripreso, montò sopra il pergamo del refettorio, e con uno
5187 I, I | sostenevano le viti d’un pergolato, e fattali l’acuta punta,
5188 II, 12 | aiuto del servo, temendo di pericolare in quello. Il servo stava
5189 I, 3 | essortandola che piú a sí pericolose imprese strengere non li
5190 II, 6 | altrui mani sarebbe molto pericoloso all'onore e alla vita d'
5191 II, 9 | asino, uscito fuori d'ogni periglio, prese maggior ardire; e
5192 II, 6 | era, e veduto piú volte il periglioso passaggio, e compreso il
5193 I, 4 | insegnarò tal strada, che tu non perirai: anzi tu sarai vincitore,
5194 I, 3 | operar sí, che tutta tre periranno. —~E partitasi, la comare
5195 I, 3 | nostri, altrimenti noi tutte periremo. — Rispose la comare: —
5196 II, 9 | lei colpa sí crudelmente perisca. — Inteso ch'ebbe Cesarino
5197 II, 10 | donne mie care, che la virtú perisce per la fraude; e questo
5198 I, 3 | nulla rispondeva. Costanzo, perlungato un dardo che in mano teneva,
5199 I, I | impiccato, Salardo no ’l permesse; ma fattolo venire a sé
5200 I, 4 | La gentilezza vostra non permette che io ricusi sí fatta compagnia:
5201 II, 6 | non ti sdegnare, e non permettere che 'l sdegno superi la
5202 II, 8 | sentisse.~Ma il giusto Dio non permise il malvagio lor proponimento
5203 II, 12 | cappone, un fasciano, una pernice o la carne di un buon vitello
5204 I, 3 | caritativa pietá e accesa di pernizioso e mortal odio, tantosto
5205 II, 10 | nell'empireo cielo, dove perpetuamente vivrete. — E cosí detto,
5206 Not | nome dello Straparola si perpetuò; ma come se l'origine del
5207 Not, Bibl | contes de ma mère l'oye avant Perrault, Parigi, 1878. E a questo
5208 I, I | Il miserello, vedendo la persecuzione de’ parenti suoi ed il mal
5209 II, 7 | Il mercatante, temendo di perseguirla, over di farla seguitare,
5210 I, 4 | Ma la fortuna, che semper perseguita i poveret, i poltrô e i
5211 I, I | figliuola,~per moglie; la quale, perseguitata dal padre, capita in Inghilterra,~
5212 II, 7 | venuto, e come e da chi era perseguitato. Violante, per le parole
5213 II, 7 | trasformatosi in un tonno, perseguitò il squallo ovunque nuotava
5214 I, I | senza suo grave danno il perseguitorono. Il miserello, vedendo la
5215 I, 3 | alcuna di lei non posso persentire. — A cui rispose il calzolaio: —
5216 I, 3 | alla giovenil etá, quando persentiro che di Marmiato monaio e
5217 I, 4 | ancor vezü sedes agn. Avend persentit Zambô che Bertold, so pader,
5218 I, 3 | figliuoli; i quali essendo persequitati dalla madre del re,~per
5219 I, 3 | che egli veniva da Tebe, persequitato dalla invidiosa ed instabile
5220 II, 5 | ella è lungamente vivuta, persevera fino al termine della vita
5221 I, 2 | fuoruscite, e che venivano di Persia con il loro avere, per abitare
5222 II, 8 | tal maniera il grossolone, persistendo nella sua ignoranza, con
5223 II, 6 | concessa. Il papa, vedendolo persistere in cotal suo volere, e conoscendo
5224 II, 6 | piú ostinato che prima, persisteva nel suo malvagio volere;
5225 Not | cosí misterioso come un personaggio di queste dovesse rimanere
5226 II, 6 | conoscere, determinò di andare personalmente a lui e dimostrargli le
5227 I, 2 | molto; e quasi non poteva persuadersi che ella fusse Isotta, moglie
5228 I, I | privi d’intelletto, voi vi persuadete che una bestia debba far
5229 II, 5 | riverentemente parlò: — Mi persuado, venerabili sorelle, anzi
5230 I, 2 | costui tanta sofficienza, persuasero al signore che altro officio
5231 I, I | alcuno sinistro pensiero, a persuasione delle sue donzelle li consentí.
5232 I, I | dalle preghiere e dalle persuasioni della sua fante, se ne andò
5233 I, 3 | ch’egli raccontava, a lei perteneva. E la donna prudente e saggia
5234 I, 1 | Carlo, rimoviti da cotesto pertinace volere; perciò che per moglie
5235 I, 2 | alcuna, temendo sempre di non perturbarla ed offenderla. Ma la giá
5236 I, 3 | state di buon animo e non vi perturbate, perch’io farò sí che di
5237 I, I | aggiungesse e uccidesse, forte la perturbava. Ora andando la fedel balia
5238 I, I | noto a ciascuno del popolo perugino. Molti cittadini e plebei
5239 II, 6 | manca d'insegnar la via di pervenire al desiderato fine, diede
5240 I, 3 | egli, sino a tanto che non pervenisse al decim’ottavo anno della
5241 I, I | intesa la mala intenzione del perverso padre, tra sé stessa forte
5242 II, 12 | innanzi col capo si fece, che, pesandoli piú la testa che il busto,
5243 II, 11 | intenderete.~Dicovi adunque che in Pesaro, cittá della Romagna, trovavasi
5244 II, 5 | l'ha perduta, ascosa.~Ma pesca ben, che tu la troverai.~
5245 II, 5 | O dolce mio compare, pescate ancora, che forse troverete
5246 I, 2 | Costei aveva un figliuolo pescatore; ma per sua disaventura
5247 II, 6 | pescatori, che poco lontano pescavano, scoperta. I pescatori,
5248 II, 5 | punta; doppo a bell'agio pescheremo il secchielletto. — Ella
5249 II, 5 | di seno un duro osso di peschio, e gettollo in alto; e subito
5250 II, 9 | piene di acqua, li mostrò i pesciculi e gli altri animaletti che
5251 Not | presente,~godendo miser Iacomo Pesente~che ti ten per virtú tanto
5252 I, 4 | fo vedü da ü speçial, che pestava mandoi in ü mortér per fa
5253 II, 12 | fuggono come contagiosa peste. Laonde essendo giunto il
5254 II, 9 | che, se non fosse stata la pestilenziosa sua avarizia, egli non mi
5255 I, 4 | una stanga ghe dé in d’ol pèt e ol fé cascá in tera tramortit,
5256 II, 12 | era grandemente enfiato il pettignone, il quale era venuto a guisa
5257 I, 2 | che in presenza del re le pettinassino i biondi e crespi capelli:
5258 II, 10 | diligentemente leccato e pettinato, e in pochi giorni rimase
5259 I, 2 | terra, amorevolmente la pettinava. Né appena cominciato aveva
5260 I, I | in mano; dopo tagliò il pettorale, la cingia, la groppiera
5261 I, 4 | che i ave favelò un gran pezo de compagnia, disse la Tia
5262 Not, Bibl | Dissertation zur Erlangung der philosophischen Doctorwürde; Gottinga, 1867.~
5263 I, 3 | cittá. — Disse il re: — Piacemi molto; e come vi chiamate? —
5264 II, 8 | lustro della catena d'oro, e piacendole, si come è costume di ciascun
5265 I, 1 | altra donna, e tutte molto piacendoli, dispose al tutto volere
5266 II, 8 | volontieri vorrei, tuttavia piacendovi, che voi essaminaste Pirino
5267 II, 10 | che i buffoni molte volte piaceno, ma non sempre. Onde, essendomi
5268 I, 2 | farebbe uno scherzo che non le piacerebbe; e tutto sdegnato se ne
5269 I, 1 | una sua fanticella assai piacevoletta e bella, e le impose che
5270 I, I | carnesale dedicati alle piacevolezze, la signora a tutti comandò
5271 I, I | cipriani ed altri odori che piacevolmente olivano ed al cerebro molto
5272 II, 10 | sono io. Pur si vi è in piacimento di darmela, non per ancilla
5273 I, 3 | sará di perpetua fama. —~Piacquero molto le parole dell’astuta
5274 Not | giá fui, e quando a l'uomo piacqui,~col ferro m'ebbe ancor
5275 II, 7 | innamorato giovane; e quasi piagnendo li raccontò il tutto, temendo
5276 II, 5 | che causa sí dirottamente piagnesse. Ed egli di punto in punto
5277 II, 5 | cielo, per la terra, per i pianeti, per le stelle, per gli
5278 Not | smeraldo;~ragiona, ride e piange tutto il giorno.~Il tutto
5279 II, 11 | pentita e di mia morte~voi piangerete e di vostra durezza.~Però
5280 I, 2 | il falcone fu liberato: e piantate le due penne nella sponda
5281 I, 2 | gli aggradiva, che non li pianti qualche menzogna? Vedete
5282 I, I | luoco dove era un’ampia pianura, vide Genese, giá poco tempo
5283 I, 4 | dire: — Andé mo via, se ve piase: no sté pi. — Vedendo Marsilio
5284 I, 4 | che la no sará gnan manco piaseole e da riso de la soa: e masimamentre
5285 I, 4 | Antonio Molino:]~— Durum est, piasevoi madonni e graziôsa signôra;
5286 I, 4 | long camí, quando fo in piasí de Domnedé, ol arivá a Lezzafosina;
5287 I, 4 | e pò per che a ’l no ghe piasiva ol so lavorá, ol cazá fò
5288 II, 10 | di dí in dí raddoppiò la piatanza, accrescendo al santo oratorio
5289 I, 4 | bèi fis e sí i metí int’un piatèl per mandá-i a doná a un
5290 I, 3 | dimorava. Ed entrata nel verde piato, subito conobbe i palafreni
5291 II, 8 | cavallo: e fattisi dare in un piatto i capponi cotti, a Brescia
5292 I, 4 | ser Zambô soliva andá a la piaza a fá, com fa i bô marcadant,
5293 Not | Giovanni de' Picchi e fratelli,
5294 II, 8 | che fate voi prima? Non picchiate a l'uscio? — Certo sí. —
5295 I, I | nave, a casa se ne gí, e picchiato all’uscio, la fante andò
5296 I, I | piú che ’l sole, la bocca piccola e ’l petto poco rilevato,
5297 II, 8 | gente nostra, o grande o piccolo che si sia, che non abbia
5298 I, 4 | segonda.~Tornand indré ol picegamort da madona Felicèta per aví
5299 I, 4 | arma senisa adòs, e sí era pié de vogia de mangiá, ol dis
5300 I, 3 | egli ubidiente s’inchinò. — Piega la testa e chiudi gli occhi, —
5301 I, 2 | col remo e con la persona pieghela tanto da l’un de’ lati,
5302 I, 2 | non pensate che mai mi pieghi agli amorosi desideri vostri,
5303 I, 2 | persona sí fieramente si piegò, che quasi uscí fuori delle
5304 I, 4 | che ti romagnis co le ma pien de moschi; e si so che ti
5305 II, 9 | a posare; e per la gran pienezza spesso scoccava la ballestra,
5306 Not, Bibl | d'italien en françois par Pierre de Larivey; Amsterdam, 1725.
5307 II, 12 | che altro non facea che pietosamente lamentarsi, di modo che
5308 II, 9 | ed empito il drappo di pietricelle e di terra, l'ingroppò,
5309 II, 9 | e per aventura trovò una pietrosa tana, dove eran leoncini,
5310 II, 12 | cittá con suoni di trombe e piffari, venne a casa con veste
5311 I, 4 | prestamen se n’andá al legnaro e pigia soto al brazo una bona fassinaza,
5312 I, I | giú del muletto, disse: — Piglialo, che di lui io ti fo un
5313 II | ma leggetele alle volte e pigliatene a luogo e tempo trastullo
5314 I, 2 | mastellette, che Pietro, ha pigliato di molto pesce! — La madre,
5315 I, 2 | alla finestra, e di ciò pigliava tanto trastullo e solaccio,
5316 II, 12 | convenevoli alla natura loro. E piglio l'esempio dal bove e dal
5317 II, 7 | e saputo esser divenuto pigro ed ignorante, né piú attendere,
5318 I, 4 | anche lü se n’andá a parlá a Pilat. E tolt in su li spali ol
5319 I, 1 | ponendoli le mani sopra la pilosa schiena, ed abbracciavalo
5320 I, 2 | giovane adunque, constituito pincerna del soldano, con tanto magistero
5321 II, 9 | FAVOLA I.~Pinetta invola a madonna Veronica
5322 II, 9 | leone, che gli estrasse il piombo; e parimenti fece il leone
5323 I, I | alloggiare; e tuttavia fortemente piovendo, se ne andò all’uscio della
5324 II, 12 | parlare piú drittamente, vi piovevano. Il maestro, secondo la
5325 I, 4 | gierono lunghe, e le stré da pioze, fanghi e giazi tute rovine,
5326 II, 11 | oscuritá della notte, e i pipistrelli nemici del sole e a Proserpina
5327 I, 3 | luogo addimandato Porto Pireo, lontano per spazio de venti
5328 II, 11 | comunicar i secreti.~In Pisa, famosissima cittá della
5329 I, 4 | la fòia al vent, e se’s pissava e cagava sot d’angossa.~
5330 I, 1 | incominciò sí fattamente pistare, che non gli rimase membro
5331 II, 12 | inconsiderato, preso un pistello di bronzo di gran peso,
5332 I, 4 | Il che intravenne ad una pistoiese; la quale, se cosí onesta
5333 I, 4 | guidardone richiedeva, tutti i pistoiesi volentieri la visitavano,
5334 I, 4 | alberghi in ca, a ’t farò la pïü grama fomna che s’atrovi
5335 II, 9 | travagliate membra chi su le molli piume, chi su li duri ed aspri
5336 II, 7 | Il vecchio, messe le pive nel sacco e come muto divenuto,
5337 I, 4 | mond, e che nu, che sém pizègn, atendém a ca e a governá
5338 II, 5 | vennegli una sí fatta rabbia di pizza, che si sentiva morire;
5339 II, 5 | se con parole la poteva placare, e rimoverla da questo errore.
5340 II, 5 | Sandro~con una piacevolezza placato.~[Arianna:]~— La favola
5341 II, 8 | dominationes vestrae re aliqua? Placet ut sternantur lectuli, ut
5342 II, 8 | Excellentissimi domini, placetne vobis ut praeparetur coena?
5343 I, I | perugino. Molti cittadini e plebei eransi andati a richiamare
5344 | po’
5345 I, 2 | infiammata donna, accortasi della pocagine di Travaglino, dissegli: —
5346 II, 12 | pregò che lo aspettasse un pochetto promettendogli di espedirlo
5347 | pochissime
5348 I, 4 | ch’el saviva ará la tera e podá le vigni; e no se possènd
5349 I, 4 | fiama da tuti li bandi: e no podend soportá tal scoren e credend
5350 I, 2 | parer~bugiardo perde il poder del marito, e torna a casa
5351 I, 4 | volia vender un cert poc de podér ch’a’l se trovava aví de
5352 I, 4 | guadagná qual cosèta per podí sostentá la nostra ca, e
5353 I, 4 | dinari né roba da vendere per poer comprare de le cosse ch’
5354 I, 4 | ben vinti quatro,~fa ch’el poese né fraza né latro~No gh’
5355 II, 12 | Dice il famosissimo poeta, che chi prende diletto
5356 I, 3 | un dilettevole e fiorito poggetto, non molto eminente, e remirando
5357 I, 4 | megio, de melega e de la polenta, e pur n’aèssse2 quanto
5358 II, 12 | Ferrara, passò l'Abbadia e il Polesine di Rovigo, ed entrato nel
5359 I, 4 | tant ben pregá, che co i so polidi paròi e molesini pregheri
5360 I, I | nome Gramotiveggio, scopre Polissetia sua~moglie con un prete,
5361 I, 4 | te la giocava süs al bèl polit. L’era vegnuda a tant madona
5362 I, 1 | ornato d’un’ampia sala e di polite camere. Egli determinò di
5363 I, 3 | figliuola e sívenuto leggiadri e politi giovanetti, i cui begli
5364 II, 11 | scritto nel primo della Politica: «La femina e il servo sono
5365 II, 11 | parimente era gravida. Il polledrino, seguitando la madre dalla
5366 II, 12 | di carne, or un pezzo di pollo, ed or questa, or quell'
5367 I, 4 | vila che fé una befa al poltron de so marí; e se me starí
5368 II, 7 | uscio. La femina, che era poltrona per natura e ostinata per
5369 II, 7 | si troverebbono tre altri poltronazzi che fussero simili a loro.
5370 II, 7 | l piú tristo, che viver poltronescamente; perciò che i poltroni per
5371 I, 4 | zentilezi e i bèi portament poltroneschi del Zambô, e che l’era golôs,
5372 II, 7 | veduti dalla lunga i tre poltronzoni e sentito il loro romore,
5373 I, 2 | ossa e fatte come minuta polvere, prese una conca di rame
5374 I, 2 | dimoravano due popoline che due pometti parevano. Ed oltre ciò astutamente
5375 I, 1 | ritrovare nuove e disdicevoli pompe. Alle orecchie di Silvia
5376 II, 11 | Gerolomo superasse Muzio, Pompeio e Zenone di pazienza; e
5377 I, 4 | ca soa no s’usava tanti pompi. Madona Felicèta, sentendo
5378 II, 8 | fabrica una torre e in quella pone la moglie;~la quale da Galeotto,
5379 I, I | vescica piena di sangue e ponela sotto il guarnello; perciò
5380 I, 3 | della botte la vernaccia ponendola nel doglio ivi vicino; e
5381 I, 2 | partí, ed indirizzò verso ponente il suo cammino.~Passando
5382 I, 2 | bisogno arrai d’aiuto alcuno, poneralle sopra la riva del fiume,
5383 I, 2 | sono disposto, signora, di ponere per amor vostro la propia
5384 I, 2 | parole, voleva pur al tutto ponerselo in spalla e portarselo a
5385 II, 9 | drappo, e di vostra mano ponetelo sotto 'l guanzale dove dorme
5386 I, I | prendete i vostri panni, e ponetevegli in dosso; e senza perdere
5387 I, 1 | vestimenta vostre e senza indugio ponetevele in dosso, che omai è tempo
5388 II, 11 | timore, né patire ch'elle li pongano le brache in capo, perciò
5389 I, 1 | raccogliere molti fascicoli di pongenti spine, e poseli sotto la
5390 I, 2 | ma il busto e me stesso pongo nelle mani vostre. — E questo
5391 II, 12 | che in questi santi giorni poniamo da canto i dilettevoli ragionamenti
5392 II | massime a quelle che mi ponno comandare, ed alle quali
5393 II, 11 | lui elevato alla suprema pontifical dignitá, sovenne ai servitori
5394 II, 11 | e ascendendo il seggio pontificale, faceva la penitenza a sé
5395 II, 11 | ascese alla gran dignitá pontificia, quello sempre giustamente
5396 I, 4 | tamiso a’ te sadazo.~Né i mie ponzin, che son ben vinti quatro,~
5397 I, 4 | ben? — Respose la Tia: — Pooh! — Disse Marsilio: — E quanto,
5398 II, 11 | puose ragione in publico al popol romano delle sue ferite,
5399 Not | cosí gran numero le fiabe popolari. Per esso adunque il nome
5400 I, 3 | maniere ed i costumi de’ popoli, li quali la loro vita non
5401 I, 3 | cani botoli che la madre poppavano, e portorongli all’empia
5402 I, I | lattata e nodrita con queste poppe: è innocentissima del peccato
5403 Not, Bibl | 126-131.~Crane, Italian popular tales, Boston, 1885; vi
5404 I, 4 | in cavo. — Mo ’l no ghe porá andare, — disse Cecato. —
5405 I, 4 | cavo; e disse: — A ’l no porae nian star miegio al mondo
5406 I, 1 | grate le dimostrava. Il porcelletto, essendo alquanto cresciuto,
5407 I, 1 | membra non erano umane, ma porcine. Il che andato alle orecchie
5408 II, 10 | riprensione alcuna. Aveva il porcone una virtú in sé, che mai
5409 I, 3 | erano di finissimi marmi, porfidi e serpentini: ed alzati
5410 I, 2 | mura erano d’alabastro e porfido fino, dove si vedevano figure
5411 I, 3 | soccorso, che agevolmente porgere me lo potete! — La vecchiarella
5412 I, 2 | incontanente verrò a te, e porgerotti subito soccorso. — Livoretto,
5413 II, 5 | tempo alla campagna: ed ivi porgerovvi aiuto, né dubitate punto
5414 I, 2 | tanta sciagura mi scampi, di porgerti aiuto, se a tempo alcuno
5415 I, 3 | tardate, dolce madre mia, porgetemi soccorso, che agevolmente
5416 II, 12 | e l'altro, il spagnuolo porgeva al servo suo or un pezzo
5417 I, I | ammirazione non picciola porgevano. L’altra fu Vicenza, di
5418 II, 5 | fatti miei; e se non mi porgi soccorso, presto vedrai
5419 II, 10 | fece volar in prigione, e porli e ceppi a' piedi, isdegnato
5420 I, 4 | Tia, — ch’a sto muò a’ se poron aiare sí co del nuostro. —
5421 II, 9 | bocca a piú mio potere, e tu porrai la zampa dentro, e trarrai
5422 II, 5 | essendo io capo vostro, porrebbono la vita non che la robba
5423 Not | gran signor non passa.~— Il porro.~
5424 I, I | arrostissano. Ed io in questo mezzo porrò al fuoco la pentola ed apparecchiarò
5425 II, 12 | vivande che erano in quello, e porselo al servo suo, dicendo che
5426 I, 4 | Zambô, tuó sti tri fis, e porta-i a me compar ser Peder, e
5427 I, 4 | che ’l vignès a levá-l e portá-l nol Tever segond ol consuét.~
5428 I, 4 | Viviá i zentilezi e i bèi portament poltroneschi del Zambô,
5429 I, 2 | occhi di capo le trassero, portandogli alla matrigna per manifesta
5430 I, 1 | mostrarsi crucciato e di portarle odio, finse che egli era
5431 I, 3 | rispose il calzolaio: — Per portarli, per venderne per sostentamento
5432 II, 12 | in un sacco come morto, e portaronlo a casa di questo Vilio artegiano:
5433 II, 6 | piedi a casa dell'oste lo portarono. Il cirugio, per poterlo
5434 I, 4 | la la conzas e che la la portas ixí, ché da ca soa no s’
5435 II, 8 | lungo amore ch'un tempo mi portasti, sia ora in tutto da te
5436 II, 7 | cose che donar mi volete. Portatele alle vostre triste, che
5437 I, 2 | quali fussero nel giardino portati: uno de’ quai fusse di latte
5438 II, 8 | quia venit saltagraffa et portavit carniscoculum et nisi succurras
5439 I, 3 | lino. Appresso questo vi si porterá una botte non picciola di
5440 II, 6 | se la riverenza che noi portiamo a Dio, intertenuti non ci
5441 II, 7 | quello: e dormiva or sotto un portico, or sotto un altro, e alle
5442 I, 3 | dentro, con licenza però del portinaio, nella prima persona ch’
5443 I, I | fanno non per amore che li portino, ma mossi da una simplicitá,
5444 I, 3 | Laonde avendoli piú volte pôrto maestro Raimondo il bicchiere
5445 II, 10 | licenzia dal re, a Costantino portolle. I fratelli, vedendo i cibi
5446 I, 3 | che la madre poppavano, e portorongli all’empia suocera; e fatta
5447 I, I | tutta ricamata d’oro, e portossela a casa. Dopo, presi certi
5448 I, 4 | a’i pariva propriament do porzèi. La povereta, vedend ü tal
5449 I, 4 | bastonadi, quanti la ne pos mai portá; e la lassa quasi
5450 II, 10 | dall'acqua, non avendo onde posarsi, si sommerse nel mare».
5451 II, 8 | nelli lor nidi chetamente posavano, quando l'amorevole e onorata
5452 II, 11 | venir nella sua cella, e posegli a sedere a mensa: qual era
5453 I, I | chetamente sollevò dal cavallo e posela su ’l palo. Indi postone
5454 I, 1 | fascicoli di pongenti spine, e poseli sotto la littiera dove la
5455 I, 2 | avanti il suo diletto sposo, pospose l’amore del fanciullo, e
5456 | possan
5457 II, 8 | questa però condizione, ch'io posseda la guadagnata robba. — Il
5458 I, 1 | il regno nostro ella sará posseditrice. — La figliuola, queste
5459 I, 4 | e podá le vigni; e no se possènd cordá con lör, se partí
5460 II, 6 | addimandar ragione; e non possendo ottenerla dal mondo, io
5461 II, 7 | onorevol famiglia, e fecelo possessor dell'amor suo, amandolo
5462 I, 4 | delle gioie e danari saremo possessori. — E sí come deliberato
5463 I, 4 | ho-gie abú; e sí no n’ he mai possú dormire gozo né passar ocio. —
5464 I, 1 | tal parola, né mai mi ho possuto imaginare che si voglia
5465 II, 10 | lasciò il nome di nobiltá a' posteri suoi. Tante erano le doti
5466 II, 12 | quella trasse sopra il volto posterior de la donna, credendo trarla
5467 I, 3 | facesse, la parte della testa posteriore mise nell’anteriore. Onde
5468 I, I | portare un vasetto d’oro, e postivi dentro di cinque donne i
5469 I, I | posela su ’l palo. Indi postone un altro sotto l’altro cantone,
5470 I, 4 | fatato cavallo appena si potè difendere. Ma pur sí vigorosamente
5471 II, 8 | e ciascaduna di per sé poteasi scaricare.~I compagni del
5472 I, 4 | amore che gli portava non potendogli negare l’onesta e giusta
5473 II, 8 | assai si duolse; ma non potendola con suo onor ritrattare,
5474 II, 10 | lasciato. La madre, non potendoli dinegare, come disperata
5475 I, 3 | furono le figliuole in tre potentissimi re di corona: l’una nel
5476 II, 6 | fia il tempo commodo di poterli parlare. — Disse Cimarosto: —
5477 | potermi
5478 I, 4 | per divino giudizio non si potero mai convenir insieme. Avenne
5479 I, 4 | imaginandosi a qualche suo bisogno potersene d’alcuna parte prevalere.
5480 | poterti
5481 | potessi
5482 I, 2 | facesse. La giovane, avuta la potestá di comandare al tonno, subito
5483 II, 12 | dar la sanitá non è in potestate nostra, ma nella mano di
5484 I, I | mi amasse. E che peggio potevami egli fare? Certamente nulla;
5485 | potevamo
5486 | potevate
5487 I, 2 | alcun orrevole partito, potiate con onor vostro la vita
5488 | potranno
5489 II, 11 | da' primi anni, che non si potria dir di piú; e acciò che
5490 | potute
5491 I, 4 | smesurada dol avèl da i porc, i pòver Bertaz e Santí cagá l’anima
5492 I, 4 | lo adietro voi eravate sí poverelle? — A cui Cassandra, che
5493 I, 4 | che semper perseguita i poveret, i poltrô e i desgraziat,
5494 I, 4 | a’ no si me pi vezú: e le poverete femene resta ingané, sbertezé
5495 II, 10 | per nome chiamata; ed era poverissima, e aveva tre figliuoli,
5496 I, 4 | ricche, essendo giá state sí poverissime, e tanto piú conoscendole
5497 II, 10 | perché sapevano loro esser poverissimi, gli facevano una focaccia,
5498 II, 7 | suo padre. Il padre, che poverissimo era, veduto che ebbe il
5499 I, 4 | talmentre che in fi la povrèta convegní aví pacenza. Essend
5500 II, 8 | domini, placetne vobis ut praeparetur coena? Hic enim sunt bona
5501 II, 7 | medico, che per dottrina e pratica era eccellente, ma privo
5502 II, 12 | alle carte e altri giuochi, praticando con certi suoi compagni
5503 II, 12 | Il padre le mandò medici pratichi e eccellenti, e alcune vecchie
5504 I, I | della favola da Alteria precedentemente raccontata mi dá materia
5505 II, 11 | quello che furono nelle notti precedenti. Alla qual cosa tutte, e
5506 I, I | ministri che piú oltre non precedessero, e che Salardo, cosí legato
5507 I, I | vendetta, farò contra lo divino precetto. Ma acciò che io non sii
5508 II, 7 | del fiume; e fattosi in un preciosissimo robino, uscí fuori dell'
5509 I, 3 | quale subito corse al re, e precisamente li raccontò ciò che le fanciulle
5510 II, 7 | morire.~In Genova, cittá preclara e molto dedita a mercatanzie,
5511 II, 6 | qual giá gran tempo vi è predestinato; andatelo a tôrre! — e dette
5512 II, 8 | molti giorni, che nella predetta villa di Bedicuollo trovavasi
5513 II, 8 | venir in cognizione delle predette parole. Or avendo lungamente
5514 II, 11 | suo conspetto i duo vasi predetti, fece venir a sé Gerolomo
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